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Autore: Michan_Valentine    08/03/2009    6 recensioni
"Se esiste un modo per tapparti la fogna, devono ancora inventarlo!"
✩Questa storia ha partecipato al "Contest ANTIROMANTICO SuiKa" indetto da Mela&Tya sul forum di EFP✩
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Suigetsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Shut Up!

Suigetsu poggiò la schiena contro la parete e cercò di rilassarsi, nonostante, di tanto in tanto, il silenzio venisse squarciato senza pietà da una vocina stridula e terribilmente fastidiosa, che, ne era sicuro, nelle illusioni della proprietaria doveva risultare assai melodica.

Puntò gli occhi al cielo, serrò le labbra e portò le mani alle orecchie, senz’altra reazione. In qualche modo, doveva resistere all’allettante tentazione di affrontare di petto Karin e dirle tutto quello che gli passava per la testa in quel momento, vittima com’era del suo attacco canoro. Poteva riuscirci, lo sapeva, l’importante era concentrarsi a sufficienza su qualcos’altro e mandare giù l’amarognola bile che già da un po’ sembrava risalirgli ad ettolitri lungo la gola.

Ma guardare il soffitto dalle travi di legno, o lo scarso arredamento della stanzetta dove avevano trovato alloggio, non serviva a distrarlo. D’un tratto la sentì ridere sommessamente tra sé e sé: di sicuro stava pensando a Sasuke. Evitò di muoversi, ma strinse maggiormente le labbra, infastidito.

-Vedi di non agitarti.- gli aveva raccomandato l’Uchiha, prima di allontanarsi con Yugo.

La faceva facile lui! Mica stava lì a farsi stracciare i timpani da Karin e da tutte le sue fisime da ragazzina petulante in piena crisi ormonale! Soprattutto quando invece avrebbe potuto tranquillamente afferrare la Tagliateste e farla tacere per sempre, con un unico, liberatorio fendente. Fu quasi tentato di farlo, giacché il suo sguardo corse rapido alla spada, riposta in un angolo della stanza; ma si trattenne. Tuttavia, l’ennesimo risolino intaccò definitivamente il suo sistema nervoso, tant’è che puntò verso di lei con occhi accesi di rivalsa, mentre, ignara, la ninja continuava a rimirare i suoi ultimi acquisti, tra profumi, orecchini e vestitini.

-Si può sapere cos’hai da starnazzare come un’ebete?- le chiese.

Neanche il suono della sua voce l’avesse schiaffeggiata, Karin si voltò di scatto verso di lui, assottigliando gli occhi con diffidenza e disprezzo assieme.

-Che cosa vuoi tu!? Stai zitto e fatti gli affaracci tuoi!- ribatté.

Ciò sentito, Suigetsu si pentì di non aver messo subito mano alla spada; sfoderò un ghigno sardonico e disse: -Vedi, usignolo… Mi stai letteralmente spappolando il cervello con i tuoi gorgheggi. Credo che ciò rientri nei miei affari.-

Si concesse una piccola pausa; dopodichè aggiunse: -Scommetto che stai macchinando qualcosa…-

Karin sussultò, colpita da quell’insinuazione, ed andò automaticamente a calcarsi maggiormente gli occhiali sul naso. Suigetsu analizzò il suo comportamento e capì di aver colto nel segno. Karin era un libro aperto, checché ne pensasse lei.

-Fammi indovinare…- continuò -Scommetto che mentre sospiravi, poco prima, stavi pensando a Sasuke.-

La osservò di sottecchi, mentre arrossiva, ed ascoltò il silenzio.

-E mentre ti pettinavi, pensavi ancora a Sasuke.- riprese -E quelle risa stridule? Sasuke di nuovo, e ancora Sasuke… e… lasciami indovinare? Sasuke! Che varietà di pensieri… Progetti forse di infilarti nel suo letto?-

Infine tacque, mentre mentalmente aveva già iniziato il conto alla rovescia. Tre… due… uno… Puntualmente, Karin andò su tutte le furie. Sogghignò, soddisfatto; perlomeno, l’oca aveva smesso di canticchiare… e di pensare a Sasuke. Al diavolo le raccomandazioni del gran capo! Senza contare, che adorava vederla perdere le staffe, scorgere le sue sopracciglia inarcarsi per la rabbia o sentirla urlare improperi contro di lui. Era una soddisfazione che non aveva eguali, sebbene la faccenda avesse una sola, grande pecca: Karin era dannatamente, irrimediabilmente manesca.

