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Autore: menestrella 07    08/03/2009    9 recensioni
Hogwarts, 24 dicembre 1978. Che cosa potrebbe mai accadere se Lily Evans e James Potter, non più acerrimi nemici ma non ancora amici, trascorressero le vacanze di Natale insieme? VIII capitolo online!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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E siamo arrivati alla sorprende quota di 42 preferiti!!!
Caspita, se solo lo avessi immaginato  ci avrei provato prima a scrivere una storia su Lily e James!
:D


Grazie di cuore a  AikoSenoo, Akiko, Aliceundralandi, Beba94Carolina, Christy94, Clod88, Cullen Isabella, Danino, DarlingAry, Elly 11, Frytty, Grow, Hugh, Huli, Igniflia, Jacopo25, Jaily, Jayne, Jeginnybells, Kairi4ever, Lady Patfoot, Lily D G, Lily Potter, Love Luna, Marco121184, Niky_95, Ninny, Pikkolina88, Pioggia, Princess Liliuzza, PrincessMarauders, Ron84, Riddikulus, Roby the best, Sherry, Sihu,Thaleron, Yumi_chan, Zarkyna, _evans_, _NovemberThree_!!!

Ragazzi, cominciate ad essere proprio tanti!


Un grazie particolare alle nove ragazze che hanno recensito il capitolo precedente!
aliceundralandi: per scoprirlo devi solo avere un po' di pazienza... ;)
hermy101: grazie per aver recensito un bel po' delle mie storie!!! Sei veramente carina!  Spero contiuerai a seguirmi!
Frytty: amica, è vero, Lily sta cedendo... ma vedrai che i tempi dello 'scongelamento' saranno ancora luuuunghi...
Ninny: eh, che ci possiamo fare se il nostro James ha le coronarie deboli?! ;)
Lilly 94: e tu sei sempre troppo gentile! Un bacio!
Akiko: trooooooppo buona, grazie!
Zarkyna: le tue recensioni mi fanno morire! ^ ^ Purtroppo, in quei brevi istanti trascorsi al buio non è successo niente... ma il punto è che sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa... e Lily, sempre meno padrona di sé, avrebbe fatto mooooolta fatica ad opporsi... Alla prossima!
Princess Marauders: ora, mia cara Princess... La tua parzialità è fin troppo evidente.... ^ ^ Dovrò avvertire James di stare in guardia... ;)
Pikkolina88: ciao bella! Grazie mille! Purtroppo in questo momento sono superpresa con l'università ma appena posso giuro solennemente di leggere la tua storia!


Ok, ora basta! VI lascio al nuovo capitolo!
Non mi soddisfa molto, devo dire, però vabbé, non tutte le ciambelle riescono col buco, no?!

Grazie in anticipo a tutti coloro che leggeranno!

Un bacio

 

XX M.

  

 

Christmas wishes

7

Di pulizie, metafore e regali

 

 

 

Non lo aveva visto per tutto il giorno. E le ultime parole che si erano scambiati erano state un asciutto ‘Dormi bene’.

Lei, ovviamente, non c’era riuscita. Meglio dire che non ci aveva neppure provato. Si era girata e rigirata nelle coperte per tutta la notte, alla ricerca di una spiegazione che, nonostante i suoi sforzi, non era riuscita a formulare. E pensare che era sempre stata un asso nel razionalizzare.

 

E che diamine! Quello per cui, contro la sua volontà, sospirava era James-Quanto-Sono-Fico-Potter! Era una cosa talmente inconcepibile che se l’avesse pronunciata a voce alta, probabilmente si sarebbe messa a ridere.

 

Ci aveva provato. E non aveva riso. Pessima, pessima cosa. Il senso dell’umorismo non le era mai mancato, fino a quel momento.

 

Eppure doveva ammettere che, se aveva perso quello, di senso, di sicuro ne aveva acquistati altri: il tatto, in particolare, che negli ultimi giorni aveva molto sollecitato, si era dimostrato pronto a rispondere. Eccome. Lo poteva ben testimoniare il dolore fortissimo che provava al fondoschiena da quando si era alzata dal letto.

