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Autore: Lexi Niger    07/03/2009    10 recensioni
[I Love Shopping]
E' il giorno del loro primo anniversario di fidanzamento e Rebecca Blomwood ha deciso di movimentarlo con un'idea un po' bizzarra.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Ho letto la serie della Kinsella moltissimo tempo fa, ma nel week-end ho visto la trasposizione cinematografica che mi ha ispirato la storia.
Mi lasciate un commento?!
Grazie mille, un bacio.
Ale


La Bentley

Una ciocca di capelli dispettosa si posizionò di nuovo sulla guancia della ragazza che invano l'aveva rimossa solo pochi istanti prima, tentando di continuare a dormire nonostante il rumore insistente e fastidioso dell'acqua che scrosciava nella doccia del bagno antistante.
Possibile che Luke si fosse già alzato?
Rebecca si costrinse ad aprire gli occhi, subito abbagliati da un fascio di luce che faceva capolino dalle leggere tende della stanza da letto. Faticosamente si voltò, individuando la sveglia elettronica sul comodino di legno all'altro lato del letto.
Le otto. Erano appena le otto di un soleggiato sabato mattina che lei avrebbe voluto impiegare per riprendersi dalle fatiche settimanali che il suo lavoro di giornalista le procurava.
Maledisse il suo fidanzato mentre soffocava a fatica un sonoro sbadiglio, tentando di convincersi a lasciare quel caldo rifugio così presto.
Con passo strascicato, di chi è ancora per metà tra le braccia di Morfeo, si trascinò lentamente in cucina, dove la macchina del caffè si era già messa in azione, indifferente agli orari più calmi del week-end. Rebecca lanciò un'occhiata truce a quell'elettrodomestico che riteneva complice dei ritmi disumani che Luke manteneva, costringendola ad adeguarvisi, e recuperò due tazze dal mobile, riempendole fino all'orlo.
Mentre sorseggiava il caffè, gettò istintivamente uno sguardo al calendario, consapevole di quello che vi avrebbe trovato: il 20 aprile era cerchiato di rosso, circondato da alcuni cuoricini stilizzati che lei stessa aveva disegnato, accanto alla scritta “1 anno”.
Ebbene sì, Rebecca Blomwood  e Luke Brandon costituivano una coppia da dodici mesi esatti, nonostante gli inizi non fossero stati esattamente promettenti.
La ragazza sorrise, mentre si avvicinava all'ampia vetrata del salotto del loro appartamento, dalla quale si poteva ammirare l'ampio quartiere residenziale, circondato da un parco verdeggiante di conifere.
«Ti sei già alzata?» chiese incredula una voce alle sue spalle.
Rebecca si voltò verso Luke, che indossava una maglietta nera sopra un paio di boxer azzurri a righe bianche: era decisamente e involontariamente sexy anche in quel modo, che poco si addiceva ad un direttore di giornale della sua levatura.
«Qualcuno ha pensato di svegliarmi facendo una doccia» sottolineò acida la ragazza, tornando a dargli le spalle.
Il giovane recuperò la sua tazza e si portò alle sue spalle, scoccandole un lieve bacio sul collo, al di sotto dell'orecchio sinistro.
«Che cosa stai guardando?» domandò, vedendola completamente assorta su qualcosa che lui non riusciva a identificare con precisione.
Rebecca alzò un dito a indicare una sfavillante Bentley bianca parcheggiata dall'altro lato della strada rispetto alla loro casa.
«Bella, no?» si informò, tornando a voltarsi verso il fidanzato.
Luke annuì, mentre sorseggiava il caffè ancora bollente, con cui aveva rischiato poco prima di ustionarsi il palato.
La ragazza sorrise raggiante, stupendolo.
«E' nostra!» esclamò, battendo allegra le mani dopo aver posato la tazza sul mobile al suo fianco.
Per poco il giovane non rischiò di strozzarsi a quella rivelazione completamente inattesa.
«Stai scherzando?!» si augurò, conoscendo la tendenza di Rebecca ad inventare storie assurde e poco credibili.
La ragazza recuperò una chiave alle sue spalle, da cui pendeva un simbolo argentato con una grande B incisa, circondata da un paio di maestose ali.
«La vuoi provare ora?» gli chiese, mentre gli passava la chiave.
Luke la guardò spaesato, incredulo che lei avesse realmente potuto acquistare quella macchina, spendendo molte migliaia di dollari a sua insaputa.
«Come ti è saltato in mente?» sbraitò, appena si rese conto che la sua fidanzata aveva agito senza consultarlo, quando si trattava del suo conto in banca.
Rebecca lo fissò, spaventata da quella reazione, anche se si era attesa  qualcosa di molto simile.
