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Autore: mikilily    23/12/2015    2 recensioni
A Natale puoi... fare quello che non puoi fare mai. Infatti chi se l'aspettava un Malfoy Ministro della Magia e una Granger legismago ammettere davanti a tutto il mondo magico che tra loro c'è stato del tenero. Una storia così... niente pretese spero vi piaccia comunque.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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La festa Natalizia al Ministero della Magia era già iniziata, l’invito parlava delle ventuno ed erano da poco passate le ventitré; poco male, avrebbe fatto un trionfale ingresso era il Ministro della Magia poteva permettersi ogni cosa. Draco amava avere gli occhi puntati su di sé, ora come in passato.
Era certo che questa sera ci sarebbe stata anche lei, visto che, la sua assenza era data per certa Hermione sarebbe andata al galà. Era da più di un mese che lo evitava, da quando si era recata a quella festa con quell’Alan; se avesse potuto, l’avrebbe crucciato senza alcun ripensamento ma era il Ministro della Magia e non poteva usare una maledizione senza perdono.
Eppure odiava quel damerino che girava intorno alla Granger. Detestava tutti quelli che negli ultimi tempi erano stati affiancati alla legismago più importante di tutto il Regno Magico.
Detestava anche lei per aver interrotto la loro relazione o quello che era.
Draco strinse le labbra infastidito ricordando tutte le volte che l’aveva cercata per un chiarimento. La perfetta e impugnabile salvatrice del mondo si era negata sempre nonostante lui fosse la più alta figura dello stato. Con quel suo comportamento gli aveva fatto capire che per lei non contava nulla, l’aveva usato ma non capiva per cosa.
La loro relazione era rimasta segreta e non aveva certo bisogno di lui per emergere, era sempre stata un passo davanti a tutti.
Sesso, poteva essere per il sesso ma ora come ora era certo che l’avesse già rimpiazzato, almeno lei era riuscita a voltare pagina lui invece era fermo come un baccalà.
Inerme.
La Granger l’aveva come epurato, non riusciva più ad andare con le donne.
- Dannatissima strega- sibilò tra i denti avanzando lungo l’ampio corridoio.
- Ministro!- un’inserviente gli corse incontro. – Non lo aspettavamo - disse perplesso – annuncio…-.
- No tranquillo, non ve n’è bisogno- rispose Draco entrando nella sala in cui l’elite del mondo magico Londinese si trovava e non gli ci volle molto per scorgere la donna che possedeva ignara le redini del suo cuore.
Che stupidità stava pensando: lui non aveva un cuore.
*
In molti si girarono verso la grande porta dell’ingresso da cui un elegantissimo e crucciato Ministro della magia faceva il suo regale ingresso. A Hermione morì il sorriso sulle labbra non appena lo vide, le avevano assicurato che lui non si sarebbe stato, invece eccolo lì pomposo e sfacciato come sempre.
Bellissimo.
Non aveva alcuna voglia di ricontrarlo ricordando l’ultima volta che si erano scontrati poco lontano da lì. L’ultima volta che le loro bocche si erano sfiorate.
Mentiva.
Lo aveva evitato come la peste, ogni volta che qualcuno parlava con lei del bastardissimo Primo Ministro, volutamente cambiava argomento. Perfino sentirne parlare male la rendeva nervosa come se le persone potessero intuire cosa c’era stato tra loro. Cosa ancora provasse per lui.
Max era stato sacrificato per nulla e le spiaceva tantissimo, ma Draco aveva come arso via ogni cosa intorno e dentro Hermione.
- Legismago Granger - era rimasta pietrificata, Draco l’aveva individuata immediatamente e senza alcuna vergogna si era avvicinato a lei.
Harry che era rimasto al suo fianco era senza parole e anche Ginny, sua moglie da quasi tre anni era scioccata, da quando Malfoy si avvicinava a loro a Hermione come se tutto il resto del mondo non contasse.
- Ministro - rispose la Granger sollevando lo sguardo per incontrare gli occhi grigi e magnetici del Ministro Malfoy.
Ciao stronzo, avrebbe voluto urlargli ma non osò non con i suoi amici lì accanto e l’intero mondo magico a gustarsi quella stranissima scena.
Draco storse il naso non appena sentì quel tono irrisorio con cui lei era solita deriderlo.
Merlino, quanto l’avrebbe piacevolmente messa all'angolo e sottomessa a se, se solo fossero stati soli, invece era nel bel mezzo di una festa di Natale e lui era perfino il padrone di casa.
