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Autore: __Sayuri__    14/12/2015    3 recensioni
[what if] [Pepperony] [Age of Ultron]
Se miss Potts avesse raggiunto Tony alla festa, avremmo visto un altro film?
...
«Sono solo test, niente di pericoloso.»
Pepper lo fissa con aria accondiscendente, lasciandogli fingere il suo miglior falso sorriso rassicurante. Test fallito.
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Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jarvis, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La ragione del cuore

«Cosa combini?»

Quando Tony alza gli occhi e incontra lo sguardo indagatore di Pepper, si sente come un bambino beccato con le dita infilate nel proverbiale vasetto della marmellata. Forse ne ha anche l’aspetto, seduto per terra e attorniato da carte mezze scarabocchiate e appallottolate.

«Pep.»

«Tony», replica lei con un mezzo sorriso, sfilandosi con grazia la giacca del tailleur beige e poggiandola poi sullo schienale di una sedia. Si massaggia il collo e si scioglie la coda di cavallo, chiudendo gli occhi. Tony resta incantato a fissarla per un istante, poi si schiarisce la voce, alzandosi da terra.

«Credevo non riuscissi a venire stasera.»

«Credevo di poterti lasciare da solo qualche giorno senza che combinassi guai.»

Tony vorrebbe anche replicare, ma quando lei gli aggancia le dita dietro il collo e lo fissa negli occhi non riesce a far altro che prendere un respiro profondo e poggiarle le mani sui fianchi.

Mi sei mancata. Non lo dice, ma sicuramente lei riesce a leggerglielo in faccia. Riesci sempre a leggermi, anche quando non mi capisco nemmeno io.

«Vuoi raccontarmi? La faccia di Bruce era talmente eloquente mentre tentava di difenderti... Mi ha fatto quasi tenerezza. Quasi. In che cosa l'hai trascinato stavolta?»

«Oh beh, sai com'è, le solite cose. Lavoriamo a progetti, ci divertiamo, progettiamo cose, cose interessanti, davvero, ma, davvero, troppo complicate da spiegare, non so se mi spiego.»

«Sei elusivo.»

«Giusto, sì, m-»

«E ti stai ripetendo.»

«Giusto.»

Pepper alza gli occhi al cielo e gli slaccia le braccia dal collo, spostando lo sguardo sullo schermo olografico dove Jarvis continua ad enumerare tentativi falliti di test di sincronizzazione.

«Programma... Ultron?»

Tony si affretta a pararlesi davanti, disattivando lo schermo con un tocco.

«Sono solo test, niente di pericoloso.»

Pepper lo fissa con aria accondiscendente, lasciandogli fingere il suo miglior falso sorriso rassicurante. Test fallito.

«E chi ha parlato di pericolo, Tony?»

«Nessuno, no io n-»

«Esatto, tu.» La donna gli punta un dito sul petto, sospirando. «Sarai anche Iron Man, ma con me la tua corazza serve a ben poco. Ti conosco fin troppo bene, Tony. So quando stai per combinarne una delle tue.»

Tony abbassa gli occhi e si sente fastidiosamente vulnerabile. Potrebbe indossare la sua migliore armatura, non sarebbe comunque in grado di proteggerlo dall'intuito di Pepper. Né dalla sua preoccupazione.

«Non voglio fare niente di stupido Pep...»

«Di solito è da questo presupposto che partono le tue idee più stupide.»

«Lasciami finire.» Le prende le mani, facendosi stranamente serio. Se miss Potts si ammorbidisce avvertendo il gelo che gli attanaglia le dita, è solo perché sa quanto sia raro per lui lasciarsi correre la paura addosso. «Voglio proteggerti.»

«Tony...»

«Devo proteggerti. Te, e questo mondo.»

Pepper sorride, scuotendo la testa appena, e una ciocca di capelli le finisce sul viso.

«Ma lo stai facendo. Lo state facendo, tu, Bruce, Steve, Natasha... tutti insieme. È questa la forza della tua squadra. Non hai più bisogno di fare le cose da solo. Perché non sei più solo, Tony. Cerca di non dimenticarlo.»

L'uomo storna lo sguardo, colpevole. Forse dovrebbe scusarsi, ma non troverebbe mai le parole giuste.

«Allora? Ultron, che cos'è?»

Tony le lascia le mani e riattiva lo schermo. Le indica la sagoma di quella che sembra un'armatura della Iron Legion.

