Crossover
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Autore: tyus    08/03/2009    3 recensioni
E se Shiinji, dopo essere stato abbandonato, decidesse di dimostrare al mondo quanto valesse in realtà ? E se decidesse di dimostrarlo diventando SeeD ? Guardate un altro Shinji combattere la guerra contro gli angeli come pilota e come...SeeD !!!
Evangelion con alcuni temi e personaggi di Final Fantasy 8.
Genere: Azione, Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Premetto subito che questa storia è un mio piccolo esperimento. Ho letto molte fictions dove Shinji diventa un superfigo capace di affrontare le sfide che si ponevano per ostacolarlo a testa alta. In ogni storia c'è un motivo differente per il cambiamento di carattere del protagonista, nella mia il motivo va ricercato nel fatto che Shinji è un soldato, un ragazzo che fin da giovane, viene addestrato alla guerra. Non voglio però cadere nello stereotipo del guerriero invincibile, freddo e silenzioso, certo questo Shinji, essendo SeeD(chi ha giocato a Final Fantasy 8 capirà), è capace di cose straordinarie, ma è pur sempre umano, capace quindi, di provare le stesse emozioni che proviamo noi(rabbia, dolore, gioia...). Vi assicuro però che non sarà onnipotente, non pensate che possa battere un angelo con le sue sole forze.


Finite le premesse, non posso far altro che augurarvi una buona lettura.


Tyus.



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1st Mission - L'attacco dell'angelo




Shinji Ikari era a conoscenza degli sguardi sbigottiti che gli rivolgevano gli altri passeggeri, e di certo non li poteva biasimare. Non era poi tanto normale vedere un ragazzino indossare la prestigiosa uniforme SeeD.


10 ANNI PRIMA


Il giovane Shinji osservava con la bocca spalancata l'enorme edificio dinanzi a se. Poi, facendosi coraggio, si avviò verso l'entrata con il suo trolley. Doveva ammetterlo, questo Garden faceva un grande effetto. Si trovava nella Hall principale, una grande struttura circolare con vari corridoi che portavano nelle varie sale ed un grande ascensore giusto al centro, con tantissime persone di tutte le età, dai bambini grandi quanto lui ai SeeD più anziani.


"Wow..." Esclamò il ragazzino, poi con un sorriso eccitato incominciò ad esplorare il posto di corsa, attirando gli sguardi curiosi degli altri studenti. Assistette ad una particolare scenetta nella mensa che lo fece ridere parecchio, cosa abbastanza rara per un bambino così timido ed introverso, vide un ragazzo biondo che si disperava per essergli stato negato un panino dalla signora della mensa che li aveva venduti tutti. Eccitato come non mai, Shinji continuò il suo giro, andando a finire nella biblioteca. Qui Shinji si sentì di nuovo stupefatto.


"Così tanti libri..."


Shinji si fiondò verso lo scaffale più vicino, prese un libro a caso ed incominciò a sfogliarlo pur non sapendo ancora leggere. Sentì, ad un tratto, un leggero tocco sulla spalla che lo fece saltare dallo stupore, e per poco non perse l'equilibrio. Si girò di scatto e vide una ragazza bionda avente un sorriso di scusa per il ragazzo, Shinji, quasi istintivamente, si allontanò un pò dalla ragazza, chiedendosi cosa voleva da lui.


La ragazza gli sorrise dolcemente poi gli domandò: "Sei nuovo, qui ?" Shinji non fece altro che annuire nervosamente, poi la ragazza continuò e disse: "Vuoi che ti porti dal preside ?".


Shinji sentendosi ancora più nervoso, arrossì un pò e le rispose con un sussurro: "N-no non c'è bisogno che si disturbi, signorina."


La ragazza ridacchiò mettendosi una mano davanti alla bocca e disse: "Ma che bambino educato ! Eppure hai quanto ? Quattro, cinque anni ?"


"Quattro signorina." Le rispose Shinji arrossendo ancora di più.


