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Autore: Alex995    13/12/2015    10 recensioni
-Scusate posso aiutarvi?-
I ragazzi non si voltano neanche ma uno di loro, un ragazzo con i capelli biondi e gli occhi azzurri, mi risponde con un semplice : "No grazie."
Uno dei tre sta scrivendo qualcosa su un minuscolo fogliettino di carta.
-Non lasciare il tuo numero, non lasciare il tuo numero..- dice il ragazzo biondo con la felpa dei Toronto Blue Jays che mi ha liquidato prima.
-Non sto lasciando il mio numero , ma il tuo!- dice un secondo ragazzo rispondendogli euforico.
-Quella è la mia camera.- dico attirando la loro attenzione. Si girano verso di me e mi squadrano da capo a piedi.
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Universo alternativo dove Felicity Smoak e Oliver Queen si incontreranno tra i corridoi di Yale. Spero di avervi incuriosito.
Fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Felicity Smoak, Oliver Queen, Sarah Lance, Tommy Merlyn
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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11 mesi
Felicity's POV


-Hey.-
Oliver entra in camera e mi raggiunge dopo aver passato non so quanto tempo in questa stanza da sola.
Stamattina ci sono stati i funerali di mio padre, e da quando siamo tornati, non ho fatto altro che stringere tra le mani una vecchia foto che la mamma mi ha fatto recapitare via e-mail da Las Vegas.
Potevo avere all'in circa due anni. Solo ora mi rendo conto quanto mio padre avesse ragione.
Mavi è identica a me.
-Hey.- dico asciugandomi le lacrime.
Oliver si siede accanto a me e mi prende per mano. 
-Mavi?- chiedo non avendo visto mia figlia per tutta la mattina.
-E' con Thea e Roy.- 
Stamattina, era presente tanta gente che non ho mai visto. Molti di loro erano in uniforme quindi  ho dedotto che mio padre avesse a che fare con il mondo dell'esercito o della polizia. Quando mi hanno riconosciuto come Felicity, la bambina della quale si vantava sempre, tutti si sono avvicinati e mi hanno fatto le condoglianze. 
Mi sono sempre chiesta cosa abbia detto ai suoi amici sulla sua vita privata. Mi sono sempre chiesta se si sia creato una famiglia, avesse avuto dei figli, che tipo di vita conduceva, o se era riuscito a realizzare i suoi sogni. 
Incontrando queste persone stamattina, ho capito che lui non mi ha nascosto al mondo. Anzi.
Si vantava di me, sapeva che ero andata a Yale, sapeva dove lavoravo.... è come se mi avesse seguito da lontano per tutti questi anni di lontananza.
-Cosa vuoi che faccia?- chiede Oliver alzandosi dal letto per inginocchiarsi davanti  a me. Le mie mani finiscono istintivamente dietro la sua nuca per accarezzargli i capelli.
-Vorrei sapere qualcosa su di lui.... tipo cos'ha fatto in questi anni, dove lavorava, se aveva una nuova compagna... -
-Chiamo il nostro investigatore privato e gli chiedo di mettersi al lavoro.- dice Oliver pronto ad accontentarmi in tutti i modi.
-Abbiamo un investigatore privato?- chiedo titubante.
-Si.- dice lui accennando un sorriso. Si alza, e mi invita a fare altrettanto. Mi mette un braccio sulle spalle, ed insieme scendiamo di sotto, trovando John e Robert.
-Hey, tesoro.- dice Robert avvicinandosi  per abbracciarmi.
-Grazie di essere venuto, Robert.- dico accettando il gesto di mio suocero. 
Oliver scompare in cucina e inizia ad armeggiare con le pentole, pronto a cucinare qualcosa visto che è ora di pranzo.
Vado a sedermi sul divano e accendo la televisione per distrarmi un pò, quando improvvisamente qualcuno bussa alla porta.
-Vado io.- dice John precedendomi. 
Mi giro verso la porta di casa, curiosa su chi possa essere, e quando Dig la apre, vedo delle persone mai viste prima. 
-Sto cercando Felicity Queen.- dice una donna di colore vestita con un splendido tailleur nero.
Mi alzo dal divano, e vado a vedere chi mi cerchi. Oliver esce dalla cucina e ci raggiunge avendo sentito bussare alla porta.
-Chi la cerca?- chiede Robert sulla difensiva. In compagnia di questa donna, ci sono due uomini armati.
-Sono Amanda Waller.- dice la donna entrando senza essere invitata in casa dirigendosi verso di me.
Penso subito che si possa trattare di qualche strozzino. O di qualcuno al quale mio padre doveva dei soldi. 
-Una collega di tuo padre.- dice porgendomi la mano che accetto un pò titubante.



