Ormai era passato del tempo da quando Conan era tornano ad abitare con i suoi genitori, per così dire, e Shinichi no si era fatto più vivo, neanche a scuola. Ran era preoccupata, per entrambi, si sentiva terribilmente sola senza di lui. Quella mattina non aveva scuola, ma decise comunque di ascoltare la sua sveglia che suonava ininterrottamente e di pulire un po' la casa da tutta la sporcizia che creava il padre.
-Mamma mia, papà! Qui è un porcile! Se viene qualche cliente, scappa anche subito!- lo rimprovera Ran ma Goro neanche la ascolta, era immerso nei suoi pensieri. Da un po' non faceva più il detective-che-trae-le-deduzioni-nel-sonno e questo un po' lo turbava, era preoccupato di perdere il lavoro. Da quando Conan, il suo cosi detto "portafortuna", se ne era andato. Un po' gli mancava il suo essere così impiccione e saputello.
-Papà! Mi ascolti?- urla la mora in faccia al padre spaventandolo.
-Aaaah! Non urlare in questo modo!- ribatte il padre svegliandosi all'improvviso dai suoi pensieri.
-E tu ascoltami quando ti parlo e non pensare sempre alle belle ragazze!- gli risponde Ran nervosa. L'uomo quindi si alza altrettanto nervoso e se ne va fuori in qualche bar a bere per distrarsi.
"Shinichi...dove sei...?" pensa la giovane tirando fuori il cellulare e guardando lo schermo con le lacrime agli occhi.
"Non mi chiami da due settimane e non rispondi al telefono...che ti è successo?" continua a pensare in lacrime e si inginocchia a terra piangendo. In quel momento il cellulare squilla e subito lei risponde pensando subito che sia Shinichi, invece era Sonoko, la sua migliore amica.
-Non starai mica piangendo ancora per quel detective che se ne frega di te?- dice subito l'amica dall'altra parte del citofono, ormai era stufa di vedere Ran andare dietro a qualcuno che non sembrava neanche calcolarla.
-N...non posso farci niente...io lo amo...- sussurra mettendosi una mano sulla bocca tremando mentre con l'altra mano reggeva il cellulare. Cade a terra in ginocchio piangendo e sussurra ancora.
-E anche Conan non si fa più sentire da molto tempo...e mi aveva promesso che saremmo stati in contatto...- dice mentre ripensa a quel dannato giorno in cui Conan se ne era andato.


