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Autore: Storm of ice    25/12/2015    2 recensioni
Questa è la prima fanfiction che scrivo di questo genere, in realtà ho voluto fare un esperimento prendendo il carattere del cantante Adam Lambert e del suo chitarrista Tommy Joe Rattlif e unendolo a quello di Naruto e Sasuke. Questa ovviamente è una Sasunaru e spero che vi piaccia.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Deidara, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasori/Deidara
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Alloraaa ... Mi dispiace non aver aggiornato per tutto questo tempo ( si prostra umilmente ai piedi dei suoi magnifici lettori) ma è stato un anno frenetico >.<
Detto ciò, vi lascio al capitolo e spero che vi piaccia ^^





Erano già passate due settimane dal giorno dell'intervista e, in questo arco di tempo, Sasuke aveva tentato costantemente di mettersi in contatto con Naruto, ma senza alcun risultato:il ragazzo biondo rifiutava ogni sua chiamate, ignorava le mail, non rispondeva ai suoi SMS e non si era più presentato alle prove della band.

Il cantante ormai era l'ombra di se stesso, era dimagrito vistosamente e il suo sguardo era perennemente circondato da pesanti occhiaie che non lasciavano spazio a nessun fraintendimento.

Nel frattempo, il biondo chitarrista non si trovava in una situazione diversa, infatti Nagato si era trasferito a casa del fratello per prendersi cura di quest'ultimo e del nipotino che sempre più spesso chiedeva perchè Sasuke non si fosse più fatto vedere.

Il rosso non sapeva più cosa fare per risolvere la situazione, che sembrava disastrosa, d'altro canto neanche Itachi sapeva come tirare su di morale il fratello che ormai non parlava più con nessuno.

In questo clima così angosciante quattro genitori preoccupati si riunirono per discutere della situazione e fare quello che gli riusciva meglio, escogitare piani diabolici.

Erano tutti e quattro seduti sui comodi divani del soggiorno della nuova casa degli Namikaze-Uzumaki, sorseggiando, come spesso accadeva del buon vino, mentre parlavano di quello che era successo nelle ultime settimane.

-Sasuke è distrutto, non dorme più, mangia a stento e solo perchè Itachi lo costringe. Non so più cosa fare, mi sento inutile- disse Fugaku abbassando lo sguardo e sospirò rassegnato.

Minato si avvicinò all'amico, gli posò una mano sulla spalla e disse:

- Ti capisco. Anche Naruto si trova nelle stesse condizioni.

Ormai parla solo con Nagato e si è buttato a capofitto sul lavoro-

- Ragazzi, non siate così pessimisti- disse Kushina, accomodandosi vicino a Mikoto.

- Esatto. Sono sicura che le cose si sistemeranno ed andrà tutto bene.

Potrebbero anche esserci degli aspetti positivi, in tutta questa storia.- affermò la signora Uchiha con un ghigno sulle labbra.

- E sarebbero?- le chiese il marito, non riuscendo a capire cosa intendesse dire la consorte.

- Beh per prima cosa, questa situazione sta facendo avvicinare ancora di più Itachi e Sasuke e scommetto che la stessa cosa valga anche per Naruto e Nagato- disse Mikoto.

-Hai proprio ragione,in più, dato le reazioni spropositate che hanno avuto quei due testoni possiamo desumere che il sentimento che provano l'uno per l'altro, sia veramente amore.

Quindi troveremo sicuramente un modo per risolvere la situazione- continuò Kushina.

- E terzo- continuò l'altra– Questa potrebbe essere la volta buona che quei due stupidi si rimettano insieme-

I due uomini potevano vedere chiaramente, l'aura demoniaca che avvolgeva le rispettive mogli, che in quel momento, mentre si tenevano per mano, cominciavano ad ideare un piano d'azione.

- Mi fanno paura quando fanno così- disse Fugaku al biondo amico.

- A chi lo dici … Sembrano delle fangirls impazzite- gli rispose Minato, mentre continuava tranquillamente a sorseggiare il suo vino.

Sfortunatamente per lui, la moglie aveva sentito chiaramente l'uscita poco felice del marito.

Così Kushina si alzò dal sofà, si avvicinò al consorte e gli chiese, con tono inquisitorio:

-Hai detto qualcosa, tesoro?-

- No,no. Non ho detto assolutamente niente- gli rispose il biondo, consapevole del fatto che una Kushina arrabbiata era più pericolosa di uno tsunami.

Nel frattempo, Fugaku rideva della sfortuna del suo migliore amico, ma smise subito non appena vide lo sguardo, particolarmente freddo, della moglie.

- Se fossi in te non riderei- gli disse la moglie, mentre assottigliava lo sguardo facendo capire al marito che era nei guai.

Grossi guai!!

I quattro erano talmente immersi nella discussione che non si accorsero del giovane uomo appoggiato allo stipite della porta e che li stava osservando con un ghigno sulle labbra.

Il primo a notarlo fu Minato, o meglio, fu il primo a notare le sue scarpe!

Infatti l'uomo indossava un paio di anfibi nero fumèe, con l'allacciatura sul davanti.

Salendo con lo sguardo, l'uomo notò la cura con cui la fine degli aderenti jeans neri, erano infilati all'interno delle scarpe e come, una sottile catena argentea, cadeva placidamente lungo il fianco.

Minato vide che indossava una semplice maglietta bianca a mezze maniche, non troppo aderente ma che faceva risaltare il fisico del giovane.

A completare quel look chic ma allo stesso tempo ricercato, ci pensava un gilet nero che spiccava sopra la maglia bianca e un cappello ed un paio di occhiali da sole, che servivano più a nascondere l'identità del nuovo arrivato che a dare un tocco di classe.

Minato rimase per un minuto a fissare sbigottito la faccia del giovane.

Quando si riprese dallo shock, si scrollò la moglie di dosso, che era intenta ad abbracciarlo o, molto più probabilmente, a strozzarlo e corse ad abbracciare il misterioso uomo, che tanto misterioso non era.

- Minato … Minato … mi stai stritolando- sussurrò il giovane già a corto di fiato.

Il biondo lo lasciò andare ma lo sommerse subito di domane.

- Ma quando sei arrivato? Com'è andato il tour? Perchè non mi hai chiamato, vi sarei venuto a prendere all'aeroporto,no? Sei sempre il solito, Hashirama !!- disse tutto d'un fiato Minato, mentre Kushina si avvicinava ai due e cominciava a ripensare alla loro storia.

Hashirama Senju poteva essere benissimo definito uno dei punti deboli del magnate d'industria Namikaze Minato.

In realtà il biondo, più che un fratello minore, lo considerava un figlio, soprattutto dopo tutto quello che aveva passato l'altro, fin dalla nascita.

