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Autore: Sebastian Smythe    25/12/2015    3 recensioni
Una piccola OS ambientata nell'universo di A New Story, ma post Hogwarts.
Mini Spoiler ^.^
Un natale in casa forge
FLUUUUUUUFFFFFFF
TANTO TAAANTO FLUUUUUUFFFF
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Teddy, Lupin | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessun contesto
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A New Story – Merry Christmas

 

Buon Natale <3

Dedico questa OS a Merrow Star e alla mia beta Ely <3 <3

Visto che è nel futuro di A New Story ci saranno delle cose vaghe, ma lo scoprirete insieme alla storia, comunque si può leggere anche senza aver letto l’altra

 

Natale…

La definizione babbana del natale è “ricorrenza della nascita di Cristo, che si festeggia il 25 dicembre”, lo sapevano da quando avevano cinque anni e loro padre aveva scoperto che i babbani avevano delle festività diverse da loro.

Con il tempo però avevano imparato cosa significasse davvero in natale.

Un giorno era tornato tutto emozionato dal lavoro e gli aveva fatto imparare a memoria le definizioni di tutte le feste, con annesse le tradizioni. Da quel momento avevano festeggiato anche le festività babbane insieme a quelle magiche.

Non che dispiacesse a nessuno, praticamente ogni mese c’era una festa in casa. L’atmosfera era come sempre molto calorosa, ma ogni volta che si avvicinavano le vacanze si diffondeva un sottofondo di isteria e frustrazione. Alla fine andava sempre bene, e per via della loro situazione economica i regali erano fatti in casa per di più, ma erano fantastici perché ognuno si impegnava al massimo.

Anche quando erano cresciuti ed erano andati ad Hogwarts, Fred e George, avevano continuato le tradizioni, festeggiando insieme ai loro fratelli, e soprattutto Harry.

Quel cucciolino l’avevano amato fin dal primo istante, quando lo avevano visto a Diagon Alley, spaesato e spaventato, con dei vestiti enormi che lo facevano sembrare ancora più piccolo di quanto fosse in realtà. Era così tenero…

Non che adesso, dieci anni dopo, fosse tanto diverso, era solo un po’ cresciuto, ora li arrivava al petto, mentre Draco era quasi alto quanto loro. Anche il rapporto di quei due invece non era cambiato, infatti si erano sempre piaciuti e ormai erano fidanzati da anni.

George stava seduto sulla loro poltrona preferita davanti al camino in braccio a Fred da una ventina di minuti. Si stavano baciando dolcemente, senza fretta. Avevano appeso vischi un po’ ovunque, amavano quella tradizione. Era un momento perfetto.

Dopo un po’ suonarono alla porta e gli occhi di entrambi si illuminarono. George si alzò e corse ad aprire la porta, lanciandosi sul nuovo arrivato.

Harryyyyyy!” lo stritolò, e Fred si unì all’abbraccio ma in modo più trattenuto, senza rischiare di soffocare nessuno, poi abbracciò anche Draco e diede un bacio sulla guancia a Teddy.

Ormai il bimbo aveva cinque anni, Harry l’aveva adottato da quattro, quindi finalmente era abbastanza grande per ricordarsi le cose, scartare i regali, parlare e camminare. Era l’età perfetta.

Aww ma quanto sei tenero!” esclamò George staccandosi da Harry – il quale finalmente riprese a respirare – e prendendo in braccio il piccolo, vestito da elfo (Regalo da parte di Narcissa).

“Zio Geoge” esclamò il bambino ridendo. Fred scambiò un caldo sguardo con Harry e i tre guardarono la scena con affetto. Teddy amava da morire i suoi zii, infatti si vedevano molto spesso, almeno una volta alla settimana.

“Pronti a fare l’albero?” chiese Fred indicando un grosso albero vuoto e scatole piene di addobbi. Il piccolo esultò e corse in giro urlando “Nataleeeeee!”

Harry e Draco scossero la testa e quest’ultimo prese in braccio il bambino. Teddy si trasformò, facendo diventare i capelli rossi con sfumature bianche, come se della neve si fosse poggiata sopra. Sembrava un angioletto.

Gli baciò la guancia e lo mise giù, accanto all’albero “Sai che ora è?” chiese sorridendo complice al bambino, inginocchiandosi per stargli davanti.

Shiiiii, è l’owa delle canzoni e dell’albeo” iniziò a saltellare su e giù, sul posto.

“Esatto! Ma quanto sei cariino” Draco lo abbracciò e lo strapazzò, facendolo ridere. La sua risata era musica per le sue orecchie, era un suono acuto ma dolce, qualcosa di carinissimo e puro. Era la cura perfetta per tutte le ferite, fisiche e psicologiche, che avevano subito.

Quando ad Harry si era presentata l’opportunità di adottare Teddy aveva esitato un po’, preoccupato per come avrebbe potuto crescerlo, dopotutto non sapeva niente di bambini ed era decisamente troppo giovane per un bambino. Senza contare che era terrorizzato per come avrebbe potuto reagire lui, pensava lo avrebbe lasciato… Ovviamente non era successo, anzi, lo aveva rassicurato, era sicuro che insieme ce l’avrebbero fatta, e poi li aveva aiutati molto anche Narcissa.

“E che canzone ti piacerebbe cantare per prima?”

“Baby is cod outsid!” Harry accese lo stereo, inserì il cd con le canzoni natalizie e cercò la traccia giusta. La musica risuonò nell’aria, familiari note che aleggiavano riempiendo l’aria li mettevano sempre di buon umore.

