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Autore: Spregias    15/12/2015    0 recensioni
Draco Malfoy ha una sola convinzione nella vita: è un delizioso Purosangue destinato a sposare Astoria Greengrass.
Quindi ovviamente si innamora di una banale Babbana.
Qual è il prezzo di questo amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Draco stava passeggiando per il centro di Londra. Era piena estate, il sole rendeva i suoi capelli ancora più biondi e l’aria calda lo rendeva meno intollerante verso i Babbani intorno a lui. 

Era così strani: sempre di fretta, accaldati, nervosi e così ordinari. Nessuno di loro aveva mai attirato la sua attenzione per più di cinque secondi. Si diresse verso il Paiolo Magico, diretto a Diagon Alley. Non aveva voglia di Materializzarsi, lui, per una volta, aveva voglia di camminare. E pensare: suo padre gli aveva parlato del matrimonio con Astoria Greengrass. 
Aveva sempre sognato un’unione Purosangue, ma voleva scegliersela lui… Perso nei suoi pensieri, non si accorse di aver incrociato la scia di un’altra pensatrice.
 “Ah!” urlò, irritato, sentendosi spingere contro il muro “Stupidi Babbani, perché non guardate dove mettete i piedi!” disse, guardando il responsabile di tale ingiuria. E rimase senza parole per qualche istante. Stava guardando la ragazza più bella che avesse mai visto, e lui era cresciuto con Daphne.
 La creatura davanti a lui aveva lunghissimi capelli color oro che le incorniciavano un volto tondo, un naso perfetto e due occhi verde smeraldo. “Verde Serpeverde” pensò Draco, abbagliato.
 Due occhi che lo fissavano alterati. “Almeno potrebbe aiutare ad alzarmi” sbottò la ragazza, ancora distesa per terra. Draco tese involontariamente la mano che la ragazza afferrò. Aveva lunghe dite affusolate. Era alta meno di lui e sembrava così minuta…Troppo, per avergli dato una botta come quella di prima. “Grazie” disse gelida “ma stia attento lei a dove mette i piedi” Si voltò dandogli le spalle. 
Draco si riprese. “Aspetta!” urlò, senza sapere cosa stava facendo. Era completamente scemo? Rincorrere una sudicia Babbana? 
La ragazza si voltò. “Che vuole?” chiese, rude. Evidentemente non aveva gradito la sua uscita di prima. “Io sono Draco” si presentò, tendendole la mano. “Draco?” chiese lei, stringendo ancora una volta la sua mano “Che nome è?” disse sorridendo. Il cuore di Draco perse un battito. “Sentiamo il tuo, prima di criticare il mio!” “Io sono Helena” 


Draco scoppiò a ridere, gustandosi ogni singola parola della ragazza seduta accanto a lui. Si voltò a guardarla e notò che riusciva a stento a trattenere un sorriso. “Mi stai prendendo in giro?” chiese, cercando di apparire seria e scuotendo i lunghi capelli. Draco scosse la testa. “Sei esilarante” mormorò, avvicinandosi a lei. Sapeva che non avrebbe dovuto farlo. La faccia di suo padre e di Astoria venne scacciata via bruscamente dalla sua testa. C’era posto solo per gli occhi verdi di Helena, che lo guardava emozionata. Lei emise un piccolo sbuffo, che tradiva completamente l’emozione che stava provando anche lui. Non era così felice dai suoi primi anni ad Hogwarts. Gli sembrava di non aver mai desiderato altro che toccare quelle labbra. E la baciò. 


Tutte le volte che vedeva un gufo, non poteva fare a meno di sperare che fosse da parte di lei. Ma presto si rendeva conto che era impossibile. Con un grande sospiro di delusione, lesse l’ultima lettera di Astoria che avrebbero cenato insieme quella sera. Fu preso da un attimo di panico. Quella sera aveva una cena con Helena. 
Lei ci teneva così tanto… Alzò lo sguardo e incrociò quello di sua madre. Erano mesi che lo stava studiando, cogliendo ogni suo movimento, ogni sua uscita sospetta. Era sua madre e lo conosceva meglio di chiunque altro. 
Abbassò subito lo sguardo. “Vuoi dirmi che succede, Draco?” chiese lei. Lui sussultò, era inutile negare. Non rispose. “Di chi ti sei innamorato?” Si alzò con un balzo, uscì di corsa di casa e si Smaterializzò. Non gli era mai pesato così tanto che Helena non fosse una strega. Voleva dirglielo, e non poteva. 

