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Autore: Merida_Dunbroch    13/12/2015    3 recensioni
Ciao, questa è la mia nuova storia, spero vi piaccia, ho pensato di scriverla insieguito a un sogno che ho fatto molto tempo fa.
Dal testo: "Lì, davanti a tutti ti avevo chiesto di sposarmi; tu eri così commossa, mi avevi abbracciato forte e mi avevi detto ‘Mille volte si’ con le lacrime che riempivano ancora i tuoi occhi, i tuoi stupendi occhi che ricordano molto il colore dell’Oceano Atlantico."
Spero di avervi incuriosito e buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ANGOLO AUTRICE: per scrivere questa storia mi sono ispirata a una canzone, 'Gioco di bimba' dei Pooh e a un sogno che ho fatto tanto tempo fa, inoltre volevo precisare che i personaggi sono totalmente inventati, ogni nome e/o riferimento sono puramente casuali.





Erano passati qualche mese da quando i due ragazzi avevano detto ‘sì’ davanti all’altare della Basilica di Santa Maria della Salute che si trovava di fronte a Piazza San Marco, nella magica città veneziana.

“Sei tornato?” chiese la ragazza finendo di preparare la cena per il marito che era appena rincasato.

“Sono distrutto” disse sedendosi a tavola a mangiare, dopo essersi lavato le mani. “Cos’hai preparato?” chiese curioso.

“Il tuo piatto preferito, è il minimo che posso fare” disse sedendosi affianco a lui.

“Ecco perché ti ho sposato, sei un genio in cucina e sai come fare contento tuo marito” disse ridendo toccando i suoi baffi soddisfatto.

“Lo so, dopo tutto sono la migliore” disse scherzando.

“Mai una volta che fai la modesta con me, eh?” disse ridendo.

“No” disse facendogli una linguaccia “Ora mangia, sennò si raffredda tutta la mia opera d’arte che ho cucinato”

“Ok, piccola” disse incominciando ad assaggiare la creazione culinaria.

“Com’è?” chiese impaziente.

“È buono, cosa ci hai messo dentro?” chiese curioso.

“Eh, non posso svelare il mio segreto professionale, la mia reputazione sarebbe rovinata” disse ridendo “lo inventato io questo piatto, non eri tu quello che mi diceva cucina quello che vuoi dandomi carta bianca?”

“Sì, hai ragione, dopo aver compiuto quarant’anni ho finalmente capito che tu eri quella giusta, se non ci fossimo incontrati quel giorno a Venezia, credo che ora abiterei ancora da solo” disse guardando un po’ tristemente il suo bicchiere di birra bionda.

“Certo che ho ragione, ricordatelo Chris, regola numero uno mai dire a tua moglie che non ha ragione” disse sorridendo “Meno male che ho caricato la foto di Alice e il Cappellaio su Instagram sette anni fa. Come mai quell’espressione triste Chris, cosa succede?” chiese preoccupata.

“No, è che mi dispiace che tua madre non mi accetti ancora come tuo marito, non volevo farvi litigare, io volevo solo avere un futuro con te, sono stato un coglione” disse mettendosi le mani fra i capelli.

“Ascoltami Christian” disse prendendogli il viso fra le sue piccole mani “tu non hai fatto nulla di male, sono io che ho scelto te, tu sei quello che mi fai felice, quello che mi fa sentire perfetta, quello che mi protegge e tu Christian sei l’uomo che amo, l’uomo con cui ho voluto sposarmi, con cui ho deciso di costruire un futuro, se ho litigato con mia madre è stato una scelta esclusivamente mia, non preoccuparti amore” le disse la ragazza dandogli un bacio abbracciandolo. “Sai che ho bisogno di te vero?” disse lei sedendosi sulle sue gambe, facendosi coccolare.

“Anche io piccola ho bisogno di te, come un chitarrista ha bisogno della sua Gibson” disse lui dandole un bacio passionale.

Qualche ora dopo i due ragazzi andarono a dormire, lui la portò in braccio in camera, guardandola dritta negli occhi, dopo un’intensa giornata di lavoro amava perdersi negli occhi blu scuro e grigi di sua moglie.

“Christian, ma quante volte te lo devo dire che posso andare anche a dormire da sola? Senza che tu mi porti in braccio, so dov’è la camera” disse guardandolo dritto negli occhi marrone scuro mentre poco a poco si stava sciogliendo dentro l’anima alla vista degli occhi del uomo.

“Lo so, ma voglio portarti in braccio lo stesso” disse dandole un bacio, mettendola sotto le coperte, poi abbracciandola da dietro.

