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Autore: WatchMeSoar    10/12/2015    1 recensioni
Nella foga del momento, Paura dice qualcosa che non avrebbe mai voluto condividere con nessuno.
Piccola Long ispirata dalla fantastica intervista dei produttori del film.
{ Disear || Fashion Disaster || LongFic || Traduzione }
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: Okay, allora, credo che molti di voi siano a conoscenza di quel gioiellino, quell'intervista in cui hanno dichiarato che Paura prova qualcosa per una certa verdina. Andate a cercarla e guardatela. E hey, detesto essere quel tipo di persona, ma beh... Nah, non è vero. Sono quel tipo di persona.*
Dovevo scriverci su qualcosa, e sì, sto scrivendo Maturation (l'altra mia fanfiction), ma quest'idea mi stava tormentando così tanto, gente. Ho cercato di trovare un posto in cui inserire questa scena, ma i tizi che avrebbero dovuta inserirla nel film non ci sono riusciti, e ho scoperto che neanche io ci riesco. E quindi l'ho lasciata andare a se stessa. Perché tutto questo deve assolutamente accadere. <3
Via con il fluff!



 
 
Always 

Capitolo primo 

 

Paura aveva raggiunto il vero e proprio apice di una crisi iperventilatoria. Era rannicchiato per terra, in una vera e propria palla tremante, e piagnucolava con il viso tra le mani. I suoi occhi erano completamente spalancati, e desiderava profondamente, disperatamente una busta di carta in quel preciso momento. 
Nessuna di queste cose sarebbe stata particolarmente preoccupante, in quanto si trattava di atteggiamenti a dir poco normali e all'ordine del giorno, per l'emozione viola. Eccetto che, però, questa volta la situazione era un po' più diversa.  
Avere paura non aveva mai fatto così male
I suoi occhi stavano diventando sempre più vetrosi mentre fissavano nel vuoto, tutto il suo essere veniva consumato dai pensieri di ciò che era accaduto poco prima. Con quello che aveva detto, e soprattutto a chi l'aveva detto, non credeva che sarebbe stato capace di concentrarsi su qualcos'altro, mai più. 

 
III
 

"Insomma, perché non la pianti e basta?!" 
"Non sarebbe andata a finire così se tu non fossi stata così insensibile!" 
Paura e Disgusto litigavano spesso; tranne Gioia, che, per principio, tentava per un attimo di fermarli, le altre emozioni avevano imparato a ignorarli e a lasciare che la lite facesse il suo corso - persino Rabbia. I battibecchi tra quei due erano talmente chiassosi da oscurare la presenza delle altre emozioni, così che le uniche voci udibili fossero le loro. E così era anche adesso, con Gioia, Tristezza e Rabbia che se ne stavano in secondo piano e guardavano Paura e Disgusto mentre, vicino alla console, schiamazzavano infuriati. 
In ogni caso, la cosa era questa volta un po' preoccupante, in quanto mentre la maggior parte delle liti erano incentrate su delle decisioni fatte da uno di loro alla console - come anche quella corrente era cominciata -, il litigio di adesso era diventato decisamente più... Personale. 
"Insensibile?! Io sto cercando di fare in modo che Riley abbia amici giusti! Del tipo di quelli che la renderanno popolare! Io voglio il meglio per la nostra bambina; come potrebbe essere insensibile?!" 
"Perché la stai portando a subire un tradimento, o una situazione imbarazzante, o peggio ancora amicize superficiali-" 
"Aspetta, sarei io quella che la porta a situazioni imbarazzanti? E tu? Sei stato tu a renderci lo zimbello di tutti!" 
Paura farfugliò qualcosa per un momento, ma subito si riprese. Più o meno. "Almeno io tengo al suo benessere e sto cercando di tenerla fuori da ogni pericolo, anche dai suoi potenziali
amici" disse, marcando l'ultima parola come se fosse veleno. "E tu? Sei così superficiale, sei disposta a rischiare la felicità solo per dell'approvazione? Quale tipo di persona farebbe una cosa del genere?" 
Gli occhi di Disgusto erano spalancati e sorpresi. In realtà, lo erano anche quelli degli altri: Paura non aveva mai attaccato il suo carattere così apertamente. Disgusto riflettè rapidamente. "Senti chi parla! Quando mai hai fatto una decisione pensando a qualcuno di noi? Quando mai mi hai chiesto se pensavo che qualcosa fosse una buona idea, eh?" 
"Oh, eccoti di nuovo, a puntare l'attenzione su di te-" 
"Quando mai mi hai chiesto, ad esempio, come mi sentissi, o se avessi dormito bene? A te non interessa nessun altro al di fuori del povero, piagnucoloso te stesso!" 
Disgusto era arrivata vicina all'isterismo. Puntò un dito tremante e accusatorio contro Paura e, mentre i suoi occhi erano rigidi, erano anche scossi da un'emozione che non le era esattamente molto familiare. Stava avanzando pian piano verso Paura, anche se lui stava ancora cercando di metabolizzare il suo improvviso cambiamento d'argomento. 
"Disgusto, i-io non so di cosa tu stia-" 
"Tu vai sfilando in giro per il Quartier Generale, come se fossi un gran difensore della gente o quello che vuoi, ma davvero, sei solo una pietosa, egoista emozione! Dici di essere nostro amico, ma non lo credi davvero! Finché tu fai il tuo stupido lavoro, allora va tutto a gonfie vele, no?! A te non importa nulla di nessuno di noi! Non ti è mai importato! Non t'importa di me-" 
"Disgusto, io ti ho sempre amata!" 
E così, un incantesimo era stato lanciato. Nessuno dei cinque aveva preso il benché minimo respiro, né tantomeno qualcuno si muoveva. Paura non poteva vedere, o non gli interessava di notare gli altri tre, ma l'espressione sul viso di lei... 
Gli occhi di Disgusto erano completamente spalancati, le sue lunghe ciglia si alzavano e si abbassavano. Il suo cipiglio era ormai andato, subito dimenticò della lite. Sembrava completamente sconvolta, e...
E mentre lei fece uno, due, tre passi all'indietro, lontano da lui, l'incantesimo si ruppe, e Paura non poté più sopportare di vedere un altro, orribile sguardo sul suo volto. 
Con un acuto respiro e un veloce indietreggiare, Paura fuggì per le scale e raggiunse la sua stanza, buttandosi sul pavimento. Lontano da loro. Da lei. 