I suoi occhi si mossero velocemente sul corpo della donna soffermandosi un attimo più del lecito sul suo generoso decolté per poi ricomporsi e soffermarsi sul suo viso contratto e pallido.
Era nervosa e questo non fece altro che inorgoglire Draco, era tesa e lui ne era la causa.
- Finalmente riesco ad avere l’onore di incontrarla, sono mesi che la mia segretaria cerca di contattarla; Deve avere tanto lavoro per non avere nemmeno un secondo di tempo per il suo Ministro-
Il tono di Draco era pacato e gelido come il solito.
Hermione sorrise imbarazzata nello sgomento generale, lei sapeva a cosa lui si stesse riferendo.
  • - Mi spiace averle causato disagio, ma sa io lavoro a differenza del resto delle persone che lei conosce -
Draco assottigliò lo sguardo: era furioso. Bastò un attimo a Harry per intuirlo e accorrere in aiuto della sua migliore amica.
- Malfoy , Hermione non intendeva …- disse il capo del dipartimento Auror ma le parole gli morirono in gola non appena il Ministro della magia gli rispose.
- Fatti i cazzi tuoi Potter - sibilò il Ministro muovendo un passo verso la legismago che non sembrava affatto turbata dalla situazione.
- Sei qui sola spero?- la domanda arrivò come uno sbuffo rabbioso. Hermione sentì un brivido percorrerla tutta, quello era un brutto sogno, non poteva essere vero, Malfoy non avrebbe mai dato scandalo non lì, non con lei almeno. Quello che c’era tra loro era stato solo sesso, stupendo certo ma ora solo un remoto ricordo.
 Intorno a loro si fece silenzio, tutti si fecero attenti. Non era consueto vedere il Ministro dialogare con quella che un tempo era considerata la sua nemesi. In molti sapevano che cordialmente i due si continuavano a detestare. Nessuno faceva mistero di non apprezzare l’altro, mai un elogio, mai un incoraggiamento, la Granger era perfino scesa in campo per appoggiare il rivale politico di Malfoy durante la campagna elettorale che l’aveva poi portato a ricoprire la carica di Ministro della Magia.
-Cosa…-
- Sei sola?-
- Draco…- disse - Malfoy - si corresse all’istante sconvolta per quella assurda situazione. Che cosa voleva dimostrare, perché stava dando spettacolo. La voleva forse umiliare davanti a tutti?
Certo era per quello, che cosa pensava.
- C’è quello?- Draco era come impazzito era più che palese , Hermione ne ebbe la conferma in quell’istante.
Anzi nell’istante dopo quando la baciò senza nessuna vergogna davanti a tutti.
**
Harry sgranò gli occhi incredulo Malfoy stava baciando Hermione davanti a lui e lei non lo aveva ancora schiantato.
*
Draco si avventò sulle sue labbra come fosse un assettato davanti ad una sorgente. Salazar com'era morbida la sua bocca, com'era invitante il suo profumo.
Sapeva che quello era un azzardo, presto o tardi l’avrebbe schiantato ma non gli importava ormai non aveva più nulla da perdere se non la faccia e quella l’aveva persa pochi istanti prima.
Si doveva riprendere la Granger assolutamente perché sarebbe impazzito, lo aveva capito dopo un mese di agonia nel quale si ripeteva, quasi come auto-convinzione, che ne avrebbe trovate mille migliori di lei.
Era stata un’idiozia, nessuna riusciva a competere con quella strega cocciuta e sexy, puntigliosa e arrogante, dannatamente petulante e onnisciente.
La voleva ed era disposto a tutto per averla.
- Stupeficium - il primo ministro atterrò nel bel mezzo della sala nello sgomento generale, i presenti erano increduli e perfino Harry Potter.
Hermione Granger respirò affondo prima di incamminarsi nel punto in cui era atterrato Malfoy, la bacchetta tra le mani e un’espressione furiosa dipinta in viso.
I suoi occhi osservarono il ministro che proprio in quell’istante riprese conoscenza e con sdegno lo superò senza nemmeno degnarlo di una parola.
Malfoy ghignò, sapeva che era lei la donna della sua vita solo Hermione Granger aveva le palle di sfidarlo senza paura e per questo che la voleva e per altre mille motivi.
- Ministro sta bene?- domandò un vecchio pezzo grosso del ministero.
