Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Crybaby    04/03/2009    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Trovarsi

-Ehi, L! Vieni un po’ a vedere chi abbiamo qui!
Michiru si sentì strattonata con violenza dal suo aggressore e portata a forza nel cortile, di fronte al motociclista.
-Ah, sei tu, K. E questa dove l’hai trovata?
-Si stava nascondendo nell’ombra, come un topolino. Guardala bene- dicendo questo, K afferrò il mento di Michiru, per farla vedere bene in volto -può essere che sia una dei nemici di Chaos Goku. Che dici?
Solo a sentire quel nome, la ragazza si sentì ghiacciare il sangue nelle vene. Purtroppo, il timore che Chaos si trovasse su quello stesso pianeta era fondato.
-In effetti, non ricordo di averla mai vista prima. Hai ragione, dev’essere senz’altro una di loro- commentò L.
-E allora, cosa stiamo aspettando? Facciamola fuori! Siccome sei tu, ti concedo di infierire per primo!
-Con piacere.
L si scrocchiò per bene le nocche e partì con un gancio destro. Michiru chiuse gli occhi in attesa del colpo, ma si sentì arrivare in faccia solo aria: riaprendoli, vide che il pugno del motociclista si era fermato a pochi centimetri dal suo naso.
-Beh? Cosa aspetti?
-Ec-cc-co- rispose L, sudando e tremolando -mi-mi so-sono ricordato di un impegno urgentissimissimissimo! Ciao!
Rosso come un peperone, L fece qualche passo indietro, si caricò la motocicletta in spalla e saltò via dalla scena.
-Ma che accidenti gli è preso? Oh beh, vorrà dire che ti avrò tutta per me piccola. Sei conten… urgh!
Approfittando di quel calo di concentrazione, Michiru riuscì a divincolarsi dalla presa di K, prima con una gomitata allo stomaco e poi con un pugno e un calcio sotto al mento. Finalmente libera, la ragazza potè finalmente vedere che faccia aveva il suo aggressore. Lunghi capelli neri, occhietti gialli da rettile, naso adunco, vestito con un impermeabile nero: così si presentava K.
-Lo sai che fai male, bellezza?
-Era mia intenzione. Sono Sailor Neptune, guerriera del sistema solare esterno. Nettuno è il pianeta che rappresento, dal mare attingo la mia forza.
-Sailor, eh? Siccome sei stata così gentile da presentarti, farò anch’io lo stesso. Il mio nome è K, membro dell’esercito di Chaos Goku. Vuoi sapere per cosa sta il mio nome?
Dalla manica sinistra dell’impermeabile di K, Sailor Neptune vide che ne spuntava fuori la canna di un’arma da fuoco. Con dei salti laterali, la ragazza riuscì a schivare appena in tempo la prima scarica di proiettili.
-Sta per killer, naturalmente. È in arrivo la seconda mitragliata!
Invece di scappare, questa volta Neptune preferì estrarre il suo specchio.
-SUBMARINE REFLECTION!
Uno scudo invisibile si frappose tra la guerriera e K, e la seconda scarica di proiettili si ritorse contro quest’ultimo, crivellandolo. Sailor Neptune non ebbe però il tempo di tirare il classico sospiro di sollievo: nonostante fosse pieno di fori fumanti, K era ancora in piedi. E sghignazzava.
-Com’è possibile? Tu non sei umano!
-Infatti, dolcezza. Sono un androide. Una macchina. Un robot. Quale di queste parole ti è più d’aiuto?
-Tutte e tre. Grazie dell’informazione.
Con un salto, Neptune si portò alle spalle dell’avversario…
-DEEP SUBMERGE!!!
…e lo investì con il suo migliore attacco, sottoforma di maremoto.
Purtroppo, non ebbe successo.
-Acqua, sarebbe questo il tuo asso nella manica? Mi deludi, tesorino. Noi dell’esercito mica ci arrugginiamo o andiamo in corto circuito per così poco!
K avanzò lentamente verso Michiru, costringendola ad arretrare e bloccandola con le spalle al muro. Quindi, le puntò il mitra alla testa.
-A qunto pare hai esaurito le tue cartucce. Le mie, invece, sono praticamente infinite. Addi…
-WORLD SHAKING!!!
Una sfera d’energia colpì in pieno K, scaraventandolo contro un edificio. Ancora impaurita, Michiru voltò lo sguardo nel punto da cui era partito il colpo. Sul tetto di una palazzina, si stagliava la figura di Haruka Tenoh, alias, Sailor Uranus.

Sepolto dalla vergogna, L si arrampicò sull’autostrada sospesa e diede gas alla sua motocicletta. Fortunatamente per lui, funzionava ancora.
“E che cavolo! Adesso K andrà a raccontare in giro che sono scappato davanti a una ragazza indifesa! Ma quando mai mi faccio spaventare dalle donne, io?”
L’androide alzò di scatto la testa verso il cielo, e i suoi occhi saettarono da una parte all’altra. Non trovando nulla di interessante, L riabbassò lo sguardo e tirò un gran sospiro.
“Meno male, zero navicelle in vista. Non devo farmene scappare neanche una, altrimenti chi la sente più F? L’amerò anche, ma quella quando s’arrabbia mi fa venire una strizza…”
Una strizza gli sarebbe venuta molto presto. Nel mentre L era impegnato a terra, una terza navicella spaziale era atterrata senza problemi nella città del Chaos.

