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Autore: Eleanor Jane    27/12/2015    0 recensioni
Harry e Niall, due amici inseparabili, decidono di fare una vacanza in crociera, insieme a Barbara, l'attuale ragazza di Harry e Lucy, la ex ragazza di Niall, che pare ne sia ancora follemente innamorata. Ma cosa succede se durante questa crociera, Harry incontrasse Louis, ovvero il figlio del proprietario della nave, che tra sguardi profondi e sorrisi smaglianti, cominciasse a far dubitare Harry di amare Barbara nel modo in cui dovrebbe?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rimango ancora fermo, impalato dinnanzi a lui, senza più riuscire a spiccicare mezza parola. Inutile specificare quanto il mio imbarazzo fosse grande in quel momento. Sapevo che prima o poi sarebbe successo di ritrovarmelo dinnanzi agli occhi, infondo lavorava sullo stesso ponte in cui alloggiavo io. Ma come già precisato più volte, ancora non avevo la più pallida idea di come poter affrontare un incontro tanto ravvicinato. Mi chiedevo come facesse lui a essere tanto rilassato, da sorridermi come nulla fosse successo. Bé, era abbastanza ovvio, considerato che quel bacio, per quanto fosse stato abbastanza significativo per me, in effetti non era stato che l’obbligo di un gioco. Louis sicuramente non gli aveva attribuito alcuna importanza e non avrei dovuto dargliene nemmeno io, se non fosse che ero completamente cotto di quel ragazzo. Certo, avrei dato qualsiasi cosa per sapere cosa ne pensava lui di tutto ciò, ma non avrei di sicuro tirato fuori l’argomento. Farlo sarebbe stato del tutto fuori luogo, anche perché stando ai fatti, ero ancora fidanzato con Barbara. E, per quanto la mia relazione con lei, fosse assolutamente priva di futuro, era essenziale che prima di tutto sistemassi le cose con lei. Mi passo quindi nervosamente le dita tra i ricci, che improvvisamente avevano ripreso il loro compito di antistress, cercando in tutti i modi di evitare quegli occhi, che il solo guardare mi faceva sciogliere come un cioccolatino su un termosifone acceso. –Mmh... bé ecco io... è stato un piacere incontrarti Louis, ma ora devo andare, ho promesso a Niall che a pranzo sarei stato con lui, quindi ci si vede-, farfuglio tutto d’un fiato, dileguandomi prima che una conversazione potesse anche solo avere la possibilità di nascere. Non era certo un comportamento per la quale il mio, ma avevo deciso che fino a quando non avrei risolto al meglio quella faccenda, avrei evitato di parlare con lui. Ora farlo sarebbe stato troppo rischioso, non volevo saltasse fuori l’argomento “bacio”, ancora meno volevo si accorgesse di cosa provassi per lui e se gli fossi stato ancora vicino, senz'altro si sarebbe accorto di tutto. Torno infatti da Niall a testa bassa, consapevole che di certo non si era fatto sfuggire nemmeno un attimo di quella scena. Ecco perché non mi aveva sorpreso affatto, vederlo scrutarmi con un sopracciglio sollevato, stranito dal fatto che avessi liquidato Louis tanto in fretta, quando di solito andava usata la forza, per trascinarmi via da lui. -Harry, ho visto male, o hai appena cercato di evitare Louis?-, domanda poi, una volta seduti al tavolo, guardandomi ancora con quell'espressione confusa di poco prima. Mi lascio sfuggire un piccolo sospiro, sollevando per la prima volta lo sguardo da terra, visto che ormai ero certo gli occhi azzurri che mi sarei ritrovato a guardare non appartenevano al ragazzo per cui avevo improvvisamente cominciato a provare qualcosa. –Hai visto bene-, mormoro appena, dando una scrollata alle spalle, sperando che la questione si troncasse li, perché ora meno che mai mi andava di discuterne. Ma già sapevo che quella speranza fosse vana. Conoscevo Niall fin troppo bene e di certo non avevo scampo a un’altra delle sue “ramanzine”, sul fatto che evitare la cosa, fosse alquanto sbagliato. -E da quando in qua, cerchi di evitarlo?