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Autore: Geh__    24/12/2015    1 recensioni
Sono passati 10 anni da quando Jacob e Evie Frye hanno liberato Londra dai Templari e i due gemelli continuano il loro lavoro da Assassini, portando nuove conoscenze. Una di queste è Angel Richardson, una semplice libraia che per loro si potrà rivelare molto più.
Un'aiutante, un'amica, una sorella, un amore.
1888
«Dottore, potrò aver subito un trauma, ma il mio cervello funziona ancora e credetemi so cose su di voi che potrebbero rinchiuderla in prigione a vita. Oh, è paura quella che vedo? Ne avrà ancora di più quando avrà tutta Scotland Yard alle costole se non mi farà uscire.»
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evie Frye, Jacob Frye, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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«La mia vita non è che un continuo sforzo per sfuggire alla banalità dell'esistenza.»
Sir Arthur Conan Doyle, "La lega dei Capelli Rossi"


Membro dei pistacchi


* * *
 
Mi sono cacciata in questo guaio per quei due.
Chi diavolo sono i fratelli Frye?

 
Mi sveglio all'improvviso grazie all'odore di alcol.
Apro gli occhi e vedo sfocato, davanti a me si trovano due uomini: quello a sinistra è di smisurata altezza mentre l'altro, è molto più basso, vestito completamente di nero con una fascia bianca al braccio sinistro con su cucita una croce rossa. La stessa croce sulla copertina del libro che ho dato ai fratelli stamattina. Qui la faccenda si fa sempre più strana.
«Chi sei, tu?» mi chiede l'uomo basso. Non rispondo.
«Ti pongo di nuovo la stessa domanda: chi sei tu?» urla lui. Angel, vorrei dire, ma non mi sembra prudente, risponderò con un nome falso.
«Katherine»
«Hai anche un cognome, suppongo»
«Watson» rispondo con il primo cognome che mi viene in mente.
«Bene, Katherine. Ora ti farò un'altra domanda: perché stavi seguendo i gemelli Frye?»
Come fa a sapere che li stessi seguendo? Per strada non c'era nessuno, o almeno così credevo.
«Perché dovrei dirvelo?» l'omino lancia uno sguardo all'altro, e egli si avvicina a me puntandomi la pistola alla tempia. Mi uccideranno... perché vogliono uccidermi? Inizio a sentire caldo e credo di stare sudando.
«Te lo chiederò un'ultima volta, e se non mi risponderai, Gustav non si farà troppi problemi a spararti. Perché stavi seguendo i gemelli Frye?»
Presa dal panico rispondo dicendo la verità.
«Volevo sapere dove stessero correndo»
«Sicura Katherine? Non mi piacerebbe ucciderti, in fin dei conti non mi hai recato alcun danno»
Per questo mi sta minacciando con una pistola puntata alla tempia? «Allora mi liberi e basta»
L'omino si mette a ridere «Risposta perfetta, signorina Watson» all'improvviso, si sente il rumore di un cancello che viene aperto.
«Eccoli arrivati. Perché non informarli della tua presenza? Gustav, procedi. Io vado ad intrattenere i nostri... ospiti» e va di là muovendo il suo mantello come un vampiro.
Gustav mi imbavaglia, slega le funi dietro le braccia e mi porta sulle spalle. Mi strattono più che posso e cerco di urlare, ma inutilmente; mi attacca le braccia su un uncino e resto appesa come un maiale pronto al macello. Inizio a muovermi e sento l'omino vampiro dire con voce calma «Per la cronaca, questa qui vi stava seguendo» guardo avanti a me e spalanco gli occhi per ciò che trovo: sono davvero come un maiale pronto al macello.
File di maiali appesi come me che ottengono vampate di fuoco ai lati.
Morirò.
Maledetta la tua curiosità Angelica Richardson. "Ben ti sta!" mi direbbe mio fratello Matt.
Oh Matt... Tris... Lawrence... mamma... papà...
«Angel?» chiede Jacob sorpreso, mi giro verso di loro implorando aiuto con lo sguardo.
«Jacob, se non facciamo qualcosa morirà!» urla Evie al fratello.
«Che facciamo?!»
Evie pensa, e si leva la cappa porgendola al fratello. Jacob corre verso di me e mette la cappa intorno a noi. I nostri visi sono a pochissimi centimetri di distanza e volgo lo sguardo da un'altra parte.
«Serata sbagliata per seguirci, vero, tesoro?» mi chiede Jacob con grossa ironia.
Sento il fuoco arrivare sulla cappa e il caldo è davvero insopportabile «Evie!» urla Jacob «Un attimo!»  risponde lei.
Il fuoco finalmente si spegne e Jacob si allontana levandomi l'imbavagliatura.
«Stai bene?» mi chiede Evie «Sì» «Anche io sto bene, grazie cara sorella! E tu invece, che diavolo ci facevi qui?» «Jacob, non c'è tempo ora!» risponde la sorella guardando verso il tagliacarne elettrico.
«Slegatemi!» urlo io in pieno panico «Jacob, tienila ferma!» ordina Evie al fratello che mette le mie gambe sulle sue spalle. Evie prende un'ascia e prova a staccare l'uncino, ma non ci riesce. «Evie?»
«Abbiamo un problema...»
«Mettiti tu qui sotto, provo io a staccare!»  Evie si mette al posto del fratello e Jacob inizia a colpire il metallo.
Prova e riprova ma non succede niente, e ci stiamo avvicinando sempre di più.
«Evie vattene! Almeno muoio da sola!» le ordino io «Madre mia perdonami per la mia stupidità...» mormoro ad occhi chiusi.
