Fic scritta per il Green Day indetto sul ShikaShiho Official FanForum.

La dedico alle ragazze del forum che sono fantastiche e che mi riempiono di complimenti XP

Scherzo. Comunque le adoro seriamente XD

La fic è ambientata nei recenti spoilerXD è una mia idea di quello che potrebbe succedere^^

Mi raccomando: diffidate delle imitazioni e delle 'coppie di ripiego'.

E chi vuole intendere intenda! Non ho peli sulla lingua ù.ù

Buona lettura!

{ Nella Distruzione ~

Incedevano con passo lento tra le macerie.

Spesso il giovane uomo incespicava, a causa della sua gamba, rischiando di trascinare in una rovinosa caduta anche la kunoichi che, stringendo i denti, lo stringeva di più a sé facendo forza per non cadere ed evitare ulteriori traumi.

Shikamaru si vergognava di quel fatto.

Era seccante doversi appoggiare a una donna quando era il dovere di un uomo doverla supportare, ma non si sarebbe lamentato.

Non era il momento adatto per farlo né lui era più un ragazzino - non era più il primo dei codardi.

Aveva assistito alla distruzione della città nella quale era cresciuto, era sopravvissuto grazie al sicuro sacrificio di Tsunadesama e doveva mostrarsi adulto, anche se questo significava doversi appoggiare alla spalla della sua compagna.

La guardò un attimo in viso.

Era seria, un poco sporca a causa del polverone che si era alzato poco prima e con un leggero velo di imbarazzo a imporporarle le guance.

La fronte era segnata dallo sforzo e anche se non né vedeva gli occhi aveva come l'impressione fossero carichi di lacrime e di tensione.

Ma lei li nascondeva.

Era stata quella la prima impressione che Shiho gli aveva dato.

Shiho si nascondeva.

Dietro le spesse lenti, il camice bianco e l’aspetto trasandato c’era una donna intelligente, con un forte senso del dovere e che non aveva mai tremato durante quel attacco ed era rimasta con lui, pronta a sorreggerlo come in quel momento, senza mai dargli preoccupazioni sulla sua sorte.

Era più forte di quanto il suo aspetto potesse mostrare.

" Shiho...", la chiamò piano, rompendo il silenzio.

" Sì...", la sua voce tradiva un pizzico di frustrazione.

" Mi dispiace."

" D-di cosa?", parve stupita da quelle scuse.

" Ti sto rallentando a causa di questa gamba e stai facendo un grande sforzo per sorreggermi."

" Non ti preoccupare Shikamarukun. Non sei un peso.", lo rassicurò con sicurezza, ma da quelle parole traspariva ben altro.

Il Nara si stupì di come riuscisse a leggere i suoi sentimenti senza il minimo sforzo.

" C'è un qualcosa che ti turba?"

Era una domanda stupida.

Erano in mezzo alle macerie del loro villaggio, sotto l'attacco nemico e lui chiedeva se era turbata.

Sì, domanda assolutamente stupida.

" Sì.", rispose Shiho, abbassando impercettibilmente il capo. " Ed è una cosa egoistica in questo momento."

" Mh?"

" Con questa distruzione ho perso tutto il lavoro di una vita nella Sala di Decriptazione. È... è frustrante ed anche egoistico.", ammise. " Ma sono felice che tu... cioè... sia vivo. Non mi importa quanti documenti ho perso... la vita di una persona è unica e insostituibile.", arrossì appena in quella semi dichiarazione.

Non era il momento per parlare di quelle cose ma se non lo facevano il peso degli eventi gli avrebbe schiacciati.

Dovevano distrarsi quel tanto che bastava per non impazzire.

" Non penso tu sia egoista.", dichiarò Shikamaru guardando dinnanzi a sé. " Sei un ninja e il lavoro viene prima di ogni cosa."

" Sono anni che ormai non mi considero più una vera kunoichi."

" Perché?"

" I veri ninja aiutano il paese compiendo missioni pericolose, mettendo la loro vita in gioco ogni volta mentre..."

" Stupidaggini.", decretò il Nara interrompendola. " Ogni lavoro è utile alla comunità ninja, senza di te non avremo mai scoperto il messaggio di Jirayasama, ad esempio. Poi le missioni spesso sono delle seccature.", aggiunse.

Shiho lo guardò con un leggero sorriso sollevato.

" Grazie."

Gemello, un altro sorriso, increspò il viso del Nara.

Non era piacevole farsi aiutare da una donna.

Le donne erano egoiste e si muovevano solo per il loro tornaconto.

Spesso erano anche violente e arpie.

C’era però sempre un’eccezione e in quel istante Shikamaru era pronto a dare ragione a suo padre.

Un uomo senza una donna non è niente e lui in quel istante sarebbe stato perso senza Shiho.

Per quanto volesse bene a Ino e a Chouji non avrebbe voluto nessuno dei due lì accanto.

La Kunoichi che in quel momento lo sorreggeva era l’unica persona con il quale si  sentiva in grado di superare quelle difficoltà.

La guardò ancora di nascosto un'ultima volta mentre con le labbra piegate leggermente all'insù e le guance arrossate continuava ad aiutarlo.

Con il passare del tempo aveva capito sempre di più Asumasensei ed era finalmente pronto a diventare come lui.

Aveva un qualcuno da proteggere.

Un qualcuno per cui valeva la pena ridere, piangere, vivere e anche morire se fosse stato necessario.

" Grazie a te."

Spazio di Miki

Ecco fatto ù.ù

Non è niente di che ma mi piace^^

Ripeto: diffidate delle imitazioni e delle 'coppie di ripiego'.

Si capisce subito quando una coppia è nata solo per cercare di coprire un’altra.

Non ci vuole molto visto che copiano i nomi e trovano assurdi motivi per nulla pertinenti per dare una spiegazione.

Va beh... grazie per essere arrivati fin qui ù.ù