"Come ti chiami piccolino ?" Gli chiese la ragazza con un sorriso.


"Shinji Ikari."


"Io invece mi chiamo Quistis, piacere di conoscerti Shinji." Gli disse, poi tese la mano verso di lui.


Shinji dopo un attimo di esitazione le strinse la mano. "Sembra gentile." Pensò Shinji, poi piano piano, incominciò a sorridere anch'egli.


Quistis intrecciò le sue dita con quelle di Shinji, poi gli disse: "Andiamo tesoro, ti accompagno dal preside."


Shinji arrossì ancora di più per il nomignolo affettuoso riservatogli dalla ragazza, poi si lasciò trasportare da ella. Presero l'ascensore e salirono al terzo piano, dove si trovava l'ufficio del preside. Ad ogni secondo che passava Shinji diventava sempre più nervoso. Fermatasi l'ascensore i due si avvicinarono alla porta del preside ed entrarono.


"-E questo è tutto, signore."


"Perfetto, puoi anda-Oh Quistis e...Chi è questo giovanotto ?"


Shinji osservava nervosamente i due uomini nella stanza, uno era giovane ed alto, aveva capelli marroni ed occhi azzuri, ma la cosa che più lo contrastingueva era la cicatrice che percorreva diagonalmente la sua fronte. Shinji posò poi lo sguardo sul signore dietro la scrivania, aveva un aspetto più comune rispetto al ragazzo con occhi celesti e capelli marroni che si stavano però ingrigendo.


I due uomini osservarono incuriositi il bambino, che si sentiva quasi schiacciare da tutta questa attenzione su se stesso, e si domandavano chi fosse. Quistis spinse leggermente il bambino in avanti incitandogli di presentarsi.


"Mmh, mi chiamo Shinji Ikari, signore," Cominciò Shinji, poi dopo un attimo disse anche: "Dovrebbe essere arrivata la domanda della mia iscrizione a questa accademia..."


Il preside ci pensò un attimo, poi si ricordò di una particolare domanda d'iscrizione arrivata il giorno prima che riguardava proprio di un bambino di nome Shinji Ikari.


"Si, ora ricordo." Disse il preside, poi si fece serio e gli chiese: "Giovanotto, tu sai cosa è la SeeD vero ?"


"S-si, signore." Gli rispose Shinji deglutendo nervosamente.


"E sai anche cosa fa un SeeD, giusto ?"


Questa volta Shinji si limitò ad annuire, sapendo bene a quali compiti potevano adempiere i SeeD: spionaggio, guardia del corpo, missioni diplomatiche ed anche di assassinio: ora Shinji non sapeva di per certo cosa significasse assassinio, ma dal modo in cui ne parlava il suo insegnante sapeva benissimo che non era una bella cosa.


Il preside osservava il ragazzo con sguardo severo, ma poi si addolcì e gli disse: "Bè, allora benvenuto in questo Garden, Shinji."


"Grazie, signore." Gli rispose Shinji.


Il preside aprì uno dei cassetti della sua scrivania, prese una chiave magnetica che diede a Shinji.


"Questa è la chiave della tua stanza, ti farò sapere più tardi quando iniziano le lezioni," Disse il preside, poi si rivolse al ragazzo che restò muto durante tutto il tempo e gli chiese: "Squall, potresti gentilmente condurre il piccolo Shinji alla sua stanza ?"


Il ragazzo, che Shinji scoprì di chiamarsi Squall, fece un piccolo sospiro poi rivolgendosi a lui gli disse semplicemente: "Andiamo."


Shinji, facendosi coraggio, gli prese la mano. Squall, dal canto suo, aveva inarcato un sopracciglio, ma si tenne qualsiasi commento per se, e si limitò a portare il bambino in camera sua.


Shinji intanto, non stava più nella pelle di sapere cosa gli aspettava nei prossimi anni che avrebbe trascorso in quell'accademia, non riuscì a sopprimere quel piccolo sorriso eccitato che apparve quasi improvvisamente.


