Fic scritta per l'Iniziativa Estemporanea: Mimosa Yellow de I Criticoni. Pretesto ottimo per scrivere qualcosa su Rozen Maiden... speriamo solo di non aver fatto pietà! ^^ In ogni caso io Kana-chan me la mangerei di baci ogni volta! *o* ENJOY!!!!

Abiti stesi al sole

Fuori, sul terrazzino, riesce a vedere la giacchetta gialla del proprio abito svolazzare appesa al filo del bucato, a catturare tutti i raggi del sole possibili. Kanaria può quasi sentire il profumo delicato e fiorito del sapone che Nori ha usato per lavare il suo vestito e quello delle sue sorelle.
Kanaria se ne sta vicino alla finestra, coperta solamente dalla sottoveste leggera di cotone bianco piena di trine e fiocchetti, le manine appoggiate al vetro. Dietro di sé, il vociare confuso delle altre bambole, i piccoli litigi, le ripicche lamentose, gli strepiti capricciosi.
I suoi occhioni verdi non riescono a smettere di osservare la stoffa gialla arricciata dal vento. È come una promessa, un messaggio scritto nel cielo che parla solo di cose belle e dolcissime.
Come le fragole.
Una delle sue sorelle non c'è più, non tornerà mai più per contendersi hamburger fiorellosi o omelettes a forma di cuore.
Eppure quei momenti non sono scomparsi, anche se Hinaichigo non c'è più, e risuonano nel salone alle sue spalle. I vestitini sventolano ancora sul filo. Dalla cucina di Nori arrivano ancora odorini invitanti. Jun è scorbutico e Shinku monopolizza il telecomando per vedere Kun Kun in televisione. Micchan fa sempre più tardi con gli straordinari e Suiseiseki non la smette un secondo di essere petulante.
Tocca con il nasino il vetro, completamente rapita da quel pezzetto di sole profumato di violette.
Sua sorella deve essere da qualche parte. Il cielo non può essere così bello, e i colori così splendenti se lei è davvero scomparsa per sempre, perciò tutto quello può solo voler dire che forse si è persa da qualche parte come il suo solito, e aspetta di essere trovata. Kanaria sa che deve gettarsi tutta la tristezza alle spalle e abbracciare quel calore dorato con tutte le sue forze, perché non sfugga. Solo portando con sé una luce tanto forte può trovare Hinaichigo nel buio che l'avvolge.
«Ehi, ragazze, chi vuole un onigiri a forma di cuore?»
Kanaria sussulta appena sente la voce di Nori.
Si volta di scatto, ma quelle tracce gialle le rimangono impresse negli occhi come sprazzi di scintille, la danza ubriaca di milioni di lucciole in una notte d'estate.
«Kokoro-onigiri!» grida a pieni polmoni, spalancando la bocca e sollevando i pugnetti verso l'alto, felice, felice come non lo è mai stata.
Troverà Hinaichigo. Con quelle gambette corte non può essere andata molto lontano.