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Autore: eleCorti    15/12/2015    0 recensioni
Un'amicizia può durare o può finire, sta a noi deciderlo. Un amico lo si può anche perdere, ma non perché ci hai litigato, ma a causa di eventi esterni, come è successo alla giovane Doremì Harukaze, la quale aveva delle amiche alle elementari, ma poi le ha perse, poiché hanno intrapreso strade diverse.
Ora va alle superiori, frequenta una nuova scuola, con nuovi compagni, e qui ritroverà le sue amiche. Ma la loro amicizia è davvero destinata a durare per sempre?
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doremi Harukaze, Tetsuya Kotake, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quel giorno, la giovane Doremì si sentì più sola che mai, e, in effetti, l'era: le sue amiche non la contattavano, anzi le parlavano quando la incontravano in giro per i corridoi, e ciò fece sentire a pezzi la giovane rossa.
L’unico che passava del tempo con lei era Tetsuya, di cui la fanciulla se ne stava innamorando. Quando stava con lui, infatti, sentiva il cuore battere all’impazzata, il respiro affannato, un ondata di calore pervadeva il suo corpo; non riusciva nemmeno più a fare un discorso sensato in sua presenza, arrossendo sempre come una ragazzina e spiccicando parole senza senso.
Dall’altro lato anche il giovane Kotake provava qualcosa verso la sua amica d’infanzia, rivederla dopo tanti anni lo aveva scombussolato e ogni giorno che passava il suo amore verso la rossa aumentava sempre più.
L’unico problema era Reika, in quell’ultimo periodo era diventata ancora più insopportabile e più appiccicosa, ma soprattutto era diventata ancora più gelosa, specie di Doremì, proibendo al ragazzo di avvicinarsi a quella ragazzina goffa che conosceva.
Ma il corvino non le dava ascolto, se ne infischiava delle parole della ragazza e passava ogni momento con lei, tanto che nella scuola girava la voce che i due stessero insieme, ovviamente ciò urtò la bionda, che ogni volta smentiva questo pettegolezzo.
Il giovane, comunque, ogni giorno di più era convinto di dover lasciare Reika, perché non la sopportava più ed anche perché con lei si sentiva soffocare e infelice, mentre con la rossa era al settimo cielo, più rilassato, felice, in pace con il mondo e con se stesso.
Ma non poteva lasciarla così, senza un motivo e un pretesto, attendeva, infatti, il momento giusto, in cui la fanciulla sarebbe esplosa in una delle sue scenate, per piantarla una volta per tutte e coronare il suo sogno d’amore con la giovane Harukaze.
Accadde un giorno, durante la pausa pranzo: Reika era riuscita a incastrare il giovane, trascinandolo con lei a pranzo, strappandolo dalle grinfie di Doremì.
La biondina si sentì soddisfatta, perché, per la prima volta da mesi, era riuscita a tenersi per sé il fidanzato, mettendo, forse, a tacere quegli stupidi pettegolezzi, che lei odiava peggio di un mono ciglio.
Ma la giovane non sapeva che gli innamorati fanno cose pazze pur di stare con la persona amata, per questo il giovane stette con lei per poco. Infatti, quando vide la rossa, si alzò dal tavolo, puntando gli occhi su quella visione celestiale.
E quando decise di raggiungerla e sedersi con lei, accadde la tragedia: entrambi si stavano alzando, il corvino con il vassoio per raggiungere l’amata e la bionda per bloccarlo.
BUM: un piatto di pasta con il pomodoro cadde sulla testa di Reika, sporcandola tutta, dai capelli, fino ai piedi.
Tutti risero di fronte a quella scena e la biondina si sentì sprofondare, corse via con la coda tra le gambe, come si vuol dire, ma giurò che Doremì l’avrebbe pagata.
“Tetsuya! Sei uno stupido!” tuonò, rossa in volto per la rabbia.
“Scusa Reika, non volevo. Ora vado” non si curò affatto delle condizioni in cui era.
“Come? Vai da lei? E non ti rendi conto in che condizioni sono?” urlò, con la sua voce acuta.
“Scusa ma se tu la smettessi di essere così gelosa e appiccicosa, non sarebbe mai successo!” gridò a sua volta, ormai anche lui iracondo.
“Figurati io non sono gelosa di quella sciacquetta!” negò, incrociando le braccia al seno.
“Non è una sciacquetta! Tu lo sei!” stavolta aveva superato il limite, pensò.
“Ma come ti permetti? Non sai quel che dici!” urlò, stavolta molto più che iraconda.
“Sì invece! E sai che ti dico? Che tra noi è finita!” urlò per poi andarsene.
Rimase shockata nel sentire quelle parole; lei la grande Reika Tamaki che era piantata per una stupida insipida sciacquetta.
No, non poteva permettere, ciò, il corvino non sapeva con chi avesse a che fare.
Ancora non era finita, si disse, e sorrise pensando a una bellissima vendetta nei confronti di quella sbruffona che aveva osato rovinare il suo idillio e la sua popolarità.
Nessuno si poteva, anzi si doveva, mettere contro Reika Tamaki perché non avrebbe mai vinto, e Tetsuya era destinato a perdere e a restare con lei, che gli piaceva oppure no.
Chiamò il suo autista che la scortò a casa, in modo tale che potesse farsi una doccia e togliersi quel brutto olezzo di dosso.
 