«Ho pensato di farti un regalo» ammise colpevole.
Luke si costrinse a un paio di respiri profondi per evitare di compiere azioni di cui, in seguito, si sarebbe pentito.
«Un regalo?» indagò, con un tono di voce che non aveva ancora recuperato la consueta tranquillità. «Non potevi scegliere un maglione o una giacca?».
Rebecca scoppiò a ridere, chiedendosi quale persona avrebbe potuto pensare a un capo di abbigliamento come regalo adatto a un anniversario.
«Ma non avrebbe avuto lo stesso significato» obiettò, convintissima delle proprie ragioni.
«Invece spendere tutti quei soldi ha un significato, Rebecca?» si informò il giovane, perdendo di nuovo la calma.
La ragazza alzò le spalle, continuando a sorridere, come se quelle accuse non fossero state dirette a lei.
«Pensavo fossi cambiata» constatò il giovane, con una punta di rammarico ben evidente.
Rebecca lo vide voltarsi per lasciarla sola, proprio nel giorno in avrebbero dovuto essere felici, insieme, del traguardo che avevano raggiunto.
«Te ne vai?» esclamò risentita, con gli occhi leggermente umidi.
Luke arrivò alla porta della loro camera da letto, prima di guardarla ancora negli occhi.
«Ho bisogno di riflettere da solo» ammise, notando al contempo che anche Rebecca sembrava dispiaciuta per la situazione che si era creata tra di loro.
«E così mi riterresti capace di questo?» continuò la ragazza, indicando la macchina alle sue spalle oltre la vetrata.
Vedendo che Luke non rispondeva, Rebecca gli si avvicinò, con un'espressione con non prometteva nulla di buono.
«Pensi che io sia la stessa di un anno e mezzo fa, che non abbia imparato niente dai miei errori?» gridò, quando gli fu così vicina da poter scorgere le pagliuzze dorate nei suoi occhi verdi.
«No, non è quello che credo» le confidò, non avendo ancora chiaro il motivo di quella sfuriata.
«Non ho comperato quella macchina» chiarì Rebecca, notando la confusione suscitata dalle sue parole in Luke.
«E allora come è possibile che tu abbia le chiavi?» si informò il giovane, restio ad accettare quella verità.
«Me le ha prestate un tuo collega» precisò lei.
Luke tirò un sospiro di sollievo, ammettendo che forse Rebecca poteva non aver speso inutilmente tutti i soldi guadagnati faticosamente in tanti anni.
«E perchè?» chiese, non appena tornò sufficientemente lucido per preoccuparsene.
«Volevo metterti alla prova» spiegò la ragazza, allontanandosi leggermente. «Per vedere se avevi fiducia in me».
Luke scorse nei suoi occhi un velo di tristezza inespressa, di cui si prese interamente la colpa.
Era stato avventato, l'aveva accusata senza trovare altra soluzione al problema.
«Non è vero» cercò di convincerla, sapendo che non sarebbe bastato così poco.
«Invece sì, Luke» continuò la ragazza. «Tu nutri ancora molte riserve su di me».
Il giovane la afferrò per le spalle, dolcemente, impedendole di voltarsi per tornare in cucina.
«Ho sbagliato» mormorò serio. «Non meritavi che ti attaccassi in questo modo. Né che rivangassi un passato che entrambi sappiamo essere tale».
Si piegò per baciarla, ma Rebecca sfuggì alla sua presa, tornando a sorridere dopo ciò che le aveva detto.
«Peccato» asserì con uno sguardo che a Luke parve pieno di sottintesi.
«Per cosa?» indagò, curioso di quel repentino cambiamento di umore della fidanzata.
«Avevo previsto che tu avresti reagito in questo modo» gli confidò la ragazza. «Ma avevo anche preparato un premio nel caso tu mi avessi stupito».
Si voltò, diretta nell'altra stanza, ma non fece in tempo ad oltrepassare la porta che il giovane la richiamò, costringendola a guardarlo.
«In che cosa consisteva?» le chiese, perplesso, sollevando un sopracciglio.
«Nulla di che» gli rispose, con un alzata di spalle indifferente. «Un completo di Victoria Secret su cui volevo un parere».
Detto questo entrò in cucina, chiudendo la porta scorrevole dietro di lei, non prima di avergli regalato un sorriso malizioso.
Luke Brandon rimase per un attimo a corto di parole, chiedendosi com'era possibile che quella furia dai capelli rossi suscitasse in lui emozioni tanto contrastanti nel corso di pochi minuti.
Recuperando la tazza che aveva lasciato sul basso tavolino, si avviò dalla sua fidanzata.
Ora era il suo turno.
Da quando si era svegliato non attendeva altro di poter godere della reazione alla sua sorpresa.
Una sorpresa carica di diamanti e di speranze.

  
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