-, chiede appunto, quasi non si ricordasse di ciò che gli avevo appena confessato in cabina. Credevo che la ragione fosse più che evidente. -Da quando l’ho baciato, praticamente dichiarando quanto desiderassi farlo, per rendermi poi conto di essere attratto da lui-, ribatto quindi, alzando di poco gli occhi al cielo. Ovviamente sapevo già che quella risposta non sarebbe servita a chiudere il discorso, anzi probabilmente ne avrebbe acceso un altro che avrebbe occupato minimo tutta l’ora successiva, se non addirittura l’intero pomeriggio. Sento anche lui sospirare. Cattivo segno azzarderei, di solito è un sospiro a dare inizio alle sue prediche da amico che cerca di indirizzarti sulla giusta via. –Harry, evitare Louis, non risolverà nulla, anzi sicuramente non farai che sollevare un polverone molto più grande di quello che già si sta divagando nell'aria-, afferma Niall, prima di addentare un grosso pezzo di pizza, che in men che non si dica, ingurgita per poi riprendere da dove pochi secondi prima si era interrotto. –Pensaci bene, hai sempre fatto i salti mortali per riuscire a passare del tempo con lui, spesso litigando con Barbara, fin dal principio insoddisfatta della vostro amicizia. Poi tutto d’un tratto cominci a evitarlo, diventando parecchio strano sia con lui che con lei, con la quale senza dubbio comincerai a litigare il doppio di prima, perché certamente non mancherà di dire come al suo solito, cose ben poco gradevoli nei confronti di quel ragazzo-, mi fa notare Niall, qualcosa che dovevo ammettere non fosse poi così improbabile. Non avevo mai tollerato il giudizio negativo che Barbara si ostinava ad attribuire a Louis e di certo, ora che avevo la consapevolezza di essermi invaghito di lui, l’avrei sopportato ancora meno. Ma se lo avessi difeso e al tempo stesso evitato, diventando strano non appena il suo nome veniva menzionato, avrei di sicuro destato sospetti. E no, non volevo accadesse ciò, per quanto fossi ancora ben lontano dal volerlo fare, ci tenevo che sia Louis che Barbara venissero a sapere tutto da me, senza che ci fosse il bisogno che prima fossero loro stessi a intuire che qualcosa in me era cambiato. -Ni, tu hai ragione, ma cosa dovrei fare? Non posso mettermi a parlare con Louis, come se nulla fosse, dopo quello che è successo. Mi sentirei troppo a disagio, sotto pressione. Dovrei affrontare l’argomento, lo so, ma non me la sento ancora e tu lo sai-, dico, cominciando a giochicchiare nervosamente con le dita della mia mano. Se avessi continuato, avrei finito per staccarle. -Bé si lo so, di certo non è una situazione facile Haz-, ammette Niall, rivolgendomi uno sguardo questa volta un po’ più apprensivo, che prontamente fa addolcire entrambi. Sapevo che Niall tutte quelle ramanzine me le faceva solo perché mi voleva molto bene, perciò era terrorizzato dall'idea che facessi la cosa sbagliata. –Ehi Haz senti, cosa ne dici se per il momento non ci pensassimo? Ho scritto prima a Barbara che avremmo passato il pomeriggio noi due tra maschi, perciò approfittiamo per distrarci un po’. Hai bisogno di rilassarti, al resto penseremo più tardi-, propone generosamente, rivolgendomi un sorriso tenero, che subito ricambio, notando anche il suo uso del plurale, come a farmi notare che non mi avrebbe mai lasciato solo. -Forse hai ragione, vorrei godermi almeno un pochino di questa vacanza-, concordo in pieno, scacciando in seguito una lieve risata, che suonava più come un tentativo di essere almeno per qualche istante spensierato. –Allora, cosa ti va di fare?-, chiedo, afferrando intanto una patatina dal piatto, che Niall mi aveva gentilmente riempito, sapendo già che se fosse stato per me, avrei saltato il pranzo per l’ennesima volta. Vedo il mio amico pensarci su, notando poi il suo volto illuminarsi, segnalando che gli fosse venuta in mente un’idea geniale. O almeno lo speravo. Rimango comunque in silenzio, in attesa che il biondo esponesse la sua proposta. –Ho trovato!