-Il mondo, anzi l’universo è davvero piccolo, eh Michiru?
-Già... Come mai anche tu qui?
-La sfera del drago malvagio è letteralmente volata via dalle nostre mani. Così l’abbiamo inseguita, capitando su questo assurdo pianeta. Qualcuno ha cercato di disintegrarci con un raggio, ma grazi a Gaara ci siamo salvati. A te com’è andata invece?
-Uguale al tuo racconto, cambia solo il nome di Gaara con quello di Hotaru. Ora però non c’è tempo per le chiacchiere, guarda.
Sailor Uranus e Sailor Neptune tornarono subito all’erta, vedendo l’androide K uscire dalle macerie.
-Un altro scocciatore o scocciatrice. Avresti la gentilezza di presentarti, così poi so chi ho ammazzato?
Come risposta, Uranus sguainò la sua spada e zompò in avanti.
-SPACE SWORD BLASTER!!!
Un solo fendente, e il corpo di K esplose in una bolla di fuoco.
-Ecco fatto.
-Brava- commentò Michiru, ridendo sotto i baffi -però sei stata cattiva, non ti sei nemmeno presentata!
-Uff! E va bene, se proprio ci tieni… Sono Sailor Uranus, guerriera del sistema solare esterno. Urano è il pianeta che rappresento, dalla terra attingo la mia forza!... come sono andata?
-Perfetto. È tutto quello che mi serve sapere.
Questa, era la voce di K.
Inorridite, le due sailor videre emergere dal fumo dell’esplosione il loro avversario: senza più capelli, vestito solo di materiale esplosivo, collegato ad un apparecchio elettronico legato al petto. In mano, K teneva stretto un telecomando.
-Ti… ti ricordavo meglio- provò ad ironizzare Michiru, nonostante fosse attonita quanto Haruka.
-Molto spiritosa. Sai, quando fallisco nel mio obiettivo di uccidere qualcuno, da killer divento kamikaze. Provate anche solo ad avvicinarvi e salterete in aria con me. Però, se restate lì ferme, non potrete attaccarmi in alcun modo. Questo significa che vi ho praticamente in pugn… argh!
K finì al tappeto con un violento calcio alla testa. Cortesia del neo arrivato Shiriu.
-Tu!- esclamò Haruka -non mi dire che mi sei corso dietro!
-Cos’avrei dovuto fare secondo te? Lasciarti andare in giro da sola, dopo che anche Gaara è sparito nel nulla?
-Per favore, credi che non riesca a cavarmela da sola senza te che mi copri le spalle? Ma andiamo…
-A dire il vero, Haruka, il suo intervento è stato fondamentale. Guarda qui.
Sorridente, Michiru raccolse da terra il telecomando di K, cadutogli di mano dopo essere stato colpito da Shiriu. Fu proprio l’androide il primo ad accorgesene, e infatti saltò in piedi terrorizzato.
-Ehi, ehi, tesoro, dolcezza, pasticcino, puoi gentilmente ridarmelo? È pericoloso in mani inesperte!
-Ma se ha solo un pulsante? Comunque stai tranquillo, non ho intenzione di farti esplodere.
-Ah no?- chiesero in coro Haruka, Shiriu e K.
-No. Se ci spiegherai tutto quello che sai su Chaos Goku e sul perché ci troviamo in questo posto, forse non premerò questo tasto. E potrei anche perdonarti per l’aggressione di prima. Allora, ci stai?
“Fregato dalla mia stessa vittima, che onta…” -E… va bene. Dirò tutto quello che so.

Nel frattempo, l’insetto che aveva trovato Ino, Makoto e Shun ritornò dal suo padrone, Shino, e gli si posò sulla mano.
-Interessante. Grazie per l’informazione, ma c’è ancora una cosa che devi fare per me. Temari, puoi venire qui un secondo?
Seduta poco lontano, la kunoichi si alzò sbadigliando e raggiunse il compagno di squadra.
-Uno dei tuoi animaletti ha rintracciato Haruka e Shiriu?
-Non proprio, ma si tratta comunque di amici. Ti dispiacerebbe andare a trovarli e portarli qui? L’insetto ti indicherà la strada.
Temari si girò: come temeva, Mister Satan era ancora intento a vantarsi delle imprese che non aveva mai compiuto.
-Non mi dispiace affatto, figurati…

-Sei stata… crudele… Michiru…
-Zitta… e corri…
Com’era prevedibile, Sailor Neptune non aveva risparmiato K dal saltare in aria. Non con le informazioni ricavate: l’androide sapeva solo di far parte dell’esercito di Chaos e che doveva obbedire ad ogni suo ordine. Comunque, sapere che Chaos era nei paraggi costituiva da sola un’importante informazione, e infatti Haruka, Shiriu e Michiru stavano ora correndo a perdifiato verso il luogo in cui la squadra di quest’ultima si era fermata, per avvertire anche gli altri del pericolo.
-Dovremmo esserci quasi… ecco, è qui che…!
Michiru si bloccò di colpo, come incantata.
-Sailor Neptune, cosa ti prende?
-Michiru, cosa c’è?
-Non… non ci sono più…
Nel punto in cui Michiru aveva lasciato Choji e Hotaru da soli, non c’era rimasto più nessuno.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Crybaby