 

Tutta colpa della scomodissima scopa di Potter. Però, accidenti se si era divertita!

Un grazie, in fondo, glielo doveva.

Quindi era deciso: quando Potter avesse smetto di fare lo scemo, lo avrebbe ringraziato.

 

Già... Forse questo ‘grazie’ era destinato a non trovare mai una concreta espressione verbale.

 

La mattinata se n’era andata fra i tavoloni alti della biblioteca e le pulizie del baule ove custodiva gli appunti delle lezioni. Meglio mettere un po’ d’ordine in vista della prossima full immersion in occasione dei M.A.G.O.

 

Tra gli appunti aveva trovato un bigliettino scarabocchiato da una mano rapida e distratta, in cui si leggeva: Ma come fai a trasfigurare il cotone?!

Lily lo riconobbe subito. Era di Potter. Glielo aveva lanciato nei capelli durante una delle ultime lezioni di Trasfigurazione, durante le quali la McGrannit aveva cercato di insegnare ai Grifondoro a trasformare gli indumenti. Era stata una giornata gloriosa quella in cui Lily aveva trasformato il suo fazzoletto in una sciarpa.

 

Il pomeriggio era proseguito in modo altrettanto tranquillo (e noioso), con un unico episodio degno di essere riportato: il rovinoso volo per le scale di Tobias Mallory, che aveva fatto colare la sua pozione Polisucco dal quarto al terzo piano. Con le annesse imprecazioni di Gazza. Amen.

 

E poi era venuto il momento di scrivere alla sua amica Abigail, per raccontarle l’inaspettata novità.

Fu con un certo spirito critico che prese posto in Sala Comune, vicino al fuoco come sempre, ed incominciò a buttare giù:

 

Cara Abigail,

non sono sola, è rimasto anche Potter. Per farmi compagnia, dice. Ieri sera ho cavalcato la sua scopa ed è stato bellissimo. Forse gli chiederò di insegnarmelo come si deve.

 

“Sei sicura di voler scrivere proprio così?”

James-Dio-Quanto-Mi-Irriti-Potter era comparso dal nulla sulla poltroncina di fronte a lei.

“Giuro che te lo sequestro quel mantello, Potter!”

 

La loro conversazione non aveva assunto da subito la piega più civile. Niente di nuovo.

“Dicevi?” riprese Lily, nascondendo rapidamente la lettera.

Ma era del tutto inutile, dato che Potter l’aveva già letta.

 

“Ti chiedevo se eri sicura di voler scrivere proprio così alla tua amica che, a tua differenza, tende a giungere facilmente alle conclusioni più compromettenti...”

Lily lo squadrò con aria interrogativa.

“Ma, non lo so... Alle mie orecchie suona tanto come una metafora sessuale...”

 

“COME OSI?!” sbraitò Lily, mentre la sua faccia assumeva un colorito vicino al rosso estintore.

 

“Oh, andiamo, Evans!” la canzonò il ragazzo. “Ieri sera ho cavalcato la sua scopa ed è stato bellissimo...” recitò impietoso, imitando una vocetta femminile eccitata. “Mi sembra abbastanza esplicito, no?!”

“Non è affatto...” iniziò furibonda.

Affatto? Ma come parli, Evans?!” la sbeffeggiò James.

“Non è assolutamente una metafora ses...”

“Ma come?! Ti mancano le parole sul più bello?!”

 

Rossa come un peperone, Lily si chiuse in un ermetico silenzio, che neppure la minaccia di un Troll in Pozioni avrebbe potuto interrompere e così presto James, sentendosi un po’ in colpa, cercò di rimediare.

 

“Ti andrebbe di provarci per davvero?” le domandò. “A guidare la mia scopa, intendo!”

Lily alzò lo sguardo su di lui, ma non rispose.

“Dai, dopo ieri sera credevo avessi ormai superato la paura del volo!”

