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Autore: Mikadoro    11/12/2015    3 recensioni
Sesta di una serie di SasuNaru
Oneshot ispirate da parole assolutamente casuali, alla fine di ognuna scriverò la parola che darà origine alla prossima storia!
dal testo:
La sua matita. La sua matita portafortuna. La aveva persa, quasi due settimane prima e già il mondo stava cadendo a rotoli!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Un Amore in Pillole [NARUSASU]'
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Ciao a tutti! Ecco la sesta One-shot NaruSasu della mia serie! La parola di questa fic era MATITA! 
Accetto con piacere prompt da parte vostra!
Se volete leggere le altre trovate nella serie 
Un Amore in Pillole [NARUSASU]
Buona lettura! Baci MIKA

 

Naruto non riusciva a crede ai suoi occhi. Rimase lì, fermo e imbambolato come un idiota, con le bacchette metà strada tra il bento e la sua bocca. E proprio non si accorgeva del riso che stava nevicando sul suo banco o di Kiba che gli infilava la cannuccia nel naso. Il suo intero essere, anima e corpo, erano concentrati su un unico soggetto di questo intero universo. La sua matita. La sua matita portafortuna. La aveva persa, quasi due settimane prima e già il mondo stava cadendo a rotoli! Teuchi era a letto con l’influenza e quindi addio al suo insostituibile ramen, i suoi voti già miseri avevano raggiunto il minimo storico, la sua amata bicicletta era stata rubata, un maledetto piccione gli aveva defecato sui capelli, il suo computer si era rotto e sua madre aveva deciso di sequestrargli la console. E tutto questo solo in due settimane. Se non voleva finire sotto un camion entro la fine del mese doveva riavere quella matita! Sarebbe stata sua! Chiunque ne fosse l’attuale proprietario! Nulla lo avrebbe fermato! Neanche fosse stato il Preside.. ma quando il suo cervello realizzò finalmente chi stringeva tra le dita la sua preziosissima matita i suoi pochi pensieri andarono in tilt. NO! Tutti ma non lui.. Piagnucolo nella sua testa! No no no no no no.. lascio cadere le bacchette dalle dita ormai molli e prese a sbattere la testa contro il tavolo. Era la fine, sarebbe morto.. Doveva fare un testamento? Non era ancora maggiorenne, forse non poteva.. beh avrebbe lasciato tutto a Kiba, tranne le riviste sotto il letto… quelle le avrebbe buttate appena tornato a casa.. Doveva dire addio ai suoi genitori, agli amici, a Teuchi, al suo gatto.. Senza la sua matita sarebbe morto presto.. era ormai questione di tempo. 

 

Nel frattempo dalla parte opposta della classe, un certo moretto algido e spavaldo giocherellava con quella stramba matita che aveva “trovato”. Era stupida, terribilmente stupida e infantile, ma l’avrebbe usata per sempre, da quel momento in avanti. Fermò la mano per qualche secondo per poter vedere meglio i coniglietti rosa, bianchi e grigio che inseguivano carote tutt’intorno alla matita.. E per di più tutto su uno sfondo rosa confetto con tanto di piccoli fiorentini gialli. Era davvero.. orripilante e stomachevole. Ma non importava, perché ciò che più contava era lo sguardo da perfetto idiota che era spuntato sulla faccia del Dobe non appena i suoi occhi si erano posati sul mio tesoro. Esatto, idiota.. ora è mia! Quando poi lo vede sbattere ripetutamente la testa contro il banco capisce che quel poco di sano che aveva è stato definitivamente perso. Con un ghigno malefico e subdolo Sasuke si porta la matita alle labbra mentre con aria assorta fissa fuori dalla finestra, i pensieri già catapultati su ciò che ne seguirà.

Si sarebbe divertito, eccome se si sarebbe divertito! Il Dobe sarebbe venuto da lui strisciando implorando di riavere la sua stupida matita portafortuna e lui avrebbe ottenuto ciò che voleva! Quante volte quel biondino da strapazzo aveva giocato con quel bastoncino di legno e graffite… quando invece che seguire le lezioni se ne stava lì con la sua faccia da idiota a guardare per aria. La matita tra le dita molli, lasciata picchiettare contro quelle labbra piene… i denti che piano mordicchiano la sua estremità nei momenti di estrema noia… Dio, quanti momenti di estrema libidine gli aveva regalato quella matita tra le labbra di quel Dobe. Si sarebbe vendicato per quello che gli faceva con quei comportamenti da finto santarellino…

Oooh si, si sarebbe vendicato… prima lo avrebbe fatto penare un po’, giusto per soddisfare il suo animo sadico, poi gli avrebbe chiesto un appuntamento. Si, esatto, un appuntamento! E poi un altro e poi un’altro ancora, fino a quando il  biondo non si  sarà dimenticherà di quella stupida matita preso solamente dal pensiero di Sasuke. Oh si, sarebbe stato così divertente… e poi finalmente le sue labbra sarebbero state sue, senza matite di mezzo!


LA PROSSIMA PAROLA E' VETERINARIO

 

  
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