«È un programma, un'intelligenza... io e Bruce ci lavoriamo da mesi. Se funzionasse, inserita nelle mie armature sarebbe un guida perfettamente efficiente. Non posso costruire un vera intelligenza da zero, ma grazie a questo...» dice picchiettando l'immagine dello scettro di Loki, «ho trovato un modello da cui partire. Devo solo trovare la giusta combinazione che mi permetta di imbrigliarlo.»

Pepper si poggia le mani sui fianchi, fissando lo schermo pensierosa e lui incrocia le braccia sul petto, grattandosi ogni tanto la barba nervosamente, attendendo il verdetto del suo giudice più severo. L'unico di cui gli importi davvero, a dirla tutta.

Lei gli rifila un'occhiata obliqua.

«Un'intelligenza artificiale. Partendo da un manufatto alieno di cui non sai nulla e che è stato usato per quasi radere al suolo questa città da un dio psicotico. È questo che stai cercando di fare?»

«Ti assicuro che nelle mie intenzioni suona molto meno assurdo.»

«È pericoloso Tony, ed egoista. Vorresti davvero avere delle morti sulla coscienza? Perché è lì che ti porterebbe un progetto tanto impulsivo.»

«Parli come Capitan Integerrimo.»

«Forse allora dovresti dargli retta ogni tanto, no?»

«Scherzi? Ho persino fatto appendere alla Hill i suoi ritratti vintage nel mio ufficio, mi sembra più che sufficiente come prova della mia considerazione. Non è che l'abbia presa proprio benissimo all'inizio, ma...»

«Tony...»

«Ok, ok, messaggio ricevuto.» Le si avvicina, sfiorandole un braccio con le dita. «Hai ragione. Come sempre. Jarvis?»

[Sì, signore]

Pepper stringe le labbra e lo fissa, in attesa.

«Sospendi il test.»

[Fatto. Devo archiviare i risultati per analisi future?]

«Sì...» il sopracciglio di Pepper si alza pericolosamente «... volevo dire no. No, cancella tutto. Niente Ultron per ora. Ordine della signora.»

[Come desidera.]

Pepper gli stampa un bel bacio sulle labbra ancora semiaperte, e riesce a cancellargli in un colpo l'infantile amarezza che gli stava nascendo dentro.

«Sono orgogliosa di te.»

Lui sorride, anche se evita di guardare lo schermo. Con tutta probabilità ha appena cestinato una delle sue più grandi invenzioni. Meglio berci su. Prima possibile.

Prende sottobraccio Pepper e la accompagna fuori dalla stanza, la festa inizierà a momenti.

«Eri sicura che mi avresti convinto vero?»

«Mmh-mmh. Ormai ti conosco», replica la donna afferrando al volo la sua giacca dallo schienale della sedia e ripiegandosela con grazia sul braccio.

«Ha molta fiducia in se stessa e nelle sua capacità, signorina Potts. Dovrei assumerla.»

«Sono già più che occupata a fare da balia a un certo genio, miliardario, non più playboy eccetera eccetera. E non è solo nelle mie capacità che ho fiducia, Tony.»

«Ah sì? Sono lusingato.»

«Guarda che parlavo di Jarvis. Era il mio piano B.»

«Scommetto che ti avrebbe pure assecondata. Dico bene, Jarvis?»

[Non saprei dirle, signore]

«Una risposta davvero elusiva.»

Pepper ridacchia e Tony la stringe più forte, lasciandosi alle spalle il laboratorio e le sue mille incognite. Per stasera gli basterà la sua unica certezza.

E un bel drink.

Ok, facciamo anche due.

Fissa Pepper e percorre il suo profilo, il collo lungo, la pelle chiara, le labbra ancora piegate in un sorriso. Le ruba un bacio più audace appena prima di entrare nell'ascensore.

E magari ci vorrà anche una meritata notte di non riposo.




ANGOLO AUTRICE

Una what-if nata di getto, perché sentivo il bisogno di un po' di sano Pepperony. E perché sono fermamente convinta che Pepper sarebbe riuscita veramente a salvare la situazione con la sua sola presenza.

Come sempre spero che chiunque passi di qui arrivi a fine pagina senza troppi intoppi e di avervi divertito. :) I personaggi non appartengono a me ma alla Marvel, alla Disney ecc...

Alla Prossima!

Sayuri

   
 
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