Hi,
Hogwarts
Alison
era
bella, il genere di ragazza che quando passava per i corridoi faceva
voltare le
teste dei ragazzi. Bionda, con un fisico flessuoso e sottile come un
giunco,
gli occhi verdi come smeraldi. Incarnava il prototipo della bellezza
angelica.
Eppure
lei non si vedeva così.
Il
busto era troppo scarno, le gambe fin troppo sottili, e
quell’aria innocente la
faceva sembrare più giovane e innocua di quanto volesse.
Alison
voleva essere voluttuosa e sensuale come sua cugina, che con il suo
fisico a
clessidra e lo sguardo impudente era l’incarnazione della
lussuria.
Il
diavolo e l’acqua santa le chiamavano scherzando, tanto
diverse e al contempo
simili da formare le due facce della stessa moneta.
Un anatroccolo
indifeso e un’aggressiva pantera, era questo il paragone che
ricorreva sempre
nella sua mente nei momenti in cui faceva l’unica cosa che
l’aiutava ad
allontanare da sé ogni pensiero.
Il
bussare insistente alla porta del bagno le ricordò che era
lì dentro già da
troppo tempo.
Un
colpo di bacchetta sull’avambraccio, una rassettata alle
maniche della divisa
ed ecco nuovamente la perfetta Alison Potter in veste di Caposcuola.
Katherine
Nox era sulla bocca di tutti lì a Hogwarts. Fredda,
calcolatrice, il tipo di
persona che non si sbilanciava mai con gesti d’affetto.
Metà della scolaresca
la idolatrava, l’altra metà la odiava.
A lei
non importava.
Le
persone facevano cose terribili quando sapevano di godere della tua
fiducia.
Lei lo sapeva bene. Quando aprivi il tuo cuore a qualcuno ti rendevi
vulnerabile, tremendamente facile da ferire, e in un mondo come quello
le
persone se ne approfittavano.
Le
persone ti ferivano se solo davi loro
l’opportunità di farlo.
Lei c’era
passata e aveva giurato a se stessa che non ci sarebbe mai
più ricaduta.
Appoggiata
allo stipite della porta, prese una lunga boccata dalla sigaretta che
teneva
stretta tra i denti.
Scacciò
dalla sua mente l’immagine di quella stanza, di quel letto
…
Non
doveva ripensare a quel giorno … non doveva ricordare.
Andre
osservò il profilo delle cicatrici che costellavano la
schiena alabastrina.
Indugiò con gli occhi chiari solo per un attimo su quel
riflesso, distogliendo
in fretta lo sguardo e indossando la camicia.
Si
denudava sempre e solo quando non c’era nessun altro nella
stanza, non voleva
correre il rischio che vedessero.
Perché le
cicatrici avrebbero chiesto una spiegazione.
E lui
non voleva parlarne.
Erano
anni che non apriva bocca, da quando sua madre se n’era
andata, anni che aveva
passato vergognandosi di se stesso e della propria debolezza.
Sì, perché
se tutto era cominciato quando era solo un bambino, era proseguito
negli anni
senza che lui reagisse.
Era
inerte, morto dentro, e si convinceva di non provare più
emozioni.
Altrimenti
il dolore sarebbe emerso, spingendolo a chiudersi in quella stessa
stanza per
il resto della propria vita.
E lui
era Andre Rosier, illustre Caposcuola e membro di una famiglia che
vantava
secoli e secoli di assoluti e perfetti Purosangue, doveva fare ed
essere ciò
che ci si aspettava da lui.
Quindi
rimise al suo posto l’espressione tronfia e beffarda e
finì di vestirsi.
Matthew
lanciò un’occhiata alla figura rannicchiata sotto
le coltri del suo letto a
baldacchino. Picchiettò sulla spalla del ragazzo
addormentato, trovandosi
davanti degli occhi azzurri che lo fissavano con aria insonnolita e
sorpresa.
- Devi
andartene. –
- Cosa?
Ma sono le tre del mattino – protestò.
- Lo so
perfettamente, grazie per l’informazione – lo
rimbeccò, sfoggiando il tono
beffardo di Dante in un’imitazione che alle sue orecchie
suonò decisamente
convincente, - Raccogli le tue cose e sparisci dalla mia vista.
–
- Ma …
Io credevo. –
- Cosa?
Che saremmo andati a fare colazione insieme, magari che ti avrei tenuto
per
mano davanti all’intera scuola? Sei patetico –
soffiò, cattivo.
Il ragazzo,
un Tassorosso del quinto anno, aveva gli occhi lucidi per le lacrime
represse.
Agguantò
la sua divisa e scappò via.
La
porta del dormitorio che veniva chiusa alle sue spalle
rimbombò nel silenzio
assoluto della notte.
Matthew
si lasciò ricadere sul letto, sospirando, mentre una mano
correva a ravviare i
capelli corvini.
