Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
Segui la storia  |       
Autore: Sea    22/12/2015    2 recensioni
Il ragazzo della biblioteca è il classico esempio di ragazzo emarginato, lontano dalla società e dai contatti amichevoli, ma dietro il suo aspetto e i suoi modi c'è una storia complessa, una grave perdita. La vita sembra essersi stancata di lui, ma Ed continua ad andare al lavoro e a combattere contro il suo patrigno e il suo fratellastro per non perdere l'eredità di suo nonno: la sua casa. Sua nonna e la sua chitarra sono le uniche cose che gli restano, ma gli eventi prenderanno una piega inaspettata e tra un lavoro e l'altro, Marina entrerà prepotentemente nella sua vita.
Ecco una nuova storia dopo Afire Love! Spero di non deludere le aspettative. :)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





 
XXXV



 
“But to look beyond the glory is the hardest part,
[Ma guardare oltre la gloria è la parte più difficile,]
for a hero's strength is measured by his heart.
[perché la forza di un eroe si misura dal suo cuore.]
Like a shooting star, I will go the distance.
[Come una stella cadente, io andrò lontano.]
I will search the world, I will face its harms.
[ Cercherò nel mondo, affronterò i suoi pericoli.]
I don't care how far, I can go the distance
[Non mi importa quanto, io andrò lontano]
Till I find my hero's welcome, waiting in your arms.
[finchè non troverò il mio benvenuto da eroe, che mi aspetta tra le tue braccia.]

 
[Go the Distance – Michael Bolton]
 


 
Due anni dopo.
 