PRESENTE


Shinji stava osservando il contratto che il Garden aveva stipulato con questa Nerv, non riusciva a capire perché suo padre aveva richiesto specificamente lui per questa missione, che tra l'altro non ne conosceva ancora i dettagli, in fondo erano quasi due anni che non lo incontrava dall'anniversario della morte di sua madre, e anche li le uniche parole che si erano rivolti erano solo di cortesia. Shinji incrociò le braccia al petto facendo un piccolo sospiro, come faceva sempre quando una cosa non gli era del tutto chiara, questa era una piccola abitudine che aveva preso da Squall.


"Ma, è inutile pensarci troppo. Capirò quando lo incontrerò." Pensò Shinji osservando la custodia nera, grande quasi quanto lui, contenente il suo Gunblade modello Revolver.


4 ANNI PRIMA


"La tua presa non è abbastanza salda, potrei disarmarti in un istante se lo volessi."


Shinji stava quasi per ringhiare verso il suo maestro di Gunblade, che era poi nientepopodimeno che il famigerato Comandante dei SeeD Squall Leonhart. Shinji si lanciò all'attacco con il suo Gunblade da addestramento, ignorando il commento di prima, venendo così facilmente disarmato da Squall con un colpo abbastanza forte del suo Lionheart verso il Gunblade del ragazzo. Shinji non potè fare a meno si sospirare sconfortato per l'ennesima pietosa sconfitta inflittagli dal suo maestro mentre si massaggiava il polso dolorante con cui teneva la spada.


"Non fare quella faccia, migliorerai, e poi per avere soli dieci anni, sei già ad un buon livello." Lo rincuorò Squall.


"Faresti anche tu questa faccia se ti avessero sconfitto per 1287 volte di fila..." Borbottò il giovane, mentre Squall inarcò un sopracciglio all'affermazione del proprio allievo. "Hai contato ogni singolo combattimento durante l'arco di sei anni di addestramento...?" Domandò incredulo Squall, facendo arrossire di non poco il ragazzo di fronte a se.

Squall, poi scuotendo un pò la testa e sorridendo leggermente, si avvicinò al proprio allievo e gli mise una mano sulla spalla chiedendogli se aveva intenzione di prendersi una piccola pausa, magari prendendosi qualcosa in mensa. Shinji non aveva poi molta fame ma accettò lo stesso, nella speranza di vedere Zell che si disperava per un panino, un qualcosa che lo faceva sempre ridere come un matto, non importa quante volte aveva visto quella scenetta.


PRESENTE


Il treno si stava fermando, era finalmente arrivato a destinazione. Prese il Gunblade e scese seguito dagli occhi di tutti. Uscito dalla stazione si sedette su uno scalino appoggiando la custodia con il Gunblade al suo interno sulle cosce ed aspettò...e aspettò...e aspettò...


"In seguito alla dichiarazione dello stato emergenza, tutte le linee telefoniche ordinarie sono interrotte..."


Shinji Ikari non era di buon umore. E non lo sareste neanche voi se stareste aspettando per più di un'ora la persona che sarebbe dovuta venirvi a prendere. Shinji aveva appena chiuso la cornetta di un telefono pubblico, prese poi una foto dalla tasca dei pantaloni che ritraeva un foto di una bellissima donna dai capelli purpurei, con delle note scritte. Il giovane SeeD ignorò quella che puntava al...Bè avete capito, e lesse per l'ennesima volta la nota che diceva "Ti aspetto."


"Si, ma 'ti aspetto' quando ?" Borbottò Shinji. Continuò ad aspettare quando venne distratto da degli aerei che sembravano in fuga da qualcosa.


"Sono degli aerei da intercettamento, ma cosa-" Le parole gli morirono in gola quando vide quella cosa. "Che-Che diavolo ?!" Si domandò il SeeD, quando il rumore di una sgommata lo distolse dai suoi pensieri.


"Salta su ! Presto !"