Il primo pugno gli si schiantò sul naso, potente; ma Suigetsu non se ne stupì, nonostante la prontezza di riflessi della ninja, che l’aveva raggiunto in un lampo. Subito, sotto la violenza del colpo, il suo viso si dissolse in una miriade di fiotti d’acqua, che schizzarono ovunque sul pavimento. Il secondo pugno non tardò ad arrivare, sguazzando anch’esso nella sua inafferrabile, liquida consistenza.

-Sei un idiota, un coglione, un cerebroleso, Suigetsu!- strillò Karin –Se i sassi avessero una pazienza tu saresti capace di farli andare in escandescenza! Perché non chiudi mai quella boccaccia?!-

-Stai buona, pazza isterica che non sei altro!- tentò di ribattere l’altro; ma, nella furia del pestaggio, si sbilanciò all’indietro e cadde a terra.

Immediatamente Karin gli si pose a cavallo del ventre e lo bloccò al suolo, assestandogli altri due cazzotti senza tante cerimonie.

-Se esiste un modo per tapparti la fogna, devono ancora inventarlo!- proclamò poi, ansante per lo sforzo.

Malgrado ciò, non si diede per vinta e Suigetsu pensò che non si sarebbe più fermata. Protestò ancora, blandamente; ma non ottenne perdono. Accusò il pugno successivo, e poi quello dopo, finché non si beccò addirittura un bacio. Strabuzzò gli occhi, mentre i tremolanti lineamenti del suo viso andavano man mano assestandosi e le morbide labbra di Karin premevano sulle sue. Un bacio? Ma cosa accidenti stava succedendo? Per la sorpresa ingollò a vuoto, senza respirare. Quasi pensò di star per morire, quando sentì il suo cuore martellargli contemporaneamente nel petto e nelle orecchie, assordante come mai.

Karin sollevò il busto e lo osservò dall’alto, interrompendo quel contatto e concedendogli il privilegio di riprendere aria. Aveva gli occhi languidi e le gote leggermente imporporate; la vittoria, però, marcava evidente i tratti del suo viso.

-A quanto pare, ho trovato il modo di farti star zitto.- proferì soltanto, con un sorrisino tronfio che riuscì a strappare Suigetsu dalla confusione e dalla balbuzie totale.

Il ragazzo si sollevò di colpo e la fece ruzzolare a terra, frustrato ed indignato.

-Questa m-me la paghi, Karin.- la minacciò, paonazzo.

La ragazza balzò in piedi, ma non fece in tempo a reagire che Suigetsu la spinse malamente contro il muro. Cozzò di schiena e se lo ritrovò addosso, opprimente, mentre, velocissimo, andava anche a bloccarle i polsi. Karin tentò di liberarsi e gli assestò una ginocchiata sul ventre; tuttavia, l’acquosa consistenza del corpo di Suigetsu attutì il colpo ancora una volta.

-Spiacente, stavolta ho vinto io.- le disse, strafottente –Ora tocca a te, tacere… caro il mio usignolo.-

Sfoderò un ghigno sghembo, e Karin si accigliò, tentando di divincolarsi; inutilmente. Suigetsu calò su di lei con inaspettata enfasi, catturandole le labbra e cibandosene avidamente. Ferocemente vinse la resistenza dei denti e ne intercettò anche la lingua, soffermandosi a stuzzicarla con ardore. La sentì fremere sotto di sé, probabilmente contrariata ed umiliata per quanto le stava facendo, ma non se ne curò. In quel momento, il loro perenne duello si era spostato su di un altro piano, e le loro bocche combattevano furiosamente, con la stessa violenta passione che li spingeva allo scontro ogni qual volta si scambiavano occhiate o parole.

Istintivamente le lasciò un polso, e andò a cingerle la nuca con la mano libera, traendola maggiormente a sé.

-Quanto mi fai schifo.- le sussurrò sulle labbra.

-Anche tu.- ribatté la ninja, prima di venir nuovamente sopraffatta dall’altro, che soffocò le ulteriori lamentele con il vigore dei propri baci.

Karin reagì poco dopo; si tolse gli occhiali, lo spintonò, riprendendo fiato, e gli assestò un altro pugno. Suigetsu rimase basito, non tanto per la botta, quanto piuttosto per quello che accadde dopo. Karin lo costrinse violentemente sul muro opposto della stanza, lo afferrò per il bavero, per i capelli, e tornò a sprofondare con le labbra sulle sue. Era dura ad arrendersi, la racchia, constatò con malcelata soddisfazione.

