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Autore: Adeia Di Elferas    12/12/2015    15 recensioni
Dopo la guerra, Shang e Mulan sono finalmente liberi di sposarsi. In una sera di pioggia Mulan convince Shang ad andare a vedere una volta di più la casa in cui andranno a vivere dopo le nozze e una volta arrivati nella loro nuova dimora, la ragazza prenderà un'importante decisione...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fa Mulan, Li Shang
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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~~ Quella casa sarebbe stata la loro. Lì avrebbero imparato a vivere l'uno affianco all'altra giorno dopo giorno, lì avrebbero condiviso ogni momento importante e lì avrebbero cresciuto i loro figli.
 Quando Mulan aveva proposto di andare a vedere una volta di più quel posto, Shang non si era opposto, anche se aveva fatto notare come sarebbe stato più agevole andarci con la luce del giorno. Ormai stava venendo sera e avrebbero dovuto usare le lanterne, per vedere qualcosa.
 Mulan aveva sorriso e aveva detto che allora avrebbero usato le lanterne.
 Quando furono nella casa, accesero le lanterne e restarono un momento incantati nel vedere come ogni cosa appariva loro già familiare e accogliente.
 Dopo qualche momento di pura pace, Mulan prese una delle lanterne, strinse la mano di Shang e lo portò in silenzio in quella che sarebbe stata la loro camera.
 Non voleva più aspettare. Se c'era una cosa che le aveva insegnato la guerra era che ogni perdita di tempo era inutile, se non dannosa.
 Si dicevano che dopo il matrimonio avrebbero avuto una vita intera per stare insieme, sarebbero stati insieme per sempre, ma la realtà era che nessuno di loro poteva dire quanto sarebbe durata davvero quel 'sempre' su cui tutti favoleggiavano.
 Quindi aveva deciso che ogni momento doveva doveva essere colto e vissuto appieno, prima che qualche colpo basso del caso li dividesse di nuovo. Avevano già rischiato troppo.
 Shang la osservava interrogativo. Non aveva capito di preciso cosa volesse fare la sua futura sposa, ma nella risoluzione che le lesse in viso capì che stava facendo sul serio. Era la stessa espressione seria e determinata che le aveva visto assumere quando stavano combattendo contro gli Unni.
 Quando furono accanto a quello che sarebbe diventato il loro letto matrimoniale, Shang comprese.
 Socchiuse le labbra, per dire qualcosa, ma Mulan lo zittì scuotendo il capo.
 C'era solo silenzio. A parte i loro respiri si sentiva appena il rumore costante e pacato della pioggia di primavera che batteva contro le pareti della loro casa.
 Mulan appoggiò la lanterna sul mobile intagliato che era stato loro regalato dalla famiglia di Shang e poi si avvicinò di nuovo a lui.
 Nessuno di loro parlava, perchè non ce n'era bisogno. Tra loro, ormai, la comprensione era infinita.
 Mulan appoggiò con delicatezza una mano sul braccio di Shang e gli fece un piccolo sorriso. In quel volto da guerriera era ricomparsa la bambina.
 Shang ricambiò il sorriso e si sporse per darle un bacio.
 Quando le loro labbra si incontrarono, Mulan si sentì avvampare. Sapeva che le sue guance, in quel momento, dovevano essere diventate di un rosso acceso e per un momentò si sentì tremendamente in imbarazzo.
 Ma ormai aveva deciso.
 Cominciò lentamente a sciogliere il nodo della cintura di seta che Shang portava in vita. Lui non si oppose e la lasciò fare, senza intromettersi.
 Quando il vestito di Shang si aprì, lasciando vedere il petto e il ventre, Mulan deglutì silenziosamente e mentre appoggiava entrambe le mani su quei muscoli che aveva già visto mille volte, ma in situazioni meno private, fu colta da un atroce dubbio. Esitò un momento.
 Shang imputò quell'esitazione a tutto quello che stava accandendo tra loro, alla paura legittima che faceva legarsi a una persona per il resto della vita, mentre le paure di Mulan, in quell'istante, erano molto meno profonde.
 Infatti la giovane non si stava preoccupando tanto di quello che sarebbe cambiato tra loro dopo quella notte, ma di come Shang avrebbe trovato la sua cicatrice. Ai suoi occhi l'avrebbe resa meno attraente? Meno desiderabile?
 Provò a non pensarci, mentre lui, con mani gentili, cominciava a sciogliere il nodo della sua cintura.
 Non aveva mai provato nulla di simile in vita sua. Era come un fuoco che dalle braci riprendeva vigore e scatenava un incendio.
 Chiuse gli occhi, e mentre Shang continuava a lottare con la fascia di stoffa, ricominciò a svestirlo. Sentiva sotto le sue dita la sua pelle calda e gli odori che l'avevano fatta innamorare la prima volta. Sapeva di erba fresca, di neve, di sudore, di lunghe cavalcate e di sole e di molte altre cose.
 Riaprì gli occhi solo quando si rese conto che nessuno di loro due indossava più nemmeno una striscia di stoffa.
 Shang la stava guardando in viso, incerto, come a chiedere un silenzioso permesso. Mulan si prese un momento e lo osservò per intero. Arrossì di nuovo, ma stavolta non si preoccupò di cosa avrebbe pensato lui di quelle guance porpora.
 Gli occhi di Shang si fissarono sulle guance incandescenti, poi scesero, passando per le labbra appena dischiuse, guardarono il collo liscio e sottile, le spalle dritte, il seno, che Mulan non tentò di nascondere, come invece Shang si sarebbe aspettato, e poi si fermarono appena sotto, appena sotto alle coste. Dove c'era la cicatrice.
 Mulan trattenne il fiato. Cercava di scoprire cosa stava passando in quel momento nella mente di Shang. Il suo viso era illuminato dalla luce tremula della lanterna e sembrava più duro e severo del solito. Stava provando repulsione? Ribrezzo?
 Come biasimarlo. Quella cicatrice era davvero enorme e orribile. Per quanto Mulan avesse cercato di farla migliorare con unguenti e creme preparate da sua nonna, nulla aveva avuto l'effetto sperato.
 Improvvisamente Shang si chinò un po'. Le poggiò una mano sulla schiena, facendole mancare il fiato di nuovo nell'arco di pochi secondi, e con l'altra le accarezzò lentamente la cicatrice. Infine, chiudendo gli occhi, vi appoggiò le labbra e la baciò più volte.
 Mulan si sentì di nuovo preda del fuoco che l'aveva accesa poco prima. Strinse a sé la testa di Shang, che continuava a baciarle la cicatrice e per poco non cominciò a piangere di gioia.
 Quando finalmente allentò la presa, Shang alzò gli occhi verso i suoi e, senza bisogno di dirsi nulla, entrambi si avvicinarono al letto e, sotto la luce della lanterna, si persero finalmente l'uno nell'altra.
 
   
 
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