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Autore: Harry Fine    24/12/2015    5 recensioni
Questo racconto è tratto dall'omonima canzone dei Vocaloid "Dolls". In questa storia Ikuto e Amu saranno i protagonisti di una vicenda tragica e romantica al tempo stesso. Amu sarà una bellissima bambola di porcellana che, per amore, affronterà un sacrificio dopo l'altro Per ritrovare il suo unico amore.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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In un tempo antico esisteva a Londra un uomo. Era bellissimo, sui ventun'anni, dai morbidi capelli blu notte e i profondi occhi color ametista. Il suo nome era Ikuto ed era amato da moltissime donne, ma lui non era minimamente interessato a loro. Non avendo una moglie o una figlia, decise di costruire una cosa che potesse tenergli compagnia. Decise di creare una bambola. Le donò dei lunghissimi capelli rosa e due dolci occhi dorati. La vestì con un lungo ed elegante abito dalla foggia ottocentesca a balze dello stesso colore degli abissi e le diede il nome di Amu. L'uomo non sapeva come fosse possibile, ma gli sembrava che quella bambola arrossisse ogni tanto mentre lo guardava dalla sua mensola. Le aveva dato la capacità di cantare come se fosse un'umana e lei lo faceva con una passione incredibile. Spesso le diceva che lei era una bambola speciale e sembrava che lei, al suono di quelle parole, cantasse con più energia e sentimento. La loro vita sembrava perfetta, ma, purtroppo, arrivò la catastrofe. Degli uomini che la bambola non conosceva, arrivarono a prendere il suo creatore. Vide un lungo oggetto nero puntato alla nuca dell'uomo e poi un colpo forte e secco. Lui si accasciò senza più muoversi mentre i suoi capelli si tingevano di rosso. Lei si disperò, comprendendo cosa gli era accaduto. La grande villa dove vivevano venne abbandonata. La bambola continuava a cantare per il suo creatore, anche se sapeva, e piangeva per questo, che lui non avrebbe più aperto quegli occhi che tanto aveva amato e tanto amava ancora. Quando arrivarono altri uomini e lo portarono via, la bambola sentì una scossa nel profondo del suo cuore argentato. Quando lui sparì da quella casa, lei cominciò a sentire la vita scorrere del tutto nel suo bel corpo di porcellana. Riuscì ad alzarsi in piedi e a lanciarsi giù dalla mensola. Quando cadde sul gelido pavimento, sentì un forte dolore e il suono di qualcosa che si incrinava, ma non si arrese e si alzò. Il desiderio di rivedere colui che aveva amato fin dal primo istante le aveva dato la vita e lei sarebbe riuscita nel suo intento. Così cominciò a correre e a passare di città in città per riuscire a ritrovare il suo amato. La voce che aveva intonato canzoni solo per lui, aveva cominciato a risuonare per tutte le strade di ogni luogo che visitava. 《Quando arriva la notte in questa città, si accendono le luci. Il suono delle rotelle risuona lungo il cammino senza una meta. Non c'è posto deve io possa andare. Per quale motivo sono nata? Perché il mio cuore è argentato? Tanto tempo fa, una persona mi disse "Tu sei una bambola speciale". Per essere lodata da lui dovevo cantare e danzare. Anche ora, continuerò a cantare, anche se lui non si sveglierà mai e non riaprirà più i suoi occhi. Un giorno mi addormenterò e, anch'io, andrò nello stesso bellissimo posto dove è andato lui.》. Questa canzone stupenda e triste allo stesso tempo rapiva chiunque la ascoltasse, ma nessuno sapeva da quale persona avesse origine tale perfezione. La bambola continuava la sua ricerca. Non si fermava mai. Quel desiderio di ritrovarlo per poter di nuovo stare insieme e cantare di nuovo per lui era ancora vivo dentro di lei e la portava ad andare avanti. Il tempo passava inesorabilmente. La povera bambola, anche se erano passati molti anni, non aveva mai smesso di cercarlo. Cantare da sola le aveva fatto perdere quella dote tanto amata da tutti. Non sapeva più cantare. Sapeva solo che doveva continuare. Come diceva la sua canzone, lei voleva addormentarsi per sempre accanto a lui per raggiungerlo e restare, finalmente, insieme. Per sempre. Sapeva benissimo che il suo desiderio poteva non essere esaudito, ma lei avrebbe continuato a cercarlo. Nonostante