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Autore: Letizia25    25/12/2015    5 recensioni
«E se poi arrivi tu?»
«Resto e non ti lascio andare.»
*
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Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Be my home'
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E se poi arrivi tu?
 
 
 
Osserva tutto attraverso la finestra; la fronte posata sul vetro trasparente; il respiro che si condensa ogni volta che tocca la superficie fredda; il cuore che batte forte, impaziente dentro al petto; gli occhi color del cioccolato che corrono ansiosi da un particolare all’altro, frenetici, come a non voler perdere niente dei secondi di ciò che a breve sta per succedere.
Lascia che il suo sguardo si perda nella neve bianca, soffice, caduta da poco e che già ricopre ogni cosa: i giardini delle villette della sua via; i tetti rossi e le punte dei camini; i davanzali delle finestre; le due cabine telefoniche rosse davanti casa sua. Lascia che venga catturato dalle luci accese, quelle lampadine piccole tutte colorate, vivaci,  capaci di metterle sempre allegria. Lascia che i lampioni accesi la incuriosiscano, con la loro luce tiepida che rischiara quella notte di vigilia. Lascia che l’ansia un po’ si plachi, per far posto a tutto quell’amore che ha dentro e che ha bisogno di sfogare.
Sospira, mentre brividi lievi le corrono sulla pelle, facendole chiudere gli occhi, facendole battere il cuore un po’ più veloce del solito. E intanto, si chiede quanto ancora dovrà aspettare, quanto ancora dovrà tenere duro per entrambi, non soltanto per se stessa; si chiede quando potrà vederlo, quando potrà nuovamente incontrare quegli occhi color del caffè che sono riusciti a farla vacillare fin dal primo istante.
E si ritrova a sorridere, non appena il ricordo del sorriso del suo ragazzo si fa strada tra i suoi pensieri, cullandole l’anima e riempiendole un po’ il vuoto che ha dentro. Un vuoto a cui ormai è abituata, anche se non vorrebbe. Un vuoto dovuto ad una distanza che ormai ha imparato ad accettare, anche se fa male ogni volta.
Perché lo sa che lui è via per lavoro; sa che sta vivendo il suo sogno insieme ai suoi migliori amici; sa che si merita di sorridere sui palchi di tutto il mondo per suonare il suo basso davanti a tutti quei fan che è riuscito ad aiutare tramite la sua musica; sa che non deve preoccuparsi; sa che non deve avere paura; sa che lui tornerà da lei, l’ha sempre fatto, ha sempre mantenuto le sue promesse.
Calum tornerà, di questo Letizia è sicura.
Eppure… Quell’anno sembra che tutto remi contro di loro, soprattutto a causa degli impegni con cui i manager hanno riempito la vita del suo ragazzo e degli altri tre, senza curarsi delle feste e senza dar loro un minimo di meritato riposo dopo tutti quei mesi passati in giro per il mondo. Quegli stessi impegni che forse lo terranno lontano da lei persino per la vigilia di Natale di quell’anno ormai a fine.
Sospira di nuovo e si passa nervosamente una mano tra i lunghi capelli mossi, color dell’ebano, mentre si volta verso l’interno del soggiorno e vede tutti gli invitati che riempiono la casa in cui ha sempre abitato, nella sua amata Londra. Un soggiorno pieno di così tante persone che quasi sembra di perdere il senso dell’orientamento. Familiari, amici, conoscenti che donano un tocco in più all’atmosfera di festa e di allegria che ben si percepisce quella sera magica, diversa dalle altre.
E, nonostante la nostalgia e la preoccupazione che l’hanno colpita, Letizia non riesce a non sorridere, nel vedere come la casa risulti più accogliente con tutti gli addobbi: le ghirlande, le candele, le lucine, l’albero decorato in angolo e accerchiato da pacchetti colorati di ogni forma e misura.
Osserva divertita le madri dei ragazzi e la sua che, allegre, chiacchierano in cucina con la compagnia di Mali Koa, sorella maggiore di Calum ormai divenuta una delle sue più care amiche. Poi sposta lo sguardo sul divano in soggiorno su cui sono seduti suo padre, suo fratello e gli altri uomini delle famiglie. Guarda tutti loro divertita, sorridente, e non riesce a non pensare al fatto che il sogno di quattro semplici ragazzi sia riuscito ad unire così tante persone, facendo nascere un rapporto invidiabile.
Si avvia lentamente in cucina e si avvicina a Mali Koa, sorridendole appena e posando la schiena alla parete.
«Arriverà Leti, sta’ tranquilla.»
La mora chiude gli occhi, lentamente. «Lo so, però… Ho una brutta sensazione addosso.»
Mali Koa ridacchia e l’abbraccia stretta. «Non preoccuparti. Cal non manca mai ad un appuntamento importante, soprattutto se si tratta di te.»
Letizia sorride e fa per aggiungere altro, quando all’improvviso suona il campanello di casa Stewart, facendole balzare immediatamente il cuore nel petto per la sorpresa, facendole nascere dentro una gioia immensa, difficile da contenere. Perché sono loro, i ragazzi; sono loro, è sicura. Per questo motivo corre all’ingresso, dove trova i ragazzi e Bryana intenti a togliersi i cappotti pieni di neve.
Non fa neppure in tempo a salutarli, che subito Michael le corre incontro e la abbraccia forte, mozzandole il respiro, facendo ridere di cuore la sua migliore amica, la persona che più era mancata al chitarrista dei 5 Seconds of Summer durante tutti quei mesi di tour
«Il mio koala preferito!» esclama il ragazzo dai capelli colorati mentre posa a terra la mora.
