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Autore: Neflehim    20/12/2015    1 recensioni
Da Alternative Press.
13 Maggio 2020
" Chris Argent, storico manager della celebre band mondiale 'The Masquerade', conferma la volontà da parte dei suoi musicisti di prendersi una pausa di un anno, sconvolgendo così tutti loro sostenittori! "
Da Spin.
15 Maggio 2020.
" Humanoid, cantante di punta dei The Masquerade, ha rilasciato un'intervista speciale, affermando la concreta possibilità di sciogliere la band e lasciare la loro casa discografica per mettersi in proprio. L'aitante leader dichiara di voler tornare a scrivere canzoni senza pressioni e solamente per la voglia di farlo.
I suoi compagni lo seguono senza remore in quanto, parole loro, - le uniche canzoni che canteremo saranno le sue!- "
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Derek Hale, Isaac Lahey, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Louder than Words





20 Aprile
Miami, Florida.

Voglio una pausa.”

La sua voce chiara e abbastanza alta, riuscì a sovrastare il ciarlare concitato dell'ennesima discussione durante una delle loro riunioni con la casa discografica.
Il silenzio scese sovrano all'interno della stanza circolare e tutti gli occhi dei presenti si puntarono come i fari di un concerto, sulla sua figura.

Carezzò gentilmente i capelli rosso rame della ragazza sdraiata sulle sue gambe, mentre con l'altra mano sorseggiava lentamente il suo scotch liscio.
Aveva già ricevuto diversi rimproveri per quello da gran parte dei ragazzi ma con un gesto poco carino della mano ed un 'Andate a farvi fottere se voglio spaccarmi lo stomaco di prima mattina sono cazzi miei', la questione era stata magistralmente chiusa.

Definisci pausa” gli ordinò Chris con uno sguardo corrucciato.

Stiles alzò un sopracciglio rivolgendogli uno sguardo tra il divertito e il perplesso. Smise di carezzare i capelli di Lidya che per questo alzò leggermente la testa contrariata. Fece finta di scrivere mentre sillabava per bene “ Voglio – una – pausa.”

Delle leggere risate si propagarono mentre l'uomo sbuffando si sedeva sulla poltrona davanti al loro divanetto.

Da cosa?” gli chiese alla fine, leggermente esasperato.

Stiles si portò un dito teatralmente sotto il mento, fingendo di pensarci su “ Non so... magari da voi?” disse sorridendo candidamente crudele, facendo sobbalzare tutti gli addetti della casa discografica “da voi e dai vostri litigi del cazzo per far vedere chi ce l'ha più grosso” indicò distrattamente Chris e suo padre prima di continuare “ sui paparazzi che non fanno altro che entrare nella mia vita come se fossero di casa, dai tour costanti che ci fanno sembrare più dei nomadi che delle rock star, dalle interviste fastidiose in cui più che sulla nostra carriera s'interessano del gossip che si fa in giro...” con la coda dell'occhio vide Chris aprire bocca per ribattere qualcosa probabilmente del tipo ' Sapevate a cosa si andava incontro' così lo precedette “o forse delle schifose canzoni del cazzo che mi costringete a scrivere.”

Quello chiuse completamente qualsiasi tipo di protesta. Alla fine parvero adottare un'altra tecnica.

Voi non dite nulla?!” proruppe Gerard verso gli altri membri della band stravaccati disordinatamente su qualunque superficie orizzontale della stanza.
Come Allison, comodamente seduta a gambe incrociate, sul tavolo principale e quando la madre le fece con un gesto, cenno di scendere, lei la mandò gentilmente a quel paese continuando a sfogliare svogliatamente la rivista di moda, posizionata in modo scomposto sulle sue ginocchia.

O come Scott che se ne fregava di tutti, seduto su un puff in un angolo,continuava a strimpellare una melodia con la sua chitarra ignorando della confusione che c'era attorno a lui,comprese le occhiate irritate che gli venivano lanciate.
Succedeva spesso che si rinchiudesse nel suo mondo e non era nemmeno l'unico.
Ognuno di loro con in mano il proprio strumento riuscivano ad estraniarsi dalla realtà.