  • No, qui non mi piace. Che ne dici dell’altra parete?
La voce di Marina rimbombava nel salone, l’odore di vernicie ancora permeava l’aria.
Aveva deciso che la sua casa avrebbe avuto le pareti bianche, così da poterle decorare come preferivano.
  • Prova sul caminetto.
Parlava dal divano, continuando a scrivere sulla sua agenda, sempre la stessa.
Da quando era partito con Stuart Camp, per tentare la fortuna, sembrava passata un’eternità, ma ne era valsa la pena: aveva suonato nei peggiori locali di Londra, era stato rifiutato da tutte le etichette a cui si erano rivolti, ma nel giro di un anno era riuscito a riempire il Madison Square Garden e da lì era stato tutto in discesa.
Era stato notato da un discografico ed aveva inciso il suo primo album. Le canzoni che conteneva erano tutte ispirate a Marina.
Alcune le avevano scritte insieme, altre le aveva scritte da solo, ma le migliori le stava conservando per un eventuale secondo album che, secondo Stuart, sarebbe arrivato presto. Per questo, mentre Marina tirava fuori le loro cose dagli scatoli, era costretto a lavorare.
Grazie al successo di ‘+’ era riuscito a restituire tutti i soldi alla banca e a ricostruire la sua casa. Certo, ci era voluta un’eternità e Marina aveva dovuto seguire i lavori per conto suo, ma ora il fuoco scoppiettava nel camino e lei si aggirava per la casa come se quello fosse il suo posto nel mondo.
  • Ci hai azzeccato, è perfetto.
Marina lo guardò, ma trovò soltanto la sua testa rossa piegata sull’agenda.
Sapeva che ce l’avrebbe fatta, ma non credeva che il successo sarebbe stato così repentino. Quando tornava a casa non potevano quasi mai uscire, troppi fan, troppe foto.
Però – e sorrise, al pensiero – era cresciuto e non era cambiato. Era sempre il suo Edward, il suo eroe. Ce l’aveva fatta. Aveva mantenuto la promessa.
Aveva superato le sue paure, aveva scommesso tutto fino alla fine ed ora guardalo, così bello senza lividi sul viso, gli occhi più luminosi di sempre.
I suoi premi erano in mostra sulle mensole.
Edward era il suo punto di riferimento, la dimostrazione che ognuno scrive il proprio destino.
Quando lui finalmente alzò gli occhi, con l’aria distratta, trovò il suo sorriso.
  • Perché sorridi? – chiese, con innocenza.
Marina si avvicinò a lui, prese l’agenda dalle sue mani e la mise via, per poi sedersi sulle sue gambe.
  • Perché sono felice. – rispose.
Edward sorrise, riportando la mente al passato, al giorno in cui l’aveva conosciuta: non avrebbe mai scommesso che a qualche anno di distanza lei avrebbe portato un anello di fidanzamento al dito e avrebbero ricostruito la sua casa, il suo lavoro, la sua vita.
Quando Marina era entrata nella sua vita, pensava di aver conosciuto la felicità, di averne colto il significato, ma ora si rendeva conto che si era sbagliato.
Suo nonno aveva ragione, tutto ciò di cui aveva bisogno era una casa, una donna e la convinzione che ogni giorno possa essere il più bello della tua vita. Era questa la felicità: vivere per lei.
E Marina lo sapeva. Nei due anni che erano trascorsi, aveva pensato di non riuscire a sopportare la sua assenza, ma quando lui tornava a casa e vedeva la stanchezza e la preoccupazione sul suo viso, capiva che Edward era un eroe.
Per tutta la sua vita aveva lottato e non si era mai arreso. Né Ben, né Jef, né l’assenza di una famiglia, di una casa, di un lavoro, l’avevano abbattuto. Aveva combattuto e lo aveva fatto anche per lei.
Era riuscito ad affrontare se stesso, ad affrontare le sue debolezze, ma senza mai dimenticare di essere umano.
Le aveva salvato la vita due volte, aveva messo su una casa per loro, voleva costruire una famiglia con lei, nonostante le mille cose a cui doveva pensare, nonostante il suo lavoro e la lontananza.
Henry, Evangeline, Alice, sarebbero stati orgogliosi di lui, perché aveva fatto il meglio che poteva, sempre. Non aveva mai dimenticato da dove veniva e cosa gli fosse stato insegnato, aveva tenuto viva la loro memoria nelle sue azioni.
Gli ideali che lo rendevano un uomo, erano ancora quelli di cui si era innamorata.
Come direbbe suo nonno, “Il valore di un uomo non si misura dalla forza che possiede, ma dalla forza del suo cuore”. E Edward, dopo tutto ciò che aveva dovuto affrontare, dopo tutto il coraggio e la forza che aveva dimostrato, era un eroe.
Era un eroe per aver affrontato Ben.
Era un eroe per aver sconfitto i suoi demoni.
Era un eroe per aver affrontato se stesso.
Era un eroe per aver corso il rischio.
Era un eroe per aver ricostruito la sua casa con le sue forze.
Era un eroe per aver avuto il coraggio di amare ancora e scommettere ancora su di lei, su di loro.
Paw saltò sul tavolo, esplorando il nuovo ambiente e, ridendo del suo comportamento, si resero conto di essere a casa. La loro casa.
Edward rise, stringendola, pensando a quanto desiderasse sospendere tutto per un po’ e godersi la sua fidanzata e la sua casa, ma non poteva fermarsi.
Anche quella volta avrebbero fatto l’amore fin quando avrebbero potuto e poi sarebbe andato via, in un qualche paese che non aveva mai visto.
Ma era sicuro che ce l’avrebbero fatta e un giorno sarebbe tornato da lei definitivamente.
Insieme a Marina era padrone della sua vita.
Si sentiva in grado di fare qualsiasi cosa.
E se la vita avesse voluto giocare ancora con lui, sarebbe stato pronto.
Non avrebbe avuto paura di rischiare, se Marina fosse stata al suo fianco e avrebbe fatto qualsiasi cosa per averla per sempre.
Marina era la persona che tutti aspettano per tutta la vita, quella che ti insegna a vivere, ad amare e lui aveva avuto la fortuna di trovarla sulla sua strada.
Non si era mai arresa con lui e non l’avrebbe mai ringraziata abbastanza.
Baciandola sul divano che avevano scelto insieme, sapeva che la vita valeva la pena di essere vissuta.
Sapeva che qualunque cosa fosse accaduta, da quel momento in poi, Marina lo avrebbe sempre considerato il suo eroe.
 
