Draco Malfoy camminava per i corridoi di Hogwarts ogni sera. Gli piaceva sentire solo il rumore dei suoi passi che lo accompagnavano nella sua gita che andava dall'ultimo piano ai sotterranei, dove si trovava il suo dormitorio.

Era cambiato Draco, era più gentile, per quanto potesse essere più gentile un Malfoy. Stava ripensando ai suoi primi anni in quella scuola e per rendere i suoi ricordi più vivi durante le sue passeggiate notturne prediligeva i luoghi dove si era visto crescere. Quella sera però gli balenò in mente la sua prima volta e con gli occhi vispi e curiosi decise di andare a visitare un'aula inagibile del terzo piano che era stata testimone delle sue "acrobazie". Sorpassando Gazza, senza farsi vedere, riuscì ad arrivare al terzo piano incolume, vicino ad una luccicante armatura si poteva notare una maniglia che scintillava alla luce delle candele.

Avvicinandosi notò però che la porta era socchiusa, e che all'interno dell'aula c'erano qualcuno.

Dallo spiraglio della porta, curioso, sbirciò e se non fosse stato per la sua educazione si sarebbe sentita la sua mascella fare un tonfo per terra: una ragazza era di spalle davanti alla porta.

"Però, niente male" pensò Draco con un sorriso di sbieco sul suo viso.

Non ricordava di aver mai visto quel corpo girare per i corridoi di Hogwarts: gambe magre ma toniche, fianchi perfetti, un fisico magro ma con delle forme da far girare la testa.

Mentre il ragazzo le ammirava parti ben nascoste durante le ore scolastiche, la ragazza avanzò nella stanza e si voltò, un turbine di capelli ricci la nascose per un secondo ma poi le fece rivelare la sua identità.

Draco Malfoy raramente si imbarazzava davanti ad una bella ragazza, ma quando vide che la ragazza in slip e reggiseno era nientemeno che Hermione Granger si allontanò di colpo dalla porta con occhi sbarrati e con un lievissimo rossore sulle guance.

"No, non può essere lei. La Granger non ha quel fisico, non può essere. Devo andarmene!"

Ma ovviamente come può un ragazzo di diciotto anni, fatto al 80% di testosterone ritirarsi dal guardare una bella ragazza?

Così, titubante si avvicinò e la vide in piedi che fissava qualcosa, o qualcuno..

"Allora, facciamolo!" le sentí dire.

"Con grande piacere.." disse una seconda voce.

Draco era sempre più sgomento, la Granger con un ragazzo lo avrebbe potuto anche accettare, ma con la Weasley era pura follia.

"Sei sicura che ad Harry e a tuo fratello non dia fastidio il fatto che io mi faccia strapazzare da te?"

"Hermione, con loro l'ho fatto un milione di volte, devo un po' cambiare!"

Draco ormai era andato, dopo l'affermazione di Ginny era entrato in catalessi.

"Sta davvero parlando di incesto come se fosse una cosa normale!? Capisco Sfregiato ma Lenticchia?! Lo devo raccontare a Blaise"

Si alzò, ma senti dei gemiti provenire da Hermione:" Si Ginny lo ammetto, ci sai davvero fare con le mani.. Dovresti farlo anche con Malfoy, forse riusciresti a farlo sorridere un po'"

Sconvolto si mise le mani sulle orecchie come un bambino che non vuol sentir ragioni e corse fino nei sotterranei, entrò in camera sua ma non trovò nessuno.

"Cazzo Blaise, mi servi!"

Così, nnervosito dalla mancanza del suo compagno di stanza, decise così di raccontargli tutto l'indomani mattina.

Ore 7.50.

Draco si stava incamminando verso la sala grande, determinato e speranzoso di trovare quella ciatella di Zabini al tavolo dei Serpeverde pronto a prestargli orecchio. Ma mentre si incamminava notò la Granger e la Weasley parlare e così si fermò dietro una colonna e origliò.

"Ginny, ti volevo ringraziare per ieri sera, è stato magnifico. Grazie a te il mio dolore al collo è sparito!" disse Hermione tutta contenta.

"Dolore al collo?" si chiese Draco inarcando il sopracciglio.

"Herm ci mancherebbe, anzi io ti devo ringraziare, sai per diventare massaggiatrice ci vuole pratica e sei stata una cliente perfetta!"

Tutta l'adrenalina di Draco Malfoy era scesa in un solo colpo, quando le due Grifondoro se ne andarono decise di andare in sala grande a prendersi il suo caffè amaro.

"Buongiorno Draco, novità?" lo saluto Blaise raggiante

"Buongiorno una sega e no!" rispose il Serpeverde mentre sorseggiava il suo caffè.

"Draco sei troppo stressato, ti do un consiglio.." e avvicinandosi al suo orecchio continuò la frase "..fatti fare un massaggio dalla Weasley, ha delle mani magiche".

Nessuno notò Draco Malfoy mentre rantolava in cerca d'aria per riprendersi dal caffè bollente andatogli di traverso.