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Autore: InoHaruna    12/12/2015    3 recensioni
Vi é mai capitato di scoprire i vostri genitori mentre... fanno sesso?
Ai ragazzi della nuova generazione sì.
Dal primo capitolo:
*L’idea che i suoi genitori lo avessero fatto altre volte in posti diversi... gli fece venire la nausea. Non se lo sarebbe mai aspettato da loro, soprattutto da sua madre che considerava un icona della purezza, anche se sapeva perfettamente che per avere un figlio bisognava per forza fare quello... *
- Boruto Uzumaki
- Sarada Uchiha
- Shikadai Nara
- Inojin Yamanaka
~~~
Buona lettura,
vostra InoHaruna.
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Uchiha, Clan Uzumaki, Inojin Yamanaka, Shikadai Nara, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sakura/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Colti sul fatto ~
 
Boruto Uzumaki
 



 
Quella giornata per Boruto era iniziata decisamente bene.
La scuola era chiusa, dei ladri durante la notte avevano distrutto un intero muro (guarda caso proprio quello della sua classe) per rubare alcune apparecchiature elettroniche. Quindi in quel caso piú unico che raro, non potevano fare lezione.
La fortuna li aveva baciati, anche perché quella mattina ci sarebbe stata una verifica.
Quindi ora lui e i suoi compagni girovagano per le strade di Konoha. I loro genitori non ne sapevano niente, e il fatto che li credessero a scuola a studiare mentre in realtà erano in strada a vagabondare li rese eccitati.
- Che gran colpo di fortuna, prorprio oggi che c’era la verifica! – esultò Bolt saltando.
Sarada al suo fianco ghignò.
- E invece no testa quadra, Konohamaru-sama ha detto che la verifica si sarebbe svolta comunque oggi pomeriggio prima dell’allenamento. – disse pacata l’Uchiha con soddisfazione.
Contraddire quel Uzumaki era sempre un piacere.
- Che?! – sbraitò il biondino incredulo.
- Questo significa che dovremmo uscire di casa un’ora prima? Che scocciatura... – sbuffò Shikadai annoiato.
- Io non ci vado. Il mio cervello non é  in grado di tollerare un compito la mattina, figuriamoci il pomeriggio... – disse stizzito Bolt.
- Ti ricordo che hai già molte insufficienze, se lasci la verifica in bianco rischi davvero brutto. – disse Inojin pacatamente.
- Non é giusto! Non si dovrebbero fare i compiti il pomeriggio! Ora vado proprio a lamentarmi da mio padre... – esclamò Boruto iniziando a camminare spedito verso il palazzo dell’hokage.
- Testa quadra hai ormai sedici anni la smetti di comportarti come un bambino capriccioso? – disse Sarada alzando il tono di voce.
- Non sono un bambino capriccioso! – si difese il ragazzo mentre le guancie si tinsero lievemente di rosso.
Odiava essere definito un bambino, specialmente da Sarada.
- Solo che i maestri dovrebbero essere a conoscenza che noi studenti il pomeriggio non siamo cos
ì attivi con la mente come lo siamo la mattina. – continuò ancora rosso per l’offesa ricevuta.
- Se é per questo tu non sei attivo nemmeno la mattina. – sbadigliò Shikadai scatenando una risata nei compagni.
- ... Okey. Ci si vede. – detto questo l’Uzumaki svoltò l’angolo e con un salto da bravo ninja spar
ì nel nulla.
- Ma che permaloso. – disse Inojin.
- Gi
à... – concordò Sarada pensierosa.
Odiava ammetterlo, ma ogni volta che Boruto si offendeva e se ne andava lei si sentiva in colpa. Era inutile negarlo, lei era innamorata di lui. Ma da brava Uchiha qual’era, non avrebbe mai e poi mai esternato i suoi sentimenti, prima doveva assicurarsi di essere ricambiata. Non si sarebbe mai umiliata per... Un Uzumaki.
 
Bolt arrivò di fronte al palazzo dell’hokage, dove lavorava suo padre.
Entrò senza esitazioni, e salutò amichevolmente tutto il personale che lo conosceva bene. Dopo un paio di scalinate svoltò nel corridoio che portava all’ufficio dell’hokage e di fronte si ritrovò Moegi.