Infatti, Hashirama era nato da una relazione extra coniugale che il padre di Minato aveva avuto con una donna molto più giovane di lui.

Sfortunatamente la donna morì durante il parto, lasciando il piccolo Senju alle cure di quello che avrebbe dovuto essere suo padre, ma che in realtà non lo era.

A causa dell'ennesimo tradimento, i rapporti tra Minato e suo padre, già profondamente incrinati, si ruppero definitivamente rimanendo solamente professionali.

Tuttavia il biondo, sapendo già cosa volesse dire crescere con quell'uomo, decise di prendersi la responsabilità di cresce e accudire il neonato, insieme a quella che all'epoca era la sua fidanzata e che, dopo pochi anni, divenne sua moglie.

Da quel momento in poi Minato decise di abbandonare il cognome del padre, per prendere quello della madre, ecco perchè il suo e quello di Hashirama non erano uguali.

Kushina fu riporta alla realtà dalle braccia del ragazzo che la stringevano in un caldo abbraccio e dalla sua risata.

- Ah ah ah … Fratellone calmati, sembra che non ci vediamo da mesi – disse ridendo il giovane .

- Infatti è così!! Mi hai fatto preoccupare sai? E ormai non sono più giovane come una volta- disse Minato con fare drammatico.

- Ma non dire cazzate … Non sei cambiato di una virgola da quando ero piccolo. In pratica sei immortale!- lo prese in giro il moro con fare canzonatorio mentre si levava gli occhiali da sole e sfoderava la sua tecnica migliore, gli occhi da cucciolo abbandonato.

Quella tecnica funzionava sin da quando era piccolo, la usava quando si doveva far perdonare una marachella, qualche brutto voto a scuola o una delle tante uscite notturne non autorizzate.

Minato scosse la testa, con fare rassegnato, quando quel ragazzo, o i suoi figli lo guardavano in quel modo, non riusciva proprio a tenergli il muso o ad essere arrabbiato con loro.

Dopo aver capito che il biondo lo aveva perdonato per il fatto che non aveva dato notizie per molto tempo, si voltò e salutò Fugaku e Mikoto.

-Signor Uchiha, Signora Uchiha è da tanto che non ci vediamo- disse Hashirama con un sorriso sulle labbra.

- Già e a quanto pare hai ripreso l'abitudine darci del Lei- disse Mikoto con un leggero tono di rimprovero.

- Mi dispiace, le abitudini sono dure a morire- gli rispose il ragazzo accarezzandosi la nuca imbarazzato.

- Ma fai parte della famiglia, lo sai … Piuttosto che fine ha fatto quell'irresponsabile?- chiese Fugaku con una leggera nota di preoccupazione nella voce.

Hashirama stava per rispondere alla domanda quando una voce profonda si fece largo dalla profondità del corridoio che congiungeva l'entrata e il soggiorno.

- Sono qui, sono qui. Stavo solo finendo di fumare un sigaretta- disse un ragazzo che doveva avere la stessa età del moro e che era appena entrato nella stanza.

Tutti si voltarono a guardarlo, chi sorridendo affettuosamente, chi scuotendo la testa rassegnato e chi ghignando maliziosamente.

Il ragazzo giunse nel soggiorno, indossava dei semplici pantaloni attillati bianchi e una camicia nera che faceva intravedere i muscoli dell'addome scolpiti e i tatuaggi che riscoprivano le braccia.

I lunghi capelli neri erano acconciati in un codini alto fermato da un fermaglio di cuoio e un bastoncino di legno con su incisi dei caratteri Kanji.

- Alla buon ora, eh!- disse Fugaku incrociando le braccia al petto con fare impettito ma trattenendo a stento le risate.

- Scusa se volevo evitare di fumare davanti a voi, dato che mi avete detto che vi da fastidio- rispose il ragazzo con tono acido all'uomo, mentre si avvicinava ad Hashirama e gli passava il braccio intorno l'esile vita e lo attirava a se.

- Irriverente come sempre vedo … Non sei cambiato per niente, Madara- rispose l'uomo sorridendo e allargando le braccia invitando il giovane tra le sue braccia.

Il ragazzo storse la bocca con riluttanza, anche se era tutta scena, e si fece stringere dall'uomo che lo aveva cresciuto.

Se Hashirama era il punto debole di Minato, allora Madara poteva essere considerato la più grande debolezza di uno dei più famosi avvocati degli Stati Uniti.

La storia dei due ragazzi era molto simile, infatti Madara era il nipote di Fugaku, il figlio della sorella, ma sfortunatamente il piccolo perse entrambi i genitori quando aveva appena 6 mesi, a causa di un incidente che li uccise entrambi.

Così Fugaku e Mikoto, che si erano sposati da meno di un mese, presero la decisione di adottare il bambino e di crescerlo come se fosse loro.

Hashirama e Madara, grazie al fatto che i rispettivi “genitori” avessero un legame così forte, fin dall'infanzia impararono a conoscersi, e col passare del tempo quella che era nata come un'amicizia quasi fraterna, si trasformò in un grande amore che durava ormai da dieci lunghi anni.

Quando il giovane uomo si liberò dalla presa del fratello, si accomodò vicino al compagno, che si era già seduto su uno dei due divani.

I due uomini raggiunsero le rispettive mogli , poi Minato disse:

- Allora, per quale motivo siete rientrati prima dal tour europeo?-

- Dobbiamo risolvere i problemi di quattro stupidi marmocchi che a quanto pare non sono in grado di fare niente da soli- gli rispose Madara ghignando.

- Allora avete saputo. Bene anche noi avevamo in mente qualcosa, potremmo confrontarci e capire quale piano sia il migliore- disse Kushina,sorridendo convinta di aver trovato due grandi alleati.

Hashirama, che fino a quel momento non aveva fatto altro che giocare con un ciuffo ribelle della folta chioma del compagno, spostò la sua attenzione sulle due coppie sedute difronte a lui e, con uno sguardo che avrebbe ucciso anche un Basilisco, disse con il sorriso sulle labbra:

- Forse non avete capito, per il bene di tutti è meglio che restiate fuori da questa brutta situazione, non vorrete che ci sfugga di mano e peggiori ancora di più?-

Un brivido freddo percosse la schiena dei quattro adulti, che deglutirono rumorosamente e si guardarono l'un l'altro con uno sguardo tra l'incredulo e il divertito, poi Fugaku disse all'amico:

- Ma da chi ha preso? È peggio di Kushina o Mikoto quando si arrabbiano.-

- Non ti so dire amico e pensa che Nagato è anche peggio, mentre Naruto sembra non avere la tendenza a lanciare sguardi omicida a qualsiasi esponente del genere umano- gli rispose Minato.