Non se lo fece ripetere due volte, prese il Gunblade ed entrò in macchina che partì appena venne chiusa la portiera. Sistematosi il Gunblade, Shinji si voltò verso la ragazza della fotografia, prima che potesse avere la possibilità di aprire bocca, la ragazza incominciò a parlare.


"Sono il Capitano Misato Katsuragi, tu sei il SeeD Shinji Ikari, giusto ?"


"Affermativo. Posso sapere cos'è quella cosa ?" Chiese il ragazzo.


"Quella cosa, come la chiami tu, è un Angelo."


Shinji la guardò per un attimo con un sopracciglio inarcato(un'altra abitudine presa da Squall), poi ritornò a guardare fuori dal finestrino dell'auto sospirando.


"Spero tanto che sia un nome in codice..." Pensò ironico Shinji, poi si rivolse di nuovo verso Misato.


quello il mio incarico ?" Chiese puntando con l'indice l'angelo che abbatteva gli aerei uno dopo l'altro.


"Bè direi di si, anche se non so quanto possa essere utile un solo SeeD contro quel bestione, senza offesa." Rispose il capitano.


"Bè Capitano, pensò proprio che lo scopriremo oggi." Disse pacato Shinji.


"Sei molto calmo nonostante tutto," Shinji non rispose e Misato continuò: "Sei stato addestrato bene."


Shinji continuava a guardare la situazione da fuori il finestrino, quando poi vide qualcosa che lo fece sbiancare.


"Non sarà mica..."


"Cosa ?" Chiese incuriosita Misato.


"Capitano, fermi la macchina !"


"Eh ? Ma che dici-"


"Lo faccia e basta !"


Misato frenò bruscamente, un pò irritata per il tono di voce di Shinji. Stava per chiedergli cosa gli era preso quando poi Shinji urlò: "Protect !"


Ci fu un botto tremendo, vennero sradicati moltissimi alberi, e tutte le forze militari terrestri vennero spazzate via dall'enorme onda d'urto, solo la macchina di Misato rimase indenne grazie alla barriera magica prodotta da Shinji. Quando l'onda d'urto si dissipò, Misato ebbe il coraggio di levarsi le braccia dalla testa, poi si voltò verso Shinji, che sembrava essere un pò affaticato per aver prodotto una barriera tanto grande da ricoprire l'intera macchina. Misato guardò il ragazzo con gli occhi spalancati, chi lo avrebbe mai detto che un ragazzo di appena 14 anni è in grado di produrre una barriera così efficace ? Era questo che stava pensando Misato Katsuragi. Misato si rivolse al ragazzo e gli disse con un accenno di sorriso:


"Chissà, forse saprai davvero renderti utile."


Shinji, per tutta risposta, fece una piccola risata.


Nerv - Hangar


"Così è questo il progetto a cui stava lavorando mio padre." Shinji osservava con un'espressione indecifrabile, l'enorme testa viola dinanzi a se, Misato l'aveva chiamato Unità Eva-01.


"Esatto."


Shinji si girò in direzione della voce che aveva appena sentito, e lo vide. Dopo due anni Shinji rincontrò suo padre. Il giovane SeeD era completamente impassibile, apatico, di fronte all'uomo che lo aveva abbandonato alla tenera età di 4 anni. Non poteva dire che per causa sua aveva vissuto un 'infanzia infelice, anzi è stato grazie alla crudeltà di quell'uomo che Shinji fu spinto a diventare SeeD, e quindi a conoscere le persone che considerava amici oltre che alleati. Shinji guardava suo padre fisso dritto negli occhi, poi assumendo la posizione giusta, eseguì il saluto SeeD.


"Comandante."


"Shinji." Ci fu un attimo di silenzio, poi Gendo riprese a parlare.


"E così c'è l'hai fatta, sei diventato un SeeD..." Ma ci fu solo il silenzio a rispondergli. Gendo allora riprese a parlare: "Shinji, voglio che tu combatta l'angelo usando l'Eva."


All'inizio ci fu solo silenzio, ma poi arrivò la sfuriata del capitano.