-, esclama infatti, con un entusiasmo che fa salire ancora la mia curiosità, giù piuttosto elevata. -Ho sentito che su questo ponte, c’è un negozio dove noleggiano costumi-, mi spiega, quasi elettrizzato, creando in me un certo sconcerto. Tutto quell'entusiasmo per dirmi di un negozio di costumi, che per altro, essendo in crociera, mi ero portato dietro più quelli che i vestiti? -Ehm... Niall, ne ho già a bizzeffe di costumi da bagno, non credo mi serva noleggiarne uno e sono sicuro che vale lo stesso anche per te-, gli faccio notare, continuando a chiedermi, quale fosse il gran divertimento che trovava in una cosa del genere. Vedo gli occhi di Niall roteare dentro le palpebre, come se quello strano a non vederci nulla di tanto eccitante, in un negozio di costumi da bagno su una nave da crociera, fossi io. –Harry, io non parlavo di costumi da bagno, intendevo un negozio di maschere, travestimenti-, prova a spiegarmi meglio e in effetti ora mi era più chiaro. Ciò che continuavo a non capire, era il perché avrei dovuto aver bisogno di noleggiare una maschera. Cosa si aspettava, che mi presentassi a cena travestito? Lo sento sbuffare un’altra volta, probabilmente accortosi che ancora non ero riuscito a comprendere quali fossero le sue intenzioni. –Harry, ma tu lo hai mai letto il programma che ci hanno lasciato sul letto in cabina, quando l’altro giorno siamo saliti a bordo?-, ridacchia, facendomi intuire che non fosse davvero spazientito, o per lo meno non era propenso a farmelo pesare. E di certo la domanda che mi aveva appena posto, era retorica al cento per cento. Non aveva alcun dubbio sul fatto che di quel programma non mi fossi prestato di leggere nemmeno una riga. –No ovviamente, cosa te lo chiedo a fare?-, farfuglia fra se e se, divertito, in attesa che anche io potessi avere la mia spiegazione. –Comunque, su quel programma, c’è scritto che domani sera si terrà un ballo in maschera. In effetti mi stavo chiedendo quando saremmo riusciti a noleggiare un costume. Ad ogni modo, visto che abbiamo il pomeriggio tutto per noi, potremmo approfittarne per dare un’occhiata. So che le ragazze ci andranno domani mattina, me lo hanno annunciato ieri, mentre tu eri sgattaiolato in compagnia del tuo Loulou-, mi spiega Niall, facendomi immediatamente arrossire nel sentire come avesse definito Louis. Dovevo lavorare su questo mio avvampare continuo, non potevo permettermi i prendere le sembianze di un pomodoro, ogni qualvolta qualcuno pronunciasse il suo nome. Sento infatti Niall scoppiare in una fragorosa risata, che se possibile mi fa diventare paonazzo ancora più di quanto già lo fossi. Gli lancio un’occhiataccia, leggermente imbarazzato, che al contrario di quello che era il mio scopo, lo fa ridere ancora di più. Mi chiedevo se avrebbe reagito così ogni volta che qualcuno avesse fatto il nome di Louis in mia presenza, perché sarebbe stato senza dubbio un bel problema. –Se non la smetti di prendermi in giro, ti rubo la pizza e la faccio finire nella spazzatura-, lo minaccio, lanciandogli un’altra occhiata, sapendo di aver colpito il suo probabile, unico punto di debolezza. Il ragazzo cessa infatti di ridere all'istante, portando le mani sul pezzo di pizza che ancora doveva introdurre nel suo stomaco, come a volerla proteggere. –Ehi, non ti azzardare a toccare la mia pizza-, obietta infatti, difendendo quello che sembrava essere il suo unico amore. Bé, non proprio unico, considerato che, a quanto sapevo, c’era già una ragazza a riempirgli la testa, fino a fargliela girare, proprio come accadeva a me con Louis. Anche se ancora si ostinava a non dirmi chi fosse. Cosa che ora più che mai non comprendevo. Avrebbe dovuto saperlo che non avrei mai detto nulla a nessuno, soprattutto non ora che sapeva di me un segreto molto grande. Ne tanto meno lo avrei giudicato, non ero certo nella posizione di farlo. –Comunque, cosa ne pensi, ti piace la mia proposta?