- Ehi non è vero, non mando sguardi omicida a tutti- disse Hashirama che perse immediatamente l'aura di puro potere che lo circondava per mettere il broncio come un bambino piccolo.

Immediatamente Madara scoppiò a ridere, guadagnandosi una delle famose occhiate del compagno che ebbero l'effetto opposto ed alimentarono ancora di più l'ilarità del ragazzo.

Quando quest'ultimo si fu calmato, dopo essersi asciugato le lacrime agli occhi e aver dato un bacio sulla guancia al compagno che gli teneva ancora il broncio, disse:

- Non stiamo scherzando, vi conosciamo bene e conosciamo altrettanto bene quei quattro. Un vostro intervento diretto non farebbe che peggiorare la situazione, lasciate fare a noi, abbiamo un piano che siamo sicuri che funzionerà.-

- Siete proprio sicuri?- gli chiese Mikoto, guardando il figlio negli occhi.

- Assolutamente- gli rispose questo.

- Incominceremo ad agire già da stasera, ci daranno una mano anche Jiraya e Orochimaru.- intervenne Hashirama.

- Spiegateci tutto- disse Minato, pronto a fare tutto ciò che era in suo potere affinché quella assurda situazione in cui si ritrovavano, si concludesse nei migliori dei modi.

Così i due giovani cominciarono a spiegare ai rispettivi genitori il piano che avevano ideato insieme ai rimanenti membri della loro band.

Nel frattempo a casa di un certo cantante moro, si stava svolgendo una dura battaglia.

- Ti ho detto di no, non ho intenzione di venire- urlò Sasuke.

- Forse non hai capito, non hai scelta. Madara ci ha fatto avere i biglietti del loro concerto di stasera, a tutta la band.

Sai che quando vuole qualcosa è meglio accontentarlo e poi uscire un po' ti farà bene.

Non esci da due settimane ormai, un po' di aria fresca non ti ucciderà- gli rispose Itachi con fare imperioso.

- Perchè ho due fratelli così dispotici?- chiese con fare sconsolato il cantante accasciandosi su una sedia.

- IO non sono dispotico, lo è solo Madara … Vedila in questo modo, potresti vedere anche Naruto ed avere l'opportunità di chiarire- gli disse il fratello avvicinandosi e scompigliandogli i capelli.

- Non mi vuole parlare, anche se ci fosse mi ignorerebbe per tutta la serata. - gli rispose il più piccolo deprimendosi ancora di più.

- Non importa, ci saremo tutti e tu non mancherai quindi preparati fisicamente e mentalmente al fatto che stasera uscirai, ti divertirai con i tuoi amici e per un paio di ore smetterai di autocommiserati e maledire la tua esistenza- gli disse Itachi con tono serio per far capire al fratello che non accettava obbiezioni.

Il cantante sospirò poi disse:

- Non ho altra scelta vero?-

- No assolutamente, ora devo andare, ho una riunione con il vicepresidente della Akatsuki Records, mi vuole presentare il tuo nuovo direttore artistico.- disse Itachi indossando il giubbotto di pelle nera e agguantando il casco.

- Devo venire anche io ?- chiese il cantante sperando in una risposta negativa.

- Non c'è bisogno, poi comincerete a lavorare insieme solo tra un mese.

Ora vado, passo a prenderti alle 19- così dicendo uscì da casa del fratello e montò in sella alla sua moto per poi sgommare via.

Sasuke rimasto solo in casa, cominciò a pensare a tutto quello che era successo e a come, quelle due settimane passate senza avere notizie da parte di Naruto, erano state un vero inferno in terra, una tortura perenne.

Se quella sera lo avesse incontrato, pensò il cantante, avrebbe fatto di tutto per farsi perdonare e non avrebbe accettato una risposta negativa.

Così con una nuova determinazione negli occhi aspettò, quasi impaziente, l'ora in cui suo fratello sarebbe passato a prenderlo.

 

 

 

 

In una villa affacciata sulla baia di Santa Monica, un giovane uomo dai capelli rossi sosteneva una conversazione abbastanza complicata con il fratello maggiore, mentre tentava di tenere con una mano il nipote in braccio e con l'altra cercare di evitare che il succo di frutta all'interno del biberon finisse rovinosamente per terra.

- No, non sto dicendo che non voglio venire, sto solo affermando che sarà difficile convincerlo ad uscire di casa … Hashirama lo so che ci tenete, ma che ci posso fare niente se si è chiuso in clausura e non vuole parlare con nessuno tranne i clienti e qualche affiliato … Ho capito, ma sai che tuo fratello è testardo … Non ci provare … Si, Alex ora sono subito da te … Tuo nipote reclama la mia attenzione … Si, si gli do un bacio da parte tua … Senti facciamo così, tu facci mettere in lista per il backstage, vedrò se riesco a farlo uscire di casa almeno per un paio di ore, ma non ti prometto niente … Oh ma smettila di fare la checca isterica ahahah … Va bene, va bene salutami tutti.-

Nagato chiuse la chiamata e sospirò pesantemente, poi rivolgendosi al piccolo bambino biondo che teneva tra le braccia disse:

- Perchè entrambi i miei fratelli devono essere così complicati?-

- Tio 'Mara è buffo- disse il piccolo Alex ridendo mentre il ragazzo lo appoggiava per terra.

- Già hai perfettamente ragione, sicuro di avere solo 8 mesi?- chiese Nagato al nipotino mentre gli passava il suo amato succo.

- Ti ti, Tio 'Gato porta papà a spasso, sembra un Bampiro!- disse il bambino allargando le braccia per imitare quello che secondo il piccolo facevano le creature della notte.

- Un Vampiro eh? E come fanno i Vampiri Alex?- gli chiese lo zio sorridendo.

- Fanno Blablablah!!- disse il piccolo alzando di nuovo le manine e sporgendo i piccoli dentini.

Nagato rise all'imitazione che il piccolo fece del protagonista di Hotel Transilvania, il cartone che aveva fatto vedere al nipote solo pochi giorni prima e che a quanto sembrava gli era piaciuto molto.

- Ahahah bravo, così si fa. Ora augurami buona fortuna, vado a tirare l'orso fuori dalla sua tana- disse il rosso scompigliando i capelli del nipote mentre si assicurava che non potesse uscire facilmente dal suo box.

- 'Mbocca al lupo- disse il piccolo allo zio.

- Crepi il lupo- gli rispose il rosso mentre saliva le scale.

Arrivato davanti alla porta dello studio del fratello, aprì la porta senza neanche bussare ed entrò all'interno della stanza.

Il buio avvolgeva quasi tutto tranne la scrivania che era illuminata dalla fievole luce proveniente dalla lampada posta su di essa e dal portatile vicino.

