Anime & Manga > Kamigami no Asobi: Ludere Deorum
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Autore: _AngelBlue_    12/12/2015    0 recensioni
La dolce Yui Kusanagi si dirige alla Keraunos Senior High School per frequentare il college scolastico. Li la nostra giovane eroina non sa che proprio in quella scuola farà un incontro davvero inaspettato, un incontro che le cambierà totalmente la sua vita.
Scoprirà che la scuola non è popolata solo da umani, ma ben si, da delle Divinità Greche.
Ben presto Yui stringerà una forte amicizia verso di loro, ma dovrà anche superare diverse difficoltà insieme ai ragazzi nella quale avranno uno spiacevole destino da affrontare.
(Potete trovare questa storia pure su wattpad revisionata)
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quell'essere malvagio che pensavamo di aver sconfitto con molta facilità, si era trasformato in un gigante colossale dall'aspetto terrificante e mostruoso.
Era altissimo, quasi arrivava a superare la struttura scolastica.
E questa era già enorme....
Kronos non perse neanche un secondo in più che appena completò la sua trasformazione, si avventò su di noi con molta più grinta, come se le forze che lo avevano abbandonato prima gli fossero ritornate a pieno. 
Cominciò a sfoderare i suoi poteri, lanciandoci anche delle enormi sfere di fuoco gigantesche verso la nostra direzione.
Le schivammo subito, anche se io venni più che altro afferrata al volo da Apollon, alla quale ora mi ritrovavo in braccio a lui sospesa per aria.
Kronos si mosse è con le sue mani enormi colpì la scuola, distruggendola in mille pezzi per poi prendere dei grossi massi che si erano formati e lanciarli ancora una volta su di noi.
Per lui quei massi era come sollevare dei pezzi di carta, cosi leggeri che neanche si dovette sforzare di tenerli in mano per quanto questi erano enormi.
Takeru provò a colpirlo con uno dei suoi attacchi con l'acqua ma questo non si faceva alcun male. Thor provò con il suo enorme martello, richiamando il potere dei fulmini e cercando poi di colpirlo con questi, ma era tutto inutile.
Dionysus con una strana coppa d'oro che gli era spuntata, aveva getto con questa una specie di liquido color prugna su di lui, ma Kronos non si faceva nulla.
Poi era la volta di Tsukito e Balder, il quale i loro raggi uniti che puntavano su lui era come se gli facessero solamente il solletico.
-Ah..ah..ah! Non riuscirete a sconfiggermi.-.
Parlò il gigante Kronos con una voce molto profonda e spaventosa che mise i brividi a tutti.
-Come facciamo a batterlo, non si fa niente!- brontolò Loki innervosito, schivando le sfere di fuoco che gli arrivavano per poi spedirglieli dritte su di lui.
-L'unico modo che abbiamo è quella spada, ma adesso è troppo piccola per uccidere il suo cuore!- rispose Apollon mentre mi rimise al suolo, il più lontano possibile da quel mostro.
La spada era ancora nelle miei mani, l'avevo persino fatta diventare di nuovo un ciondolo, visto che se Kronos se ne fosse accorto me l'avrebbe distrutta in mille pezzettini e poi avrebbe distrutto anche me.
Mentre i ragazzi si apprestavano a cercare una possibile mossa da compiere, Zeus insieme ai tre Titani che si erano ingranditi, anche se questi gli arrivavano solo alle gambe di Kronos, si erano alleati con Zeus mettendosi in gioco contro di lui.
Ci fu un radicale cambiamento del tempo, il cielo si era fatto grigio e il rumore dei tuoni suscitava l'umore di Zeus, il quale si capiva che il capo dei cieli era più tosto infuriato.
Zeus in compagnia dei Titani si ribellarono a Kronos, cominciando a combattere contro di lui con molta più grinta di quanto non l'avessero già messa in atto prima.
Sospeso in aria e con lo scettro in mano sua, Zeus lo puntò in direzione del padre trafiggendolo poi con un raggio dorato, in grado di far bruciare la sua pelle rossa e rugosa.