-Tuo padre mi ha parlato tanto di te... si vantava sempre di quanto fossi intelligente.-
Ci siamo accomodati in salotto, convinti che questa donna abbia qualcosa da riferirmi riguardo mio padre. In un primo momento ho pensato che fosse la sua compagnia, poi ho notato che non indossa la fede.
Vorrei chiederglielo ma non vorrei essere indiscreta.
-Cosa ci fate qui?- chiede Oliver seduto al mio fianco sul divano preoccupato. Questa donna non le piace. In realtà non piace neanche a me.
Non mi ispira fiducia.
-Tuo padre mi aveva incaricata di consegnarti questa...- dice prendendo dalla tasca della giacca una lettera sigillata. -E poi il numero del suo avvocato per quanto riguarda l'eredità.-
Eredità?
-Eredità?- chiedo perplessa. -Di qualunque cosa si tratti, non mi interessa.-
Amanda mi guarda curiosa, probabilmente chiedendosi cosa mi stia passando per la testa.
-Non sai neanche di cosa si tratta.- dice Amanda cercando di convincermi.
-Non lo vedo da quando avevo 4 anni. Ho passato con lui meno di 24 ore prima che morisse... mi basta questa come eredità.-
Cerco di trattenere le lacrime che mi inumidiscono gli occhi. 
Amanda guarda i due uomini alle sue spalle, come se avessi appena detto un'assurdità.
-Sono l'ultima persona che deve dirti qualcosa ma... credo che tu glielo debba.- dice Amanda mandandomi in confusione.
-Glielo devo?- chiedo confusa.
-Non hai idea di cosa ha passato tuo padre pur di proteggerti.- dice lei alzandosi pronta ad andarsene.
John Diggle è sull'attenti quando ciò accade, visto che nella stanza ci sono uomini armati, e lui vuole essere pronto a proteggerci in qualunque circostanza.
-E' stato un piacere.- dice la donna porgendo la mano sia a Robert che a Oliver.
Mi ribolle il sangue essere giudicata cosi da una donna che non mi conosce. Come si permette?
Con un cenno del capo, mi saluta, poi da uno sguardo d'intesa a John. Mi supera velocemente quando decido di bloccarla per un polso facendola sussultare.
-Non mi hai ancora detto che lavoro faceva mio padre.- dico cercando di indagare.
-Cosa ti ha raccontato tuo padre su di lui?- chiede lei perplessa. 
-Cosa ha raccontato a te?-
-Ti conviene leggerla.- dice indicandomi la lettera che ho lasciato sul tavolino di fronte al divano.


 
Cara Lis,
sono sicuro che se stai leggendo questa lettera è perchè non ci sono più. 
Una parte di me, spera che tu abbia accettato l'idea di incontrarmi. L'altra invece spera che tu continua a vivere nella tua bolla familiare lontano dai problemi e dalle sofferenze che ti ho sempre procurato.
Sono bene quanto hai sofferto. Ti sembrerà difficile da credere ma ti ho sempre seguito da lontano. 
So che ti sei laureata, lavori in una delle aziende più importanti della città, ti sei sposata con un uomo che spero tu ama, hai una bellissima bambina..
Nulla mi rende più felice nel sapere che sei andata avanti e la vita ti ha sempre sorriso. 
Avrei voluto esserci, ma le circostanze della vita, mi hanno impedito di starti accanto.
Voglio solo che tu sappia che, non ti ho abbandonato perchè non ti amavo o perchè non amavo più tua madre.
Vi amavo, e vi amo ancora oggi. Siete la cosa più bella che la vita potesse regalarmi.
La donna che ti ha consegnato questa lettera, è Amanda. Entrambi siamo stati reclutati 30 anni fà per lavorare in un'organizzazione governativa chiamata
A.R.G.U.S. L'obiettivo era proteggere il nostro paese, ma poi le cose sono cambiate e abbiamo iniziato ad uccidere gente innocente solo per l'interesse di uno dei tanti uomini che ci pagava.
Sono stato un mercenario, un assassino, un militare. E sono stato padre e marito di due delle donne che più amo al mondo.
Non dire a nessuno della mia identità, neanche a tuo marito. Quello che ho fatto potrebbe nuocerti, e non voglio metterti in pericolo.
Non quando so che non potrei proteggerti.
Con amore,
papà.



