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Autore: ThatsSoAlice    17/12/2015    1 recensioni
Probabilmente il piccolo Dan sarebbe rimasto lí in fila, a piagnucolare, autocommiserarsi e a darsi dello stupido, se un'altro bambino non si fosse parato davanti a lui.
-va tutto bene?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rollercoaster

 

-sei proprio un cagasotto!

Dan fece una smorfia rivolto verso Eric. Erano circa dieci minuti che lo ripeteva. Per essere precisi, lo ripeteva da quando erano scesi dall'ultima giostra.

-non è vero.

-sì invece! Come lo spiegheresti altrimenti il tuo urlo da femminuccia quando la cabina della ruota panoramica si è messa ad oscillare?

I due bambini si fissarono

-non mi sono messo ad urlare per quello

-e per cosa, allora?

-c'era un ragno nella cabina.

Eric scoppiò in una sonora risata. Alcuni passanti si voltarono, per poi tornare a fare ciò che stavano facendo, di sicuro più interessante di due bambini che litigavano.

Eric lanciò a Dan uno sguardo di sfida.

-c'è un solo modo per dimostrarmi che non sei un cagasotto.

-e sarebbe?

L'altro bambino indicò l'attrazione dietro di lui: -devi fare un giro sulla Spappolafegato!

La Spappolafegato, ovviamente, non si chiamava veramente Spappolafegato. Probabilmente aveva un nome molto figo, tipo SpaceShuttle o JumpInTheAir o VojageToVattelapesca, ma qualche anno prima un bambino chiamato Simon l'aveva ribattezzata Spappolafegato, e il soprannome era rimasto.
Ma a Dan, quando in quattro e quattr'otto si ritrovò in fila per la Spappolafegato, di queste cose non gliene importava proprio niente.

In quel momento voleva solo tornare a casa a guardare i Pokemon e ad ingozzarsi di cibo spazzatura.
Invece si lasciò cadere a terra piagnucolando, e probabilmente sarebbe rimasto lì ad autocommiserarsi e a darsi dello stupido, se un'altra persona non si fosse parata davanti a lui.

-va tutto bene?

Dan alzò lo sguardo e vide un bambino un po' più grande di lui, di circa dodici anni, gli occhi azzurri dietro le lenti spesse degli occhiali e i capelli scuri tutti scarmigliati. Gli rivolse un sorriso gentile.

-ti vedo un po' a terra, beh, nel senso letterale e non, e mi chiedevo se stessi bene. Che succede?

-Sniff...il mio...sniff...amico...mi ha dato...sniff...del cagasotto...e...sniff...mi ha sfidato a salire qui...e tutto perché mi sono inventato la storia del ragno, uffa!

L'altro bambino lo guardó perplesso -che ragno?-

-lunga storia.

-ma...- il bambino fece una pausa -tu hai voglia di salire sulla Spappolafegato?

Il piccolo Dan emise un gemito disperato.

-...lo prendo come un no.

Dan esplose: -MA SE NON CI SALGO INFANGHERÒ LA MIA REPUTAZIONE E POI NESSUNO A SCUOLA MI PARLERÀ PIÚ E POI MORIRÒ DA SOLO SOTTO UN PONTE!- Dan era un bambino molto melodrammatico. 
L'altro bambino ridacchiò divertito.

-senti...se vuoi puoi salire con me...
Dan si illuminò: -Sul serio?

~·~

-ma chi me l'ha fatto fare, chi, chi, CHI?!

Erano seduti sullo Spappolafegato, e l'addetto stava assicurando le sbarre i sicurezza. 
-il trucco è di urlare- disse l'altro bambino.

-ma poi non sembro una femminuccia?- chiese Dan.

L'altro sorrise -beh, se ti metti a strillare sulla RUOTA PANORAMICA sì. Ma qui, quando arriverai in cima alla salita e sentirai di star per cadere, urla con tutto il fiato che hai nei polmoni. Non ti giudicherà nessuno, tranquillo.

Vedendo che Dan continuava a tremare, l'altro iniziò a raccontare.

-bisogna affrontare le proprie paure, sai? Per esempio, la mia più grande paura era il mio insegnante di matematica. Se non avevamo portato i compiti ci mandava fuori dalla classe. Allora un bel giorno mi sono detto: basta! E l'ho affrontato. Gli ho detto che non era giusto che ci mandasse fuori dalla classe, perchè dovevamo imparare.

-e lui cos'ha fatto?- chiese Dan, incuriosito.

-mi ha mandato fuori dalla classe. E ha chiamato i miei genitori. E il preside. Ma il punto è che...

In quel momento la Spappolafegato partì. Dan, che per un istante si era dimenticato di dove fosse, ricominciò a tremare e a dire: -aiuto....aiuto...aiuto...

Ad un certo punto avvertì una stretta gentile: l'altro bambino lo aveva preso per mano. Si scambiarono un sorriso.

~·~

-È. STATO. FICHISSIMO!

L'altro rise di gusto.

-Dan!- una donna stava correndo verso di loro.

-mamma!

-oddio, ero così preoccupata. Da solo, sulla Spappolafegato...

Poi si accorse dell'altro bambino e gli rivolse un sorriso.

-oh, ma vedo che non sei solo! Ma bando alle ciance, si è fatto tardi, dobbiamo andare.

Dan si allontanò con sua madre, lasciando l'altro bambino vicino all'uscita della giostra.

Aveva fatto sì e no cinquanta metri quando si voltò ed esclamò:

-Comunque, ciao! Io sono Dan!

Sul volto dell'altro bambino si aprì un sorriso

-molto piacere Dan! Io sono Phil!



Salve salvino (ma non Salvini) (non bannatemi per la battuta di merda plz)
non scriverò il solito "questa è la prima storia che scrivo su questo sito quindi siate clementi e bla bla bla blah" anche perchè:
1. ho scritto in precedenza su questo sito, ma ho ritenuto opportuno per la mia reputazione eliminare il tutto.
2. ho già pubblicato questa storia su Wattpad (anche se se la sono filata tre persone ed un laccio di scarpe)
3. se una storia fa schfo non c'è giustificazione che regga.

sooooooo spero che la storia non vi abbia fatto schifo, e che il mio usare il comic sans IRONICAMENTE non vi abbia fatto voglia di tirarmi dietro i vasi di gerani.

tanti biscotti blu
Aliss

 

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