Per qualche secondo sembrò che quel potere funzionasse perchè il gigante si stava ribellando, infastidito da quella tortura, ma poi quando uno dei suo fratelli, Gige, che si era apprestato ad avvicinarsi un po' troppo per cercare di colpirlo, Kronos lo prese alla sprovvista colpendo con il suo grosso braccio suo fratello, facendolo arrivare dritto su Zeus, il quale caddero per terra.
Lo scettro che aveva prima nelle mani ora lo aveva preso Kronos, è senza scrupoli lo puntò in direzione del figlio colpendo Zeus come aveva fatto con lui, infliggendogli dolore.
Apollon e Dionysus erano corsi all'istante vedendo loro padre in difficoltà. Apollon lo aveva preso per trasportarlo più in là, mentre Dionysus era riuscito a levargli dalle mani quell'oggetto che apparteneva a Zeus.
Tutti gli altri si cimentarono a raggiungere i due per poi scontrarsi senza aver appreso nessun piano. Cercavano di mettere tutto se stessi per provare a indebolirlo.
Volevano riuscire nel loro intento a far scomparire quella bestia per farlo ritornare nella sua forma originale, così che poi sarebbero stati in grado di usare quella spada che era destinata per la sua morte.
Zeus si era indebolito per quel colpo che il suo scettro stesso gli aveva causato, perchè Kronos glielo aveva puntato proprio al suo cuore, ma anche se lui insisteva nel volere combattere, Apollon non glielo permise, aveva troppo paura per lui.
-Thoth! occupati di lui. Noi pensiamo a Kronos!-.
Il Dio della saggezza non appena sentì quell'ordine scese al suolo, dando il consenso con molto orgoglio al figlio di Zeus. 
Era la prima volta che Thoth vedeva il coraggio e l'amore che metteva Apollon per suo padre, non lo aveva mai visto così protettivo verso i suoi confronti, è questo fatto lo rese onorato di poter assecondare il suo ordine, cosa che lui non obbediva a nessun'altro se no al suo capo.
Apollon si avvicinò accanto a Dionysus e non appena gli fu vicino, unirono i loro poteri insieme per colpirlo nello stesso punto preciso. Anche Takeru e Tsukito fecero la stessa identica cosa, insieme.
-Sei pronto fratello?- urlò Takeru.
-Si!.-.
Gli rispose lui con molta concentrazione, colpendo poi insieme al fratello quel mostro.
Loki, Balder e Thor, usavano diversi attacchi singoli, ma cercavano comunque di concentrare il loro potere in un punto ben preciso.
Kronos era confuso da tutti quei attacchi che riceveva, ma non si lasciò pervadere da questi.
Concentrandosi a dovere, sprigionò una raffica di vento insieme ad un suo attacco molto potente, il quale li colpì tutti insieme e li fece volare via dalla sua area in cui avevano dominato i loro attacchi.
-Maledetto bastardo!-.
Ringhiò Loki arrabbiato, visto che si ritrovava seduto per terra con dei graffi al viso.
-Come possiamo fare per sconfiggerlo? questo sembra non farsi alcun male!- disse Thor.
-Non lo so.....- mormorò Tsukito confuso.
-Ragazzi non dobbiamo farci prendere dal panico, possiamo sconfiggerlo!-.
Balder parlò con molta determinazione dando speranza a tutte le Divinità, ma gli altri sembrarono non dargli retta.
-Parli tu...che non hai nemmeno un graffio...- sputò quelle parole, Takeru.
-Mi sembra ovvio! lui è immortale- rispose veritiero Loki, anche se già lo sapevano tutti.
-Lo so che è una follia ragazzi, ma Balder ha ragione, dobbiamo mantenere la calma ed essere concentrati se vogliamo sconfiggerlo.-.
Apollon non si perse d'animo che fece rinascere sui ragazzi una forza di speranza per quelle parole che lui e Balder gli avevano mostrato, che avevano ancora forza,determinazione e speranza in tutti loro. 
E' nello stesso istante che i ragazzi annuirono, Kronos riprese ad attaccarli.
Nel frattempo io assistevo da lontano ogni scena, incrociando persino le dite e sperando che riuscissero a sconfiggere quel mostro assetato di sangue e vendetta.
