Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Trafalgar095    11/12/2015    0 recensioni
Un amore quando nasce, lo fa e basta.
Un amore vero non bada alle differenze, agli ostacoli, al passato di nessuno dei due.
"Se son rose, fioriranno", si suol dire... chissà se ciò accadrà anche a loro.
(Storia nata da una role, mai più proseguita.
Spero possa comunque piacerti questa piccola dedica.)
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jewelry Bonney, Trafalgar Law
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ti ho voluto bene veramente
 
Era gelida quella notte.
Non credevo a tal punto da rendere quasi insensibili le mie mani; mi coprii con un semplice cappotto scuro, lungo sino a raggiungere le mie ginocchia anch’esse intorpidite, da quel continuo camminare che mi permetteva di non pensare. Almeno, speravo che la mia mente finisse di rivangare in vecchi ricordi… non troppo vecchi in realtà, ma dolorosi.
 
Così sono partito per un lungo viaggio 
lontano dagli errori e dagli sbagli che ho commesso 
ho visitato luoghi per non doverti rivedere 
e più mi allontanavo e più sentivo di star bene”
 
Il berretto maculato invece era calato sui miei occhi; mai prima d’ora sentivo quelle iridi grigiastre rendersi ancor più spente del solito, quasi come se la fioca fiamma che avevano intravisto si fosse del tutto esaurita anch’essa, rendendomi un involucro senza ragione, senz’anima. Di nuovo.
Tuttavia, era ciò a cui ambivo. Ciò a cui fui indotto ad aspirare; hanno di distrutto il mio passato, la mia infanzia, dunque chi sono io per volere altro se non a mia volta distruggere ciò che di buono potrei avere, od ho avuto?
 
E nevicava molto però io camminavo 
a volte ho acceso un fuoco per il freddo ti pensavo 
sognando ad occhi aperti sul ponte di un traghetto 
credevo di vedere dentro il mare il tuo riflesso”
 
Ma per quanto io mi sforzassi, con prepotenza quei ricordi riaffioravano continuamente, costringendomi ad arrestare il cammino che mi condusse presso un porto. Vuoto, la giusta compagnia che avevo bisogno in quel momento. I miei sottoposti non osarono fare domande, nonostante fosse sin troppo evidente quel mio disagio, sorto un giorno lontano, su di una sperduta isola, in una bettola a dir poco sgradevole; quel giorno in cui volutamente ti trovai per proporti un accordo… accordo che però mutasti a tuo piacimento, rubando il mio sguardo, la mia mente, il mio essere.
 
“le luci dentro al porto sembravano lontane 
ed io che mi sentivo felice di approdare 
e mi cambiava il volto, la barba mi cresceva 
trascorsi giorni interi senza dire una parola

E quanto avrei voluto in quell’istante che ci fossi”
 
E ci siamo uniti, nella cabina del mio sottomarino giallo.
E non credevo che potesse essere così bello, farlo con te.
Mai prima d’ora avevo visto violacei occhi splendere di luce propria, per gioia e per passione; le ciocche rosa dei tuoi capelli ricadere con grazia sulla nuda schiena, nel mentre delicatamente li allontanavo dalla tua fronte impregnata di sudore. La nostra danza non era spinta solamente da una palpabile attrazione visiva, ma furono dapprima le tue idee a spingermi a volerti e farti sempre più mia. Solamente mia.
La vita di un pirata, di giovani supernove giudicate feccia come noi, come la nostra tuttavia, non ci concede simili privilegi… il destino ha fatto sì che ci incontrassimo, che ci legassimo, ma violentemente ci ha divisi, concedendoci nemmeno il lusso di esprimere a parole ciò che abbiamo percepito durante quella notte.
 
“E quanto avrei voluto in quell’istante che ci fossi 
perché ti voglio bene veramente 
e non esiste un luogo dove non mi torni in mente 
avrei voluto averti veramente 
e non sentirmi dire che non posso farci niente”
 
Perché se è vero che hai pianto tra le mie braccia; perché se è vero che il tuo sguardo ferito, durante la mia partenza, dicesse più di ogni altra cosa… i gesti da soli, alle volte, non bastano. Non basta per me, che ho fatto della sofferenza altrui -della vendetta- il mio unico scopo, malgrado le mie capacità siano nate per scopi meramente benefici; avevo bisogno di sentirtelo dire… ma non c’è stato tempo. Non c’è stata scelta: le nostre rotte si son divise.
 
“Avrei trovato molte più risposte 
se avessi chiesto a te ma non fa niente 
e non posso farlo ora che sei così lontana”
 
Ho viaggiato.
Ho ucciso.
Ho conosciuto gente sveglia, una ciurma di scalmanati che però sa’ quello che cerca, quello che vuole. Ed ora che finalmente sono riuscito nel mio principale intento; ora che ho eliminato colui che mi ha plasmato in ciò che sono adesso… cos’altro mi resta?
Il tesoro non mi interessa, non mi ha mai realmente interessato elevarmi al di sopra di tutti, se non nel campo che esercito e di cui sono già conosciuto come il migliore. Non mi interessa avere amici, seppur sono riconoscente a mugiwara e lo aiuterò nell’ardua impresa di eliminare un imperatore, suo nemico. La mia ciurma mi ha seguito incondizionatamente per tutti questi anni, ma non li costringerò di farlo ancora laddove non mi riterranno ancor degno d’essere loro leader.
Ciò che ho capito di volere ancora, è ormai lontana…
 
“Mi sentirei di dirti che il viaggio cambia un uomo 
e il punto di partenza sembra ormai così lontano 
la meta non è un posto ma è quello che proviamo 
e non sappiamo dove né quando ci arriviamo”
 
Osservai sorpreso un mezzo acquatico riemergere lontano, illuminato tenuemente dalle luci del porto. Bepo agitava le sue grosse zampe per segnalarmi la posizione della ciurma, ed io sorrisi nel vederli tutti fuori ad attendermi.
 
“Trascorsi giorni interi senza dire una parola 
credevo che fossi davvero lontana 
sapessimo prima di quando partiamo 
che il senso del viaggio e la meta è il richiamo 
perché ti voglio bene veramente 
e non esiste un luogo dove non mi torni in mente 
avrei voluto averti veramente 
e non sentirmi dire che non posso farci niente”
 
Il viaggio cambia un uomo, e non vi è nulla di più vero.
Sarai cambiata anche tu, Jew-ya, ma lasciarmi logorare dal ricordo che ho di noi due non è ciò che intendo ancora fare. Non mi importa se sarà lungo il viaggio che ho intenzione di compiere per raggiungerti; non mi importa se la meta è incerta, difficile, improbabile.
 
“Avrei trovato molte più risposte 
se avessi chiesto a te ma non fa niente 
e non posso farlo ora che sei così lontana. 
Non posso farlo ora…”



 
 
Per Fede.
"Ti ho voluto bene veramente" di Marco Mengoni.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Trafalgar095