III
 

Paura affondò la faccia nelle sue ginocchia, con le lacrime che, alla fine, erano riuscite a solcare le sue guance. Non era possibile, cercò di convincersi, non era possibile che fosse davvero successo. Doveva essere per forza accaduto nella sua mente, non aveva dormito bene la notte prima, era stato un orribile, terribile sogno a occhi aperti...
Non poteva averlo fatto davvero. 
Come sarebbe potuta continuare la sua vita, adesso? Lui la vedeva ogni singolo giorno - ed era già stato abbastanza difficile capire che avrebbe dovuto decidere di ammirarla privatamente, da lontano. Ora doveva accettare il fatto che lei lo sapeva
Lo avrebbe semplicemente ignorato? Con tutto il disastro che aveva combinato, Paura pensò essere questa l'opzione che più sperava. Sarebbe stato meglio se lei si rifiutasse di sapere la verità, o se lo ignorasse di più di quanto già non facesse, perché altrimenti l'alternativa era...
Paura rabbrividì. L'alternativa era inimmaginabile
Se possibile, Paura si rannicchiò ancora di più in se stesso, il suo intervallato tremore si tramutò in forti scossoni mentre cominciava davvero a piangere silenziosamente. 
Lui era innamorato di lei. Lo era davvero. E il suo rifiuto lo feriva già così tanto. Cosa avrebbe fatto quando si sarebbe ritrovato ad affrontarlo sul serio? 





Note dell'autrice: Beh sì, non è il piccolo e simpatico scambio di battute che avevano progettato, ma hey, sapete quanto io adori rendere le cose più drammatiche del necessario e che mi piace far sentire male i miei personaggi preferiti. 
È quello che faccio di solito. Forse un giorno scriverò un'interpretazione più allegra della dichiarazione di Paura, un po' più simile al... canon. MA NON È QUESTO IL GIORNO! Comunque, sì, okay, vado a finire il capitolo dell'altra mia long... A presto!

Visualizza l'immagine a schermo interoNote della traduttrice 
Simpatica, eh? Non sapete quanto l'ho bestemmiata per questo primo capitolo e quanto mi sono sentita male per Paura, ma okay-
In ogni caso, ho adorato questa storia, dal primo all'ultimo capitolo. Anche se (già ve lo dico), in un certo capitolo mi ha fatto sentire così male che tipo le volevo scrivere "Senti, tu non hai il diritto di fare questa cosa, okay?". Ritengo comunque che l'autrice abbia avuto una genialata, ricalcando l'idea di ciò che viene dichiarato in quella belliffima intervista dei produttori. Ah, sì, a proposito: avevo messo anche un * alle N.A. iniziali. Sostanzialmente è stato ufficialmente dichiarato che Paura è innamorato di Disgusto - e avrebbero dovuto inserire una scena in cui Paura in un momento d'ansia si dichiara a Disgusto. Però gnn non sapevano dove metterla e quindi l'hanno tolta. (Fatto sta però che la Disear è canon e quindi sono super contenta perché le mie shipping o sono crack o muoiono prima di poter diventare canon e quindi cia') Quando l'autrice dice di essere "quel tipo di persona", si riferisce al tipo di persone di cui parla l'intervista - ma andatevela ad ascoltare cliccando questo link. <3 Vi ringrazio comunque per aver letto questo primo capitolo, penso che l'autrice sia un genio e la amo, nonostante mi abbia fatto soffrire. <3 Spero di tradurre celermente il prossimo capitolo - dovrei aggiornare entro Natale, così vi faccio il regalo <3
A presto!
Euphemia 

 
   
 
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