Come chiunque, non sono perfetto, anche se troppo spesso tento di esserlo.
Sono molto autocritico e penso sempre di non "fare" o "esserer abbastanza"anche se è un concetto sul quale lavoro anche attraverso il sostegno di una persona competente di psicologia, con cui sto affrontando un percorso psicoterapeutico .
Non penso di stare cercando di cambiare il mio "io", bensì di far sì che io non prenda certe scelte piuttosto che altre a causa dell'ansia per le mie insicurezze,per poter vivere la mia vita a pieno e senza freni come meglio desidero.
Sostengo fortemente l'ideale che l'insicurezza esista per farci notare quando stiamo avendo paura, per tenerci lontani dai pericoli e -per così dire- dai guai. Perciò non ignorerò mai i miei timori; ne terrò conto ma non mi farò mai più prendere dal panico a causa loro.
Nel mio passato -dunque anche nella mia infanzia- tutti i miei comportamenti erano perennemente condizionati dallo spaventoso giudizio degli altri.
Le cose ora sono cambiate,anche se le difficoltà crescono,sono più sicuro di me anche grazie all'aiuto di molte persone mi stanno accanto.
Tra cui la mia famiglia - con una moltitudine di divergenze-, il mio terapeuta e la mia migliore amica.
Ritengo che lei sia in primis quella che ha contribuito maggiormente a rendermi la persona che sono, attraverso mille esperienze fatte insieme.
Il salto di qualità penso di averlo fatto quando ho cominciato il liceo, con una nuova classe,con dei nuovi compagni di classe con cui mi trovo molto meglio rispetto a quelli della scuola media.
Le relazioni interpersonali sono migliorate notevolmente, sia riguardo le mie vecchie conoscenze, sia con le persone appena incontrate.
Sono molto più "spigliato", nel senso che riesco a dire quello che penso e lo faccio senza preoccupazioni dell'opinione che ha l'interlocutore su di me.
Questo è realmente una delle cose più importanti per me: essere libero.
E adesso penso proprio di esserlo.