-, chiede infine Niall, risvegliandomi così dai miei pensieri, mentre con una velocità incredibile, aveva già spazzato via tutto il cibo che fino a poco prima gli era rimasto nel piatto. Forse aveva davvero paura che glielo potessi gettare nell'immondizia. Quel pensiero non può fare a meno di strapparmi un risolino. -E va bene, vada per la scelta del costume. Effettivamente non manca tanto all'evento, di conseguenza sarà meglio che mi sbrighi a trovarne uno, prima che i migliori verranno spazzati tutti via-, sentenzio, domandandomi seriamente se questo non fosse già accaduto. Speravo di no, infondo avevo sempre adorato i balli in maschera, anche per questo ci tenevo ad essere impeccabile. -Perfetto!-, esclama Niall soddisfatto che la sua idea fosse stata accolta, alzandosi velocemente dal tavolo, già pronto per la ricerca del costume più bello. Il negozio non si trovava molto distante dalla sala da pranzo. Quando arriviamo dinnanzi alla porta di ingresso, non posso fare a meno di notare quanto sia piuttosto ordinato. Forse avrò guardato troppi film, ma i negozi di maschere me li sono sempre immaginati alquanto disordinati, con costumi sparsi ovunque. Infondo è pur sempre un negozio frequentato principalmente da bambini, che di certo non prestano molto attenzione a quando o come spostano la roba. D’altra parte questa nave offre un servizio a dire poco eccellente, quindi in fin dei conti avrei anche dovuto aspettarmelo. -Entriamo?-, mi incalza Niall, che sembrava parecchio elettrizzato all'idea di questa festa. Non credevo gli piacessero tanto i balli in maschera. Anche se, obiettivamente, a chi non piacciono? Sono probabilmente gli unici eventi in cui ognuno di noi ha la possibilità di dare libero sfogo alla propria fantasia, senza la paura che qualcuno possa giudicarlo. -Certo-, annuisco, dando un’ultima occhiata alla vetrine, per poi avanzare all'interno del negozio, pronto per scegliere cosa indossare. -Hai già qualche idea?-, chiede Niall, guardandosi intorno, cercando con lo sguardo quale scaffale lo attirasse di più. -A dire il vero non ne ho la minima idea, ti ricordo che fino a dieci minuti fa, nemmeno sapevo di questo ballo-, sentenzio, rendendomi conto di quanto Louis in questi giorni fosse riuscito a distrarmi. -Hai ragione Haz, dimenticavo che sei stato troppo impegnato a pensare a un bel paio di occhi azzurri-, mi prende in giro Niall, facendomi arrossire fin sopra i capelli. Gli lancio infatti uno sguardo torvo, che lui prontamente ignora, scuotendo appena la testa e cercando visibilmente di trattenere una risata. Se avesse continuato così, mi avrebbe sicuramente fatto pentire di avergli confessato il mio segreto, molto presto. –Meglio se comincio a cercare-, ribatto, scacciando dalle labbra un lieve sbuffo, buttandomi in seguito sul primo scaffale, dove erano impilati una serie di costumi, dal più buffo, al più spaventoso. -Eddai non prendertela, lo sai che scherzo-, dice Niall, intuendo la mia frustrazione. –Se vuoi posso darti una mano a cercare, non dovrebbe essere molto difficile trovarne uno che fa al caso tuo. Se ti può aiutare comunque, credo che Barbara voglia vestirsi da Giulietta, quindi visto che dovrai fare coppia con lei, forse sarebbe carino se ti vestissi da Romeo-, butta li il biondo, dando una leggera scrollata di spalle. E sarebbe stata una proposta sensata, se non fosse che non ero del tutto sicuro sarebbe stato una buona idea imitare la più bella storia d’amore mai scritta prima, con la ragazza al quale di li a poco avrei dovuto spezzare il cuore. Sempre che già non lo avessi fatto. Sospiro a quel pensiero, cercando di scrollarmelo subito dalla testa. Infondo lo scopo di quel pomeriggio, da passare con il mio migliore amico, era proprio quello di lasciare almeno per un attimo da parte i problemi di cuore. –Non mi ci vedo molto nei panni di Romeo, a dire il vero. Comunque non dovresti pensare a cercarne uno anche per te?-, mormoro, ricordandogli che nemmeno lui ne aveva ancora scelto uno. -Oh, non preoccuparti, ho già in mente che costume scegliere-, mi informa, con aria piuttosto soddisfatta, che non può che mettermi addosso una certa curiosità. -Davvero? E da cosa ti vestirai?