Si ritrovò di fronte a casa di lei e suonò. Lei aprì e sorrise, sorpresa e felice. Senza dire una parola, Draco la prese tra le braccia e la baciò con tutto l’amore che poteva metterci in quel bacio. L’amava così tanto. Lei, così semplice, bella, sincera, fresca, così Babbana. Lavorava in un negozio di vestiti, studiava Economia e viveva in un mini appartamento fuori Londra. E lui, che aveva sempre disprezzato i Babbani, si ritrovò a sperare di essere uno di loro.

 * 

Draco guardò il calendario. Mancavano dieci giorni al suo matrimonio con Astoria e lui non poteva essere più depresso. Avrebbe dovuto dire addio ad Helena. Era passato quasi un anno dal loro primo incontro. Helena cominciava a chiedere di più, di più…La cosa che gli faceva più male era che lui avrebbe potuto darglielo: un matrimonio e dei figli. Se solo non fosse stato un Malfoy… Amava Helena con tutto se stesso, ma la convinzione che un Malfoy avrebbe dovuto sposare un Purosangue non riusciva a lasciarsela scivolare addosso. Avrebbe tanto voluto essere meno codardo. 
*

 La sera prima del matrimonio Draco la passò con Helena. Sapeva che quella sera avrebbe dovuto dirle addio. “Helena” mormorò, quasi sperando che lei non sentisse. 
Ma lei sentì. Lo guardò penetrante. “Dimmi” disse, improvvisamente spaventata. “Io…” iniziò, lui “io non sono chi tu pensi che io sia” disse, contro la sua volontà. Quelle parole non aveva intenzione di dirle. Lei sbiancò. “Che significa?” “Nascondo un segreto che non posso svelarti” continuò Draco, sempre più insicuro “e per questo non posso più…stare con te” Lei sbiancò ancora di più.
 I suoi occhi si riempirono di lacrime. “Draco, ma cosa stai dicendo?” disse, allontanandosi da lui. Era bellissima, ed avrebbe potuto essere sua. “Io ti amo” sussurrò Draco. Sembrava un pazzo e i suoi discorsi erano insensati, ma in quel momento non gli importava che lei pensasse che era scemo. “Io appartengo ad un altro mondo” mormorò “e nel mio mondo le persone come me non decidono a chi legarsi per la vita” Lei lo fissò furente. “Che cosa stai dicendo, Draco? Parla chiaro!” urlò, isterica. Stava perdendo il controllo. “Domani mi sposo” disse infine. Lei rimase un attimo senza parole.
 “Non è uno scherzo, lo vedo dai tuoi occhi” mormorò “e mi fai schifo, Draco. Sei un codardo! Io ti amo! TI AMO! E tu non hai neanche il coraggio di scegliermi? Sparisci e non farti mai più vedere, ORA!” urlò, dandogli le spalle, scossa da singhiozzi. Draco sentì un crack nel proprio cuore. E si Smaterializzò.


Erano passati dieci anni. Draco era, invisibile, davanti alla casa di Helena. Ormai ogni anno aveva un appuntamento fisso. La donna, ormai sui trenta anni, uscì di casa con un tailleur nero. Era bellissima. Un uomo uscì di corsa dalla casa e la fermò. Lei sorrise, gettandogli le braccia al collo. Si baciarono con passione, poi lui rientrò in casa. Lei continuò a sorridere fino alla macchina, voltandosi a salutare dentro casa. Draco scorse il marito alla finestra con in braccio una bambina di circa due anni. Una lacrima solcò il viso di Draco. 
Era stato un codardo e pagava il prezzo della sua scelta, ogni giorno. 
Da dieci anni non era più felice.
  
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