Il ragazzo che stava scrivendo freneticamente alla tastiera del computer neanche si accorse del fatto che qualcuno era entrato, fino a quando Nagato, con passo deciso, si diresse verso la grande finestra alle spalle del biondo e con un gesto secco scostò le tende facendo entrare i raggi del solo di metà mattinata.

Il chitarrista si coprì gli occhi e con fare stizzito disse al fratello:

- Ma sei impazzito? -

- No vampiro del cavolo, se continui così ti rovinerai la vista e già porti gli occhiali- gli rispose il fratello mentre sistemava qualcosa nel documento che il più piccolo stava redigendo.

- Lo so, ma la luce del sole mi da fastidio in questi giorni. Perchè mi hai chiamato vampiro?- gli chiese il biondo mentre apriva la finestra e si accendeva una sigaretta.

- Perchè tuo figlio ti chiama così adesso- gli rispose sorridendo Nagato.

- Immagino sia colpa tua che lo hai portato a vedere quel film l'altro giorno.- gli disse sorridendo il più giovane.

- Ehi non scaricare la colpa sul tuo innocente fratello maggiore.

A proposito di fratelli maggiori, ha chiamato H- disse Nagato salvando il documento che aveva modificato.

- Che vuole che faccia?- chiese Naruto guardando il panorama che si poteva godere da casa sua.

- Perchè pensi che voglia qualcosa?- gli chiese il rosso avvicinandosi a lui e prendendo la sigaretta che gli stava offrendo il fratello minore per poi accenderla.

Questo lo guardò con uno sguardo che diceva “ Mi stai prendendo in giro? Come se non lo conoscessi anche io”.

Il più grande scoppiò a ridere e poi disse:

- Già hai ragione, non è cambiato in 30 anni che lo conosciamo neanche di una virgola. Comunque vuole che andiamo al loro concerto di stasera. Prima che dici che assolutamente non vuoi uscire di casa, che non ti senti in vena o roba del genere, pensa che se non lo accontenti metterà il broncio per mesi interi.

In più ti farebbe bene cambiare aria per un paio d'ore, sai stare chiuso in casa non risolv ….-

- Va bene andiamo.- lo interruppe il biondo dando l'ultima boccata alla sigaretta.

- Scusa cosa hai detto?- gli chiese il rosso credendo di aver capito male.

- Ho detto va bene. Hai ragione ho bisogno di prendere un po' d'aria, non posso stare tutto il tempo a lavorare, in più devo parlare con tutta la band del nuovo cd e di quanto tempo gli servirà.- gli rispose il fratello sorridendo.

- Wow pensavo di dover dar fondo a tutte le mie abilità oratorie per convincerti ad uscire di casa. Mi è andata bene, ma vuoi uscire conciato così?- gli chiese l'altro indicando la faccia e i capelli del biondo.

Infatti in quelle due settimane il biondo aveva fatto crescere incolti sia la barba che i capelli che in quel momento sembravano un ammasso senza forma di paglia gialla.

- Hai ragione ma è troppo tardi per prenotare dal mio barbiere- gli rispose il chitarrista accarezzandosi la mandibola con fare dubbioso.

- Non ti preoccupare faccio venire il mio qui- disse Nagato mandando un messaggio.

- Aspetta, hai il tuo parrucchiere personale?- gli chiese stupito il più giovane.

- Essere schifosamente ricchi avrà pure qualche vantaggio. Comunque ho detto ad Hidan e Kakuzu di venire pomeriggio, così sistemano anche i miei capelli e facciamo un nuovo taglio anche al piccolo. Non ti preoccupare quando li vedi , sono particolari ma anche dei bravi ragazzi e sanno quello che fanno.- gli rispose il fratello.

- Mi fido di te, ed ora vado a giocare con la mia piccola peste- disse il chitarrista prima di uscire dalla stanza e scendere al piano di sotto.

Il rosso guardò il chitarrista andare via dalla stanza e cominciò a scuotere la teste, non capendo da chi avesse preso quel carattere lunatico il fratello, ma felice del fatto che avesse accettato di andare al concerto, non perchè lui ci tenesse particolarmente ma perchè altrimenti avrebbe dovuto sorbirsi le lamentele dell'altro fratello.

Nel frattempo che il biondo giocava col figlio al piano inferiore, Nagato si mise alla scrivania e utilizzando il portatile del chitarrista, si mise a controllare le mail.

Il pomeriggio trascorse tranquillo fino a quando alle 17 non suonarono alla porta di casa Uzumaki.

Il rosso andò ad aprire e si trovò davanti due individui particolari, infatti uno aveva i capelli completamenti tinti di bianco e uno sguardo folle, era leggermente più alto di Nagato ed indossa una camicia nera senza maniche e dei jeans tutti strappati.

L'altro era molto più alto del primo, aveva un taglio molto particola, infatti la rasatura partiva dai lati della testa per poi andare a sfumare pian piano che saliva, ma la vera caratteristica che distingueva dalla massa l'uomo, era il tatuaggio di una cucitura che gli copriva la bocca e le guance.

Indossava un classico pantalone nero di seta, una camicia bianca e un gilet nero gessato.

- Hidan, Kakuzu, mi avete salvato la vita- gli disse il rosso facendoli accomodare dentro casa.

- Ci dei un favore, lo sai vero?- disse il più alto dei due, posando la pesante borsa che portava per terra.

-Lo so, lo so ma forse dopo oggi avrete altri due clienti importanti che vi potrebbero portare altri clienti.- disse il giornalista guidandoli verso la cucina, dove li aspettava il fratello con il nipote.

- Lo spero per te gatto spelacchiato, mi hai fatto cancellare un appuntamento importante dicendomi che era una situazione di emergenza- disse Hidan.

- Ma lo è, dovete dargli una bella sistemata- gli rispose Nagato indicando il fratello che al suono della sua voce si girò guardando con fare interrogativo i nuovi arrivati.

- Questa non è un'emergenza ma un disastro, avresti dovuto chiamarci prima amico- disse l'albino al rosso.

Il biondo si avvicinò ai tre con il piccolo Alex in braccio e disse:

- Addirittura, non crede di esagerare Signor ...-

- Hidan, chiamami pure Hidan e no, non sto esagerando. Sono sicuro che sotto quella barba da finto eremita e quei capelli da semi hippy, ci sia nascosto un bel ragazzo ma dobbiamo dare letteralmente un taglio a quest'immagine- gli rispose l'altro con un luccichio folle negli occhi.

- Uhm se lo dici tu. Mio fratello dice che siete i migliori nel vostro campo, allora io e il piccolo Alex ci affidiamo a voi- disse il chitarrista.

Kakuzu si avvicinò ai due e si posizionò proprio difronte alla faccia del piccolo, poi sorprendendo anche il biondo, sorrise con fare rassicurante.