-, domando infatti, continuando a rovistare tra i costumi, che per quanto fossero impeccabili, ancora non avevo trovato quello che facesse per me. -Ehi, quanto sei curioso, non avrai intenzione di rubarmi l’idea?-, scherza il biondo, cominciando a guardare anche lui, nello scaffale accanto al mio, per darmi una mano, facendomi sfuggire una risata. –Ad ogni modo, mi vestirò da cappellaio-, risponde, mostrando una certa fierezza per la sua scelta. Spalanco così gli occhi un pochino sorpreso. Non che l’idea fosse cattiva, anzi la trovavo una scelta originale, ma non me lo aspettavo da uno come Niall. O forse si, effettivamente un po’ lo era, quindi era perfettamente compatibile con il personaggio. –Bé devo dire che ti si addice molto-, ridacchio, scuotendo la testa divertita, mentre sul viso del mio amico si stava già formando un finto broncio. -Sai, sarei tentato di chiederti che cosa intendi dire con questo, ma sarà meglio che lasci perdere e che salti subito a una parte più fondamentale-, replica Niall, fingendo ancora un tono offeso, che mi metteva addosso una certa tenerezza. Quasi mi viene voglia di abbracciarlo nel bel mezzo del negozio. -Ovvero?-, chiedo in seguito, girandomi quindi nella sua direzione. -Credo di aver trovato il costume adatto a te-, mi informa Niall, sostituendo subito il finto broncio, con un sorriso estasiato. –Cosa ne dici di vestirti da Edward Cullen?-, propone, mettendomi dinnanzi al naso un costume da vampiro sexy, con il quale avrei potuto assumere le sembianze del vampiro più gettonato dei nostri tempi. Non era affatto una proposta malvagia, anzi mi piaceva molto. Niall mi stava davvero sorprendendo in questi giorni. Annuisco quini in risposta, andando subito nei camerini a provarlo, constatando che addosso mi stava piuttosto bene. Nel frattempo anche Niall aveva fatto lo stesso con il suo, che una volta richiesto a commesso del negozio, un uomo sulla quarantina, dall'aria allegra, spirito giusto per un impiego del genere, gli aveva trovato in un baleno. Una volta provati i costumi, andiamo subito alla cassa a pagare, per poi uscire dal negozio soddisfatti. Avevamo passato li dentro una buona oretta, ma restava ancora molto tempo prima dell’ora cena. Ora in cui avrei dovuto affrontare Barbara, cosa che più i minuti passavano, più mi terrorizzava. Avevamo già litigato molte altre volte, ma in quei casi era stato diverso. Perché allora non avevo altro da fare che andare da lei, cercare di chiarire il malinteso e dopo qualche parole dolce o qualche bacio, tutto era sistemato. Questa volta invece non sarebbe stato tanto semplice, non tanto perché il litigio era stato piuttosto brutto, ma soprattutto per il vero motivo per il quale esso aveva avuto inizio. Non potevo andare da Barbara, fingere che tutto andava bene e continuare a comportarmi da fidanzato perfetto, soprattutto perché sarebbe significato illuderla che le cose tra noi potevano in qualche modo sistemarsi. E non volevo, non potevo illuderla, le volevo bene e meritava la verità. Non la stavo trattando nel migliore dei modi in quegli ultimi giorni e non era giusto lasciarle credere che la cosa dipendesse da lei. Oltre al fatto che purtroppo Niall aveva ragione, dovevo affrettarmi a dire tutta la verità, perché più tempo ci avrei messo a dirglielo, più sarebbero state alte le possibilità di farle del male. Dio mio, ma come avevo fatto in così poco tempo, a cacciarmi in una situazione tanto disastrosa? -Ehi, a che pensi?