O infine come Lidya, sdraiata su Styles, con le cuffiette e la musica sparata nelle orecchie mentre si smaltava le unghie con nonchalance.

Tutti loro portavano sui volti i lasciti della sbornia colossale della sera prima. E di quella precedente. E così via.
Da troppo, dopo ogni concerto, erano di casa in ogni bar o disco-pub delle città in cui sostavano, ubriacandosi fino a perdere conoscenza e più di una volta uno di loro era stato portato d'urgenza in ospedale per una lavanda gastrica, ma dopotutto anche quello era audience.

La band era settimanalmente su tutte le riviste di gossip che fosse per il concerto o il dopo, non importava. Alla fine i fan li amavano proprio per quel lato oscuro che li rendeva più umani e vicini a loro, più reali.
Non semplici creature che potevano osservare solo da lontano ma persone, che si lanciavano giù dal palco e si sporgevano dalle transenne per abbracciare i loro sostenitori, a fine di ogni concerto.

Io sto con Stiles” mormorò Scott senza alzare lo sguardo dalle corde e dalle sue dita.

Chris alzò un sopracciglio “ Ma se non sai nemmeno di che parlava.”

Il moro alzò le spalle continuando ad ignorarlo.

Se Stiles dice di volere una pausa … io ci sto” proruppe improvvisamente Lidya, togliendosi le cuffiette e rubando di mano all'amico il bicchiere per fare un lungo sorso.

Hei Lyds! Ho bisogno della mia dose mattutina di alcool per carburare” protestò il ragazzo riprendendosi il bicchiere e finendolo completamente. Si allungò verso la bottiglia mezza vuota ma Allison l'allontanò da lui senza nemmeno prestargli troppa attenzione, voltando la pagina dopo.

Stiles evitò anche di lanciargli un'occhiataccia, sapendo che era inutile e sbuffò scocciato mentre il mal di testa per la sbornia tornava a tartassarlo.

Allison?” la chiamò la madre costringendola ad alzare gli occhi su di loro.

Mh?” mormorò lei distratta.

Potresti dire a questi deficienti dell'errore madornale che stanno facendo?”

La ragazza la guardò negli occhi e le sorrise. Probabilmente gongolò quando vide una luce speranzosa negli occhi dell'altra, prima di sgonfiarla e voltarsi verso l'amico “ Stiles vai forte... la voglio anch'io la pausa.”

Allison!”

La ragazza scrollò le spalle e tornò a leggere la rivista.

Alla fine rimasero in silenzio per un bel po', in cui Lidya si rimise le sue cuffie e Stiles a chattare sul suo cellulare.

Quanto?” mormorò Chris ad un certo punto attirando di nuovo l'attenzione di tutti su di sé.

Un anno... come minimo” gli rispose Stiles prima di sganciare la bomba “ me lo prenderò per decidere se mollare del tutto o tornare.”

Ecco, quelle erano espressioni da ricordare.
Ora anche i membri della band lo stavano fissando un po' sorpresi.

Questo che vuol dire Stiles?” gli chiese in modo apparentemente calmo Gerard .

Stiles aspettò un attimo prima di rispondere, ponderando su cosa dire “ La situazione di adesso mi fa abbastanza schifo. Non posso scrivere quello che voglio scrivere, non posso suonare quello che voglio suonare, non posso vestire come voglio vestire e devo dire solo quello che tutti si aspettano che io dica” si alzò scostando delicatamente Lidya da sé “ Mi prenderò un anno dopo l'ultimo concerto del tour e se volete davvero che io rinnovi il contratto, risolvete prima quei problemi.”

Ed ecco la sua uscita da prima donna.

***

20 Aprile
Madrid, Spagna.

Non mi dire che li stai ascoltando ancora! Sono solo dei tizi che cantano con delle maschere!”

