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Autore: St. Jimmy    11/12/2015    0 recensioni
[Will Graham/Molly Graham, TWoTL (S03E13) pre scena finale]
"Quando sarai lì, ricorderò quel momento. Ti ricorderò così, più felice che mai," E noi saremo lì con te. E domani tornerai a casa, e scatteremo un'altra foto.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Will Graham
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Questo è ciò che succede dopo una lunga esposizione alla musica di Ed Sheeran. La canzone in questione, come da titolo, è Photograph. Originariamente la fic è stata scritta in inglese, e può essere trovata su AO3. L'autore sono sempre io - meglio specificarlo onde evitare casini vari con permessi di traduzione e affini. Commenti, correzioni e suggerimenti sono più che graditi. Enjoy! 


Photograph

_

 

Se Will avesse avuto un centesimo per ogni volta che le aveva sentito dire che il suo piano non sarebbe andato in porto come sperava, si sarebbe potuto permettere di far riparare il finestrino della macchina che un chicco di grandine particolarmente grosso aveva scheggiato la settimana prima.
“Will, ti prego.”

Anche in quel momento, mentre si stava preparando ad uscire, chiavi dell'auto in mano e dita strette attorno alla maniglia della porta di casa, la sua voce era risoluta come la prima volta che lui le aveva confessato quale fosse il piano dell'FBI – il suo piano – per porre fine alle azioni di Dolarhyde.

“Ti prego.” Preoccupata, stavolta, più debole, la mano calda sulla sua spalla. “È un suicidio.”

“Solo se mi prende lui per primo.” Bugiardo.

Con ciò, Will aprì la porta d'ingresso e si diresse verso la Volvo parcheggiata sul vialetto. Mentre si avvicinava alla vettura, udì i rapidi passi di Molly sull'asfalto raggiungerlo. Sospirò, per la prima volta desiderando sinceramente di aver detto a Jack di ucciderselo da solo, il suo Dragone, dunque si voltò. Lo sguardo di Molly viaggiò dai suoi occhi grigi a ciò che lei stessa teneva tra le mani delicate. Una fotografia.

“Prendila.” La sua voce era dolce, stava chiaramente cercando di mostrare il proprio sostegno, rassicurante, ma nonostante ciò non riuscì a nascondere una minima nota di rassegnazione forzata nel suo tono. Disperata, ma non senza speranza. Almeno uno di loro doveva esserlo.

Will obbedì. Molly sfoggiò un sorriso a trentadue denti, stavolta dalla Polaroid, lei e Walter, in piedi in mezzo al prato di fronte alla loro casa di Wolf Trap sul limitare della foresta, circondati dai loro sette cani.

“Questa l'hai scattata tu il giorno in cui ci siamo trasferiti qui da te”.

Will sorrise. “Ricordo. Winston non la smetteva più di leccare la faccia di Walt.”

“E qualcun altro non la smetteva più di leccare la mia.”

Will accennò una risata, le guance di un rosa più intenso ora.

Molly si alzò in punta di piedi e lo baciò sulla fronte, dunque gli sfilò gentilmente la Polaroid dalle mani e gliela fece scivolare nella tasca sinistra dei pantaloni neri.

“Quando sarai lì, ricorderò quel momento. Ti ricorderò così, più felice che mai,” E noi saremo lì con te. E domani tornerai a casa, e scatteremo un'altra foto. “Salvati, tesoro. Uccidili tutti.”

Molly non lo sapeva.

“Lo farò,” disse lui, combattendo contro il bisogno di dirle che era ormai ben oltre il punto di potersi salvare, e trattenendosi dal darle l'addio che si meritava. Aveva pianificato tutto, la direzione che ogni singola goccia di sangue avrebbe preso dopo che avesse sparato a Dolarhyde in petto, quale parete immacolata avrebbe macchiato, tutto nel minimo dei dettagli; tutto, eccetto il suo ritorno. Non aveva mai pensato che sarebbe sopravvissuto a quella notte, né ne aveva l'intenzione. La forza di volontà. La potenza del fiume avrebbe prevalso, e lui sarebbe finalmente stato libero di mollare la presa. L'ultimo egoistico atto di un uomo che aveva trascorso la propria vita a salvare tutti tranne se stesso.

Si perse adorante negli occhi di sua moglie per l'ultima volta, i bellissimi, bellissimi occhi azzurri di sua moglie, e delicatamente le accarezzò la guancia. Da qualche parte nel prato alle loro spalle, udì il lento, pesate passo di un cervo che frantumava le foglie autunnali sotto gli zoccoli, il fantasma del tocco di Hannibal sul suo viso prima che lo attaccasse nella sua anticamera oltre tre anni addietro ancora caldo sulla pelle. Diventa la bestia.

Will sorrise di nuovo.

Molly non doveva sapere.

“Aspettami a casa.”

 


 
   
 
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