Sento di sotto la voce di Thea e la risata di Mavi. 
Chiudo la lettera , la rimetto nella busta e la poso nel comodino accanto al letto. 
Cerco di ricompormi, asciugandomi le lacrime per poi scendere di sotto e riabbracciare la mia piccolina.
Sto scendendo i gradini delle scale, quando vedo Oliver stringere Mavi riempiendola di baci. Thea li osserva spensierata, ma allo stesso tempo stanca per aver trascorso un'intera giornata con la piccola peste.
Quando mi vede, si avvicina e mi abbraccia forte dicendomi quanto sia dispiaciuta per la mia perdita.
-Grazie Thea.- sussurro dandole un bacio sulla guancia.
Mavi non appena mi vede, inizia ad agitarsi volendo venire in braccio. Le porgo le mani, e lei subito si lancia da me.
Posa la testa sulla spalla, e si aggrappa come un koala.
Mi viene subito da piangere e istintivamente la stringo più forte a me.
-Ma....mma.- dice Mavi incerta. -Mamma.-
Mi blocco di colpo quando capisco cosa la mia piccolina abbia detto. La allontano di poco da me, solo per guardarla in faccia. Lei mi osserva tranquilla, con i suoi occhioni azzurri, e la boccuccia leggermente aperta in un sorriso.
Guardo Oliver che sorride contento.
-Si, amore. Sono la tua mamma.- dico attirandola di nuovo  a me riempiendola di baci.


12 mesi
-Mavi, vieni qui che la mamma deve vestirti!-
Mavi non fa altro che correre per casa, vestita a pezzi. Sono riuscita solo a metterle le scarpine e la mutandina, poi ha iniziato a correre per casa, giocando a  nascondino con Oliver.
-Oliver, non farla giocare.- dico sperando che mi aiuti a vestirla. -Siamo in ritardo per la festa.-
-Fetta, fetta.- dice Mavi comparendo alle mie spalle uscendo dal bagno degli ospiti. 
-Dannazione Mavi, vieni qui.- 
La prendo in braccio e la porto in camera sua, facendole indossare velocemente l'abito che Moira le ha comprato per l'occasione.
Le spazzolo i capelli, le metto un frontino bianco in testa e le metto un pò di crema sul viso.
Siamo ad agosto, fa caldo, e Moira ha organizzato una festicciola per festeggiare il primo compleanno di nostra figlia. Thea ovviamente l'ha aiutata con i preparativi, chiamando un catering per gli adulti e degli animatori per i più piccoli.
Per l'occasione sono arrivati anche i nostri amici da Baltimora e Central City. Veramente Caitlin è arrivata già da qualche settimana visto che gli S.T.A.R labs hanno chiuso per le vacanze estive e lei è andata in ferie.
-Che succede?- chiede Oliver arrivando in camera già pronto.
-Hai finito di darle corda?- chiedo divertita.
-Hey, è lei che mi chiede di giocare!- dice lui sulla difensiva. 
-Il bello di essere genitori è che dovresti essere tu a comandare.- dico prendendo Mavi in braccia per affidarla a lui.
-Hai visto? La mamma se l'è presa con me.- dice Oliver sottovoce facendo ridere Mavi.
Vado in bagno, e inizio a prepararmi truccandomi leggermente gli occhi, sciogliendo i capelli lasciandoli liberi sulle spalle, per poi indossare un paio di ballerine e un vestitino blu acceso.
Non ho potuto indossare i tacchi per via del mal di schiena. Da un paio di giorni non faccio altro che dormire, sbadigliare, andare in bagno a fare pipi, mangiare.
Questa volta, so il perchè.
L'ho scoperto qualche giorno fà.
-Sono pronta.- dico scendendo le scale di casa raggiungendo mio marito e mia figlia.