Alzò gli occhi al cielo, ignorando il fatto che era entrata nella stanza senza curarsi di chiedergli il permesso. Di nuovo.

Mi piacciono ...” disse facendole spazio sul letto, arrendendosi al fatto che con Laura non l'avrebbe mai spuntata come con Cora e Malia.

Devo essere gelosa?” sbottò la ragazza rubandogli una cuffia per ascoltare anche lei.
<< Oh you do not judge you do not have to imply, Not play with me!
No, I did not give up and I will never surrender no! You know that a flower can bloom from salt,like a song that goes!
I am free and no one will defeat me no!
You will not have me so ... [1]
>>


Si tolse la cuffia e lo fissò corrucciata.

Der ...”

Il fratello scosse la testa alzando gli occhi al cielo “ Non esagerare ora... Mi piacciono e basta.
Sembrano divertirsi sul palco e... sono bravi, punto” disse alla fine chiudendo di scatto il pc ed alzandosi in piedi, l'umore improvvisamente nero.
Bipolare” borbottò Malia sulla porta scuotendo la testa mentre entrava con in mano due buste da lettera bianche con un sigillo rosso.

Chi sigillava ancora le buste con la cera?

Le consegnò entrambe e rimase lì aspettando che fossero aperte.

Derek se la rigirò tra le mani perplesso fino a quando non notò le iniziali incise sulla cera: BHHS.
Il cuore fece un balzo.

Beacon Hills High School.

Il ciarlare dei ragazzi nei corridoi.
Gli sportelli degli armadietti in ferro che venivano chiusi con più forza del dovuto.
La palla da basket che rimbalzava sul pavimento della palestra, lenta e ipnotizzante .
Lo stridio della racchetta da lacrosse, battuta dal giocatore sulla porta per scaldarsi.

Lo schiocco dei baci.
Lo strusciare dei vestiti .
Il sapore della pelle.

Le mani iniziarono a tremargli.

Il rullo costante delle bacchette sulla batteria.
Il pizzicare delle corde della chitarra o del basso.
Il soave suono della tastiera.

La voce.

Quella scuola era il luogo dove tutto era iniziato ed anche dove tutto era finito.

Più e più volte.

L'inferno e il Paradiso allo stesso tempo.Allo stesso passo.

Sentì una mano poggiarsi sulla sua. Alzò lo sguardo e trovò quello comprensivo della sorella .
La scostò poco gentilmente e ruppe il sigillo rosso.

***

22 Aprile
Amsterdam, Paesi Bassi.


Da quanto pensavi di mollare?"
La voce chiara di Scott gli arrivò come un cannone nelle orecchie.
Smise di mettere alla rinfusa la sua roba nelle valigie e sedendosi sul letto si stese poco dopo.

"Da un po' "

L'amico gli si sedette al suo fianco sospirando "Non me lo hai mai detto..."

Stiles alzò leggermente la testa sorridendo sardonico "Non lo avevi già capito?"

Scott lo raggiunse disteso e abbassò il capo in segno di assenso " Sì ma tra il capirlo e affermarlo davanti a tutti c'è un mare fratello. .."

" Vero ma a mia discolpa ho da dire che ho deciso solo poco fa di mollare... quando padre e figlio Argent parevano volersi tirare giù i pantaloni per affermare la loro mascolinità..."

Una risata roca si propagò nella stanza e Stiles si godette a pieno quel suono così familiare ma che da troppo tempo non sentiva .

"Chris mi piace..." mormorò Scott dopo aver smesso "È un brav'uomo ed anche un ottimo manager..."

L'altro annuì leggermente, perché in effetti, per quanto volesse sempre il massimo da loro, cercava per quanto possibile di rendere le cose più facili per loro e la maggior parte dei litigi che aveva con Gerard riguardavano proprio questo fatto.

"Lo so ma ... mi mancano..." disse in un sussurro.