Ero così sommersa di pensieri che non mi accorsi che dietro di me, avevo colui che mi ero dimenticata, colui che mi aveva fatto preoccupare così tanto, temendo addirittura per la sua stessa vita.
-Non riusciranno a sconfiggerlo così.-.
Quella voce, quel suono tanto familiare che io conoscevo abbastanza bene mi fece destare gli occhi dallo scontro, puntandoli su quelli suoi, rossi come l'inferno.
-Hades!.-.
Sgranai gli occhi, stupita di vederlo in piedi sano e salvo.
Per tutto questo tempo Hades era rimasto nella sua camera, si era riposato da quel dolore incolmabile che aveva preso parte in tutto il suo corpo. 
Le anime dei defunti che lo avevo ridotto senza forze lo avevano lasciato andare, ed ora lui era qui, in piedi, di fronte a me.
Stava osservando i suoi amici che si cimentavano nella battaglia contro quel Titano.
Hades vedendolo lo guardò con occhi spenti, pieni di disgusto per quell'essere crudele di suo padre. Se non avesse avuto questa debolezza quando Kronos aveva messo piede in questa scuola, a quest'ora era sicuro che lui lo avrebbe ridotto molto male.
-Cosa vuoi dire che non riusciranno a sconfiggerlo?-.
Mi ero stupita nel sentirgli dire quella frase, perchè voleva significare solamente che per lui loro avrebbero perso e che dovevano rinunciare, a che erano in tempo.
-Quell'essere ha usato il suo punto forte- parlò serrando i pugni stretti  -Ha giocato bene le sue mosse, sa che con questa trasformazione noi non siamo più in grado di sconfiggerlo con quella spada. Ormai è tutto finito, abbiamo perso Yui!.-.
Hades pronunciò quelle parole calando la testa poi al suolo, vergognandosi di se stesso per averlo detto.
-Ma ci sarà un modo, Hades. Non può essere la fine!-.
Avevo parlato con un briciolo di speranza, rispondendo a quelle parole di Hades che per lui erano solo fonte di dover rinunciare ed arrendersi.
Non pensavo che lui fosse sceso così in basso, lo credevo più coraggioso......
Hades si accorse del mio umore che era cambiato per quello che lui mi aveva detto. Aveva notato come io ci tenessi così tanto per la loro vita, per la vita di tutti. 
Anche lui si domandò nel profondo del suo cuore, se quello era la cosa giusta da fare.

No che non lo era.....non poteva finire così...non poteva vincere quell'essere malvagio di suo padre...non glielo avrebbe mai permesso.

Hades si concentrò su di lui, pensando a quale mossa avrebbe messo in atto contro Kronos.
Forse poteva sembrare una pazzia, ma una terrificante quanto astuta idea gli era pervaso nella sua mente.
-Potrebbe essere rischioso, ma vale la pena provare.-.
Mi prestai ad osservarlo confusa da quelle parole che gli erano uscite serie dalla sua bocca.
-Che vuoi dire? cosa devi provare Hades?-.
Hades mi osservò, mentre io non riuscivo a decifrare quello che stava pensando in quel secondo, vedevo solamente i suoi occhi puntati su di me.
-Dammi quella spada.- mi disse lui porgendomi la mano aperta.
Io senza alcuna esitazione gli diedi il mio ciondolo nelle mani, dicendogli ancora una volta che cosa aveva in mente di fare.
Hades mi si avvicinò porgendomi la sua mano destra sulla mia spalla. 
I suoi occhi si fecero molto più chiari, così che io riuscì a leggere la sua insicurezza e la paura che mostrava proprio davanti a me. 
Senza alcun ripensamento mi strinsi intorno alla sua vita, abbracciandolo forte.
-Cosa ti prende Hades... cosa vuoi fare.....-.
Quella mia frase non risultò come una domanda, più che altro era una forma di disagio che mi era uscita, avendo capito che da un momento all'altro Hades poteva fare qualche cosa di davvero terribile di fronte ai nostri occhi.