Accaldati, continuarono quella lotta di fiati, saliva e sudore; finché la porta si spalancò improvvisamente, e la voce atona e familiare di qualcuno li interruppe.

-Che cosa state facendo?-

Suigetsu non fece neanche in tempo a ponderare la lontana esistenza di Sasuke e Yugo, che l’ennesimo cazzotto lo colse in pieno viso, questa volta con una forza tale da scagliarlo a terra, a più di dieci passi da Karin.

-E non riprovarci mai più!- affermò la diretta interessata, aspetto stravolto, aria innocente stampata in faccia ed occhiali ben calcati sul naso.

-Eppure ti avevo detto di non agitarti, Suigetsu.- commentò l’Uchiha, adocchiando entrambi con freddezza.

Il ragazzo sbarrò gli occhi e li appuntò su Karin, furioso, e, sprizzando faville, sbraitò: -Tu… tu…- ma non trovò neanche le parole adatte per insultarla al meglio delle sue possibilità; poi fissò i due, ancora impalati sull’uscio.

Sasuke lo guardò di rimando, ma non mostrò la benché minima emozione, mentre Yugo si grattò la testa, leggermente imbarazzato.

-Andiamo, non le crederete per davvero! Quella è una ninfomane travestita da zitella inacidita!-

-Come osi dire certe cose davanti a Sasuke-kun?!- urlò Karin -Vai in ebollizione ed evapora, razza di scorfano fuor d’acqua!-

Dopodiché si gettò nuovamente su di lui, pronta a riempirlo di botte e ad imporgli il tanto agognato silenzio.

La lotta riprese. Praticamente sordi alle ammonizioni velatamente omicide del loro “gran capo”, i due continuarono il battibecco tra strilli, calci e pugni; poi, d’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, Jugo sollevò entrambe le braccia, con fare così infido che Suigetsu avrebbe definito estremamente minaccioso, ed emise un lungo, basso lamento. Suigetsu lasciò immediatamente la presa dai capelli di Karin e scattò velocemente verso il compagno, pronto a tenerlo fermo e ad impedirgli di scatenarsi. Allo stesso tempo, Karin fece altrettanto.

-Sasuke!- gridarono all’unisono -Crisi omicida in arrivo!-

Immediatamente, Suigetsu serrò un braccio attorno al collo di Yugo, mentre con l’altro gli cinse anche la vita, saldamente. Karin, invece, gli immobilizzò rapidamente entrambe le braccia, in attesa che l’Uchiha lo rabbonisse; ma il silenzio si protrasse a lungo, imbarazzato.

Sasuke sopirò e chinò leggermente la testa, senz’altra reazione.

-Ragazzi… stavo solo stiracchiandomi.- protestò lievemente Jugo, senz’aria -Se non altro, avete dimostrato di essere molto affiatati.- aggiunse dopo, quasi volesse consolarli.

Tanto per Suigetsu, quanto per Karin, quelle parole risultarono più pungenti di un ago arroventato, perché gli urlarono contro all’unisono: -Chiudi la fogna, psicotico!-

Jugo evitò di far loro presente che anche quell’affermazione combinata sottolineava quanto fossero in sintonia. Tuttavia, Sasuke interruppe qualsiasi altro battibecco, con il suo solito, monocorde: -Andiamo.-

Percorse una paio di passi e soggiunse gelidamente: -E guai a chi fiata!-

Nessuno ebbe il coraggio di ribattere. Suigetsu afferrò rapidamente le sue cose e si incamminò, seguendo gli altri in religiosa quiete, fin troppo grato che Sasuke sapesse imporre il silenzio senza dover ricorrere agli stessi stratagemmi di Karin. Automaticamente appuntò lo sguardo sulla ninja. I loro occhi si sfiorarono appena, perché lei voltò il viso dall’altra parte, seccata. Suigestu ghignò. Quella stupida oca si illudeva, se pensava di aver vinto la guerra; la loro era semplicemente una piccola, insignificante tregua. Alla prima occasione, le avrebbe strappato il fiato, rendendola totalmente incapace di replicare. D’altronde, far tacere Karin non era poi così male, ammise, umettandosi le labbra ed assaporando quel che restava del suo sapore.


Salve a tutti! Ecco a voi la mia ultima fatica! Ok, non è niente di che, come fanfic, semplicemente è come vedo io Suigetsu e Karin. Quei due fanno faville assieme, in tutti i sensi! Solo che non lo ammetterebbero mai! XD Spero di avervi strappato un sorriso! Naturalmente ci terrei molto a conoscere i vostri pareri! Alla prossima!

   
 
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