COSA SUCCEDE QUANDO I GENITORI NON DANNO IL BUON ESEMPIO

Gray non capiva proprio.
Perché diamine il preside li aveva mandati a chiamare?
Era convinto di aver detto tutto ai gemelli, di aver spiegato loro che non dovevano usare i poteri a scuola e di fare i bravi.
Mai una lamentela.
Ottimi voti e curriculum perfetti.
Quindi perché il preside della scuola aveva mandato a chiamare lui e sua moglie?
Odiava i colloqui.
Perché era costretto non solo a VESTIRSI, ma anche a vestirsi bene.
E Luvia ne approfittava sempre per rifilargli qualche completo elegante, perché, a detta sua, faceva RISALTARE I SUOI MUSCOLI…non che a lui fregasse qualcosa. Se fosse stato possibile, si sarebbe presentato in boxer.
Arrivarono all’ufficio del preside perfettamente puntuali.
Apparentemente, sembravano la coppia perfetta, col matrimonio perfetto.
Ovviamente, se qualcuno avesse scoperto tutte le denuncie per nudismo del marito e tutti i congegni strani che teneva la moglie sotto il letto si sarebbero ricreduti in un istante.
Entrarono già pronti a qualunque cosa…o almeno credevano.
I gemelli Chrystal e Blue se ne stavano seduti e imbronciati di fronte alla scrivania del preside, il primo con solo l’intimo addosso e il secondo con segni di graffi per tutto il corpo.
“Ciao ma’, ciao pa’” fecero in coro, evitando gli sguardi interrogativi dei genitori.
Il preside, sconvolto, si diresse deciso verso di loro: “Spero abbiate delle spiegazioni”, disse, gli occhi scintillanti d’ira a stento repressa.
Luvia, senza capire, chiese: “Spiegazioni per cosa esattamente? Hanno combinato qualcosa di strano?”
“Strano? Strano?!? Questi due teppisti sono stati trovati uno nudo per i corridoi dell’edificio, e il secondo negli spogliatoi femminili, a fare fotografie!!! Vi rendete conto della gravità della cosa?” sbottò quello, il faccione tondo livido di rabbia.
Gray alzò le spalle: “E allora? Avranno avuto caldo, no?”
Chrystal rise, togliendosi anche i boxer per enfatizzare il concetto.
Il preside fissò il mago, la mascella quasi a terra.
Luvia, intanto, fissava seria Blue: “Insomma! Quante volte te lo devo dire che, se devi pedinare qualcuno, lo devi fare senza farti beccare? Guarda tuo padre! Non si è mai accorto di me…”
“…ehm, a dire il vero la tua presenza era abbastanza notabile”, fece per dire quello, ma la moglie lo zittì, stizzita.
“Quindi, perché ti hanno beccato?” terminò lei, fissando severa il figlioe ignorando completamente lo sguardo sconvolto del preside.
Quello alzò le spalle: “Che ci posso fare? La figlia di Zio Zille ha un fiuto da paura, se non me la fossi data a gambe, parole sue, mi avrebbe riempito il c*** di chiodi!”
Fuori di sé, il preside decise di chiamare i servizi sociali.
Quella famiglia era matta?
Ma cosa insegnavano ai loro figli?
Quando gli agenti perquisirono l’appartamento della Famiglia Fullbuster, non vi dico cosa trovarono.
Luvia, con gli anni, aveva collezionato ogni tipo di oggetti più strani e impensabili, completini indecenti all’inverosimile e filmini che manco un maniaco cronico andrebbe a vedersi.
Quando chiesero ai gemelli se i genitori facessero cose strane, quelli scherzando risposero che, ogni notte, si sentivano strano rumori dalla loro stanza e che il letto era stato riparato già una quarantina di volte.
Raccontarono, come se non ci fosse nulla di più naturale, che il loro papà se ne usciva spesso per andare al lavoro dimenticandosi i vestiti e che da grandi volevano essere come i loro genitori.
Sconvolti e senza sapere che pesci pigliare, quelli dei servizi sociali decisero di lasciar perdere, che quella famiglia era ormai irrecuperabile e che era molto meglio starsene alla larga.