Arriviamo a casa Queen con un pò di ritardo, accolti dalle cameriere (che colgono l'occasione di fare gli auguri a Mavi) e da Robert e Moira.
-Amore della nonna, vieni con me.- dice Moira quando metto giù Mavi. 
Raisa arriva all'ingresso e prende i miei effetti personali, facendomi poi gli auguri per la piccola.
Poco dopo, raggiungiamo gli ospiti in giardino, e io resto completamente spiazzata dalla grandezza dei gonfiabili e dalle decorazione scelte da mia suocera e mia cognata.
-Cosa te ne pare?- chiede Thea comparendo alle mie spalle. E' tutto in tema marino, e ci sono pesciolini dappertutto. 
Alla ricerca di Nemo. 
-Thea...è spettacolare. Ma non sarà un pò troppo?- chiedo perplessa.
-Ma quale troppo!- dice lei retorica. -Mia nipote sta crescendo.... e pensare che volevo anche affittare una giostra con i cavalli!-
Robert e Oliver cercano di trattenere una risata per l'esuberanza di Thea. Io la guardo basita non essendo stata abituata a tanti giochi e a tanti soldi.
-Non sei il solo che la vizia.- dico rivolta ad Oliver.
-Oh eccola!- dice Thea avvistando Mavi tra gli invitati. -Dio, sembra una principessa.-
Scende velocemente alcuni gradini, correndo verso sua nipote.
Moira per il suo primo compleanno, le ha comprato un vestitino bianco, un paio di scarpine laccate,con un enorme fiocco sulla testa.
Può sembrare pomposo, ma in realtà è molto originale.
-Quando compirà 18 anni cosa le organizzerà?- chiedo divertita.
-Me lo sono chiesto anch'io, cara.- dice Robert facendomi sorridere.
Quando vedo le ragazze, mi congedo velocemente da Oliver e il padre, e le raggiungo.
Non vedo Sara e Iris da settimane. Nonostante la mia amicizia con Laurel e Thea stia andando a gonfie vele, mi mancavano le mie amiche.
-Eccola, la futura mamma!- dice Sara urlando leggermente ricevendo una gomitata da Caitlin.
-Dannazione Lance, silenzio!- dico abbracciandola. Mi guardo intorno, vedendo che nessuno si è accorto della cosa, quindi mi tranquillizzo.
Laurel cerca di trattenere una risata ma è difficile vista l'esuberanza e il poco tatto della sorella. 
-Quando glielo dirai?- chiede Iris mentre la abbraccio.
-Volevo farlo stasera... ma non ne sono cosi sicura.- 
-Voglio esserci. Ti prego, voglio vedere la sua faccia!- dice Sara battendo le mani come una bambina.
-Immagina Thea cosa farà quando scoprirà la cosa.- dice Laurel sottovoce.
Mi guardo intorno, cercando Oliver notandolo con in compagnia dei ragazzi e....di Isabel.
Oh, no.
Cosa diavolo ci fa lei qui?

-Cosa ci fa lei qui?- chiede Laurel dando voce ai miei pensieri. 
Laurel ed io molte volte abbiamo parlato di Isabel e dei suoi atteggiamenti civettuoli nei confronti di Tommy e Oliver.
Non si tratta di sola gelosia, ma in questo caso si tratta di prevenzione. Isabel sa come tentare gli uomini, e nonostante io mi fida completamente di Oliver, non posso rischiare di perderlo.
-Thea!- la chiamo raggiungendola velocemente visto che è poco distante. E' in compagnia di alcune amiche, e stanno gustando dello zucchero filato.
-L'hai invitata tu?- chiedo indicandole con un cenno del capo la diretta interessata. 
Thea sa cos'è successo tra Oliver e Isabel, non può avermi fatto una cosa del genere.
-Si è presentata qui senza invito, Fel. Papà l'ha fatta entrare.- dice lei notando il mio nervosismo.
Certe volte dimentico che lei sia una delle soce della Queen Consolidated. Robert non sa cos'è successo tra lei e Oliver, per questo motivo non blocca l'avanzata di Isabel nella nostra vita.
Chi la vede, potrebbe scambiarla per una delle tante amiche di famiglia, gentile e amorevole , che si interessa della piccola arrivata.
Il suo unico obiettivo è entrare nei pantaloni di mio marito. Non ha trovato nessun'altro bravo a letto quanto lui. 
Isabel si avvicina un pò troppo ad Oliver, ed è in quel  momento che scatto come una molla. Le ragazze dietro di me, mi dicono di stare calma per non fare scenate, ma è difficile sentirle quando l'unica cosa che vedo è la mano di Isabel sul braccio di Oliver.
Tommy sbianca quando vede me e Laurel arrivare come delle furie. Ray continua a ridere forse per una battuta fatta, mentre Barry mi osserva preoccupato.
-Oh, ciao Felicity.- dice Isabel falsamente. Oliver che mi dava le spalle, si gira velocemente e mi mette un braccio dietro la schiena.
-Non sapevo saresti venuta.- dico guardando Oliver. 
Le ragazze si sono messe accanto ai rispettivi compagni e osservano la scena. Isabel è praticamente accerchiata.
-E' venuta per fare gli auguri a Mavi.- dice Oliver come se niente fosse.
Lui l'ha sempre difesa. Continua a farlo perchè crede che lei non abbia cattive intenzioni.
-Peccato che da quando è arrivata non ha fatto altro che parlare con te.- dice Laurel venendo in mio soccorso.
-Ero distratta tutto qui.- dice Isabel maliziosamente facendo l'occhiolino a mio marito. Oliver che ha capito tutto, mi tiene stretta a sè impedendomi di muovermi.
-Isabel...- dice Oliver ammonendola.
-Sai, mi è dispiaciuto sapere che non potrai partire con noi dopodomani. Mosca in questo periodo è bellissima.- dice Isabel guardando prima Oliver e poi me.
Partire? Dopodomani? Mosca?