-, chiede Niall, guardandomi piuttosto preoccupato, probabilmente notando la mia aria un pochino spaesata. -Mm... a nulla, Ni è tutto okay-, mento, piegando le labbra in un sorriso evidentemente forzato, al quale Niall non avrebbe creduto neanche mezzo secondo. -Certo e io non ho mai fame-, ribatte infatti sarcastico, inclinando la testa di lato, guardandomi poi con quegli occhioni azzurri, pieni di apprensione, che probabilmente erano riusciti a leggere i miei con la massima perfezione. -Okay... qualcosa c’è. Sono preoccupato per questa situazione, dal quale sono sempre più convinto che non esista una via d’uscita. Vorrei sistemare le cose con Barbara, ma senza illuderla che tra noi vada tutto bene. Dovrei dirle la verità, ma ancora non mi sento affatto pronto, solo che di certo non posso fare finta di nulla. Poi vorrei tanto sapere cosa ne pensa Louis del nostro bacio, insomma oggi sembrava così tranquillo, a differenza mia che invece quando l’ho visto, mi si è praticamente fermato il cuore. Probabilmente ciò che dovrei fare, è parlarne con lui, ma credo di non poterlo fare finché non ho detto a Barbara la verità. Nel frattempo infatti sto cercano di mantenere le distanze, ma non so se riesco a reggere ancora molto, perché non lo vedo da ieri sera e gi mi manca da morire. Ma se lo incontro di nuovo, ho paura che potrebbe crearsi una situazione imbarazzante, soprattutto perché non potrei fare a meno di fissare le sue labbra, delle quali ho una voglia indescrivibile, così come ho voglia di perdermi in quei pezzi di cielo che si ritrova al posto degli occhi. Dio mio Niall, ma li hai visti che belli? Sono così magnetici, non riesco a fissarglieli senza sentire il mio cuore sciogliersi nel petto. Ho così paura che per lui non sia lo stesso, non lo sopporterei. E al contrario se anche lui provasse i miei stessi sentimenti, allora sarebbe la volta di affrontare la mia ragazza, dicendole tutta la verità, ma qui si torna al fatto che non ho idea di come fare e... oddio sono un disastro-, dico quasi disperato, prendendomi il viso tra le mani, mentre senza accorgermene, eravamo già giunti alla nostra cabina. Sento subito dopo le calde braccia del mio amico, avvolgermi in caloroso abbraccio, tutto colmo di apprensione, nel quale mi lascio sprofondare, avendone un assoluto bisogno. -Harry-, mi sussurra poi dolcemente all'orecchio, lasciandomi piccole carezze sulla schiena. –Smettila di dire che sei un disastro, okay? Sei un essere umano, certe cose succedono, non potevi prevederle. Non che tu non abbia sbagliato a baciarlo, in effetti hai pur sempre tradito la tua ragazza. Ma infondo tutti sbagliamo e anche se non l’avessi baciato, ormai è chiaro che quel ragazzo ti ha colpito dritto al cuore, non puoi farci nulla, devi solo accettare che questa è la realtà, che non fai nulla di male. Lo so che hai paura di ferire Barbara, ma tutti prima o poi riceviamo delle delusioni. In principio fanno male, ma poi la vita continua. Barbara è una ragazza bellissima, divertente, piena di vitae quando vuole molto dolce, non avrà problemi a trovare il ragazzo giusto, ma tu devi dargliene la possibilità. Se continui a farle credere che tra voi va tutto bene, lei non poter andare avanti, capisci cosa intendo?-, mormora saggiamente, senza abbandonare il suo tono affettuoso, continuando a cullarmi come se fossi un cucciolo bisognoso e impaurito. Annuisco lentamente, ritrovandomi ancora una volta a dovergli dare ragione. Mi chiedevo quando fosse diventato tanto sveglio. –Si, ho capito, ma è complicato, insomma sono confuso, non so nemmeno se sono gay o se Louis è solo un’eccezione-, mugugno, con la testa ancora affondata dentro il suo petto, che ora più che mai pareva essere un luogo molto accogliente. Lo sento sospirare e, pur non vedendolo bene, sono più che certo stia scuotendo la testa. –Harry, andiamo smettila con questa storia. Io non credo proprio si tratti di un’eccezione, lo hai detto tu stesso che lui ti attrae molto e lo si vede da come dici di volerlo baciare. Non si tratta solo della sua persona, si vede lontano chilometri che il suo corpo ti fa impazzire. E se un corpo maschile ti fa questo effetto, la risposta può essere una sola. Lo so che è la prima volta che ti succede con un ragazzo, ma se ci pensi non è mai successo neanche con una ragazza. Lo hai detto tu stesso che per quanto Barbara possa essere brava, il sesso con lei non ti ha mai fatto un grande effetto. Soprattutto ultimamente che a quanto ho capito, non riuscite più a combinare nulla. E ora non usare la scusa della stanchezza, perché sappiamo entrambi che non si tratta di questo. Sono più che certo che se ora entrassimo in stanza, trovando Louis tutto nudo, sotto le coperte che ti aspetta, questa “stanchezza” ti passerebbe in un nano secondo-, obietta Niall, facendomi ancora un volta arrossire. Era così strano parlare con lui, di questa folle attrazione che continuavo a provare nei confronti di Louis. –Non è ora che cominci ad ammetterlo a te stesso?