Per qualche lungo secondo io e Hades restammo fermi in quella posizione, non mostrava alcun accenno di disgusto per il fatto che lo stavo ancora abbracciando, anzi, quel mio gesto d'affetto lo aveva fatto calmare, lo avevo reso più sicuro di se.
Mi sarebbe piaciuto rimanere ancora in questa maniera, ma non potei.
Hades scostò le mie braccia da lui e senza che io abbia avuto il tempo di fermarlo, si trasformò nella sua forma originale per poi volare in cielo, lasciando una scia nera.
Corsi più velocemente che potevo, avvicinandomi verso il campo di battaglia per vedere dove stava andando, non mi importava se potevo incontrare dei pericoli durante il mio cammino, io volevo assolutamente capire quali erano le sue intenzioni.
Vidi le altre Divinità fermarsi di colpo non appena notarono Hades che si era avvicinato proprio davanti a Kronos.
-Hades! allora stai bene!- disse Apollon con un accenno di felicità nel suo viso.
-Ti sei perso tutto il divertimento, amico...- parlò Loki, facendo un occhiolino a Hades.
-Combatti insieme a noi?- gli propose Balder con un sorriso.
I ragazzi avevano mostrato la loro felicità di fronte a Hades per il suo ritorno, ma non sapevano che lui in verità aveva ben altro nella sua testa.
Hades gli fece un piccolo sorriso a tutti, anche se si dovette sforzare per poterlo fare, non era per niente felice di quello che stava per fare.  
Si voltò minaccioso verso Kronos e quel titano appena lo vide cominciò a ridere divertito. Ma quella sua risata non lasciò alcun timore verso di lui.
-Ti credevo morto, figlio mio....-.
Quelle parole dette con sarcasmo, lo avevano fatto imbestialire. 
Kronos aveva pensato seriamente che lui, Hades, potesse morire per una cosa così ridicola. 
Le anime che si erano infuriati con lui lo avevano reso debole, ma questo non bastava per ucciderlo. Ci voleva ben altro per farlo fuori.
-Sei patetico. Se pensavi che sarei morto per questo, sei un povero illuso.-.
-Va bene, ma ora cosa speri di fare. Vuoi uccidermi? sei tu ora un illuso se speri di sconfiggermi da solo.-.
Kronos rise ancora per quella determinazione che Hades gli stava mostrando, non lo faceva così coraggioso.
In quel tempo era stato proprio Zeus a metterlo fuori gioco, Hades lo aveva solamente rinchiuso in quel Tartaro dopo che Kronos lo aveva sputato dal suo corpo.
Non aveva fatto molto, è adesso, era come se i ruoli si fossero invertiti fra i due.
-Finiamola qui!...come un tempo!... come doveva andare!.-.
Quelle parole, quelle insolite parole di Hades avevano turbato l'animo di Zeus.
-Non farlo Hades...-.
Sentimmo sussurrare quella frase dalla bocca di Zeus con tale preoccupazione, ma nessuno di noi aveva ancora capito quali fossero le sue intenzioni, solo Zeus sembrava averlo capito.
-Che sta succedendo?!- dissi fra me, anche se gli altri mi avevano sentito.
-Non lo so, Yui.- mi rispose Tsukito che guardava preoccupato quanto me, Hades.
-Sembra che Hades lo voglia uccidere da solo, ha proprio un bel coraggio questo tipo, ma è troppo pericoloso!- mormorò Loki scettico sulle decisioni che il Dio degli inferi aveva preso.
-Anche se apprezzo molto quello che Hades vuole tentare di fare stavolta do ragione a Loki, è troppo rischioso.- disse Apollon assecondandolo, il quale temeva molto per la sua vita.
Il Titano osservò sorpreso quella richiesta di Hades, non se lo sarebbe mai aspettato un tale comportamento proprio da lui, ma non si oppose nell'esaudire la sua proposta.
-Lo sapevo che eri un codardo, ma ti accontenterò come mi hai richiesto.-.
Quelle furono le sue ultime parole, prima che i nostri visi si tramutarono di terrore per quello che vedemmo. 
Kronos aveva preso Hades e lo aveva divorato.
