Mi risveglio da un sonno scostante, la stanza è illuminta solo da dodici candele bianco spettro, mi alzo, poggio i piedi a terra, il pavimento e freddo come il marmo, mi dirigo silenziosamente in cucina, mi accosto adagiatamente di fianco il frigorifero, lo apro, prendo del latte, appena chiudo il frigorifero m'appare saix, sveglio già a quell'ora, devo averlo svegliato io aprendo la bottiglia di latte. "Xemnas desidera parlarti". Mi dice calmo, afferra repentinamente la bottiglia che avevo in mano e la beve tutta d'un fiato, scompare nell'oscurità. Torno in camera e mi vesto, curioso di sapere cosa volesse Xemnas a quell'ora, temevo avesse scoperto tutto, a partire dal mio desiderio di conquista e di presa di possesso dell'organizzazione. Una volta vestitomi esco diligentemente dalla mia camera, nel corridoio incontro Marluxia, che mi fa un cenno con l'occhio, ancora più confuso mi dirigo verso la sala dei troni. Appena entrato vedo Xemnas che mi squadra da capo a piedi dal suo trono, si slancia verso di me con uno scatto felino, ed in pochi secondi me lo ritrovo steso su di me, che mi punta contro la sua lama luminescente, con la coda dell'occhio riesco a vedere Marluxia che si lancia contro il superiore, colpendolo all'anca sinistra, mentre Xemnas è a terra tramortito, Marluxia mi passa la mia fedele arma, il lexicon, Xemnas ripresosi si scaglia contro di me, riesco però ad illuderlo sparendo di colpo. Xemnas adirato grida: "Ti ho scoperto Zexion! Sei tu colui che cospira contro di me!" "Ma bravo, sei riuscito a capirlo finalmente!" gli dico ancora nascosto. "Saix! Trovalo!" ordinò cruento il superiore, Saix apparì dietro di me, io, per lo spavento gli lanciai contro il Lexicon, lo mancai, il lexicon colpì in pieno l'occhio destro(o il sinistro?) del tiratore libero Xigbar, infuriato si lanciò conto di me e mi percosse in modo aggravato, svenni, mi risvegliai nel mio letto pieno di fasciature, a bordo letto c'era Marluxia, che, vedendomi risvegliato disse: "Non preoccuparti amore mio, d'ora in avanti conquisterò io l'organizzazione per te", detto questo, sparì, e rimasi solo, solo con le mie dodici candele bianco spettro...