"Comandante, non può chiedergli questo ! A Rei ci sono voluti più di 6 mesi solo per far muovere l'Eva, come può, lui, combattere contro l'angelo ?!"


Shinji aveva le braccia incrociate, poi usando un tono pacato, disse: "Non ho mai discusso gli ordini di un cliente, ma questa volta non ho scelta. Non sono stato addestrato per pilotare quest'affare, come pensa che possa eliminare quel mostro ?"


"Tutto ciò che ti chiedo e di salire sull'Eva." Rispose Gendo con un tono altrettanto pacato.


Shinji incrociò di nuovo le bracce ed assunse una posa pensosa, poi diede la sua risposta.


"...Affermativo."


"Ma è assurdo..." Disse incredula Misato.



-------------



Shinji si trovava all'interno della cabina di pilotaggio dell'Eva appena riempita di LCL, si stava preparando all'imminente battaglia, facendo lunghi e profondi respiri, come ogni volta prima di ogni missione.


1 ANNO FA


Shinji fece un lungo e profondo sospiro prima di inoltrarsi nella caverna di fuoco. Era la sua prima vera missione, l'obiettivo era di appropriarsi del GF Ifrid. Strinse la presa sull'elsa a forma di manico da fucile del suo Revolver, regalatogli un anno prima da Squall, poi appoggiò la lama sulla spalla ed entrò nella caverna. La prima cosa che notò Shinji era che faceva un caldo infernale, gli faceva pensare che poteva ustionarsi solo stando a contatto con l'aria che si respirava nella caverna. Per sua fortuna la strada non era molto lunga, l'unica cosa a cui doveva stare attento erano gli occasionali schizzi di lava. Arrivò dopo pochi minuti in uno spiazzo circolare con un grosso buco giusto nel mezzo. Si avvicinò con cautela al buco con il Gunblade pronto per qualsiasi attacco nemico, ed infatti non fu deluso, avvicinatosi al buco ne fuoriuscì un demone cornuto con una lunga criniera rossa. Shinji arretrò di qualche metro poi alzò il Gunblade in posizione di difesa, attendendo una mossa dal suo avversario.


"CHI OSA DISTURBARE IL MIO SONNO ?!" Lo sguardo del demone si posò su Shinji, che appariva abbastanza intimorito dalla sua figura possente, ma soprattutto all'arma che impugnava. "COSÌ C'È UN ALTRO PATETICO ESSERE UMANO CHE INTENDE USARE LA MIA FORZA ? BENE SE LA VUOI VIENITELA A PRENDERE !!"


Ifrid partì veloce come un razzo contro il povero Shinji, che stava piagnucolando sul fatto che ci era costretto a prendere la forza del possente GF. Ifrid cercò di squartare Shinji con i suoi artigli, ma il ragazzo riuscì ad abbassarsi appena in tempo, perdendo però qualche capello. Shinji arretrò di qualche metro e si preparò all'imminente attacco del demone di fuoco, sapendo bene che una qualsiasi mossa falsa equivarrebbe alla sua decapitazione. Non dovette aspettare molto, Ifrid con un ruggito lanciò un'enorme palla di fuoco, che Shinji schivò rotolando di lato, e contrattaccando lanciando Blizzard. Le sfere di ghiaccio lanciate dal cadetto SeeD colpirono il GF, facendogli emettere dei ruggiti di dolore e congelando parte del suo fianco, con grande soddisfazione di Shinji, che però durò molto poco dato che subito dopo aver subito l'attacco il demone partì infuriato contro Shinji, che riusciva a stento a schivare tutti i colpi che gli lanciava Ifrid. Shinji si trovava in una cattiva situazione, sapeva che non poteva sfuggire per sempre agli attacchi del GF, doveva attaccare, preferibilmente senza perdere un arto o due. Purtroppo però mentre pensava ad una strategia adatta per sconfiggere la bestia dinanzi a se, Shinji si scordò una delle regole fondamentali per rimanere vivo in battaglia. Mai distrarsi. Così concentrato che quasi non di accorse del pugno scagliato dal demone, riuscì a stento a pararsi ponendo il Gunblade tra lui e il demone, ma venne lo stesso scagliato parecchi metri più in la.