Il bambino scoppiò a ridere e mise i ditini nelle fossette che si erano formate sulle guance dell'uomo.

Naruto era stupito, quell'uomo sembrava davvero tenebroso ma a quanto pareva piaceva molto a suo figlio, che in quel momento protendeva le braccia per essere preso in braccio dal nuovo arrivato.

- Questo vecchiaccio sembra un delinquente, ma in realtà è un pezzo di pane, in più adora i bambini- spiegò Nagato al fratello che era ancora stupito dalla facilità con cui suo figlio si era aperto, di solito era molto diffidente nei confronti degli estranei.

- Vecchiaccio ci sarai tu e non sono un delinquente. Tuo zio Nagato è davvero stupido, vero?- chiese Kakuzu al bimbo non aspettandosi una risposta da un bambino così piccolo.

- Tio 'Gato non è stupido, solo pazzo- disse il piccolo Alex sorprendendo i due nuovi arrivati che non si aspettavano che sapesse già parlare.

- Ma sa già parlare?- chiese Hidan sconvolto.

- Pecchè non dovrei saper parlare, Signor Bianchino?- gli chiese il piccolo cercando di imitare lo sguardo omicida dello zio.

- E' proprio tuo nipote, stesso sangue- disse l'albino al rosso.

- Già è un genio proprio come lo zio, fortuna che non ha preso dal padre.- disse il giornalista con tono orgoglioso.

- Ehi guarda che sono ancora qui sai- disse Naruto mettendo il broncio causando la risata del figlio.

- Certe che sei fortunato ad avere un piccolo genio come figlio- disse Kakuzu mentre gli faceva il solletico.

- Già è vero, non mi posso lamentare. Se mi seguite penso di avere la stanza che fa al caso nostro.- gli rispose Naruto per poi guidarli fuori dalla casa, attraverso il giardino fino ad una piccola costruzione situata sul promontorio che faceva parte della proprietà.

Aprì la porta li fece entrare dentro quello che sembrava un salone da barbiere vecchio stampo ma con tutte le comodità e le attrezzature che l'era moderna offriva, in più la parete che dava sul mare era completamente fatta di vetro in modo tale che, chi fosse stato seduto in una delle due comode poltrone, avrebbe potuto godere della magnifica vista.

- A quanto pare al proprietario precedente piaceva farsi radere mentre osservava il mare- disse Naruto.

- Wow è bellissimo- disse Hidan.

- Senti ma non è che ce lo affitteresti?- disse Kakuzu mentre dava un occhiata in giro, dopo aver affidato il piccolo Alex alle cure dello zio.

- Se ne può parlare, ma voi non eravate venuti a darci una sistemata?- chiese ridendo il biondo.

Così Nagato, Naruto e il piccolo Alex passarono il pomeriggio a farsi coccolare dai due pazzi parrucchieri.

Nel frattempo a casa di Sasuke si era riunita praticamente tutta la band.

- Dai divah sono sicuro che tutto si risolverà presto, devi solo avere pazienza.

Io lo conosco bene, devi solo aspettare che sia pronto a perdonarti.- disse Deidara al cantante, cingendogli le spalle con un braccio.

- E quanto tempo dovrò aspettare? Sono già due settimane che non mi parla, non risponde neanche alle mail di Itachi- gli chiese sconsolato il cantante.

- C'è un motivo ben preciso se non risponde alle mail di quel musone di tuo fratello, che ovviamente non è assolutamente rilevante per la tua situazione.

Non so quando tempo ci vorrà ma sono sicuro che a breve qualcosa si muoverà, dopotutto potresti incontrarlo già stasera al concerto no?- gli rispose il batterista.

- Perchè sembri estremamente sicuro che stasare sarà al concerto dei Valvraid? Dopo tutto mio fratello ci ha invitato solo stamattina, non sono sicuro che lui abbia avuto i biglietti- disse Sasuke al suo migliore amico.

Il biondo rimase leggermente scioccato per una frazione di secondo poi disse:

- Aspetta, mi stai dicendo che tu non sai che … -

Sfortunatamente non riuscì a completare la frase perchè il compagno gli diete una forte gomitata al fianco mozzandogli il respiro.

- Che i Valvraid sono il gruppo preferito in assolto di Naruto?- continuò Sasori con il sorriso sulle labbra, ignorando lo sguardo torvo del fidanzato.

- Ah davvero? Non lo sapevo- intervenne Itachi che avendo sentito il nome dell'amico si era avvicinato per partecipare alla conversazione.

- Oh si ha tutti i loro cd, pensate che al liceo aveva anche una cotta per tuo fratello- gli rispose Deidara ghignando, mentre Sasori scuoteva la testa pensando a quando i due fratelli Uchiha avrebbero scoperto la verità sul cognato.

- Davvero?- gli chiese Sasuke che cominciava a preoccuparsi di avere come rivale il fratello maggiore, dal cui pensiero venne distolto dalla successiva affermazione di Sasori.

- Amore ti devo ricordare che se continui a rivangare episodi della nostra adolescenza e quella testa calda scopre che stai raccontando in giro certe cose, prima ti scuoia vivo e poi ti uccide?- chiese il rosso con un sorriso cinico sulle labbra.

- Si può sapere da che parte stai tu?- gli domandò a sua volta il biondo storcendo la bocca.

- Ovviamente dalla parte di Naruto- rispose Sasori facendo ridere tutti, compreso il compagno.

- Ragazzi mi sa che ora dovremmo andare se vogliamo evitare che si crei scalpore all'entrata. Non vorremmo scatenare l'isteria di massa perchè il grande Sasuke Uchiha è andato a vedere il concerto della band del fratello.- disse ridendo Gaara.

- Ah ah ah molto divertente, però hai ragione. Potremmo passare a prendere qualcosa da mangiare mentre andiamo.- disse il cantante mentre indossava la giacca di pelle.

- Buona idea fratellino. Su, su andiamo, ci aspetta un magnifica serata.- disse Itachi invitando tutti a salire a bordo della sua auto.

Così i cinque si misero in marcia in direzione del “Whiskey a go go”, locale storico del panorama musicale losangelino,dove si sarebbe tenuto il concerto.

Una volta che ebbero parcheggiato sul retro del locale, scesero dall'auto ed si diressero all'entrata del locale,qui una guardia, dopo aver visionato i loro pass li fece accomodare nel backstage.

Un addetto ai lavori li condusse ai loro posti, in un palchetto al margine sinistro del palco, proprio sopra lo spazio vuoto tra esso e la platea, da cui avrebbero potuto godere di un ottima visuale del concerto.

Così mentre aspettavano che giungesse l'ora in cui sarebbe incominciata l'esibizione, i cinque cominciarono a chiedersi, quale sarebbe stata la scaletta, quanto sarebbe durato il concerto o con quale canzone avrebbero aperto la serata.

