Prese il suo telefono,accese la connessione.
8 messaggi.
Senza curanza sbirciò,non doveva farlo:foto dell'asilo 2006...Kevin,Mario e Aida.Aida.
Commenti,"*risata,ma l'avete vista??",
"Di certo era più bella prima","Guardatela ora...".
Un nodo allo stomaco,poi uno alla gola,stava per piangere,era da tutto il mese,no,da tutti i tre anni,che aveva passato l'inferno con quei coglioni dei suoi compagni.
Chi non conosce la sofferenza non può capire cosa si prova, non può.
FlashBack.
2008,1° Elementare.
"Bambini devo lasciare l'aula,per firmare un avviso,state buoni"aveva detto la maestra.
Sorrisi di complotto investivano la stanza bianca.
Quattro compagni si alzarono verso Aida,mentre lei teneva un piede fuori dal banco per scappare -senza successo-.
"Ora ti scanno!!"aveva gridato la loro Leader,lo faceva sempre,forse troppe volte.
Gli altri tre la presero e la misero all'angolo,guardò verso gli altri compagni.Impassibili.
Iniziarono a tirargli calci e pugni,il fatto che il loro "Capo" facesse pugilato non aiutava di certo,Sara era cosi che si chiamava.Sara la prese per la gola,non tanto da ucciderla ma tanto da provocargli un dolore atroce.Si sentirono dei passi,la maestra stava per rientrare.Tutti corsero verso i loro posti,anche Aida.La maestra sorrise -tutti hanno fatto i bravi- "illusa",guardò verso Sara,quest'ultima le fece segno di starsene zitta e cosi fece.
All'uscita Aida era andata da sua madre e gli aveva raccontato tutto,la risposta -come sempre- era "Devi cavartela da sola".
Tornarono a casa,-l'abuso- si guardò allo specchio:era bella con i suoi capelli biondo scuro boccolosi,i suoi occhi verde scuro,magra e in salute.Allora perchè le facevano questo...andò in camera sua,prese un foglio e segnò l'ennesimo giorno che veniva picchiata.Pianse.
Fine FlashBack.
Pianse ricordandosi dell'accaduto,come biasimarla?
Nuovo messaggio.
Daria:Cosa fai,tesoruccio??Ti ricordo che abbiamo le prove di ballo,vieni a casa mia sabato?.
Aida:Certo,tesoro.
La musica.
L'unica cosa che la teneva ancora in vita,non poteva credere a tutta la felicità che le dava,un tripudio di emozioni,anche se dicevano che era diversa,lei pensava che era unica,si sentiva speciale,c'è l'aveva fatta ancora dopo 7 anni,se questo non significa essere forte per far vedere che era molto meglio di loro,allora non sapeva che cos'era.
Anche se dopo le elementari,quando pensava che tutto sarebbe finito,era soltanto l'inizio.
Ma dopo tutto,la musica,per quanto male potesse andare la giornata, era con lei e la sua "Crew" che le bastava a farla sorridere,ora e per sempre.


Racconto AutoBiografico.
La maggior parte dei nomi sono cambiati.
Per capire meglio la storia potreste leggere "I sensi del tuo sadicismo" e "Come puoi chiedermi di dimenticare?".