- Sì tranquillo signor Smith –
- Grande donna il legismago Granger, un poco bisbetica…-
- Già – rispose Draco alzandosi da terra sotto lo sguardo sgomento dei presenti, così senza preoccuparsi di trattenersi ulteriormente uscì pronto per inseguirla ancora, ma questa volta avrebbe giocato sporco.
Ancora più sporco perché se in molti ora pensavano che fosse caduto per mano della Granger nessuno immaginava che era proprio quello il suo intento, rendere partecipe l’intero mondo magico della loro relazione.
Se la doveva riprendere a ogni costo perché quella era l’unica opportunità che aveva di riprendere in mano la sua vita.
- Hermione perché scappi?- l’aveva presa di sorpresa materializzandosi proprio all’uscita.
- Sei un imbecille - ripose la donna senza mezze misure, come hai osato mettermi in ridicolo in quel modo-
- Avresti dovuto trovare un attimo per me, invece di inventare le scuse più assurde per evitarmi-
- Lo sapevo era solo una vendetta, immagino che divertimento e cosa giova tutto questo alla tua posizione. Ti sei fatto schiantare da una mezzosangue, - gli ricordò acida - per quelli lì dentro ti ho in pugno…-
- Prima non mi hai risposto stai veramente con quel damerino con cui sei stata fotografata lo scorso weekend ?-
Hermione rimase basita, a Draco importava solo sapere se la foto con Alan fosse vera o no. Alan come Max però erano solo amici
 Perché , non c’era motivo?
- Che t’importa?-
- M’importa- rispose lui. –Oh certo non ti va essere sostituito così celermente… si sto con lui – aggiunse cattiva inventandosi ogni cosa.
Draco sentì il freddo invaderlo, fece un passo indietro come scosso.
- Hai vinto tu- disse ormai a una spanna da lei - credo sia più che evidente-
Hermione deglutì sonoramente, sconvolta.
-Non sapevo ci fosse una battaglia in corso- rispose.
Draco arricciò il naso e poi osò fare la domanda che più temeva di fare- sei stata con lui? – chiese giusto per umiliarsi ancora.
 Che diavolo stava facendo, non voleva saperlo. Doveva oltraggiarla e andare via, invece era come pietrificato in attesa di essere annientato dalla sua confessione.
- Oh Merlino- disse Hermione prima di prendere l’iniziativa e chiarire che era solo una vendetta, stupida, crudele e inutile. Lo baciò ammutolendolo e finalmente dopo tanto tempo si lasciò andare.
**
Il Manor era silenzioso nessuno sapeva che erano soliti rifugiarsi lì. Draco viveva a Londra e usava la vecchia casa di famiglia solo per lei, soprattutto perché sapeva bene che mai nessuno avrebbe mai immaginato che una come la Granger ci avrebbe più rimesso piede. 
- Che cosa intendi fare?- domandò - questa sera hai dato spettacolo e domani tutti i giornali parleranno di quello che è successo tra di noi-
- Dici che già sanno che siamo finiti a letto nuovamente- replicò Malfoy stiracchiandosi.
- Cretino - replicò Hermione riservando all’uomo un occhiata truce – sai di cosa parlo, la tua scenetta al galà è stata veramente…-
- La tua faccia ma soprattutto quella di Potter sono valse l’impresa -
- Lo hai fatto solo per questo?- domandò gelida.
Draco la guardò un secondo e poi sorrise.
-Riusciremo a stare in pace per due minuti senza litigare come cane e gatto?- domandò lui.
Hermione sgranò gli occhi ma poi non riuscì a trattenere una risata.
- Impossibile è proprio per questo che…- Draco si fece attento ma la donna si blocco immediatamente.
-Ti amo anch’io Hermione - ammise ben sapendo che se non lo avesse confessato tra loro non sarebbe mai cambiato nulla e lui voleva assolutamente cambiasse, lei doveva essere sua per sempre.
Gli occhi della donna brillarono e un sorriso dolce si disegnò sulle sue labbra.
-Ne sono felice Ministro, anche perché presto le darò un figlio - rispose lei ma Draco non riuscì a dire nulla perché lei gli tappò la bocca con un bacio e un altro bacio ancora…
 
 
 
 
 
 Spazio Autrice.
Ecco non sono scomparsa, anche se in realtà visto che non più segni da mesi potreste averlo pensato. Sono iniziate le vacanze e io come aggravante mi sono presa la varicella... Che sfiga. Comunque ecco una piccola cosa , potrebbe ricondursi a una vecchia o.s. : Il cigno nero e magari se vi va andate a leggerla. Kiss 
   
 
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