Nel frattempo Nagato e Naruto sfrecciavano a folle velocità per le strade di Los Angeles, nella speranza di arrivare puntuali.

- E' tutta colpa tua e del tuo stupido essere così apprensivo. Se arriviamo in ritardo Hashirama ci ammazza.- disse il rosso rimproverando il fratello.

- Non esagerare, anche se arriviamo a concerto iniziato non ci saranno problemi tanto siamo nello spazio che di solito è riservato ai fotografi ed entriamo direttamente dal backstage.- gli rispose il chitarrista esaminando con fare curioso la sua nuova barba.

- Lo dici soltanto perchè a te ti adora, non per altro- recriminò il giornalista mentre si districava nel traffico a grande velocità con la sua McLaren 675LT bianca.

- Senti chi parla, sbaglio o quello che si è imbucato al suo primo appuntamento e che si è fatto comprare una moto, eri tu?- gli chiese il biondo alzando il sopracciglio con fare scettico.

- Avevo 10 anni!- gli rispose il rosso scioccato dal fatto che il fratello minore si ricordasse certe cose.

- Se fossi stato in lui ti avrei rimandato a casa di volata, di certo non ti avrei regalato una moto. Vedi sei tu il suo preferito.- controbatté il biondo.

Per tutto il tragitto i due fratelli non fecero altro che discutere su chi dei due fosse il preferito del fratello maggiore.

Quando arrivarono il concerto era già cominciato da una decina di minuti, ma nonostante ciò il vicolo in cui si trovava l'entrata di servizio era pieno di fotografi che non aspettavano altro che l'occasione di fare uno scoop.

Nagato diede gas facendo ruggire l'auto in modo tale da farsi strada tra la massa.

- Dio quando sono fastidiosi i giornalisti- disse Naruto con un ghigno, sicuro del fatto che il fratello si sarebbe infastidito.

- Peccato che questi non siano altro che paparazzi, parassiti del mondo del giornalismo- gli rispose a tono il rosso avanzando lentamente fino ad arrivare al posto auto che gli era stato riservato, accanto ad una Volvo XC60 nera.

Dopo che il giornalista ebbe spento la macchina ed estratto la chiave dal quadrante, si slacciò la cintura e aprì lo sportello, azione che venne imitata subito dal fratello.

Non ebbero neanche il tempo di scendere dal veicolo che vennero subito sommersi da un mare di flash, immediatamente degli addetti ai lavori li scortarono fin dentro al backstage.

Una volta dentro, la prima cosa che i due sentirono, fu la voce del fratello maggiore che si propagava per tutto l'edificio.

Una ragazza che apparteneva alla crew gli si avvicinò e li guidò attraverso un dedalo di corridoi, fino ad arrivare sotto il palco, qui illuminando la strada con una lampadina tascabile e li condusse fino ai loro posti, proprio difronte la postazione del cantante.

Contemporaneamente Sasuke cercava in vano di seguire il concerto.

Il cantante infatti era rimasto stupito e dispiaciuto del fatto che il suo biondo chitarrista non si fosse presentato, sperava solo che non avesse rinunciato a vedere dal vivo la sua band preferita a causa sua.

Così mentre rifletteva su queste cose, guardando verso il basso, si accorse che un membro dello staff stava conducendo due ragazzi nello spazio vuoto tra il palco e la platea piena di ragazzi che cantavano e si muovevano seguendo la musica dei Valvraid.

Il cantante spinto dalla curiosità urlò all'orecchio di Deidara, che si trovava accanto a lui:

- Secondo te chi sono quei due?-

Il biondo seguì la direzione in cui stava indicando il cantante e dopo che ebbe riconosciuto i due nuovi arrivati, disse sorridendo, in un momento in cui la band aveva smesso di suonare:

- Oh finalmente sono arrivati, francamente non ci speravo più-

Il moro non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni all'amico, poiché Hashirama, il frontman del gruppo, dopo aver preso il microfono in mano, si avvicino al bordo del palco e disse:

- Oh chi non mure si rivede, vedo che alla fine siete venuti-

Madara, dalla sua postazione, ridendo gli disse:

- Ma lo sai che gli piace fare delle entrate ad effetto, fa parte del loro fascino-

- Tesoro, devo diventare geloso anche dei miei fratellini ora?- chiese il cantante al chitarrista guardandolo male.

- Uhm beh dipende, se ti riferisci allo scricciolo biondo dovresti, lo sai che i ribelli mi sono sempre piaciuti- gli rispose il moro con fare malizioso.

Sasuke e gli altri videro il ragazzo biondo alzare il dito medio in direzione del chitarrista della band, mentre il suo compagno dai capelli rossi scuoteva la testa con fare sconsolato.

- Penso che lo scricciolo abbia risposto anche per me, amore- disse il frontman al compagno, che a sua volta gli rispose:

- Ha proprio preso da te, vorrei capire cosa abbiamo sbagliato con quei due-

- Sai che non lo so, ma mi sa che stiamo divagando un po'. Quindi …. Buona sera Los Angeles!!!- disse Hashirama al pubblico che urlò in risposta.

- Grazie mille per essere venuti stasera, vi garantisco che la serata sarà ricca di sorprese e che vi divertirete un sacco!! Ma bando alle ciance, ditemi qualcuno si sente Ok, ultimamente?- chiese il cantante al pubblico, che in risposta urlò con forza un grande NO.

Il cantante si avvicino ancora al bordo del palco, difronte ai due fratelli e con voce suadente disse:

- Perfetto, perchè sapete I'M NOT OK-

Appena smise di urlare il titolo della canzone, la musica cominciò e il concerto ricominciò.

Nagato e Naruto stavano ancora ridendo per la scenetta che avevano appena fatto il fratello e il cognato, quello si che era un modo per dare adito alle voci che circolavano sui di loro.

- A quando pare sono peggiorati, durante l'ultimo tour!- urlò in un orecchio del biondo il rosso, mentre sistemava un piccolo ciuffo che era sfuggito al codino con cui Kakuzu gli aveva acconciato i capelli.

- Perchè ti aspettavi davvero che fossero diventati un po' più maturi?- gli chiese il chitarrista sorridendo mentre si godeva uno degli assoli di chitarra di Madara che, passando davanti a loro, gli fece la linguaccia.

- Assolutamente no, se fosse successo allora ci sarebbe stato l'Armageddon sulla terra- gli rispose il maggiore, prima di scoppiare a ridere per una delle buffonate che il fratello stava facendo sul palco per infastidire il batterista, che stava lottando con se stesso per non lanciargli contro una delle sue bacchette.

