Seduta sulla mia malinconia a piangere come una fontana.
Ho dimenticato come si vola sopra nei cieli.
Ho dimenticato come si muore e come si vive pure.
Passo le mie dite tra i miei capelli soffici.
Blocca con la mano sinistra la bocca: per non far uscire nessun suono; non voglio che mi vedono così in ospedale.
Ho il cuore a mille, che vorrebbe uscire dal mio petto, per scappare più lontano possibile.
Vorrei ridere così forte, per tappare questa sofferenza così atroce.
Sono come una foglia appassita durante il tempo, che nessuno se presa cura da tempo.
Mi dondolo così fortemente da farmi pena da sola.
Mi ha lasciato nell'inferno totale.
Maledico per aver offerto tutto il mio cuore.
Ho un odio profondo: da far rabbrividire l'inferno stesso.
Non mi basta più nulla, no; voglio stare bene.
Il sangue ho buttato, la pazienza, il tempo e l'anima. Con un calcio sulle chiappe: sono stata ringraziata.
Le lacrime scendono con lentezza, lungo il mio volto infelice.
Devo farmi forza; di combattere non ho voglia più; stanca per tutto sono; vorrei solo scomparire come un mago. 
La realtà sta qui, alla fine non c'è scampo.
La lancetta dell'orologio: risuona nella mia testa.
Dei vuoti enormi infiniti ho, come l'universo stesso. 
Non ci sono più con la testa, che sta per i fatti suoi.
"Sono forte". Prendo in giro a me stessa.
Una piccola luce vedo in me, quella fiamma universale che da la forza per combattere.
Mi asciugo le lacrime; il lavoro chiama e non posso fermarmi ora.

Buona lettura.
Spero vi piaccia.
Narutotun.