Allerdale Hall

Dicembre 1901

Mia adorata,

Mia carissima amata,

Non sai quante volte ho provato a scriverti questa lettera che penso non riceverai mai dalle mie mani. In questo momento stai dormendo in quello che dovrebbe essere il nostro talamo nuziale e che invece presto segnerà la tua fine...Anche se, onestamente, non vorrei. Il tuo sonno è più un torpore provocato dal the e dal veleno che non un vero e proprio riposo. Perché ti sto facendo questo?In realtà lo so ma non lo voglio ammettere a me stesso.

Quanto vorrei poterti raccontare la verità, tutta la verità, del mostro che sono e che hai sposato. Non lo puoi nemmeno immaginare eppure quando mi guardi con i tuoi occhi pieni di dolcezza e affetto, mi sembra di dimenticare cosa sono veramente e di diventare di fronte a te l'uomo che tu credi che io sia...Ma che, mio malgrado, non sono.

La maggior parte del tempo mi sento confuso, intrappolato, come se luce e tenebra combattessero per il possesso della mia anima, del mio cuore e del mio affetto. Non riesco a guardarmi avanti senza guardarmi anche indietro. Per quello che sono diventato, per ciò che ero e per quello che vorrei essere per te. Non meriti tutto questo. Non avrei mai dovuto portarti qui.

Vorrei dire che la colpa e sua ma non posso. Il legame che ci tiene uniti è troppo forte, è un sentimento troppo intenso. Malato, deformato, contorto ma è tutto quello che ho sempre avuto e a cui mi sono dovuto aggrappare per sopravvivere, prima di incontrare te. Dovrei raccontarti delle altre...Nessuna era come te...Nessuna...L'idea iniziale non è stata mia ma la disperazione e il bisogno ci ha portati a questo orrore. Mi pento di quello che è accaduto a quelle povere donne, alle vite spezzate e al dolore che abbiamo provocato. Ma non avevamo scelta. Poi sei arrivata tu. Così giovane, così ingenua, così pura...Non so come hai fatto, ma sei riuscita a far breccia nel mio cuore ferito e mi hai dato speranza. Un'orribile e dolorosa speranza.

Se solo fosse andata diversamente. Se avessi avuto una vita più serena, piena di amore nonostante tutto, come è stata la tua...Anche se hai sofferto molto e stai ancora soffrendo per colpa mia, anche se non sai veramente quanto è grande la mia colpa, non ti sei lasciata andare. Mai. Ti vedo sorridere anche se di motivi per sorridere ne hai ben pochi ora che stai morendo. Vorrei prenderti per mano e portarti via, ricominciare da un'altra parte, ma non posso. Le mie catene mi tengono qui, legato a questa casa, dove tutto è cominciato.

Sono un codardo, perché già so che questa lettera non ti arriverà mai. Non ho abbastanza coraggio per porre fine a tutto questo o per separarmi da lei. Eppure ci sei tu, che mi fai venire voglia di tornare a vivere, di aprirmi a nuovi sogni...Una famiglia con te...Un sogno meraviglioso e impossibile da realizzarsi.

Forse un giorno riuscirò a ribellarmi, riuscirò a liberarmi e a fuggire con te.

Ma non ora. Ora regalerò queste mie parole alle fiamme del camino che, sotto forma di polvere le daranno al vento...

Adesso tornerò da te, sebbene sia difficile non esprimere con tutto il mio essere l'amore e il desiderio che provo per te...Ma questa è una tragedia già scritta e io sono solo un'attore la cui parte è già segnata. Così come la tua..

Con tutto l'amore e l'affetto del mondo,

Tuo per sempre

Thomas