“Infatti è così,” puntualizzò la ragazza. “Solo non so se sarò in grado di sopportare un’altra folle serata in tua compagnia in cui, chiaramente, mi stai offrendo di rischiare di nuovo la vita...”

“Ne varrà la pena, vedrai...” concluse piano James, sorridendole incoraggiante.

 

 

. . .

 

 

“Allora,” iniziò James allegramente, facendole strada verso la Torre di Astronomia, “che ti hanno mandato i tuoi?”

“Libri, per lo più,” rispose la ragazza meccanicamente, con la mente ancora occupata a digerire il siparietto avvenuto poco prima in Sala Comune.

 

“Wow, anche quest’anno gran bottino, eh?!”

Eccolo, il solito, stupido Potter. Chi nasce ottuso, ottuso muore. Punto. C’è poco da aggiungere.

Non degnò il suo commento di una risposta, ovviamente.

 

“Dove li metti tutti quei libri, Evans?” continuò James, senza rendersi conto di quanto stesse peggiorando la sua situazione già precaria.

“Non li metto,” ribatté Lily, salendo gli ultimi gradini. “Li leggo, Potter. Li leggo,” spiegò, una nota d’irritazione nella voce che non sfuggì al suo compagno.

 

“Hei, ferma il cavallo! Sto scherzando!”

Lily gli lanciò una rapida occhiata e fu costretta a concedergli il beneficio del dubbio. James stava sorridendo in maniera tanto sincera da mettere in crisi la sua sicurezza.

Occhei, forse non era un cretino totale. Forse...

 

“Nonostante tutti i tuoi libri, secondo me questo non ce l’hai...” osservò in maniera enigmatica, prima di lanciarle contro un volumetto piuttosto malridotto che lei afferrò al volo giusto per un pelo.

 

Aprì con cura la copertina e sgranò gli occhi di fronte alle parole impresse sul frontespizio: Emma, 1815.

 

Lily rimase di sasso, rigirandosi a lungo tra le mani il libro prima che la sua mente accettasse l’idea di trovarsi di fronte ad una prima edizione del romanzo di Jane Austen, l’autrice che ormai da tanto tempo venerava.

 

“La risposta è sì,” la anticipò James, scrutando con bonaria curiosità la sua reazione. “È autentico,” confermò.

 

A quelle parole, Lily quasi svenne.

Lo guardò colpevole per qualche istante prima di domandargli: “Sarebbe davvero troppo scortese se ti domandassi di rimandare la nostra gita a domani? Sai, mi piacerebbe guardarlo meglio...” confessò, senza riuscire a staccare gli occhi da quell’oggetto meraviglioso.

 

“Che cosa?!” sbottò James. “Preferisci un qualunque Mr Knightley di carta ad un James Potter in carne ed ossa?!”

 

Mr Knightley... Per tutti i Gargoyle del quinto piano! Potter sapeva di cosa stava parlando! Questa, se possibile, era la cosa più incredibile di tutte...

 

“E comunque,” aggiunse il ragazzo, “avrai tutto il tempo del mondo per divertirti col tuo giocattolo, domani... Stasera stai con me...”

“Che vuoi dire?”

“È tuo, Evans! Lo puoi leggere quando ti pare; di giorno, di notte, a mensa, nella Foresta proibita... Ma non stasera!”

 

Il cervello di Lily si era congelato dopo le prime tre parole.

“È... mio?” ripeté incredula. “Mio nel senso che lo posso... tenere?! Mio nel senso di... mio?!”

“Certo, Evans,” precisò James, scettico di fronte ai suoi dubbi. “Tuo nel senso di tuo.”

 

James-Faccio-Le-Cose-Più-Impensate-Ed-Impreviste-Potter le aveva regalato una costosissima e praticamente introvabile prima edizione di Emma.

Lily, invece, non aveva neppure pensato di fargli un pensierino di Natale. Chi era il vero cafone?!

 

 

 

. . .

  
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