Si
sentiva un perfetto stronzo, ma non poteva rischiare che qualcuno lo
venisse a
sapere.
Non
avrebbe sopportato le critiche, le insinuazioni e le battutine di
scherno.
Spazio
autrice:
Ecco
presentati alcuni dei miei OC, per i segreti degli altri quattro
dovrete
aspettare ancora un po’. Come scritto nell’intro si
tratta di un’interattiva e
qui sotto trovate maggiori info a riguardo. Spero partecipiate in
tanti.
Miei
OC:
Alison
Potter
= Figlia James e Dominique. VII anno, Corvonero.
Caposcuola, Cacciatrice.
Libera per flirt
e/o relazione. (PV Sasha Pieterse)
“Anna
Bolena pensava con il cuore e fu decapitata, così sua figlia
Elisabetta decise
di non sposare mai un uomo e sposò il suo paese.
Dimentica i ragazzi e tieni
gli occhi sul premio.”
Altair
Malfoy
= Figlio Lily e Scorpius. VI anno, Serpeverde. Prefetto,
Cercatore.
Libero per flirt e/o
relazione. (PV Alex Pettyfer)
“Il destino è per i perdenti. È solo una stupida scusa per aspettare qualcosa che dovresti andare a prenderti.”
Hydra
Malfoy
= Figlia Lily e Scorpius. V anno, Corvonero. Prefetto,
Cercatrice.
Libera per flirt e/o
relazione. (PV Emma Roberts)
“Cerca la parola vendetta sul vocabolario e ottieni me.”
Andre
Rosier
VII anno, Grifondoro. Caposcuola, Cacciatore.
Libero per flirt e/o brevi relazioni, poi
occupato con Katherine Nox. (PV Andreas
Eriksen)
“Hai
mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?”
Dante
Nox
= Figlio Victoire e Adrian Nox. VII anno, Serpeverde. Capitano,
Cacciatore.
Libero per flirt e/o relazione. (PV Francisco
Lachowski)
“Non
puoi obbligare le persone ad amarti però puoi fare in modo
che ti temano.”
Katherine
Nox
= Figlia Victoire e Adrian Nox. VII anno, Serpeverde. Caposcuola,
Cacciatrice.
Libera per flirt e/o brevi relazioni, poi
occupata con Andre Rosier. (PV Zoey Deutch)
“Una
ragazza saggia bacia ma non ama, ascolta ma non crede, lascia prima di
essere
lasciata.”
Matthew
Nox
= Figlio Victoire e Adrian Nox. VI anno, Corvonero.
Libero per flirt e/o relazioni slash. (PV
Matthew Daddario)
“Non
vi è alcuna ragione perché un uomo debba mostrare
la sua vita al mondo. Il
mondo non capisce.”
Crystal
Nox
= Figlia Victoire e Adrian Nox. V anno, Grifondoro.
Libera per flirt e/o relazioni. (PV Crystal
Reed)
“Voglio
sogni duri come le pietre perché la gente non me li possa
distruggere.”
Disponibili
OC figli di Albus, Rose, Louis, Lucy, Molly, Hugo, Fred jr, Roxanne,
Alice jr,
Frank jr oppure OC completamente inventati da voi. A ogni OC che create
andrebbe affiancata una frase che lo rispecchi. Per partecipare ecco le
regole:
-
Massimo due OC di sesso e Casa diversi;
-
Nella
recensione dovrete prenotare: sesso, Casa, anno, genitore se
è uno dei Canon,
eventuale ruolo ed eventuale relazione;
-
Non
accetto Metamorphomagus, Animagus, Licantropi, Veela (tranne i
discendenti come
i figli di Louis), Mary Sue, Gary Stu;
-
Selezionerò io gli OC, gli aggiornamenti saranno irregolari
causa università e
lavoro ad altre mie interattive (che aggiornerò a breve);
-
La
scheda (che trovate in basso e dovrete seguire alla lettera
perché non
accetterò altri modelli) andrà inviata entro e
non oltre il 29 alle 14.00 solo
ed esclusivamente per messaggio privato.
Ecco
qui la scheda:
Nome:
Secondo nome:
Cognome (specificare di chi è figlio se si tratta di un
cognome Canon):
Stato
di sangue:
Età:
Casa e anno:
Frase che lo rappresenta:
Aspetto fisico:
Prestavolto (Obbligatorio):
Carattere (Dettagliato):
Orientamento sessuale:
Rapporto d’amicizia (con chi e perché):
Rapporto d’inimicizia (con chi e perché):
Relazione d’amore (con chi e a grandi linee come vorreste
che fosse strutturata la loro storia):
Segreto (siate originali; deve essere qualcosa che non
vorrebbe mai che si venisse a sapere perché é
imbarazzante, lo mette in cattiva
luce oppure è un ricordo molto doloroso):
Ruolo (Prefetto, Caposcuola, Quidditch):
Materia preferita e materia che odia:
Materia in cui eccelle e in cui è negato:
Altro: