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Autore: piccolimarcoakajohn    15/12/2015    0 recensioni
mezzanotte, chiunque legga sappia che questo testo ha lo scopo di distrarmi mentre aspetto che passi l'insonnia. Quindi la lettura è possibile certo, forse anche sorprendente, ma sicuramente rischiosa.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lala non ha tempo, lala non ha spazio. Lala chiede un poco di tempo per sé. Ma nessuno ascolta lala. In Lala corre il sospetto di non esistere se non per il vuoto che rappresenta. Se rappresento il vuoto vuol dire che non sono vuota ma semplicemente assumo questo valore, pensò lala. E in questo iniziò a vedere dei movimenti accompagnati da alcuni distinguibili e peculiari scricchiolii. Si preoccuppò dapprima, essendo fino ad allora abituata solamente alla sua voce, ai movimenti del suo corpo. Lala avvicinò il proprio polso al bulbo oculare sinistro. Le ciglia lambivano un qualcosa di estraneo, freddo, non troppo pesante ma presente e brillante. Lala decise di darci un nome. Questo è un miotempo disse. Seppur questa scoperta avesse dato una svolta alla vita di Lala non poteva dire che questo cambiamento fosse importante o che avesse un sapore. Lala aveva un oggetto al polso eppure nessuno guarda lala. Lala si muove. Attorno a Lala l'umido odore di nebbia azzera qualsiasi spessore se non il proprio. Lala si ferma. Non può più proseguire. Lala non capisce. Sente dolore. Lala cade a terra. E di fronte a Lala un altro oggetto cade a terra. Lala avvicina il polso all'oggetto. - Che bel segnatempo - disse una voce a Lala - da dove arriva ? -. E in questo Lala si girò tuttintorno per capire cosa fosse il segnatempo oggetto del complimento che di sicuro non era un suo pensiero. -Che fai ora? perché non mi rispondi? Credi che sia così stupido da non capire che volevi mettermi alla prova mostrandomi quel segnatempo che tieni al polso? Sì insomma per valutare il mio senso estetico, per capire con chi mi sono scontrato in questa nebbia e quindi regolare i miei comportamenti? Lo so che sei una di loro, non occorre rimanere in silenzio, capirà anche vossignoria che con questa nebbia non ci si poteva far nulla. Ci siamo scontrati ma per fortuna nessuno si è fatto male. Non si è fatta male vero?. Lala non riuscì a capire tutto ciò che le veniva detto ma sicuramente riuscì a stabilire che ciò che stava in fronte a lei chiamava segnatempo l'oggetto al suo polso e che quindi non era un miotempo o forse lo era solo per lei. Ma quindi, continuò a pensare Lala, se quello che ho al polso è un segnatempo vorrà dire che la persona che ho davanti sa cosa è ed ha detto che è pure bello. -Un attimo- disse Lala ad alta voce - io sono Lala, quello che ho al  polso è comparso ieri e si chiama miotempo, oggi sono caduta e mi sono fatta male perché tu eri davanti a me ma non ti ho potuto vedere prima di cadere, perché non ti presenti e mi dici il motivo che ti ha portato davanti a me?-. [continua... forse]    
  
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