Si alzò dolorante da terra, ma non ebbe nessun attimo di tregua. Il demone si scagliò di nuovo contro di lui con i suoi artigli pronti a squartarlo. Shinji era sicuro che sarebbe morto, che avrebbe tirato le cuoia, ma c'era una cosa che non tenne conto li per li. L'istinto. Fu puro istinto di sopravvivenza che lo intimò a buttarsi sotto le gambe del demone, così come fu l'istinto di sopravvivenza a dirgli di tagliare quelli che credeva fossero i tendini delle gambe del demone con il suo Gunblade costringendolo ad inginocchiarsi con un ruggito di dolore, ed infine, fu sempre e comunque il suo istinto a dirgli di appoggiare la lama al collo del demone intimandogli di arrendersi. Shinji era sfinito, ansimava pesantemente, ma in un modo o nell'altro era riuscito a sottomettere il demone che ora se ne stava fermo senza dire una parola. Poi, come se niente fosse successo si rialzò, e li Shinji capì che era spacciato, ma a volte la vita può riservare delle sorprese.


"E VA BENE UMANO, TI PRESTERÒ LA MIA FORZA."


Se Shinji fosse stato religioso avrebbe ringraziato qualsiasi Dio avrebbe venerato, ma visto che era ateo decise invece di ringraziare la sua enorme, sfacciata fortuna. Ifrid si avvicinò al buco da dove era uscito, e prima di buttarsi, si voltò e disse: "SALUTAMI IL LEONE SFREGIATO."


Shinji non sapeva di chi stava parlando ne gli importava saperlo. Stremato si stese a terra, e restò li per una buona mezz'ora prima di rialzarsi e, facendo attenzione a non perdere l'equilibrio per via delle sue gambe tremolanti, uscì dalla caverna.


PRESENTE


Gli operatori osservavano con occhi sgranati i dati che stavano ricevendo dai computer.


"È-È incredibile ! Ha un tasso di sincronia che supera il 40% !!" Esclamò stupefatta Maya. Misato incredula, si avvicinò per controllare di persona. Nessuno, intanto, vide il sorriso soddisfatto di Gendo.


Aveva gli occhi chiusi, era cosciente di trovarsi sul campo di battaglia, con un mostro gigante dinanzi a se, ma continuava a tenere gli occhi chiusi e a respirare. Poi aprì gli occhi e lo vide. Lo stava fissando, così come Shinji fissava lui. All'interno della cabina Shinji poteva sentire la dottoressa Akagi istruirlo nell'uso dell'Eva, Shinji ascoltava continuando costantemente ad osservare il nemico.


"Shinji, mi senti ? Pensa solo a camminare, l'Eva risponderà al tuo comando."


"Camminare...Cammina, cammina, cammina..." Shiji stava pensando costantemente la stessa parola. Per lunghi attimi, non successe nulla, ma poi l'Unità-01 fece un passo, poi un altro ed un altro ancora, finché non fece un vero e proprio scatto, andando contro il mostro. Shinji non riusciva a capire cosa gli stava dicendo la dottoressa Akagi, era troppo impegnato nel cercare di controllare il bestione di cui aveva il comando. Cercò disperatamente di fermarlo con degli ordini mentali, ma fallì nell'impresa, e l'Eva andò a sbattere contro l'angelo, che lo prese per la testa e lo sollevò di peso. Il braccio con cui teneva sollevato l'Eva incominciò ad illuminarsi, ed una lama fatta di luce viola fuoriuscì da una apertura nell'avambraccio e andò a sbattere contro il cranio, ripetutamente, fino a trapassare l'occhio da parte a parte.