«Non essere sciocca...» risponde Evie.
«Stasera nessuno morirà! Chiaro?» urla Jacob.
Siamo a pochi centimetri dal tagliacarne, sono rassegnata, chiudo gli occhi aspettando di essere tagliata a metà... ma le braccia cadono giù, ci è riuscito!
Evie scappa da lì tenendomi ancora sulle spalle.
Scendo dalle sue spalle e la abbraccio «Grazie... grazie...» mi stacco e Jacob mi chiede «A me nessun abbraccio?» non so perché ma provo uno strano disagio nei suoi confronti che mi blocca dall'abbracciarlo, così, mi limito a dargli una pacca sulla spalla «Grazie, Jacob»
«Mi accontenterò. Ora ci dici perché ci stavi seguendo?» lo fisso, come potrei rispondergli?
"Non mi fido di voi e quindi vi ho seguiti per avere risposte?" non è molto carino da dire alle persone che ti hanno appena salvato la vita.
Mentre penso alla risposta, qualcuno ci spara addosso. «Non è tempo ora per parlare, fuggiamo!» ordina Evie.
Così, io e i due fratelli iniziamo a correre. I due sono molto più veloci di me e mi sorpassano di gran lunga. «Forza Angel!»
Ho sempre odiato la corsa, sono sempre stata la più lenta. Ora però sono costretta, altrimenti mi ritrovo con un buco da qualche parte.
Dopo che li abbiamo seminati, entriamo in un vicoletto poco illuminato.
«Sto ancora aspettando una risposta!» dice Jacob mostrando un po' di irritazione «Stavo tornando a casa, vi ho visti correre e vi ho seguiti. Ecco tutto!»
«Ti sei cacciata in un bel guaio» «Ora ti daranno la caccia insieme a noi due» esclama Evie strofinandosi gli occhi, segno di stanchezza.
Mi daranno la caccia? Evie è in vena di scherzi?
«Cosa?» «Se diventi nemico di... quell'uomo che hai visto prima, non la filerai liscia»
Le sue parole non mi aiutano di certo. Sembra che voglia prendermi in giro.
«Quindi ora dovrei andare in giro con la paura di essere uccisa?» «Nulla che i Rooks non possano controllare» dice Jacob con gran fierezza. «I Rooks? La banda vestiti di verde?» «Sì, Angel, quelli vestiti di verde».
«Quindi quale sarebbe la tua idea? Farmi circondare da pistacchi per il resto della mia vita?» «Pistacchi? Pistacchi?! I Rooks non sono pistacchi! Sono…» «Jacob, stà zitto! Angel, lasceremo qualcuno a controllarti, ma ora devi dimostrarti collaborativa. Ora fai parte alla missione, ci serve un’altra mente acuta» propone Evie «Oltre la mia, ovviamente» dice Jacob, Evie alza gli occhi al cielo. «Potrebbe entrare nei Rooks» «Nei Rooks? Evie, non credo sia adatta… a fare ciò che fanno i Rooks» «Per non farla scoprire da tu sai chi, Jacob» Jacob resta a fissarla  pensando suaalla proposta.
Collaborativa alla loro missione. Missione, i fratelli Frye stanno svolgendo una missione, nulla che non avessi già capito.
Ma una missione per chi? E’ ovvio che Jacob e Evie facciano parte di qualcosa (a parte i Rooks). I loro indumenti diversi da tutti gli altri, il loro aspetto di stare sempre all’erta… proprio come zio Jack. Ho deciso, devo parlargli, devo capirci qualcosa.
«Abberline non basta?» chiede Jacob alla sorella.
I fratelli Frye conoscono l’ispettore Abberline? Mi sta venendo in mente un’idea.
«Vi aiuterò. Ma ad una condizione»
Fin da piccola ho sempre avuto una estrema fissazione con i dettagli, ho sempre notato cose che gli altri magari non notavano, da qui è nata la mia passione per il voler diventare detective.
E diventare detective a Scotland Yard non è per niente semplice, devi avere i giusti abbocchi, altrimenti puoi continuare a sognare. E... sono una donna. I tempi impongono che noi donne dobbiamo soltanto sposarci e dare alla luce figli; e noi abbiamo la Regina. Chi comanda è donna. Non è una contraddizione? In ogni caso, perché ora dovrei sprecare questa opportunità?
«Dì pure» l’attenzione di Evie e Jacob è tutta su di me. Non aver paura, dillo e basta.
«Mi farete conoscere Abberline» «Tesoro, credo che Freddie sia abbastanza vecchio per te» esclama Jacob.
Jacob Frye è un completo imbecille.
«Non voglio conoscerlo per questo! E non chiamarmi più tesoro» Jacob alza il sopracciglio stupito per la mia risposta «Perdonami Angel, ma non comprendo» dice Evie.
«Aspiro a diventare detective. Purtroppo tutti i miei tentativi sono stati vani e sono costretta a lavorare nella libreria. Se mi presentaste ad Abberline, magari avrei qualche possibilità»
Prima di darmi la risposta Evie ci pensa un po’. Spero davvero che accetti la mia proposta, è la mia ultima possibilità.
«Accettiamo. Ti aiuteremo»
Perfetto, le mie speranze di diventare Detective si alzano.
Jacob prende un braccialetto verde e me lo mette al polso. «Benvenuta nei Rooks, tesoro»
«Sono ufficialmente un pistacchio?» Evie e Jacob iniziano a ridere.
«Sì, ora sei un pistacchio anche tu» «Vanne fiera!»
 

 
 
SALVE!
Sono tornata con un nuovo, piccolo capitolo.
Ho deciso di continuare questa storia perché si fanno sempre più idee in mente e non potevo non scrivere su Jacob e Evie che adoro!
Ditemi cosa ne pensate, qualunque cosa.
Alla prossima e buona vigilia di Natale! 
  
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