- Oh ciao Boruto-kun! Che ci fai qui non dovresti essere a scuola? – disse apprensivamente la donna.
- Ehm, non hai saputo niente? Dei ladri hanno fatto un casino stanotte e hanno distrutto un muro, quindi oggi niente lezione. Mio padre é nel suo ufficio? – chiese sbrigativo il biondo.
- S
ì é  nel tuo ufficio, e ho visto anche tua madre... – disse la rossa ma Bolt l’aveva già superata a passo svelto gridando un ‘grazie’.
Si fermò dinanzi alla porta e proprio quando stava per afferrare la maniglia a spalancare la porta sentì degli strani rumori.
Degli strani versi provenivano dall’uffico di suo padre.
Curioso come non mai spalancò con forza la porta, ma la scena che vi si trovò di fronte gli fece prendere un colpo allo stomaco.
Sua madre.
Distesa mezza spoglia sulla scrivania.
Suo padre.
Su di lei.
Mezzo spoglio anche lui.
Stavano facendo sesso.
Non appena videro il figlio si fermarono immediatamente, scioccati, imbarazzati e increduli.
Bolt aveva perso due, tre o forse quattro battiti cardiaci.
- CHE STATE FACENDO?!?! – gridò isterico, bloccandosi improvvisamente, il corpo non rispondeva piú ai suoi comandi e il sangue era circolato tutto in faccia rendendolo piú rosso dei capelli del Kazekage.
- Oh mio Dio! Che ci fai qui Boruto?! – chiese con la voce spezzata Hinata staccandosi da Naruto e vestendosi immediatamente, imbarazzata come non lo era mai stata in vita sua.
- Che ci fai qui Boruto?! – gridò suo padre alzandosi i pantaloni, rosso di vergogna e arrabbiato quanto scioccato.
- Perché non hai bussato?! Dov’é finita l’educazione che ti ho insegnato?! – gridò ancora l’hokage verso il figlio, che non riusciva a parlare tanto era sconvolto.
- CHE?!? – sbraitò il ragazzo con un groppo in gola.
- Quale educazione?! Non ci sei mai a casa!! – continuò con voce tremante Bolt sconvolto e... stranamente arrabbiato.
Hinata dopo essersi rivestita si avvicinò cautamente al figlio e gli posò una mano sulla spalla, ma lui la scansò via malamente.
- Non mi toccare! – esclamò con il viso che gli andava a fuoco.
Non c’era incubo peggiore per un adolescente che scoprire i propri genitori a fare sesso... In un ufficio poi.
- Boruto-kun... – sibilò la madre delusa per il comportamento un pò troppo eccessivo a detta di lei del figlio.
Voleva solo tranquillizzarlo, tanto ormai aveva sedici anni conosceva quel mondo... Non capiva perché si scandalizzasse tanto.
Boruto alternava lo sguardo tra suo padre e sua madre, rossi in viso quanto lui. Poi senza dire una parola usc
ì fuori dall’ufficio del padre e corse via, sconvolto e arrabbiato come non mai, lasciando i suoi genitori imbarazzati fino al midollo.
Uscito fuori dal palazzo dell’hokage andò nel bosco a sfogarsi, si sedette sull’erba e cercò di tranquillizzarsi.
Aveva visto quello che non avrebbe mai e poi vedere in vita sua... E l’idea che i suoi genitori lo avessero fatto altre volte in posti diversi... gli fece venire la nausea. Non se lo sarebbe mai aspettato da loro, soprattutto da sua madre che considerava un icona della purezza, anche se sapeva perfettamente che per avere un figlio bisognava per forza fare quello...
Non sarebbe mai piú riuscito a guardarli negli occhi, e ora come ora stava meditando di non tornare piú a casa. Ma non poteva comportarsi da bambino... No. Doveva fare l’uomo e affrontarli a petto aperto, infondo non era l’unico adolescente che li aveva colti sul fatto.
 
 
 
 
 
 
To be continued...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Hi guys!
Sono InoHaruna e questa é la prima volta che scrivo su questo fandom!
Spero che l’idea per questa long vi piaccia, perché ho in mente altre figuraccie per i ragazzi della nuova generaziene! XD
Al prossimo capitolo!
Ino-chan
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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