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Autore: Dolcemaia    18/08/2003    5 recensioni
L'aereo di Marzio sta decollando...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tua assenza, il mio amore di Dolcemaia

 

L’aereo era decollato e con esso tutti i suoi desideri, sogni e progetti.

Un improvviso buco nello stomaco la fece traballare e chiaramente non era la fame, ma la consapevolezza di aver perso in un battibaleno tutto ciò che per lei contava di più.

Solo immaginare di non poterlo più vedere, toccare, sentire il suo profumo, le impediva di muovere un passo. Il cuore le sembrava rallentare nel preciso modo in cui aumentava la velocità dell’aereo che stava man mano prendendo quota.

Era convinta di aver fatto la cosa giusta, lasciandolo libero di scegliere, ma giusta per chi? Sicuramente non per lei, che non riusciva a rassegnarsi all’idea di non vederlo mai più, perché questo era ciò che, realmente si aspettava...

Marzio le aveva ripetuto più, e più volte che sarebbe tornato, che l’avrebbe chiamata, che non avrebbe smesso di amarla, ma Bunny sapeva bene, che nonostante tutte le difficoltà che avevano affrontato questa era la più insidiosa, perché non sarebbero stati assieme. Il loro amore era stato tutto ciò per cui avevano combattuto, le bastava guardare i suoi occhi per rialzarsi e lottare contro le avversità, ma ora lui non c’era più e una foto non avrebbe mai potuto colmare il vuoto che sentiva dentro, non avrebbe mai potuto provocarle quel turbine di emozioni che provava vedendolo.

Sapeva che non l’avrebbe mai più rivisto, forse per uno strano gioco del destino, o forse perché era semplicemente giusto così, nulla più le sembrava avere senso in quel momento, nemmeno la sua promessa che sarebbe tornato.

Il detto < Lontano dagli occhi, lontano dal cuore >, non era certo stato coniato a caso.

E anche se un giorno, davvero, fosse tornato, nulla sarebbe stato come prima.

Tutto cambia, lei, già, si sentiva diversa dai pochi istanti prima in cui, bello come non lo era mai sembrato, l’aveva salutata con appena un gesto della mano, prima di salire sull’aereo che lo stava inesorabilmente portando lontano da lei.

Nell’esatto momento in cui l’apparecchio aveva staccato le ruote da terra, Bunny capì di averlo perso e non sarebbero state le chiamate, attese e mai ricevute o le poche lettere che forse avrebbero avuto il tempo di scriversi, a cambiare il destino che li stava dividendo. Semplicemente le cose sarebbero andate degenerando e alla fine nessuno dei due avrebbe avuto più interesse a tessere una tela già consunta.

Tre anni non le erano sembrati così tanti, quando le era andato incontro quel giorno di pochi mesi prima, con in mano la convocazione per la borsa di studio in medicina, che lo avrebbe portato negli Stati Uniti e non le erano sembrati tanti nemmeno, quando lo stava aiutando a preparare le valigie, ma adesso le parevano un lasso di tempo interminabile, che probabilmente non avrebbe mai avuto fine.

Spesso la notte si era girata e rigirata nel letto, a pensare come sarebbe stata la sua vita senza di lui e in fondo, non le sembrava un cambiamento radicale, si vedevano già pochissimo, non si telefonavano spesso, magari a volte passavano giorni senza che si vedessero e poi bastavano loro pochi contatti fisici, per sapere quale profondo sentimento li legava… Ma chi tentava di prendere in giro? Il solo saperlo nel quartiere affianco la rendeva inquieta, figuriamoci a miglia e miglia di distanza!

La verità è che non avrebbe mai potuto impedirgli di andare via a realizzare il suo sogno… quello di diventare medico.

Gliene aveva sempre parlato con entusiasmo, era un sogno cominciato quando aveva perso i genitori. Si era sempre ripromesso che un giorno sarebbe stato in grado di poter fare per le persone che soffrono quello che, allora, i medici non erano riusciti a fare per loro, come avrebbe mai potuto solo pensare di chiedergli di rinunciare ad un’occasione così importante… E poi per cosa? Per una ragazzina che non aveva ancora chiaro, cosa volesse dalla vita? Non avrebbe mai potuto permetterselo! Non sarebbe mai più riuscita a guardarsi nello specchio.

Però lui, almeno un sogno ce l’aveva… Invece lei come avrebbe fatto ad andare avanti? Cosa le avrebbe dato la spinta ad alzarsi ogni mattina e vivere una nuova giornata senza di lui?

Le sue amiche, certo l’avrebbero confortata, ma non avrebbero mai potuto scaldarle il cuore come faceva lui con un solo abbraccio, non avrebbero mai potuto amarla come l’amava lui.

Niente e nessuno avrebbe mai potuto prendere il suo posto nel suo cuore; anche se ormai era già lontano su quel maledetto aereo, sarebbe rimasto con lei… per sempre…

Marzio, Ti Amo…

Una lacrima le rigò il volto… ormai l’aereo era un minuscolo puntino appena percettibile nell’infinità dell’azzurro cielo, lo stesso sotto cui entrambi nel bene e nel male entrambi avrebbero continuato le loro esistenze.

Fine

 

Non è mia abitudine fare delle parentesi pseudo - paranoiche alla fine di una fanfiction, ma stavolta era necessario spendere 2 parole, più che altro per chiarire che non so nemmeno io se ci sia più Bunny o Dolcemaia nei pensieri, spero che vi sia piaciuta, perché per una volta davvero ho messo tutto ci che provavo nel preciso istante in cui le parole mi venivano fuori.

  
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