Sapendo che Mavi è con Moira, e conoscendo l'astio tra mio suocera e Isabel, posso entrare in casa tranquilla e cercare di calmarmi.  
-Felicity....-
-Sparisci dalla mia vista. Non voglio nè vederti nè sentirti.- dico severa andando nello studio di Robert per poi chiudere la porta. 
Cerco di regolare il respiro, cerco di calmarmi per non uscire fuori e ucciderla con le mie stesse mani.
Cosa mi serve la grazia e l'eleganza, se alla fine lei mi provoca e io non so come risponderle?
E' come se avesse vinto. Lei vince sempre.
Nonostante sia sposata con Oliver e abbia una figlia con lui, lei non capisce. Lei lo vuole e se lo prenderà.
-Felicity...- 
Oliver entra in stanza seguito da Sara.
Più volte mi ha detto di calmarmi per il bambino, ma io non riesco a sentirla. Sono cosi incazzata.
-Cristo, devi sparire!- urlo furiosa.
-Felicity ti prego calmati.- dice Sara avvicinandosi a me.
-Sara,  potresti lasciarci soli? Voglio parlare da solo con mia moglie.- dice Oliver per restare solo con me.
-Ah ora sono tua moglie? Ora? Quando so tutto e sono furiosa con te?- chiedo retorica senza dare a Sara la possibilità di rispondergli. 
-Mi dispiace...- dice Oliver.
-Non basterà un mi dispiace, Oliver. Tra due giorni partirai con la donna con la quale sei andato a letto!-
-E' solo per lavoro!-
-Lavoro?- chiedo perplessa. -L'unico lavoro che lei vuole fare con te è sotto le coperte!-
-Sono sposato con te, perchè dovrei andare con lei?-
-E allora perchè non mi hai detto niente? Perchè mi hai mentito?- chiedo furiosa. 
Nel momento in cui, inizia a girarmi la testa, Sara prende la poltrona di Robert e mi fa sedere.
-Credo che hai la pressione bassa...hai bisogno di acqua e zucchero.- dice Sara lasciandomi li sola con Oliver.
Mio marito mi guarda, io guardo lui.
Sono incazzata nera. Con lui, con lei.
-L'hai fatto di nuovo.- sussurro inorridita. -Stai scegliendo lei.-
-Io non sto scegliendo lei.- dice Oliver avvicinandosi per poi inginocchiarsi di fronte a me. 
-Ti ho perdonato quando a Natale hai parlato con lei delle nostra vita privata, ti lascio lavorare con lei fino a tardi... ma questo è troppo.-
Sara entra in camera seguita da Raisa. Mi da un bicchiere e mi dice di berlo in un solo sorso. Sulla soglia della porta, vedo Laurel e Caitlin preoccupate al massimo.
-Non mi sento molto bene.- dico sottovoce a Sara.
-Dobbiamo andare in ospedale.- 
-Ha solo bisogno di calmarsi.- dice Oliver tranquillo.
Una fitta al ventre, mi fa sussultare per il dolore. Guardo Sara, e inizio a piangere.
Solo ora mi rendo conto di cosa intendesse la mia amica.
-Ray prendi la macchina.- dice Sara urlando al compagno che si trova fuori la porta. Barry prende l'iniziativa ed entra nello studio,  abbassandosi di poco per prendermi in braccio.
-Non starete esagerando?- chiede Oliver confuso.
-E' incinta Oliver.- dice Sara sbottando arrabbiata. 
  
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