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Autore: GabrielleWinchester    22/12/2015    8 recensioni
In concomitanza delle vacanze natalizie, per alleggerire l'atmosfera, ecco a voi una mia breve favoletta su Niveo, un piccolo fiocco di neve viaggiatore...Buona lettura a tutti voi :-)
Dal testo: "Voleva girare il mondo Niveo, non voleva essere un semplice pupazzo di neve, voleva essere un fiocco di neve avventuroso, uno di quelli che sfidava il calore del sole o semplicemente la stretta di una mano. Voleva conoscere nuove sensazioni e nuovi saperi, voleva vedere la gioia dei bambini nel constatare che era arrivato l’inverno, che era arrivata la stagione degli abbracci e delle mani attaccate al marmo del camino, un calore affettuoso, il fruscio delle pagine di un libro e i vecchi rancori ormai dimenticati come legni secchi."
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera a tutti,
in concomitanza delle vacanze invernali e che a Natale si dovrebbe essere tutti più buoni, ecco a voi una favoletta senza tante pretese e con tanto cuore, scusandomi in anticipo per eventuali errori presenti nel racconto ^_^ Ringrazio di cuore tutti coloro che la leggono e la leggeranno, tutti coloro che la recensiscono e la recensiranno, tutti coloro che mettono e metteranno le mie storie tra le seguite, le preferite, ricordate e da recensire e tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :-) Buona lettura :-) Gabrielle :-)

                                                                      Niveo-Il fiocco di neve viaggiatore

C’era una volta,
un piccolo fiocco di neve, agglomerato di molecole d’acqua, era freddo che scaldava il cuore, complesso nella sua struttura semplice. Era leggero e delicato, volteggiava libero e spregiudicato. Scendeva dalle nuvole il piccolo Niveo, fiocco di neve viaggiatore, con mille sogni e progetti, destinati a sciogliersi al sopraggiungere della primavera.
Voleva girare il mondo Niveo, non voleva essere un semplice pupazzo di neve, voleva essere un fiocco di neve avventuroso, uno di quelli che sfidava il calore del sole o semplicemente la stretta di una mano. Voleva conoscere nuove sensazioni e nuovi saperi, voleva vedere la gioia dei bambini nel constatare che era arrivato l’inverno, che era arrivata la stagione degli abbracci e delle mani attaccate al marmo del camino, un calore affettuoso, il fruscio delle pagine di un libro e i vecchi rancori ormai dimenticati come legni secchi.
Un piccolo gatto nero lo osservò curioso, cercò di afferrarlo con le sue zampine morbidose ma il vento lo soccorse e lo fece fuggire via e Niveo fu divertito e rammaricato dall’espressione del felino. Con passo incerto avanzò una bambina, sembrava un’astronauta che esplorava un nuovo pianeta, accarezzò il gattino e si beò delle fusa, melodia di un piacere affezionato, l’emblema che l’amore può avere mille sfumature.
Anche quelle più imprevedibili e assurde.
Nell’aria si respiravano battiti di festa, gli alberi di Natale erano scintillanti, erano pilatri vegetali o di plastica decorati con palline colorate, piccoli Universi in formato tascabile e tangibili.
La città brulicò di persone che si affannavano nei negozi, le braccia cariche di regali, l’entusiasmo contagioso dei bambini e la rassegnazione dei genitori, ormai consapevoli di dover soccombere alle richieste assurde dei figli.
Le vetrine erano piene di novità tecnologiche, quelle novità che rendevano il mondo interconnesso ma disconnesso nella vita reale, dita che si agitavano su una tastiera immaginaria ma che non sapevano toccare il cuore della persona amata.
Nativi digitali ma analfabeti di emozioni.
Scendeva dalle nuvole il piccolo Niveo e si mise a parlare con una pallina di Natale.
Si chiamava Rosita ed era felice.
Sapeva che era una felicità effimera ma che gioia sublime essere attaccata a un albero ed essere il simbolo di unità e amore.
Niveo conobbe pupazzi di neve dai nasi fatti con carote andate a male ma plasmati dalla gioia di persone che con il nulla avevano costruito il tutto.
Quel tutto che non si comprava con i soldi ma con i sorrisi, quei sorrisi che ti rendevano la persona più ricca di questo mondo.
Volteggiò liberamente e si rese protagonista di mille avventure, speranze e sogni.
Niveo era un fiocco di neve viaggiatore.
  
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