“Notte Chris” disse lei dandogli un bacio sulle labbra.

“Notte piccola” le disse baciandole il collo con passione.

Ad un certo punto la ragazza come d’incanto si alzò dal letto, camminò in silenzio in punta di piedi sul parquet chiaro freddo, con gli occhi chiusi, come se seguisse un magico canto.

D’altro canto il ragazzo si girò per abbracciare la moglie, ma non la trovò nel letto.


Dove sarà andata? Che sia andata a bere un bicchiere d’acqua? Oppure in bagno?


Passarono i minuti e non vede tornare la ragazza, incominciò a preoccuparsi seriamente, si alzò e si mise a cercarla.


Che le sia successo qualcosa?


L’aveva trovata, era davanti alla finestra spalancata facendo entrare la fresca brezza estiva, mentre beveva una tazza di thè.

I raggi di luna illuminavano il viso chiaro come il latte, i folti capelli biondo miele lunghi fino a metà schiena che si appoggiavano delicatamente sopra alla camicia da notte di cotone.

La ragazza stava ammirando le stelle in silenzio, ma allo stesso tempo stupita del numero di corpi celesti presenti nel firmamento che contrastavano le montagne che si vedevano in lontananza.

Il ragazzo da lontano si mise a osservarla, era ancora più bella sua moglie illuminata dalla luna.



Come fai ad essere così bella? Certo che se tu non avessi chiesto di incontrarmi a Venezia, dopo un mese che ci scrivevamo, non so ora dove sarei. Probabilmente ora sarei al pub con i miei amici a farci una birra.

E pensare che quando ti ho presentato a loro come la ragazza di Christian Ferguson , mi avevano riso in faccia.

Belli amici ho, quando si mettono sono parecchio stronzi; nonostante ciò loro sono venuti al mio matrimonio e si stanno sistemando bene anche loro. In ogni caso sono contento di essere qui con te piccola, tu mi fai sentire davvero vivo.

Tu sei come una canzone, sei la mia canzone preferita che amo cantare con i ‘The Barclays’ e cantare mi fa sentire vivo, la cosa che so fare meglio a questo mondo. Come quella volta quando con i ragazzi avevamo fatto un tributo agli Oasis, ti avevo dedicato ‘If I had a gun’ del mitico Noal Gallagher, una delle tue canzoni preferite.

Lì, davanti a tutti ti avevo chiesto di sposarmi; tu eri così commossa, mi avevi abbracciato forte e mi avevi detto ‘Mille volte si’ con le lacrime che riempivano ancora i tuoi occhi, i tuoi stupendi occhi che ricordano molto il colore dell’Oceano Atlantico.

Quando ti avevo visto per la prima vola al Carnevale e poi durante il nostro primo incontro,( o appuntamento, è uguale), mi hai fatto dimenticare subito la mia ex, quella stronza che mi ha lasciato, scommetto che adesso pagherebbe qualsiasi cosa pur di essere al mio fianco, voleva solo farsi notare e basta,era da aspettarselo, ma forse è meglio così.

Anche se ora ho quarant’anni e mi sono appena sposato, voglio costruirmi una famiglia con te, perché io so che tu sei speciale, tu sei unica. Tu sei la ragione della mia vita, sei il mio tutto.

Io ti amo piccola.

Nel frattempo la ragazza aveva permesso ad una farfalla blu di appoggiarsi al suo indice, mentre finiva di bere il thè.

“Cosa ci fai in piedi?” chiese il ragazzo entrando in cucina.

“Io? Ecco, io…io non avevo sonno, e pensavo di…” disse la ragazza spaventata.

“Sai che ti stavo osservando fino adesso? Mi sembravi una di quelle fatine che vendono in quei negozi fantasy che ti piacciono tanto, sei la mia fatina della luna” disse Christian ridendo.

“Ma quanto scemo sei Chris?” disse sorridendo.

“Ti sto dicendo la verità bimba” le disse abbracciandola da dietro dandole un bacio sul collo; la facevano impazzire –I baci che dava il ragazzo alla moglie erano davvero letali per lei, come la puntura di una vespa-

“Hey vieni di là? Mi sento un po’ solo” disse ad un tratto dopo un lungo momento di silenzio fra i due, erano troppo impegnati a guardare il cielo e le brillanti stelle.

“D’accordo” gli disse dandogli un bacio sulle labbra, mentre lui la prese in braccio e la portò in camera come quando la portò nella loro stanza per passare la loro prima notte assieme.




Fine


   
 
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