 
*****
Era ritornato in mensa e si era seduto di fronte alla sua dolce Doremì, che stava mangiando del gustoso sushi.
La giovane, che aveva osservato la scena di poco prima, divise il suo pasto con il ragazzo, che senza farsi scrupoli accettò l’invito.
Ma un pensiero girava per la testa della rossa ed alla fine decise di esternarlo all’amico.
“Mi dispiace per Reika” disse, dopo aver ingoiato il suo hossomaki.
“No, non devi, ormai era diventata insopportabile ed io non ce la facevo più” ammise il giovane.
“Che vuol dire? Che vi siete lasciati?” domandò con una punta di curiosità.
“Sì” affermò il corvino.
Mille pensieri si fecero largo nella testa di una Doremì al settimo cielo; si erano lasciati, lui aveva lasciato lei, lui non l’amava, forse l’amava.
“Mi dispiace” disse fingendosi dispiaciuta.
“No, non devi. Io invece mi sento sollevato” replicò il giovane, stringendo la sua mano.
Sorrise, poiché si sentiva felice e non era l’unica, il corvino, infatti, ora che era di nuovo single, avrebbe potuto dichiararsi alla sua Doremì.
 
 
 
****
Aveva pensato a ogni cosa che potesse mettere in imbarazzo Doremì quanto lo fosse stata lei, facendo in modo che tutti le deridessero, persino Tetsuya, ma ancora non aveva trovato niente.
Sbuffò, poiché ancora non si era fatta venire in mente un’idea decente, poi notò il video che quella ragazzina qualche attimo fa le aveva portato.
Sinceramente non aveva capito bene il motivo, ma lo aveva accettato di buon grado, perché la protagonista era proprio la sua rivale.
Inserì la cassetta nel videoregistratore e fece partire il nastro.
Sorrise e dopo che il video finì, lo estrasse dal videoregistratore e lo guardò soddisfatta, poiché era ciò che stava cercando.
Una risata malvagia riecheggiò nella grande stanza: Reika, infatti, aveva iniziato a ridere, poiché la sua piccola vendetta presto sarebbe stata realizzata e finalmente si sarebbe liberata di quella Doremì e Tetsuya sarebbe stato suo.
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: Salve, eccomi di nuovo ritornata. Scusate la brevità del capitolo, ma più che altro era un capitolo di passaggio, che mi serviva per dare una svolta alla storia e per far lasciare Reika.
Chissà che cosa avrà in mente Reika? Che cosa contiene il video? Chi lo avrà dato a Reika? Doremì e Tetsuya riusciranno a mettersi insieme? Doremì farà pace con le sue amiche? Beh scopritelo nel prossimo e ultimo capitolo.
Ringrazio ancora: lola1996 e cuore_di_tenebra che hanno recensito la storia e vale97 e twidash19 che hanno messo la storia tra le seguite.
 
 
   
 
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