Nel frattempo Sasuke osservava attentamente l'atteggiamento del fratello maggiore, non lo aveva mai visto divertirsi così tanto sul palco.

Infatti di solito era Hashirama quello che si lasciava andare durante uno spettacolo,non il contrario.

Anche Itachi notò la cosa e urlò all'orecchi del più piccolo:

- Non avevo mai visto il musone divertirsi così, forse non vedeva i fratelli di Hashirama da tanto tempo ed è felice che siano qui-

- Già, ma tu sapevi della loro esistenza?- gli chiese questo.

- Effettivamente, non ce li hanno mai menzionati, neanche per sbaglio- gli rispose il manager.

Sasori e Deidara, che avevano sentito la conversazione tra i due fratelli non riuscirono a resistere e scoppiarono a ridere.

- Perchè state ridendo?- gli chiese Gaara curioso.

- Così- rispose il biondo abbracciando il compagno e cominciando a cantare a squarciagola le parole di Nanana, la canzone che stavano suonando in quel momento.

Il povero bassista rosso non poteva sapere che da li a una decina di minuti, la vita di molte persone presenti all'interno della sala, sarebbe cambiata.

Così il concerto andò avanti, fino a quando, giunti quasi alla fine della serata, Hashirama riprese la parola:

- Bene, bene … Siamo ormai giunti quasi al termine di questa magnifica notte insieme-

Una seri di “no”, “ancora” e “bis” si levò dal pubblico.

- Già avete ragione, quando ci si diverte il tempo vola. Ma prima di suonare le ultime canzoni, vorrei dirvi qualcosa.

Tra due settimane, come ben sapete, allo “Staples Center” qui a Los Angeles, si svolgerà il concerto di chiusura del “Killjoys Tour” che è durato ben tre anni.

Ma non finisci qui sapete? Quel giorno non festeggeremo insieme solo il decimo anniversario del nostro primo Cd ma … -

Il cantante prese un grosso respiro poi si voltò verso Madara, che lo guardava con sguardo confuso non capendo cosa stesse succedendo, e gli si avvicinò, gli prese la mano e mentre la stringeva, riprese a parlare:

- … Ma soprattutto, festeggeremo i 10 lunghi anni che io ho passato serenamente con la mia anima gemella, col mio unico amore, facendo quello che ci riesce meglio. Amarci l'un l'altro e fare musica.-

Il ragazzo venne interrotto dalle urla di gioia delle centinaia di fan li riuniti che non facevano altro che gridare “evviva”, “finalmente”, “alleluia”,“lo sapevamo già” o frasi del genere.

Madara, che ovviamente non sapeva niente di quella dichiarazione che il compagno aveva appena fatto, aveva gli occhi lucidi per la commozione e senza trattenersi oltre lo baciò con passione fregandosene del fatto che l'indomani qualsiasi programma della televisione avrebbe parlato di loro.

Dopo che si furono allontanati e gli applausi scroscianti si furono spenti, il chitarrista prese il microfono dalle mani del compagno e cominciò a parlare.

- E dopo questo attacco di diabete improvviso- disse il moro, causando l'ilarità generale- torniamo al discorso originario.

Dato che vogliamo farvi un regalo, ma soprattutto farci un regalo, abbiamo deciso che ad aprire il concerto saranno dei grandi talenti.

Il primo ad esibirsi quel giorno, sarà un cantante davvero di talento.

È da poco entrato nel mondo della musica a livello nazionale, ma posso assicurarvi che canta da quando è nato e lo so bene, perchè sapete lui è il mio piccolo, pestifero fratellino.-

Concluso il discorso un faro illuminò una parte della tribuna dove si trovavano Sasuke e gli altri,in quel momento Naruto si diede mentalmente dell'idiota per non aver capito il legame che legava il cognato al cantante.

Lo schermo a fianco del palco rimandava l'immagine di un Sasuke stupito da quell'annuncio, che si guardava intorno per capire cosa stesse succedendo.

Il biondo chitarrista vedendo l'immagine dell'ex amante, fu assalito da sentimenti contrastanti e non riuscendo a resistere al panico che lo stava assalendo, decise che era meglio scappare finché era in tempo.

Hashirama, che stava osservando entrambi i fratelli che stavano entrando nel tunnel del panico per motivi diversi, decise di accelerare i tempi e dopo aver agguantato un microfono, cominciò a parlare.

- Ebbene si Sasuke Uchiha e la sua band saranno i primi ad aprire il concerto, ma sapete non saranno mica gli unici- disse Hashirama mentre si muoveva sul palco seguendo i due giovani che si immobilizzarono immediatamente capendo cosa stava succedendo e guardandolo con occhi imploranti.

- Ci sarà anche un altro gruppo che si esibirà quella sera e vi assicuro che è un occasione più unica che rara.

Sono un gruppo di New York, che non ha suonato per molto ma che si è esibito davanti a 200.000 persone.

Sapete sono molto orgoglioso di loro, perchè li ho visti crescere nella vita e nella musica, attraverso molto avversità.

Ma io sono un po' di parte perchè il frontman e il chitarrista di questa band, sono i mie fratellini.

La band si chiama “The Shoot” !!-

Improvvisamente un altro faro illuminò Naruto e Nagato e una telecamera proiettò la loro immagine sull'altro schermo a fianco del palco e questa volta furono Sasuke ed Itachi a rimanere senza fiato, mentre Deidara scuoteva la testa ripetendo come un mantra “ Non è possibile, sto sognando. Non può aver incastrato anche me in questa storia”.

I due fratelli Uzumaki stavano guardando stupiti il fratello maggiore non capendo quale fosse il suo piano, ma ben presto si resero conto che quello era solo l'inizio.

- Su ragazzi salite sul palco, fatevi vedere bene dal pubblico- disse Madara costringendoli a raggiungerlo.

Una volta che i due ragazzi lo ebbero affiancato, dal pubblico si levarono dei fischi di apprezzamento e delle urla di incitamento.

Sasuke, dopo essersi ripreso dallo shock di saper che il suo ex era stato a pochi metri da lui per tutta la serata e che per giunta era il fratello di suo cognato, si mise ad osservare il cambio di look del biondo.

Infatti ora Naruto sfoggiava un nuovo taglio, con i lati della testa rasati e un gran ciuffo ad incorniciargli il viso insieme a una barba ben curata che gli definiva la mandibola, dandogli, insieme agli occhi azzurri esaltati dalla matita nera, un aria da bello e dannato estremamente sexy.

A completare il tutto ci pensava un abbigliamento che il moro non aveva mai visto addosso al biondo, infatti questo indossava dei jeans neri strappati e molto aderenti che fasciavano alla perfezione le sue gambe snelle e toniche.