-, aggiunge poi abbastanza serio, ma pur sempre colmo di affetto. Si vedeva quanto ci tenesse ad aiutarmi, cosa che stavo apprezzando davvero, perché se non fosse stato per lui, sarei scoppiato da un momento all'altro. In ogni caso, non potevo certo dargli torto, forse dovevo cominciare a realizzare l’ipotesi, o meglio la certezza, che potessi trovare interesse verso i ragazzi. Ma il problema reale non era certo ammetterlo con me stesso. Non mi creava problemi poter essere gay, mi sarei accettato e con il tempo avrei fatto in modo che anche gli altri mi accettassero. Dovevano farlo, se avvero mi volevano bene. Il problema era come spiegarlo a Barbara. Non sarebbe stato semplice dopo due anni di relazione, dirle che mi ero scoperto gay. -Niall, non appena troverò il modo, giuro che parlerò sia con Barbara che con Louis, solo nel frattempo ti prego di non dirlo a nessuno, devono sapere la verità da me, okay?-, ripeto, più o meno la stessa cosa che già gli avevo ribadito quella stessa mattina, sapendo comunque che lui fosse una persona affidabile. Non avevo alcun dubbio, che anche non dicendolo, avrebbe tenuto la bocca chiusa. -Harry, non devi neanche dirmelo, è una confidenza che tu mi hai fatto, come puoi pensare che lo dica a qualcuno? Non mi passerebbe neanche per l’anticamera del cervello, è chiaro?-, replica infatti, allentando un pochino la stretta dell’abbraccio, fino a scioglierlo del tutto, in modo da potermi guardare negli occhi. -Va bene Niall... e grazie ancora. Credo di doverti non so più quanti favori!-, affermo, ripensando a quanto in quei giorni stesse facendo per me. -Ehi, ma quali favori? Sei il mio migliore amico ti ricordo, mi fa solo piacere starti vicino. Avanti, ora entriamo in cabina, stiamo bloccando il corridoio, non vorrei beccarmi gli insulti di qualche passeggero che vorrebbe passare di qui proprio ora, ma noi glielo stiamo impedendo-, mormora, aprendo poi la porta, ricordandomi che in effetti eravamo in mezzo al corridoio. Entro così nella cabina, andando subito a riporre il costume, appena noleggiato, nell'armadio, dandogli un’ultima occhiata compiaciuta. Più lo guardavo, più mi ritrovavo a pensare che Niall, aveva avuto una splendida idea. Mi giro poi verso Niall, che nel frattempo si era sistemato sul letto, chinandosi poi ai piedi, rovistando nella valigia, in cerca di qualcosa a me del tutto ignaro. Decido così che quella sarebbe stato il momento adatto per provare ancora una volta, a scoprire qualcosa su chi fosse questa misteriosa ragazza che gli aveva rubato il cuore. Ora gli avevo praticamente confessato il mio segreto più grande, ciò significava che la nostra confidenza era se possibile ancora di più aumentata. Non avrebbe avuto motivo per tenermelo ancora nascosto. -Ehm... Niall?-, lo richiamo infatti, attirando subito la sua attenzione. Vedo infatti il biondo girarsi, rivolgendomi ancora quel sorriso pieno di affetto e gentilezza, che per poco non mi fa venire la voglia di andare ad abbracciarlo di nuovo. -Si, Harry?-, chiede infine, aspettando che io parlassi. -Ohw, non è nulla di che, solo... noi ci diciamo tutto giusto?-, domando, passandomi le dita tra i ricci, cercando di utilizzare le giuste parole, con le quali avrei potuto convincerlo a parlare. -Credo proprio di si, insomma soprattutto dopo questi giorni, non penso che i segreti tra noi esistano ancora. Ma perché me lo chiedi?