FLASH BACK
-Ran, i miei genitori domattina vengono a prendermi! Hanno deciso di portarmi a Londra con loro!- annuncio Conan mentre chiudeva il cellulare rientrando nella camera di Ran.
-Sono contenta per te! Però promettimi di chiamarmi se no prendo il primo volo e vengo lì a Londra a prenderti!- sorride la ragazza guardandolo e gli mette un braccio intorno al collo e fa finta di strozzarlo.
-E...ehi...lasciami...te lo prometto...- sussurra ridacchiando poi va a preparare le sue cose. Infine, va a letto presto.
La mattina arrivò presto, troppo presto secondo Ran, che aveva faticato a prendere sonno, era un po' dispiaciuta del fatto che Conan se ne andasse e aveva quel sorriso senza pensieri stampato sul volto. Era come se fosse felice di lasciare tutto per tornare con i genitori. Si alza lentamente sentendo la sveglia suonare e si va a fare una bella doccia, forse dopo una bella doccia sarebbe riuscita a fingere un sorriso più facilmente, anche se non ne era tanto sicura.
"Tutti se ne vanno...e io?" pensa mentre chiude gli occhi sotto la doccia, era nuda, da sola con il suo dolore mentre le lacrime le percorrevano gli occhi e si confondevano con le gocce dell'acqua calda che le percorreva il volto. Nessuno riusciva a capirla, nemmeno la persona che amava. Non sente nemmeno il cellulare che era poggiato sul mobile di fianco al lavandino. Quando esce, nota che aveva due chiamate e richiama quel numero mentre aveva un asciugamano intorno al corpo nudo per tenerlo al caldo.
-Pronto?- chiede qualcuno dall'altra parte del telefono.
-Ciao Eiji, mi avevi chiamato due volte, giusto?- chiede facendo un lieve sorriso un lieve sorriso.
-Oh, ciao Ran! Sì, ti ho chiamato perché da giorni Conan non mi risponde più al cellulare! Sai che gli è successo?- chiede subito Eiji preoccupato.
-Perché lo hai chiamato? Comunque oggi torna a vivere dai suoi genitori!- gli fa sapere Ran sorprendendo il giovane detective, aveva già trovato il farmaco per tornare grande? E come mai sembrava non volergli più rispondere al telefono? Doveva scoprire cosa c'era sotto.
-Ti secca se parto subito e lo vengo a salutare anche io? Mi mancherà quel piccoletto!- finse di avere solo quelle intenzioni.
-Va bene Eiji, vieni pure a salutarl...- stava dicendo ma viene interrotta dal giovane.
-Shhhh...non dirgli nulla...voglio che sia una sorpresa..sono sicuro che gli piacerà...- disse poi la saluta e chiude la chiamata, infine corre subito a prendere il primo aereo per andare da Conan, voleva sapere che succedeva.
Dopo aver fatto la doccia ed essersi vestita, va in camera di Conan per svegliarlo ma lo trova già sveglio con le valige in mano.
-Ran, i miei genitori mi aspettano all'aeroporto tra mezz'ora...ti ho aspettato per salutarti...ma ora devo proprio andare...hanno anche mandato un auto a prendermi ed è fuori ad aspettarmi...- disse con una leggera freddezza, ma il sorriso sul volto, voleva che lei lo ricordasse così, poi si alza e si incammina per andarsene, ma Ran lo ferma.
-Aspetta ancora un po'...per favore...- chiede guardandolo con le lacrime agli occhi ma Conan fu irremovibile.
-Ran, devo andare...devo prendere l'aereo...- disse mentre la ragazza lo trattiene.
-Ma perché devi andare...non puoi restare con me ancora un po'? Perché hai tanta fretta?- chiede piangendo senza riuscire a trattenersi.
-Ran...ti stai comportando come una bambina...sono io qui il bambino...- le fa notare il bambino diventando serio, la giovane spalanca gli occhi e lo lascia.
-Scusami...- sussurra mentre Conan si gira verso di lei sorridendo.
-Allora ci vediamo...prometto di chiamarti appena arrivo...- sussurra poi esce lentamente sussurrando in modo ancora più basso.
-...addio...Ran...-
-Addio, piccolo Conan!- risponde la ragazza salutandolo per poi guardare fuori dalla finestra vedendolo salire su una macchina nera e partire mentre lui neanche la degnava di uno sguardo.
Quattro ore dopo arriva Eiji che entra nella casa della ragazza frettoloso.
-Conan! Sorpres...a...- disse accorgendosi solo di Ran e Goro seduti davanti alla tv.
-Scusa Eiji...è andato via appena dopo che hai chiamato...- disse tristemente Ran e sospira. Eiji, invece, batte un pugno sul muro e, dopo vari minuti, se ne va arrabbiato.
FINE FLASH BACK


-Dai, su Ran...senti...ti va di uscire a fare shopping?- le propone l'amica e lei decide di accettare. Si alza e si va a preparare, dopo una decina di minuti suona Sonoko a casa della giovane e appena la vede uscire la abbraccia.
-Allora me lo fai un sorriso?- chiede Sonoko con il sorriso stampato sulle labbra. Ran fa un lieve sorriso e poi vanno per negozi a vedere un po' le nuove collezioni. Dopo un paio di ore, finalmente Ran si diverte davvero ma mentre camminano su una via di negozi le sembra di vedere Shinichi tra la folla.
-N...non può essere...- sussurra completamente sorpresa e lo chiama.
-SHINICHIIII!- urla a gran voce ma il ragazzo non sembra sentirla, o probabilmente l'ha ignorata e scompare tra la folla.
"Shinichi...perché...?" pensa in lacrime la ragazza.





//eccomi qui con il nuovo seguito di Detective Conan, per il primo capitolo ho pensato bene di rendere protagonista per una volta Ran, che presto tornerà di nuovo a romp…ehm…tornerà in scena e chissà cosa accadrà. Oltre a mettere Ran come protagonista del primo capitolo, ho svelato come Conan è sparito dalla circolazione anche se...non vi rivelo altro. Scusate il ritardo. Grazie a chi mi segue! Spero vi piaccia!!!