Scott non ebbe bisogno di chiedere spiegazioni. Si conoscevano dall'asilo, ormai riuscivano facilmente a comprendersi anche senza parlare chiaramente .
Per questo comprese che Stiles aveva bisogno di sfogarsi un po e che era da tanto, troppo tempo che non lo facevano.

"Ricordi quando abbiamo iniziato a suonare?"gli chiese invece sorridendo al ricordo.

Stiles so voltò di pancia e annuì mentre i suoi occhi brillavano " Sì ! In quel capannone sgangherato nella foresta di Beacon! "

Scott rise "Cavolo fratello, quel posto metteva i brividi di notte! Meno male che siamo riusciti a montarci le luci!"

Stiles si unì a lui fino alle lacrime " Vero, quanto che mio padre voleva buttarlo giù per quante volte è dovuto venire alle ripararle!"

Per parecchi minuti non fecero altro.
Rimasero lì, stesi su quel letto, a ridacchiare per tutte le disavventure avute.

"Voglio tornare a quei tempi... dove scrivere un testo mi veniva naturale... dove ci divertivamo un mondo anche suonando le canzoni più stupide..."

Cadde di nuovo il silenzio prima che Scott si passasse una mano sugli occhi sorridendo dolcemente “ Allora torniamo a Beacon Hills...”

Quelle parole portarono Stiles a sollevarsi leggermente sui gomiti, le labbra leggermente aperte e gli occhi spalancati.
Come...? Scott che stai dicendo?”

L'altro si girò su un fianco verso di lui “ Cos'è quella faccia stupita?”

Stiles scosse la testa perché, per quanto povere fossero state le parole del fratello, aveva capito il doppio significato della sua frase.
Scott non puoi mollare anche tu, solo perché lo faccio io.”

Quello sbuffò dandogli un pugno su una spalla, abbastanza forte da farlo crollare di nuovo stesso sul letto.

Io suono le tue canzoni. Solo le tue.”

Stiles alzò gli occhi al cielo “ Non dire stronzate! Non posso portarti a fondo con me.”

Scott rise canticchiando “But until then come home, come home![2]
E ricevette il gemello del suo colpo e di nuovo furono tutti e due lunghi distesi .

One Republic, sul serio Scott?”

L'amico scosse le spalle “ Amplio i miei orizzonti.”

Stiles si ritirò a sedere afferrando il libro per terra per riporlo nella valigia. Si guardò attorno alla ricerca di altra sua roba sparsa per la stanza “ Li ampli nella direzione sbagliata fattelo dire amico...”
Ricevette solo uno sbuffo divertito mentre ancora stava sdraiato.

E come la metti con le ragazze?”

Scott stava per ribattere quando la porta si spalancò e due tornadi con i boccoli li investirono, rischiando di cadere tutti sul pavimento con un bel tonfo.
Le ragazze...” disse Lidya sedendosi a cavalcioni su Stiles “ovviamente torneranno con voi a Beacon Hills, e non si discute!”

Il cantante chiuse gli occhi e sospirò, preparandosi ad una grande discussione che si sarebbe risolta con urla e imposizioni.

Voi non potete mollare...”

Allison alzò un sopracciglio e poi gli sorrise in maniera dolce “ ricordi quando abbiamo iniziato?”
Stiles annuì comprendendo dove voleva arrivare “ Abbiamo fatto una promessa prima di diventare professionisti: se uno decide di lasciare... lasciano tutti.”

Sospirò passandosi una mano tra i capelli.
Allora non mollerò...”decise il ragazzo ma ricevette uno schiaffo in pieno viso da parte di un'amica rossa di rabbia.

Non ci provare Stilinski! Non ci pensare neppure per un secondo. Se vuoi mollare, tu molli e noi molliamo con te, punto.”

Stiles sapeva perfettamente che quando Lidya si metteva in testa qualcosa, era letteralmente impossibile farle cambiare idea.