Aveva sempre sognato di avere un posto in cui potesse sentirsi il benvenuto, dove qualcuno lo aspettasse, il suo posto nell’universo…ed aveva trovato lei.
Sapeva che ogni ostacolo superato era stato e sarebbe sempre stato un passo in più nella sua direzione, una prova che doveva superare per essere migliore.
Sapeva che ogni dolore ed ogni sofferenza potevano essere affrontati, per arrivare a lei.
Così, quando aveva intrapreso la strada per Londra, buia e sconosciuta, non sapeva cosa ne sarebbe stato di lui, ma confidava che alla fine del percorso avrebbe trovato Marina. Allora avrebbe potuto metterci tutta la vita, ma sarebbe arrivato fino in fondo.
Aveva giurato che non avrebbe più guardato indietro, che non si sarebbe mai arreso, che non avrebbe mai perso la speranza, finchè il suo viaggio non fosse terminato ed era stato così.
Aveva continuato a camminare verso il futuro – verso di lei – finchè non aveva avuto il suo benvenuto da eroe.
 
E lo aveva trovato tra le braccia di Marina
.





 
“Contava solo la loro volontà di amarsi e di accompagnarsi ogni giorno, consapevoli del fatto che la strada non era facile, ma ne valeva la pena.
Aveva imparato che l’unica cosa che conta, nella vita, è l’amore che puoi dare.
La felicità stava tutta lì - in quella di lei.”
 
[Afire Love – Beyond]





Angolo autrice:

E così, è finita.
L'emozione che provo è la stessa che ho sentito pubblicando l'ultimo capitolo di Afire Love ed esattamente come allora, non so come ringraziarvi.
Innanzitutto, è grazie a voi che questa storia è nata, il vostro incoraggiamento è stato il mio carburante e la mia ispirazione, quindi il merito di tutto questo va a voi.
Devo necessariamente ringraziare tutti i lettori, dal primo all'ultimo, per aver seguito la storia fino alla fine e un grazie davvero speciale va a chi ha perso due minuti del suo tempo per lasciarmi un piccolo commento.
imcecy, Huntress of Artemis, Lunastorta_Weasley, Bohnana, NVbc25 e Faithboss, un grazie di cuore a voi, per ogni parola che mi avete lasciato.

Devo, a questo punto, dare i giusti crediti ad una particolare espressione usata nella storia. La frase "Il valore di un uomo non si misura dalla forza che possiede, ma dalla forza del suo cuore" è tratta dal film Disney 'Hercules', dunque non è di mia invenzione, ma è stato il punto di partenza per la scrittura dell'intera storia.
Infatti, la canzone citata all'inizio del capitolo fa parte della colonna sonora del medesimo film.

Tornando a noi, credo che questa sarà l'ultima storia per un po': quest'anno avrò ben altro da scrivere, anche se so che avrò una voglia matta di aprire un nuovo file e cominciare una nuova avventura. Spero, quando il mio lavoro universitario sarà concluso, di poter riprendere la penna in mano e scrivere qualcosa di molto più serio di una fanfiction e non vedo l'ora di poter condividere di nuovo con voi il nuovo e complesso intrigo che se ne sta in un angolo della mia mente, in attesa di venire fuori.

Detto questo, non so cos'altro aggiungere, se non un ultimo e immenso grazie!

Vi lascio con l'augurio che queste feste e il nuovo anno - come tutti gli altri a venire - possano essere pieni di tutto ciò che desiderate e che la speranza non vi abbandoni mai.

Vi auguro che alla fine del vostro viaggio, qualunque sia la vostra meta, riusciate ad apprezzare la bellezza del percorso e possiate conquistare lo stesso sorriso che il ragazzo della biblioteca ha trovato tra le braccia della sua Marina.

Buon Natale e un felice, felice anno nuovo.

Con tutto il mio affetto,

S.



 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran / Vai alla pagina dell'autore: Sea