«Il mio gattino preferito!» risponde lei, allegra, allo stesso modo, stringendo a sua volta l’amico, che ridacchia e le bacia la guancia, per poi lasciare spazio agli altri.
Subito, Ashton e Bryana le si avvicinano, la bionda con in mano un pacco rosso.
«Ciao Stewart.» la saluta tranquillo il maggiore del gruppo, con i suoi ventun’anni che ben si fanno sentire, mentre gli occhi dorati si posano sulla figura della mora, costatando così con piacere che la sua più cara amica è rimasta in piedi come sempre, nonostante la lontananza.
«Ciao Irwin.» sorride la mora, preda della stessa gioia di rivedere le persone più importanti della sua vita, prima di baciare la coppia sulle guance, per poi essere stretta tra le braccia magre di Bryana, che «Quanto mi sei mancata!» esclama, facendo ridere tutti i presenti.
«Mi sei mancata anche tu, Bry!» ammette Letizia che – mentre sente gli occhi farsi lucidi a causa della felicità che non riesce più a contenere – senza una delle sue amiche più care, non sapeva più come fare.
La bionda sorride e lascia posto a Luke. E, non appena gli occhi azzurri del ragazzo incontrano quelli color cioccolato della sua migliore amica, entrambi si ritrovano a sorridere tra le braccia dell’altro nella frazione di un attimo. Perché l’amicizia che lega Luke e Letizia è troppo profonda, troppo radicata nei loro cuori, per non essere sfogata in ogni modo possibile; perché si vogliono troppo bene, fin da quando hanno memoria; perché nessuno dei due sarebbe niente senza l’altro.
«Ciao scemo.» bisbiglia lei, felice davvero di rivedere il suo amico più caro; felice di rivedere la persona con cui ha condiviso tutta una vita fin da quando può ricordare; felice di rivedere il ragazzo che le ha fatto conoscere colui che ha stravolto tutta la sua vita.
Lui ridacchia e le bacia la fronte, invaso dalle stesse sensazioni, dagli stessi sentimenti, dalla stessa felicità di rivedere la sua migliore amica. «Ciao scema.»
Restano uniti per minuti che sembrano interminabili. Minuti in cui Letizia fa di tutto per reprime quella domanda che sente sulla punta della lingua fin da quando ha visto i ragazzi; minuti in cui Luke capisce senza problemi ciò che sta succedendo nella testa della mora.
«Non era con noi, come hai visto. Però ha detto che sarebbe arrivato, quindi non preoccuparti, davvero.» le dice allora, all’improvviso, rispondendo a quella domanda che non faceva altro che martellarle nella testa.
«Sicuro?»
«Certo, sai che non–» inizia il biondo, ma non fa neppure in tempo a finire la frase, che il campanello di casa Stewart suona ancora una volta.
E stavolta Letizia non ha bisogno di chiedere chi ci sia dall’altra parte della porta. Porta che lei subito apre, senza preoccuparsi del freddo, della neve che sta cadendo lenta. Porta che mostra un paio di occhi color caffè  che la stanno osservando con tutto l’amore di cui sono capaci. Occhi scuri che ormai la mora conosce a memoria; occhi che la fanno sentire nuovamente viva; occhi che riescono a leggerle l’anima con facilità, arrivando dritti al cuore, prendendolo e cullandolo delicatamente; occhi che le sono mancati da morire, che hanno popolato i suoi sogni per tutte le notti passate senza di lui. Occhi che, per lei, sono il regalo più bello che potesse ricevere per quel giorno magico.
«E se poi arrivi tu?»
Sono queste le prime parole che Calum pronuncia dopo il loro saluto all’aeroporto avvenuto ormai sei mesi prima. Parole che Letizia ricorda bene, titolo di quel libro che li aveva fatti incontrare per poi non lasciarli più andare per nessun motivo al mondo. Parole che corrono dritte dentro la sua anima, riscaldandola, proteggendola, facendola sentire a casa come non si sentiva da tempo. Parole che rendono tutto quanto più bello, più vivo, più vero. Parole che la fanno sorridere, felice, che le fanno battere il cuore molto più forte del solito.
«Resto e non ti lascio andare.»
Ecco la sua risposta, la stessa che il protagonista di quel libro dà alla ragazza di cui si è innamorato. La stessa risposta che necessitano entrambi; la promessa che entrambi sanno che manterranno sempre, ad ogni costo, non importa quante difficoltà ci saranno, quanti ostacoli dovranno affrontare.
Letizia sorride di cuore. Calum la imita.
E non passa neppure mezzo secondo, che subito le loro labbra si ritrovano dopo tutto quel tempo. Ed è mentre si baciano, che ad entrambi sembra di rivivere tutto quanto da capo, ogni secondo più belli di quelli precedenti; ogni attimo più sentito; ogni battito più forte degli altri.
Si baciano a lungo, senza preoccuparsi né del pacco colorato tra i loro piedi, né della bassa temperatura, né dei brividi che stanno percorrendo le loro schiene.
Ci sono soltanto loro due. Tutto il resto non conta più.





Letizia
Bellissimi!!!! Buon Natale a tutti!!!! <3
Allora allora allora, eccomi qui con l'ennesima OS, ahahah ;). Spero davvero che vi piaccia ;3.
Ammetto che sono stata per parecchio tempo senza scrivere (dato che la long su Calum è pronta da un po'). 
Strano ma vero, non ho molto da aggiungere stasera dopo queste 1.650 paroline tonde tonde, ahahah ;).
Il contest a cui partecipo, ripeto, é Under the snow indetto su Facebook ;).
Vi auguro tutto il bene del mondo, ve lo meritate! <3
Un bacione e tanti auguri di buone feste, Letizia <3
   
 
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