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Autore: Milla Renzi De Medina    13/12/2015    3 recensioni
Questa storia non è nel mio solito genere, ma penso che ciò che ognuno pubblica rispecchia un po' quello che è e che ha dentro ed io sono anche questo...
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dammi ancora la mano
Anche se quello stringere è solo un pretesto
Per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato
O mi ha mai chiesto
[Guccini]


Ecco. I lupetti sono così: ti chiamano 1000mila volte per cose piccole, indecisioni, cose belle, cose buffe, raccontarti qualcosa che gli hai raccontato tu non più di mezz'ora prima, il tutto saltandoti addosso, urlando e sorridendoti e tu non puoi fare altro che assecondarli e sorridere ed evitare di strozzarli perché poi ti guardano dal basso in su e ti prendono per mano e ti dicono che ti sceglierebbero sempre fra tutti gli altri e ti si apre il cuore per quello che ti hanno appena detto e forse nemmeno si rendono conto di quanto ti abbiano fatto stare bene in quel momento...
Ci sono lupetti di tutti i generi: c'è quello che ti salta addosso e ti trascina con entusiasmo immenso in qualsiasi cosa voglia fare, ma il bello è che lo vuole fare CON TE, non con altri e allora lo inseguiresti fino in capo al mondo
Poi c'è quello che puntualmente ti ignora e poi viene a farti i dispetti come a dirti "guarda che so cosa stai facendo, anche se sembra che non ti ascolti" e allora non puoi arrabbiarti perché in realtà sa perfettamente cosa fai e come sei e queato vuole inevitabilemte dire che in realtà non ti ha mai ignorato davvero
E poi ci sono quei lupetti timidi e impacciati che da te non ci vengono perché si vergognano e allora vai tu da loro e da quel momento non ti si scrollano più perché sanno che tu sai cosa loro temono e che farai ogni cosa in tuo potere per aiutarli e allora guai a non farlo di persona perché "ma come, non vorrai mica che siano tristi" e perché in realtà non puoi farne a meno
E poi ci soni quelli che ti vengono a cercare solo quando si fanno male e allora devi arrangiare un medicamento di fortuna che tenga qualsiasi cosa perché in quel momento fa malissimo, ma poi quando toenano a giocare circa 2 minuti dopo è un acciacco completamente dimenticato fino all'acciacco successivo
E poi ci sono quei lupetti che ti guardano con incredulità e si fanno spiegare tutto quello che fai, il perché e il percome e quelli che amano le storie, ma anche la Storia e camminando non si fanno raccontare la favola, ma insistono perché gli racconti le guerre Persiane e chi sia Socrate solo per un casuale accenno alla maieutica e in quel momento rivedi te stessa bambina che tentava di capire le storie dei grandi.
E infine ci sono quelli che hanno una sensibilità immensa, quelli che imparani a conoscerti quasi senza che tu te ne accorga. Che fanno caso a che cosa ti fa stare male e fanno di tutto per evitartelo e distrarti perché, in fondo, così come tu non vuoi che loro siano tristi, nemmeno loro vogliono che tu lo sia.
I lupetti sono tutto questo e molto molto di più, a cui il mio scrivere confuso non riuscirà mai a rendere onore, ma tutti hanno una cosa in comune: un'incredibile capacità di entrarti sottopelle e di trovarsi quasi inevitabilmente un posto speciale nel tuo cuore





Ottagonino dell'autrice
In primo luogo un grande ringraziamento a tutti i miei adorabili lupetti, anche se sarebbe più corretto dire che sono io ad essere loro
Grazie a chiunque abbia avuto il coraggio di arrivare fino a qui e scusate per lo stile decisamente scadente, ma ho pensato "io sono anche una scout entusiasta di quello che fa, dunque perché no" e ho scritto completamente di getto
Grattastinchi
   
 
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