Sopra una camicia senza maniche, anch'essa nera che esaltava la sua muscolatura e i tatuaggi che gli adornavano le braccia, a dare un tocco di colore ci pensava la cravatta rossa lasciata con il nodo lento e gli innumerevoli orecchini e anelli con teschi che indossava.

Se Sasuke aveva esaminato ogni centimetro del corpo del biondo chitarrista, Itachi, dimenticandosi completamente del fatto che il fidanzato fosse accanto a lui, cominciò ad osservare con occhio clinico il corpo del suo ex.

Il ragazzo notò come la semplicità dei jeans neri attillati e della camici di lino aderente, mettessero in risalto il fisico scultoreo del rosso e come la pelle candida del ragazzo fosse messa in evidenza dai numerosi tatuaggi che si intravedevano attraverso il tessuto.

Ma quello che lo sorprese di più fu il modo in cui aveva raccolto i magnifici capelli rossi in un codino tenuto fermo da quelle che sembravano due bacchette nere giapponesi, con dei simboli incisi sopra.

Il moro si rese conto che quello che lo stava attraendo più di tutto, era quell'aura da poeta maledetto che circondava l'altro, un aura di malinconia e paura, rabbia e terrore, come se il giornalista stesse custodendo dentro il suo animo il più grande dei segreti e il più prezioso dei tesori.

Entrambi i fratelli Uchiha vennero riportati alla realtà dalla voce di Hashirama che diceva:

- Allora questi due non sono dei bei bocconcini?-

Subito la folla cominciò ad urlare eccitata, felice della piega che aveva preso il concerto.

- Concordo pienamente con voi, e volete sapere una cosa?- chiese Madara al pubblico mentre si spostava tra Nagato e Naruto che lo guardarono in modo torvo prima di scoppiare a ridere scuotendo la testa.

- Sono entrambi single e sulla piazza. Eh già non ci crederete ma il rosso è un inguaribile romantico che ha rinunciato alla sua anima gemella per proteggerlo dal dolore che stare con lui comportava.- disse Hashirama indicando il rosso che lo stava fulminando con gli occhi, per fargli capire che doveva tapparsi la bocca, ma che venne ignorata prontamente.

- L'altro- continuò Madara – si è appena lasciato col suo ragazzo che gli ha spezzato il cuore … Chi vuole consolarlo?-

Praticamente tutte le mani del pubblico si alzarono contemporaneamente e molte persone cominciarono ad urlare, “Io, Io”.

- Oh ma quanti volontari, bene i ragazzi che sono interessati possono lasciare i loro recapiti social al personale di sala all'uscita- disse Hashirama con il sorriso sulle labbra mentre evita gli oggetti di scena che gli stavano lanciando addosso i due fratelli minori.

Nel frattempo i rimanenti membri della band ridevano come i pazzi godendosi la scena, mentre Sasuke in tribuna, veniva improvvisamente circondato da un aura omicida pronto ad uccidere chiunque avesse osato fare delle avance a Naruto.

Gaara si girò verso il fidanzato sicuro di trovare un ghigno strafottente sulle sue labbra, ma quello che vide fu qualcosa che non aveva mai visto prima d'ora nel ragazzo.

Infatti negli occhi del moro si poteva benissimo distinguere una scintilla oscura, come un istinto animale, era sicuro che in quel momento il manager avrebbe potuto uccidere qualcuno, ma quello che non capiva era la causa di quel sentimento, cosa lo aveva provocato.

Nel frattempo sul palco i tre fratelli si erano dati una calmata e Hashirama disse al pubblico:

- Chi li vuole sentire suonare?-

Ovviamente tutta la platea urlò felice e dopo che il biondo afferrò un basso e il rosso un microfono, le prime note di “Planetary(GO)” cominciarono a risuonare nell'aria.

Subito l'attenzione di tutti venne attirata dai due ospiti speciali, Naruto si muoveva libero sul palco e interagiva con i membri dei Valvraid come se fosse un loro compagno da sempre, mentre la voce di Nagato attirava tutti verso di se come se fosse il canto di una sirena, sposandosi alla perfezione con la voce graffiata ma potente del fratello.

Alla fine il pubblico volle che anche le rimanenti cinque canzoni della scaletta, “SING” “Kidds from yesterday” “ The Light Behind Your Eyes” “The World Is Ungly” e “The only Hope For Me Is You”, fossero eseguite in questa strana formula.

Nagato, per la prima volta dopo molti anni, si lasciò andare e mise dentro le canzoni che il fratello e il cognato avevano scritto, tutto se stesso, soprattutto nelle ultime tre, che erano state composte in un periodo molto difficile della loro storia e che in quel momento spiegavano alla perfezione quello che sentiva.

Cantò pensando solo a una persona che in quel momento era così vicina ma allo stesso tempo così lontana, quasi irraggiungibile.

Anche il biondo chitarrista suonò come se non ci fosse un domani, senza pensare a nient'altro se non il presente, non voleva pensare al dolore,al vuoto che provava dentro.

Entrambi i fratelli Uchiha avvertirono i sentimenti che quei due stavano mettendo nella musica e mentre uno decideva che avrebbe riconquistato a tutti i costi il biondo chitarrista, l'altro si chiedeva perchè in quel momento quella strana tristezza gli stava attanagliando il cuore, perchè stava soffrendo e voleva consolare qualcuno che gli aveva spezzato il cuore e lo aveva fatto soffrire come un cane.

Nella tribuna in cui si trovavano i cinque musicisti, nonostante tutto intorno si respirasse solo aria di gioia, li vi era un atmosfera tesa, infatti Gaara non capiva cosa fosse preso improvvisamente al fidanzato, Itachi si era chiuso in se stesso combattendo una battaglia interiore, Sasuke osservava con aria decisa ogni movimento del biondo e Sasori e Deidara assistevano inermi alla distruzione delle anime di quei tre, sperando che presto ogni cosa sarebbe tornata al proprio posto.

Quando anche l'ultima canzone si concluse i Valvraid più Nagato e Naruto salutarono il pubblico in visibilio e si diressero nel backstage.

Quando arrivarono, non poterono credere ai loro occhi, perchè …



Eccoci qua ^__^ 
Innanzitutto auguri di buon natale a tutti, spero che questo piccolo regalo vi faccia piacere XD
Questo particolare capitolo mi ha fatto vedere le pene dell'inferno  (-.-"")
Diciamo soltanto che la mia povera beta ha dovuto sopportare le mie paranoie, grazie mille Psyche07 per avermi sopportato ^^
Detto ciò non vedo l'ora di sapere se c'è ancora qualcuno che seguei questi piccolo sclero e cosa ne pensate, ricordate che una recensione salva la vita ad un'autrice u.u
Di nuovo auguri e buone feste ^__^  

 

 

 

   
 
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