Non aveva mai provato un dolore così forte in vita sua. Tutto ciò che veniva fatto all'Eva, Shinji poteva sentirlo, riusciva a sentire un qualcosa che gli trapassava l'occhio. Shinji fece ricorso a tutta la sua forza di volontà per cercare di sopprimere il dolore e di controllare l'Eva. Con un enorme sforzo, Shinji ignorò il dolore lancinante all'occhio per impartire i propri comandi all'Eva.


"Afferragli il polso...Afferragli il polso...Afferragli il polso..."


Ed incredibilmente l'Unità-01 gli strinse il polso, e con l'altra mano il gomito. Con un ultimo sforzo Shinji impartì un altro ordine. E l'Eva spezzò il braccio dell'angelo. Con uno strattone si liberò dell'angelo e lo lanciò in aria, facendolo atterrare molti metri più in la.


Intanto alla Nerv, tutti osservarono attraverso lo schermo gigante la battaglia tre l'angelo e l'Eva. Erano increduli, assolutamente esterrefatti.


"Sempai, venga a vedere, il tasso di sincronia si è alzato !!"


La dottoressa si affrettò a controllare i dati forniti dai Magi, e potò constatare di persona che infatti il tasso di sincronia aveva avuto un ulteriore innalzamento.


"È oltre il 62% !" Esclamò basita Ritsuko.


"Dottoressa, mi sente ?"


Ritsuko, come tutti gli altri, poteva sentire distintamente la voce di Shinji dagli altoparlanti installati per tutta la stanza.


"Parla Shinji ti sento."


"Questo affare ce l'ha un'arma ?"


"Premi il pulsante al lato della leva di comando."


Shinji fece ciò, sulla spalla dell'Eva uscì qualcosa, che il SeeD ordinò all'Eva d'impugnare.


"Un pugnale ? Be non sarà il mio Gunblade ma è sempre meglio di niente." Pensò il ragazzo.


"Ora che ho il mezzo per sconfiggerlo, come lo sconfiggo ?"


"Devi distruggere il suo nucleo ! È quella specie di sfera rossa che ha sul petto." Rispose Ritsuko.


Appena sentite le istruzioni della dottoressa, Shinji si lanciò verso l'angelo, brandendo il Prog Knife con la mano destra. L'angelo lo colpì con il braccio sano, non avendo ancora pieno controllo dell'Eva non riuscì a a schivarlo, ma riuscì a rimanere in equilibrio, e con tutta la forza di volontà che aveva ordinò l'Eva di colpirlo nel suo nucleo, ma le sorprese non erano ancora finite. C'era una barriera ottagonale che si poneva tra l'angelo ed il suo pugnale.


"E ora che succede ?!" Sbraitò con veemenza il ragazzo. A rispondergli fu di nuovo la dottoressa Akagi che gli spiegò cosa stava accadendo.


"Shinji quello si chiama AT-Field, in pratica è una barriera, ma può diventare anche un'arma. Devi utilizzare l'AT-Field dell'Eva per neutralizzarlo."


"Qualche consiglio su come ?"


"Devi semplicemente pensarlo, avanti Shinji ce l'hai quasi fatta, finiscilo !"


"AT-Field...AT-Field...AT-Field...AT-Field...AT-Field...AT-Field...AT-Field..." Continuava a pensare queste parole come un mantra. "Andiamo..."


All'improvviso, quasi impercettibilmente, la barriera dell'angelo incominciò a sparire, si crearono delle piccole crepe, che mano mano diventavano sempre più grandi. Con un ultimo enorme sforzo, l'Eva riuscì ad affondare la lama nel suo nucleo. Shinji quasi non ci credeva. Era finalmente finita, aveva colpito il nucleo, ora era morto giusto ? E invece no.


L'angelo si avvinghiò all'Eva, mentre il suo nucleo incominciò a pulsare.


"Shinji, allontanati subito da li, sta per esplodere !"


Non se lo fece dire due volte, con un calcione si allontanò dall'angelo, ed incominciò a correre il più veloce che poteva nella direzione opposta.


