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Autore: Magnusisonfire    18/12/2015    1 recensioni
Baekhyun non poteva resistergli, nonostante sapesse che stargli vicino equivaleva ad autodistruggersi. Infatuazione? Baekhyun non aveva avuto modo di avvalersi di una semplice infatuazione, perché quello che provava era molto di più.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Cacciò la mano sinistra dalla tasca del giubbotto, fissando l’orologio da polso che si era regalato per Natale. Era tardi, e Byun Baekhyun era sicuro che quella sera sarebbe tornato a casa, avrebbe lasciato le sue Converse in corridoio dopo aver chiuso la porta, si sarebbe lanciato sul divano per poi mettere un canale a caso e avrebbe cercato di non dar importanza al silenzio che regnava nel suo appartamento nel centro di Seoul, dopo il matrimonio della sorella maggiore che ora abitava felicemente ad Icheon con il suo ricco marito. Baekhyun ne era così certo, ed era completamente ignaro di cosa in realtà gli aspettasse.

Era una serata morta per la luminosa Seoul, abituata a centinaia di persone in strada e la solita vita notturna dei fine settimana, ma c’era d’aspettarselo un simile silenzio e un tale buio in un omonimo martedì sera inoltrata. Camminava verso casa, ripetendosi mentalmente quanto fosse soddisfatto del saggio sulla vita criminale che aveva finito di scrivere poco prima in biblioteca. La signora Kim dovette fargli notare che stesse per chiudere, per smuovere il ragazzo dalla sedia.

Le punte delle dita che reggevano il quaderno diventarono ben presto viola per il freddo, così come le labbra. Gli sarebbe piaciuto catturare quello scenario invernale e gelido con la sua adorata Canon, che quel giorno aveva lasciato in camera da letto, sul comodino.  L’aria era secca e trasportava con sè odore di cibo cucinato da venditori ambulanti sparsi in giro per la città. Baekhyun sorrise e lo investì un gradito senso di spensieratezza e familiarità, il tutto spazzato via da un improvviso brutto presentimento. I piedi gli si piantarono a terra e girò la testa di scatto, guardandosi alle spalle. Niente fuori posto.

Tornò a guadare avanti a sé, perplesso.
‘Byun Baekhyun, dovresti smetterla di leggere Thriller’ si disse, dandosi subito dopo dello stupido e riprendendo a camminare.

Dopo poco, il cellulare prese a squillare ed il ragazzo non esitò a rispondere quando vide la foto di sua sorella comparire sullo schermo touch screen.

“Baekhyun, ovunque tu sia non ti muovere. Anzi se sei in strada corri in casa e barricatici.” La voce della sorella era affannata e colma di preoccupazione.

“JiHyun, è successo qualcosa? In ogni caso sto tornando a casa-“ iniziò col dire il ragazzo, ma non riuscì mai a portare a termine quella frase.

Dal cellulare provenivano le grida disperate di Jihyun, quando cadde a terra. “BAEKHYUN!”

Baekhyun avrebbe voluto risponderle, o chiederle disperatamente aiuto, ma qualcun’ altro fu più veloce di lui: una mano lo afferrò per lo zainetto, ed un’altra gli premette un panno umido sul viso con così tanta forza che Baekhyun incespicò nei suoi stessi piedi, abbandonandosi sul suo aggressore mentre il cloroformio iniziava a fare effetto, trascinandolo nell’oscurità. “Jihyun?” farfugliò, mentre la vista si offuscava, gli occhi si chiudevano e la mente si svuotava.
 
<<”Guarda, Baekhyunnie! Ne porteremo un mazzo alla mamma!” esclamò Jihyun indicando le rose che punteggiavano di rosso la distesa di verde di fronte a loro. I nonni avevano un giardino stupendo, e potevano andarli a visitare solo un paio di volte ogni tre mesi. Baekhyun e sua sorella trovavano la nuova compagna del padre molto arrogante ed antipatica, perché gli permetteva di vederli poco e Jihyun, nonostante avesse solo dieci anni, sapeva quanto costasse al suo fratellino. Si era promessa di impegnarsi al massimo per rendere la vita di Baekhyun migliore, degna di essere chiamata vita. Baekhyun aveva sette anni, ma sembrava averne vissuti  molti di più. Nessuno gli aveva mai insegnato a scorgere il lato positivo del mondo, nessuno gli aveva mai dimostrato che nel mondo esistesse un lato positivo, eppure era capace di illuminare una stanza con la sua sola presenza.
“Ma la mamma ha detto di non rovinare le aiuole di nonno” disse diligentemente Baekhyun, fiero di essersene ricordato prima che potessero creare danni.
“Le piaceranno e non ci rimprovererà” lo contraddisse la sorella.
“Ah, e va bene, se proprio le vuoi le prendo io per te” disse allora il fratellino, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più autoritari. Con un salto superò i cespugli potati perfettamente che contornavano le aiuole. Non gli piaceva fare il teppista, ma come ogni bambino che si rispetti, era sempre in cerca di imprevisti. Lanciò un piccolo sguardo oltre le sue spalle, per guardare la sorella, che intanto lo fissava con fare complice. Non c’era niente che facesse sentire Baekhyun più appagato che l’ammirazione da parte di sua sorella, così, incoraggiato, continuò ad avanzare cercando di non lasciare troppi solchi nel terreno umidiccio.
“Fa’ presto! E’ vero che mamma non ci rimprovera, ma nonna lo fa eccome” puntualizzò Jihyun, dondolando sui piedi.
Baekhyun si affrettò a raggiungere le rose, allungando la mano per afferrarne una.>>

 
“Starà bene, l’ho solo sedato un po’” esalò una voce maschile “e poi non credevo v’importasse della sua incolumità, o dell’incolumità di chiunque altro a differenza della vostra”
           
Un colpo secco e un gemito strozzato.
          
“Divertente, ragazzino. Data la tua affermazione, io non rischierei troppo provocandoci in questo modo” brontolò una voce roca. Questa fu l’ultima cosa che Baekhyun sentì prima di aprire gli occhi. Sbatté le palpebre più volte prima di riuscire a guardarsi intorno.
            “Benvenuto nel girone, Baekhyun. Dove la vita ha fine e l’inferno un inizio” mormorò la prima voce maschile.
   
 
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