Le Divinità partirono di nuovo all'attacco più arrabbiati di prima, Zeus era sconvolto, mentre Thoth cercava di tenerlo a bada. 
Io era allibita e con le lacrime al volto, mentre Apollon era stato l'unico a non muoversi dalla sua posizione, era rimasto fermo, scioccato per quello che aveva assistito.
I ragazzi usarono tutti i loro poteri, sciupando anche molte energie, per quanto erano arrabbiati non si fermavano di fronte alla sua forza, cercavano di vendicare il suo amico.

Perchè lo hai fatto? perchè ti sei sacrificato?......

Non riuscivo a togliermi dalla testa questa terribile scena. Mi sentivo il cuore a pezzi.
Se solo fossi riuscita a percepire prima quali erano le sue vere intenzioni non lo avrei mai lasciato andare, lo avrei fermato.
Possibile che......
-Ma certo..!-.
Nel casino più assordante per quelle Divinità che mettevano tutto se stessi per sconfiggere quel Titano, Apollon riuscì a sentire e vedere il mio entusiasmo, anche se lo trovò molto strano visto che eravamo nel bel mezzo di una battaglia.
-Yui..che ti prende?- mi accennò Apollon con disprezzo. 
Non era tanto per me il suo disprezzo, ma di più era per il semplice motivo che suo zio Hades, fosse stato inghiottito da quel mostro.
Era ancora troppo scosso per riuscire a comprendere, mi aveva persino chiamata per nome che di solito lui non usa mai.
-Apollon ascoltami, lo so che perora sei scosso e ti capisco, ma forse Hades lo ha fatto di proposito a farsi prendere da Kronos.-.
-Yui, non lo farebbe mai!- parlò schizzinoso -Poi a quale scopo?- continuò non convinto ancora di quello che stavo tentando di spiegargli.
-Ha voluto la spada!-.
Ecco, quello era stata la frase che fece ricredere Apollon nelle mie decisioni, aveva elaborato lui stesso le mie stesse idee. 
-Hades vuole ucciderlo internamente, vero Yui?-.
-Si. Credo sia così.-.
Era una mossa proprio azzardata quella di entrare al suo interno. 
Hades aveva avuto proprio una bella ma rischiosissima idea, aveva avuto molto coraggio nel sacrificarsi per il bene di tutti noi.
Poteva essere molto rischioso, però poteva anche funzionare. 
Io e Apollon rimanemmo speranzosi per quella mossa decisiva, osservando nel frattempo Kronos che dava tutto se stesso per riuscire a pararsi da quei colpi che tutti i ragazzi gli concedevano insieme.
Gli era difficile concentrarsi su tutti, perchè loro non gli davano a quel Titano nemmeno il tempo di prendere fiato, erano come impazziti da quel mostro che aveva fatto una cosa simile al povero, Hades.
Passarono diversi minuti da quando Hades era dentro suo padre.
-Yui, perchè ancora non fa nessuna mossa, già dovrebbe averlo ucciso!- mormorò Apollon più tosto preoccupato, vedendo che Hades ancora non aveva fatto nulla.
-Kusanagi Yui?!-.
Mentre mi misi a pensare, venni distratta dalla voce di Zeus che mi richiamò, mostrando la stessa espressione simile ad Apollon.
-Si? preside Zeus.-.
-La spada che ti ho donato può essere aperta solo da un'umana. Hades aveva l'arma chiusa quando è stato mangiato da Kronos.....-.
-Cosa!!!- dicemmo entrambi sconvolti io e Apollon.
-E ora cosa facciamo?-.
Apollon si accasciò per terra con le mani tra i capelli.
-Se non pensiamo subito a una soluzione, per lui e per noi è la fine!-.
Parlai con molta agitazione, ricredendomi subito che questa era stata una pessima idea.
-Un modo ci sarebbe, ma comprende un tale rischio.-.
Apollon ed io ci voltammo confusi su di Zeus, così che lui ci disse l'atto che io e il Dio del sole avremmo dovuto compiere per riuscire a salvare non solo Hades, ma anche l'intero pianeta.


  
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