BOOOMMM


Fu un esplosione enorme, l'Eva venne lanciato in aria dalla forza dell'onda d'urto, facendo poi un atterraggio non proprio dolce. La botta ricevuta dall'enorme robot venne trasferita al suo pilota con la forza di un missile. Shinji sentiva come se un lottatore di sumo si fosse seduto sulla propria schiena.


"È finita finalmente..." Disse tra se e se il giovane pilota, non vedendo l'ora di scendere dall'Eva e buttarsi in una vasca da bagno per almeno una mezz'ora.


Intanto alla Nerv c'era il putiferio, tutti urlavano e si congratulavano tra di loro dalla gioia per il successo del loro pilota; una mossa che sembrava disperata, vista come unica alternativa, aveva salvato l'umanità, distruggendo l'angelo. Certo sapevano che ci sarebbero stati altri angeli, ma vista la performance del giovane SeeD, non potevano fare a meno di pensare di avere già la vittoria in tasca.


Misato aprì il collegamento con il pilota ed apparve la figura stremata di Shinji sullo schermo, scoppiò un applauso generale, con dei fischi che venivano lanciati di tanto in tanto.


"Li senti, Shinji ? Sono tutti per te !"


Anche con più di 10 anni di addestramento in un'accademia militare, Shinji non riuscì a controllare il rossore che ora aggraziava le sue guance, anzi poté solo borbottare qualcosa che somigliava vagamente a 'ho fatto solo il mio dovere'.


"Capitano..."


"Puoi chiamarmi semplicemente Misato, sai ? Non c'è bisogno di tutti questi formalismi." Disse con un piccolo sorriso la responsabile delle operazioni tattiche.


"Sono un soldato, Capitano. Non mi è permesso prendere certe confidenze con i miei superiori." Rispose pacatamente Shinji, poi continuò: "Il Comandante può sentire ?"


"Si." Rispose lo stesso Gendo.


Shinji restò un momento in silenzio, poi con il tono di voce più formale che poteva intonare disse: "Comandante, non la prenda come una mancanza di rispetto, ma ho intenzione di controllare che il pagamento per mio ingaggio sia adeguato." Disse Shinji enfatizzando sull'adeguato.


Il Comandante rimase in silenzio mentre scoppiò una risata generale in sala, persino Fuyutsuki non poté fare a meno di ridacchiare.


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OMAKE


Shinji fece un lungo e profondo sospiro prima di inoltrarsi nella caverna di fuoco. Era la sua prima vera missione, l'obiettivo era di appropriarsi del GF Ifrid. Strinse la presa sull'elsa a forma di manico da fucile del suo Revolver, regalatogli un anno prima da Squall, poi appoggiò la lama sulla spalla ed entrò nella caverna. La prima cosa che notò Shinji era che faceva un caldo infernale, gli faceva pensare che poteva ustionarsi solo stando a contatto con l'aria che si respirava nella caverna. Per sua fortuna la strada non era molto lunga, l'unica cosa a cui doveva stare attento erano gli occasionali schizzi di lava. Arrivò dopo pochi minuti in uno spiazzo circolare con un grosso buco giusto nel mezzo. Si avvicinò con cautela al buco con il Gunblade pronto per qualsiasi attacco nemico, ed infatti non fu deluso, avvicinatosi al buco ne fuoriuscì un demone cornuto con una lunga criniera rossa. Shinji arretrò di qualche metro poi alzò il Gunblade in posizione di difesa, attendendo una mossa dal suo avversario.


"CHI OSA DISTURBARE IL MIO SONNO ?!" Lo sguardo del demone si posò su Shinji, che appariva abbastanza intimorito dalla sua figura possente. Poi all'improvviso, Shinji sentì uno strano rumore provenire dalla gola del demone, che diventava sempre più forte.


Ifrid posò l'indice sulle labbra continuando a fare le fusa, e disse:


"LO SAI CHE SEI PROPRIO CARINO ? PENSO PROPRIO CHE SEI IL MIO TIPO !"


"O...Mio...Dio..."


  
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