Potreste unirvi ad un altra band o... non so provare a cantare da soli. Io per ora voglio solo tornare a scrivere, ed ho bisogno di farlo lontano dalle telecamere” provò comunque ma gli sguardi che ricevette in risposta furono piuttosto chiari su cosa ne pensassero le due di quell'idea.

Ok ne riparleremo a fine tour...” disse cercando di rimandare e bloccando sul nascere qualsiasi tipo di protesta da parte della rossa, afferrandola per i fianchi e poggiandola delicatamente sul letto per potersi alzare.

***

4 Maggio
Lisbona, Portogallo .

Bene ragazzi ! Questa sarà la nostra penultima canzone e ci é parsa la migliore per chiudere questo tour! Werewolf che ne dici di dare loro un assaggio?”

Hey, once upon a younger year ,when all our shadows disappeared...” la folla iniziò immediatamente ad urlare sentendo le prime parole e le accompagnarono senza sbagliare una frase.
Stiles s'interruppe e rise di cuore “ Hey amico pare solo a me o già la conoscono?”

Scott si unì a lui e batté le bacchette della batteria una contro l'altra prima di iniziare a suonare.
Lo stadio parve tremare, erano tutti in delirio ed ogni singola cellula del loro corpo vibrava al ritmo della musica.

He said, -One day you'll leave this world behind , So live a life you will remember.-
My father told me when I was just a child ,these are the nights that never die
My father told me ..[3].
” porse il microfono e lasciò che fosse la folla a cantare.

Senza smettere di muoversi sul palco, mentre sentiva il sudore bagnargli la pelle ed i vestiti appiccicarglisi addosso, la sottile plastica della maschera che gli copriva completamente il viso celarlo al mondo intero, si disse che quello era di certo il miglior concerto di sempre e se fregava se Gerard era irato perché non stavano minimamente seguendo la scaletta già preimpostata.

Non avrebbero seguito le regole. Non quella notte.
Quella sarebbe stata la miglior notte di sempre e doveva far in modo che la diventasse anche e soprattutto per quelli che li avevano seguiti fin dal loro esordio, senza emettere meschinità sul loro volersi tenere anonimi, nascosti sotto i finti volti fatti di granito.

A chi non era importato il fatto di non poter mai vedere il volto delle loro star, di chi si era solo innamorato delle loro voci e non del loro aspetto.

Intonò l'ultimo ritornello prima di completare la canzone con le frasi finali.

These are the nights that never die
My father told me,
My father told me.

Il silenzio ricadde sul palco mentre il pubblico impazziva di ovazioni.
Non riusciva davvero a gestire l'adrenalina che aveva dentro e che gli circolava in maniera più stupefacente dl solito rendendolo – non che questo fosse una novità- più iperattivo del normale.

Stava arrivando alla fine ed in qualche modo faceva male ed era un sollievo allo stesso tempo.

Poteva sentire l'ansia crescere, perché aveva chiesto un favore immenso ai ragazzi quella sera ed ora era terrorizzato dal metterlo in pratica.
Quello che stava per fare, era un chiudere i ponti con il passato ed affrontarlo allo stesso tempo.
Una cosa che non era più stato in grado di fare.

Era la fine di un ciclo e l'inizio di un altro.
Come aveva detto qualcuno di tremendamente intelligente e famoso di cui però non ricordava il nome.
Avrebbe chiesto a Lidya più tardi e prese il coraggio a quattro mani, rivolgendosi di nuovo ai loro sostenitori.

Hey Lisbona! Ragazzi siete stati fantastici stasera! ” urlò nel microfono “ la prossima canzone é davvero molto importante … per me.” A quelle parole le urla della folla andarono scemando, in modo da poter ascoltare quello che il cantante aveva da dire “ La scrissi in un momento davvero di merda e sinceramente non sono ancora sicuro di averlo superato. Dopotutto quando mai si dimentica il primo amore?” Un coro di esclamazioni stupefatte seguì quell'iniziale presentazione che di conseguenza provocarono una risata di cuore da parte di Stiles “ Eh già... anche noi siamo caduti nella dannata spirale delle canzoni d'amore! Ma ragazze non ci sperate! Sono e sarò sempre un disilluso e dopo questa non ci saranno nessunissime parole sdolcinate,quindi godetevela! Questa é The Days! [4]
Ignorò completamente la voce adirata di Gerard nel suo orecchio, non messo al corrente di questi ulteriori nuovi cambiamenti sulla scaletta.

