Serie TV > Elisa di Rivombrosa
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Autore: SusyToma    21/12/2015    0 recensioni
Agnese e Andrea festeggiano il Natale a Venezia da marito e moglie con prole a seguito.
Mi piace immaginarli genitori di bambini che crescono felici e sereni grazie all'ambiente sereno e pieno d'amore che loro sanno regalare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Agnese Ristori, Andrea Van Necker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non faceva altro che guardare dalla finestra, avrebbe tanto voluto vedere la neve ma sembrava che il suo desiderio non sarebbe mai stato realizzato.
Si strinse più forte lo scialle e pensò, che il freddo invece si faceva sentire eccome.
«Avrei dovuto immaginarlo che ti avrei trovata qui».
Agnese Ristori Van Necker si voltò a guardare suo marito.
C'era una traccia di disapprovazione nel suo tono e non poté fare a meno di sorridere.
«Non dirmi di nuovo che devo stare a letto sto benissimo».
«Non lo dirò, infatti» rispose Andrea Van Necker abbracciandola da dietro e posando le mani sul suo ventre gonfio. Posò il mento sulla sua spalla e guardò con lei dalla finestra prima di aggiungere.

«Dirò invece che di sopra ci sono due diavoletti che chiedono della loro mamma».
«Avevi promesso che li avresti fatti addormentare».
«Si è vero ma temo di essermi distratto con la lotta dei cuscini».
Agnese rise divertita mentre copriva le mani con le proprie.
«Sarai un padre così poco severo anche con lei?».
«Potrebbe essere un lui» - replicò Andrea - «e comunque sono severo solo che è Natale ed è giusto essere più buoni».
«Andiamo di sopra» decide Agnese dandogli un bacio e intrecciando la mano alla sua mentre salivano insieme di sopra.
Vivevano a Venezia da molti anni ormai e per quanto la lontananza da casa era enorme, Agnese era ben felice di aver seguito il suo grande amore lontano da Rivombrosa.
Amava quel luogo dov'era cresciuta, lo stesso luogo che le aveva permesso di incontrare il suo Andrea ma nello stesso tempo era ben felice di intraprendere una nuova fase della sua vita con lui.
Nei letti c'erano due bambini che ridevano sottovoce pensando di non essere uniti.
Quando era rimasta incinta, non avrebbe mai creduto di poter avere due gemelli e invece Andrea era stato il primo a esultare di gioia.
La bambina l'avevano chiamata Elisa in onore di sua madre, una donna che ricordava poco ma che rappresentava per lei l'ideale di donna da usare come esempio.
Aveva ascoltato tante storie su di lei da tante persone, ammirava il suo coraggio e la sua forza che l'avevano condotta tra le braccia di suo padre il conte Ristori.
Il maschietto aveva preso il nome di Jacopo in onore del grande amico di Andrea morto tragicamente per mano del perfido capitano Loya.
Agnese ricordava bene i momenti di terrore vissuti a causa di Loya quando pensava di doversi separare da Andrea per sempre, aveva resto loro la vita davvero difficile ma adesso erano uniti e lei era pienamente felice della sua vita.
«Allora qui? Ancora non si dorme?» domandò Agnese sedendosi su uno dei letti.
«Jacopo mi fa ridere» disse Elisa
«Non è vero» protestò il bambino
«Invece si»
«Invece no»
«Invece basta» - intervenne Andrea - «dovete dormire bambini altrimenti stasera Babbo Natale non arriverà in casa».

Questa sottile minaccia sembrò avere più effetto di qualsiasi tono autoritario, i due gemelli si guardarono prima di zittirsi di colpo.
«Prima ci racconti una storia mamma?» - domandò Elisa - «la storia di mamma e papà».
«Non la conosci a memoria ormai?» domandò Agnese ma accontentò lo stesso sua figlia.

«C'era una volta» - cominciò scambiandosi uno sguardo con Andrea che prese posto all'altro letto - «una principessa che era tornata a casa da suo fratello, un giorno incontrò un bellissimo principe e se ne innamorò».
«Il principe era bravo a usare la spada» - intervenne Jacopo gesticolando con le mani - «e non aveva rivali era il più bravo».
«Però quando incontrò la principessa s'innamorò anche lui per la prima volta» aggiunse Elisa

«La loro felicità però era in pericolo a causa di un orco cattivo che voleva rovinare la loro unione» - disse Agnese - «la principessa pensava che il suo principe non la volesse più ed era tristissima così accettò l'offerta dell'orco cattivo per potergli salvare la vita».
«Il principe però non aveva rinunciato a lei» - intervenne a quel punto Andrea - «e fece di tutto per salvarla dalle grinfie dell'orco».

«Solo dopo aver sconfitto l'orco i due innamorati poterono vivere felici e contenti» terminò Agnese scambiandosi uno sguardo carico d'amore verso suo marito.
Era la loro storia rivisitata per i loro bambini. Infondo la loro era stata come una favola, avevano vissuto mille ostacoli per poter essere felici e non si erano arresi, il loro amore aveva vinto su tutto e tutti e adesso era la moglie e la madre più felice del mondo.
«Non hai detto tanto dei combattimenti» protestò Jacopo
«E nemmeno che il principe e la principessa diventarono genitori di due gemelli» fu d’accordo Elisa
«Adesso è tempo di andare a dormire» - li ammonì Andrea - «vostra madre e il piccolo devono riposare».
«Va bene» cedette Jacopo

«Buonanotte» dissero in coro un attimo dopo e Agnese si chinò a baciare entrambi prima di rimboccargli le coperte.
Andrea fece lo stesso e poi silenziosamente andarono nella loro camera da letto.
«Continui a pensare che sia un lui» - rimuginò Agnese sfiorandosi il ventre - «ma potrebbe essere una lei».
«Non m'importa granché il sesso, mi basta sapere che sia sano e che cresca felice» ammise Andrea dandole un bacio e Agnese sorrise.

«La penso come te»
«So che vorresti la neve, ma non c'è ancora. Posso però darti una bella notizia. Domani arriveranno tuo fratello Martino ed Emilia col piccolo Fabrizio quindi festeggeremo il Natale insieme».
«Non potrei chiedere di meglio» - ammise Agnese stringendosi a lui - «il Natale è la festa che più preferisco al mondo e se vissuta con le persone che più amo è ancora più bello».
«Lo so» - rispose Andrea baciandola tra i capelli - «ti ho già detto che ti amo tanto moglie adorata?».

«Non dopo stamattina» - sorrise Agnese - «ma lo so già, lo so dal primo giorno che mi hai baciata e non sapevo chi fossi».
«E sarà sempre così» dichiarò certo Andrea prima di attirarla a se in un lungo bacio pieno d'amore e di promesse.
   
 
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