-, mormora piuttosto confuso ritrovandosi a non capire dove esattamente volessi andare a parare. -Te lo chiedo perché questa cosa non è del tutto esatta. Sappiamo quasi tutto l’uno dell’altro, questo è vero, ma non proprio tutto, poiché se così fosse, saprei anche chi è questa misteriosa ragazza che ti piace tanto-, farfuglio, incrociando in seguito le braccia al petto, non molto convinto che fosse proprio questo il testo giusto da utilizzare, ma pazienza ormai era fatta. Non volevo metterlo a disagio, ma ora che lui sapeva del mio segreto, ci tenevo che anche lui dicesse a me il suo. Noto il biondo diventare improvvisamente nervoso, quasi come l’avessi sorpreso a frugare tra la mia roba senza il consenso da parte del sottoscritto. –Mm Haz, senti, non è che io non mi fidi di te, ma per il momento preferisco non dire nulla. Non prendertela, non sei tu il problema, lo so che non lo diresti, ma davvero non è il caso, non ora-, ribatte, bruciando tutte le mie speranze di riuscire finalmente a svelare il mistero. -Niall, no non me la prendo, solo non capisco il motivo. Hai detto anche tu che di me ti puoi fidare che ci diciamo tutto. Andiamo, chiunque lei sia, non ti tradirò, non andrò certo a sbandierarlo a qualcuno, soprattutto non ti giudicherei, anzi ti potrei aiutare...- -No-, mi interrompe subito lui, con una fermezza che mi fa quasi sobbalzare. –No Harry, credimi non mi puoi aiutare, inoltre è già impegnata. Cioè, non so se si può definire effettivamente impegnata ancora, ma in ogni caso non potrei comunque anche provarci con lei. Sono certo che farei del male a persone che non vorrei mai ferire. So che quello che ti sto dicendo ti sembrerà piuttosto incoerente con il discorso che ho fatto poco fa a te, ma credimi è molto diverso. La situazione è diversa. Non posso parlartene, ma in ogni caso non ce né bisogno, perché me la farò passare. Ci sono tante ragazze al mondo e anche se al momento sono convinto che nessuno sia come lei, sono più che convinto che presto cambierò idea, devo solo mettermi in testa che non è roba per me-, termina il discorso, facendomi capire che non sarebbe mai ceduto e dal mio canto, per quanto fossi tentato di insistere ancora, mi limito ad annuire rassegnato, prima che potessi farlo arrabbiare. Ci mancavo solo che litigassi con lui. -D’accordo Ni, ricevuto-, esclamo insegno di resa, mostrandogli un lieve sorriso, che speravo avrebbe ricambiato. Non vorrei averlo irritato troppo con la mia domanda. –Mi dispiace, non volevo essere invadente-, aggiungo poi, come una specie di precauzione nel caso si fosse infastidito. -Tranquillo Hazza, è tutto okay, capisco che tu voglia sapere tutto di me, come del resto io so tutto di te. Vorrei dirtelo, davvero, ma nemmeno la mia situazione è così semplice, anzi è forse più complicata della tua. Il tuo problema è quello di poter deludere Barbara, mentre nel mio caso c’è in ballo molto di più-, mormora in un tono di voce quasi afflitto, mentre qualche traccia di paura comincia a riempirgli i suoi occhi azzurri, facendomi quasi sentire in colpa per aver tirato fuori quel discorso. Cammino quindi verso di lui, chinandomi poi davanti e prendendogli il viso tra le mani, intuendo che questa volta fosse il mio turno di consolare l’altro. –Niall, va tutto bene okay? Ti prometto che non insisterò più con questa storia. Mi dispiace molto che ti procuri tutto questo disagio, ad ogni modo, se mai un giorno lo vorrai, sarò qui pronto ad ascoltarti, intesi?-, sussurro dolcemente, toccandogli poi la punta del naso, riuscendo a strappargli una piccola risata. -Intesi-, ripete, tornando a rivolgermi quel sorriso amichevole, il quale riesce subito a scaldarmi il cuore, oltre che procurarmi un senso di sollievo per il fatto che non fosse davvero arrabbiato con me. Certo, una cosa dovevo ammetterla, ora che mi aveva fatto tutto quel discorso, la curiosità mi era se possibile, aumentata ancora di più. Soprattutto continuavo a chiedermi, chi a parte Lucy, avrebbe dovuto restarne ferito deluso. Chi era questa misteriosa ragazza, per cui i sentimenti di Niall, avrebbero potuto procurare tanto dolore a qualcuno?
   
 
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