Scott pigiò le dita sui tasti, dando inizio alla melodia.

Le luci si spensero per poi tornare ad illuminare solamente le loro schiene dando modo di tenere i loro volti- privi di maschera!-, nella penombra.

Esclamazioni esultanti provennero dal pubblico mentre vedeva persone sporgersi verso il palco, cercando la possibilità – ignota- di scorgere qualcosa di più.

Sentiva l'adrenalina salire di nuovo ad ogni parola cantata e la musica accompagnarlo in un modo che solo i suoi compagni sapevano fare.
Avevano provato davvero poche volte quella canzone, sempre troppo spaventati da ciò che poteva significare.
La folla incitava la band, si muoveva a ritmo, chiudendo gli occhi poteva percepirli gridare i loro nomi, alzare le braccia al cielo, i visi illuminati dalla foga e dal completo abbandono di ogni decoro.

La testa era completamente vuota come solo quelle parole avevano sempre avuto il potere di farlo sentire.
I ricordi tentavano di distruggerlo, riaffiorando in superficie, ma riusciva a spingerli nuovamente in basso, in un angolo remoto della sua anima non ancora pronto ad affrontarli.
Ancora troppo fragile per venirci a patti.

D'istinto portò le mani in alto assecondando il ritmo pulsante, muovendosi freneticamente per il palco, incapace di rimanere fermo in un posto per troppo tempo.

Sapeva perfettamente che quando tutto si fosse concluso, il resto del mondo li avrebbe travolti,ma in quel momento non gli importava.
Non sapeva se lui lo stava ascoltando.
Non sapeva se la musica facesse ancora parte della sua vita.
Non sapeva neppure come stesse.
Aveva scelto di non volerne più sapere nulla, troppo ferito dagli eventi.
Ed ora quella era la sua accusa e la sua preghiera.
Il suo tormento e la sua liberazione.


Stava arrivando la fine e lui aspettava il vuota che avrebbe comportato, a braccia aperte.
Il baratro li stava per inghiottire ma lo stavano affrontando a viso aperto.
Non si sarebbero lasciati sconfiggere.

Ripeté per l'ultima volta il ritornello, saltò per l'ultima volta sul palco, mentre le grida di giubilo lo avvolgevano, riscaldandolo e dandogli nuove speranze per il futuro.


And these are the days ...” pronunciò per l'ultima volta prima che la sua voce si spegnesse e lasciando che la musica proseguisse il suo corso per i restanti minuti fino a che il silenzio non cadde nuovamente sul palco. Subito dopo non esplosero le acclamazioni della folla in delirio.

Sorrise sollevato e realmente felice dopo quelli che gli parvero secoli.

Allora Lisbona! Cosa ne pensate della mia fase di depressione romantica?” le urla entusiaste della folla furono una risposta più che soddisfacente.


********

4 Maggio
New Orleans, Louisiana .

Il bicchiere di cristallo s'infranse sul pavimento ed il liquido color sangue si sparse come olio.
Quel suono attirò il resto della famiglia nella sua stanza ma solo Laura parve capire il motivo del suo comportamento anomalo.
La sentì mettergli una mano sulla spalla, ma quando lo chiamò la sua voce gli arrivò da lontano.

Conosceva quella melodia.
L'aveva riconosciuta nel momento stesso in cui era stata intonata.

E la voce!
Conosceva quella voce come se l'avesse sempre avuta al suo fianco.

Il volto privo di maschera dava un tono del tutto nuovo e quelle parole!
Gli si conficcavano nel cuore come piccole schegge.

