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Autore: malice    25/12/2015    3 recensioni
Nell'universo privato dei propri fantasmi, nessuno di loro è ciò che gli altri pensano.
La vita di Kaito Kuroba vista da tutte le persone che gli stanno attorno, come lo vedono, lo vivono, i dubbi e segreti intuiti.
Genere: Demenziale, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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L'agente Yumi camminava lenta lungo il corridoio cercando di stare attenta a non rovesciare la tazza di te. Arrivata davanti alla porta della sala d'aspetto della centrale di polizia, si appoggiò alla porta e con il gomito abbassò la maniglia entrando.

 

<< Eccomi qua! >>

La voce squillante ed festosa stonavano bene con l'umore tetro e depresso della stanza.

Infatti sul divanetto blu seduto, di fronte all'ispettore Shiratori con l'immancabile taquino, stava un ragazzo di circa 16 o 17 anni, completamente avvolto dalla giacca grigio tortora dell'agente Takagi e dall'aria molto triste.

 

Yumi si avvicinò al ragazzo e si inginocchiò per essere al suo stesso livello visivo.

<< Tieni, ti ho portato una tazza di te caldo. >> il ragazzo si volse verso di lei con un sorriso molto tirato e stanco.

<< grazie! >> e allungò le mani per ricevere la tazza, ma appena esse entrarono nel suo campo visivo si bloccò di colpo. I polsini della sua camicia erano ancora sporchi di sangue e istintivamente li ritrasse tremando leggermente.

 

A Yumi gli si stringe il cuore, quel povero ragazzo aveva appena visto una persona a lui cara ferita a morte ed lui stesso era ferito, ma cercava lo stesso di rimanere calmo e lucido per aiutare la polizia. Si guardò attorno e vide negli occhi di tutti i presenti lo stesso sentimento.

 

<< Tranquillo, te l'appoggio sul tavolino .>> Il ragazzo annuì

Prendendo un profondo respiro si allungò di nuovo verso la tazza e ne bevve un paio di sorsi, rilassando le spalle . Yumi si sentì più sollevata sapendolo più tranquillo.

 

Shiratori chiuse con un tocco il taquino << Non hai nient'altro da aggiungere alla tua deposizione? Non ricordi nient'altro della rapina Kaito? >>

 

<< No signor ispettore, le ho già detto tutto. Piuttosto non sapete come stà Jii-san, sono molto preoccupato. >>

 

<< Tranquillo il sig Konosuke è uscito da poco dalla sala operatoria ed è fuori pericolo. >>

Takagi di fianco a lui gli rispose e quelle parole Kaito tirò un sospiro di sollievo e appoggiò la tazza sulle ginocchia.

<< Piuttosto...>> Takagi gli pose una mano sulla spalla << ..sei sicuro che non vuoi che chiamiamo qualcuno a venirti a prendere? Tua madre o tuo padre? >>

<< é molto gentile, ma mio padre è morto ormai da 8 anni e mia madre lavora all'estero. Comunque l'ispettore Sato ha già avvisato un mio compagno di classe. Dovrebbe arrivare a momenti ormai. >>

 

<< Bene allora non la tratterremo ulteriormente. >> Shiratori controfirmò la deposizione per poi girarlo al ragazzo consegnandogli anche una penna. Con un poco di difficoltà, causate dal bendaggio alla mano destra, firmò per poi riconsegnare il tutto all'ispettore.

 

<< Bene! Yumi, accompagna il ragazzo all'entrata e stai con lui finchè non vengono a prendere. >>

<< Signorsi! >>

Kaito si alzò facendosi leva con il tavolo e seguendo Yumi fuori dalla porta.

 

Camminarono per un po' nei corridoi e una volta raggiunti all'ingresso viderò un ragazzo biondo che guardava nervosamente l'orologio da taschino. Yumi lo riconobbe subito come il figlio del Sovrintendente Generale Hakuba, Saguru Hakuba, un detective liceale molto serio e posato.

Appena Saguru li vide, gli corse incontro sorpassando Yumi e abbracciando Kaito.

<< Kuroba-kun grazie al cielo! Stai bene? Sei ferito? >>

 

Yumi ci rimase stordita, non se lo aspettava da lui, e lo rimase ancora di più alla risata leggera di Kuroba

 

<< Si sto bene Hakuba e solo leggermente ferito >>

 

Yomi vide sul volto del ragazzo un sorriso tranquillo e sereno, si vedeva proprio che loro due erano amici.

<< bhè se non avete più bisogno di me andrei! >>

<< Aspetti agente, le devo ridare la giacca dell'ispettore. >>

Kaito si levò la giacca dalle spalle mostrando la camicia sporca di sangue in vari punti varie fasciature. A quella vista Saguru si fece serio, mentre Kuroba gli rivolse un sorriso per tranquillizzarlo, senza successo.

<< Tenga e lo ringrazi per la gentilezza. Mi dispiace se glielo sporcata.>>

<< Stai tranquillo Kuroba-kun, prima di restituirgliela la pulirò e non si accorgerà di niente! >>

<< Grazie! >>

<< Kaito andiamo, ti accompagno a casa. >>

 

Saguru prese per il braccio non fasciato Kaito e quasi lo trascinò fuori, non che Kaito fece alcuna resistenza.

 

  
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