cadesse molte volte durante il cammino, non avrebbe mai rinunciato. Avrebbe raggiunto il luogo dove lui dormiva. Ignorava completamente gli strappi sul suo vestito e le crepe, ormai innumerevoli, sul suo piccolo corpo di porcellana e sulle sue giunture. Continuava a correre per raggiungerlo. Ormai, non era più in grado di cantare, ma voleva comunque restare per sempre accanto a lui. Per tutta l'eternità. Ad ogni passo, ad ogni caduta, il suo corpo si incrinava sempre di più, esattamente come crescevano sempre di più il suo dolore, ma anche la sua determinazione. Non le importava della sofferenza o dei sacrifici che avrebbe dovuto sopportare per raggiungere il suo amato, sarebbe arrivata da lui ad ogni costo. La canzone tanto bella, quanto struggente, che aveva intonato non era più stata udita da alcuno. Lei continuava solo a correre, finché non cadde ancora. Il suo bellissimo, quanto fragile, corpo si spezzò in due. Lacrime di dolore e disperazione scendevano copiose da quegli occhi dorati che tanto avevano visto e tanto avevano sofferto. La povera fanciulla di porcellana, non potendo più camminare, cominciò a trascinare quel corpo spezzato. La bambola si stava chiedendo quante volte era già caduta. Sapeva che, se voleva rivederlo, doveva affrettarsi a raggiungere il luogo dove il suo amore dormiva. Nonostante il dolore che provava, il suo ardente desiderio non si sarebbe spento finché non lo avrebbe ritrovato. Esattamente come questo ardente desiderio, anche il suo dolore e la sua tristezza si sarebbero spenti solo quando lo avrebbe rivisto. Un giorno, arrivò in un luogo bellissimo. Una collina verde da cui si poteva vedere l'infinita distesa turchina del mare. Proprio in mezzo al prato di fiori variopinti, vide ciò che aveva voluto trovare in tutti quegli anni. Una bara color cioccolato era posta proprio in mezzo al prato. Lei cominciò a trascinarsi sempre più velocemente per raggiungerlo. La sua energia si era rigenerata anche solo vedendo quella bara. Colui che l'aveva creata, l'aveva, in qualche modo, amata e che, per tanto tempo, le aveva fatto compagnia, ascoltandola cantare era finalmente a due passi da lei, esattamente come quella felicità,ormai da tempo, perduta. Purtroppo la sua forza non bastava. Il suo amato era proprio davanti a lei, ma, purtroppo, la fanciulla di porcellana non era più in grado di muoversi. La sua disperazione giunse al culmine. Allungò un braccio per cercare di toccare quella bara, quando sentì una voce. "Che il tuo desiderio si avveri in questo momento. Hai vissuto da sola nella disperazione per abbastanza tempo". Quella voce che ora le riempiva il cuore di gioia, lei l'aveva già sentita. L'aveva udita tante e tante volte nei suoi sogni. Cominciò a sentire uno scricchiolio molto più forte. Le forze le vennero meno e vide il braccio che aveva teso per avvicinarsi a lui, ricoprirsi lentamente di tantissime crepe. Queste si propagarono anche al torace, alle gambe e anche al suo bel viso.La bambola vide che il suo corpo aveva cominciato a sgretolarsidel tutto. Ad un certo punto, il dolore per ogni pezzo di porcellana che cadeva, cominciò a svanire. I suoi occhi si chiusero per sempre e lei si vide avvolgere da una morbida luce. Il suo corpo era di nuovo in perfette condizioni. Non vi era più traccia delle crepe o dell'enorme spaccatura. Anche il dolore che avevano portato alla fanciulla di porcellana era svanito con loro. Lei cominciò a guardarsi lentamente attorno e lo vide. I setosi capelli blu notte e i profondi occhi ametista che tanto aveva desiderato rivedere, erano proprio davanti a lei e la guardavano con dolcezza. Lui alzò un braccio e le accarezzò il viso con delicatezza. 《Finalmente puoi sorridere.》 《Finalmente posso sorridere.》 Disse lei mentre le sue labbra si increspavano in un lieve sorriso. Lui le prese la mano. 《Andiamo.》. Lei annuì e prese quella mano. Lui la la condusse con se per stare finalmente insieme. Nella bara, si poteva vedere un bello e giovane uomo dai capelli blu dormire serenamente un sonno profondo e tranquillo. Nella bara, si poteva vedere una bellissima bambola dai capelli rosa confetto dormire serenamente un sonno profondo e tranquillo.
   
 
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