Non é possibile ….” mormorò.

Laura non parve neppure provare a contraddirlo.
Sapeva bene anche lei qual'era la realtà, in quanto gli si stava presentando davanti agli occhi, nello schermo di quel lussuoso hotel privo del calore chiamato casa.

Riconobbe anche lei quella melodia che milioni di volte aveva sentito la band suonare nel garage sgangherato, e rabbrividì.

Stava andando tutto così bene !
Perché le cose erano improvvisamente precipitate?

Derek!” lo richiamò in maniera più forte di prima ed alla fine il fratello parve sentirla.

Si voltò verso di lei e Laura si gelò vedendo il panico in quegli occhi verdi.
Pareva sul punto di uscire fuori di testa e non era nemmeno tanto sicura che non fosse così lontana dalla realtà.

Derek calmati...” non negò la possibilità o la certezza su chi fosse davvero il cantante dei Masquerade, in quanto lei per prima ci credeva.

Era tutto … troppo una coincidenza per esserlo sul serio.

La sua voce uscì di nuovo dallo schermo attirando l'attenzione di tutti su di esso, mentre una telecamera lo inquadrava quanto più vicino potesse, nonostante il volto fosse ancora in penombra.

<< Allora ragazzi!>> iniziò mentre le labbra si stiravano in un sorriso << A quanto pare abbiamo concluso! >>

Urla e fischi si propagarono per lo stadio chiedendo il bis ma il cantante scosse la testa << No sul serio amici, siamo tutti distrutti! Ed inoltre, a malincuore ho un altro annuncio da fare stasera.>>

La folla si quietò improvvisamente come pronosticando qualcosa che non andava.
Il cuore di Derek prese a battere come un pazzo.

<< Di comune accodo, io e la band … abbiamo deciso di prenderci una pausa di un anno.>>

Come previsto esclamazioni di diniego si scatenarono tra il pubblico in un boato assordante che solo la voce dl cantante riuscì nuovamente a calmare.

<< Vi prego ragazzi ascoltatemi!>> urlò nel microfono per farsi sentire << Vi giuro che ne abbiamo davvero bisogno … non vi mentirò dicendo che l'idea di scioglierci non ci sia mai passata per la testa...>>

Di nuovo le proteste si sparsero con la forza di un tornado.

<< Ma vi possiamo assicurare che torneremo a cantare in quanto questa é la nostra vita!>> disse allargando le braccia ad indicare la folla ed il palco << quindi se davvero ci tenete a noi spero che ci aspetterete di nuovo su questo palco, quando saremo pronti a tornarci! Buonanotte a tutti e grazie mille di tutto!>>
Detto questo fece un inchino da teatro e sparì dietro le quinte.

Derek ormai ne era certo.

Era lui.

Se il sentirlo cantare gli aveva messo il dubbio, ora sentirlo parlare gli aveva dato la certezza.
E sapeva anche che l'ultima canzone era un accusa verso di lui.

Non si dava così tanta importanza ma … quella musica l'aveva composta lui stesso.
Quindi aveva prove tangibili per affermarlo.

Era dannatamente ironico che la band di cui si era immediatamente innamorato fosse la sua vecchia band del liceo.
Ironico che al clou della loro carriera musicale avessero decisamente prendersi una pausa forse duratura.

Si ritrovò a sorridere amaramente al vuoto.

Davvero,davvero ironico.

Ma da Stiles dopotutto.









[1] Oh you do not judge you do not have to imply, Not play with me!
No, I did not give up and I will never surrender no! You know that a flower can bloom from salt,like a song that goes!I am free and no one will defeat me no! You will not have me so ...”

E' la traduzione ingelse della canzone di Zucchero “Non mi avrai” usata nel cartone “Spirit cavallo selvaggio.

[2] Citazione della canzone degli One republic “ Come Home”.

[3] “The Nights” canzone di Avicii.

[4] “The Days” canzone di Avicii.
   
 
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