Fred: I really can't stay
George: But baby, it's cold outside
Fred: I've got to go away
George: But baby, it's cold outside

Iniziarono i gemelli, passando palline a tutti

Draco: This evening has been
Harry: Been hoping that you'd drop in
Draco: So very nice
Harry: I'll hold your hands, they're just like ice

Harry alzò Teddy per fargli mettere la prima pallina proprio in mezzo all’albero.

Harry: My mother will start to worry
Teddy: Beautiful, what's yu huwwy?
Harry: My father will be pacing the floor
Teddy: Lissen to the fiweplace ROAWW

Il piccolo ringhiò, saltellando in giro e facendo finta di essere un leone.

George: So really I'd better scurry
Harry: Beautiful, please don't hurry
George: But maybe just a half a drink more
Harry: Put some records on while I pour

Fred circondò il bacino di George con un braccio e lo baciò. Quando si staccarono guardò l’altra coppia, erano sotto al vischio e si stavano baciando.

Fred: I wish I knew how
Teddy: Yuw eyes are like stawligh
Fred: To break this spell
Teddy: I will take yuw hat, yuw haiw looks swell

Continuarono ad appendere gli addobbi sia sull’albero che per casa. In cinque ci stavano mettendo davvero pochissimo, senza contare che Teddy era così emozionato che la sua magia involontaria stava facendo la maggior parte del lavoro.

George: I ought to say no, no, no, sir
Fred: Mind if I move in closer?
George: At least I'm gonna say that I tried
Fred: What's the sense in hurting my pride?

George: I really can't stay
Fred: Baby, don't hold out
Tutti: Oh, but it's cold outside

Avevano già finito, quindi il trio  si sedette sul divano, Teddy in mezzo, e la Forge si raggomitolò sulla loro poltrona.

Harry: My sister will be suspicious
Draco: Gosh, your lips look delicious
Harry: My brother will be there at the door
Teddy: Waves upon a twopial showe

George: My maiden aunt's mind is vicious
Fred: Ooh, your lips are delicious

Sussurrò Fred contro le sue labbra, stringendolo più forte. Draco ed Harry stavano ridacchiando alle loro spalle, erano così teneri…

George: But maybe just a cigarette more
Fred: Never such a blizzard before

Teddy: I have got to get home
Draco: But baby, you'll freeze out there
Teddy: Say, lend me yuw coat
Draco: It's up to your knees out there

Tutti: I really can't stay
Get over that hold out
Oh, but it's cold outside

Finirono tutti insieme, ridendo. La canzone natalizia era una tra le loro tradizioni personali preferite.

Fred guardò l’orologio e annuì, annunciando che era tempo di mangiare. Non facevano un banchetto enorme come invece era consuetudine, preparavano più del solito, abbastanza da essere più che soddisfatti, ma non tanto da scoppiare e dover rotolare via. Finirono lentamente, ridendo e scherzando allegramente.

Non appena l’ultima forchettata dell’ultima fetta di torta fu finita Teddy saltò in piedi e iniziò ad urlare e correre per casa – probabilmente non avrebbero dovuto dargli così tanti zuccheri…

“REGALIIIIII” Draco aspettò che Teddy si avvicinasse per prenderlo al volo e avvicinarselo al petto per calmarlo.

“Sì orsacchiotto, è ora dei regali” si misero tutti in cerchio intorno all’albero, Teddy si mise il cappello da elfo che si era tolto appena entrato e corse a prendere i regali e distribuirli, lasciando i propri in disparte per aprirli dopo.

Teddy ricevette tanti giochi e libri, da entrambe le coppie. Teddy aveva indubbiamente ereditato l’amore per la lettura da Harry, si era fatto insegnare a leggere e già stava divorando libri per bambini.

Fred e George avevano ricevuto una vacanza di una settimana alle Maldive. Ah, che cosa fantastica!

Ringraziarono Harry e Draco e gli porsero il loro regalo: un gatto. Sapevano che i due amavano i gatti alla follia ma evitavano di prenderlo per non aggiungere qualcuno di cui occuparsi in più in casa, già Teddy portava via tutto il tempo che avevano e anche di più… Ma ora che il piccolo era cresciuto i gemelli sapevano che alla coppia serviva solo un piccolo incentivo. Infatti i due, come previsto, all’inizio li guardarono male, ma dopo qualche secondo sorrisero.

Ovviamente Teddy saltò ovunque, ringraziandoli ad alta voce. Era così emozionato che i suoi capelli continuavano a cambiare colore, cambiando continuamente colore, a chiazze arcobaleno.

Dopo una ventina di minuti l’adrenalina scomparì, e gli avvenimenti della giornata iniziarono a farsi sentire sul giovane mago. Sbadigliò e si arrampicò sulle gambe di Harry, rannicchiandosi tra le sue braccia. Dopo neanche dieci secondi stava dormendo profondamente.

“Beh, direi che è ora di andare” rise Harry alzandosi ma stando attento a non svegliare Teddy. Draco lo seguì e si misero i cappotti.

I Forge li accompagnarono alla porta e li salutarono calorosamente, promettendo che si sarebbero rivisti a breve.

Quando chiusero la porta sbadigliarono, si misero spogliarono e andarono a letto. Fred accolse subito George tra le braccia e lo baciò. Il suo cucciolo, così carino, così… perfetto.

Quando George, ormai addormentato, si rannicchiò contro di lui Fred gli baciò la tempia e lo strinse. I suoi pensieri volarono alle Maldive e alla piccola scatolina nera che teneva da un po’ di tempo a questa parte nascosto in un calzino sotto al comodino. Un luogo caldo e pittoresco come le Maldive era il posto perfetto per chiedere a George di sposarlo…

Con un piccolo sorriso stampato sulle labbra si addormentò.

   
 
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