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Autore: Shideo    28/12/2015    0 recensioni
«Non c’è da stare calmi qui! Ho scoperto una stanza in questa villa che non abbiamo visto prima. È da brivido!»
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leggere era davvero il passatempo migliore. Dappo inginocchiato e chino davanti al gigantesco manoscritto ottocentesco era completamente immerso nella lettura di una bellissima favola…
«DAPPOOOO!!!»
Mikko fece capolino nella biblioteca, e si ritrovò davanti un Dappo alquanto incavolato… che gli scagliò il librone addosso, colpendolo in pieno naso con uno degli spigoli.
Dopo essersi medicato, arrivarono anche i quattro fantasmini, e Mikko iniziò: «Sai, non vedo l’ora di sapere quando finisci di leggere quel libro… ho qualcosa da mostrarti!» «Mikko… ormai non lo finisco più, di leggere. Mi hai rovinato tutta l’atmosfera!!» «Mikko…? Non è che si arrabbia per sempre…?» I due spiritelli girarono lo sguardo verso Sami. «Ma no… vedrai che si rilassa…» fece Sato; «Ma chi se ne importa! Perché non state parlando di me??» si indignò Sora; «Perché a nessuno importa, di te…» le rispose Soku. «Hem… ma voi fate sempre così…?» chiese Mikko «Sì, sempre… e, per favore, voialtri… non continuate.» rispose Sora. «Bene, allora!!» si riprese lo spirito Neko «Andiamo a vedere questa sala!!»
Si incamminarono quindi nel corridoio.
A mano a mano che procedevano, preceduti da Mikko (il quale, stranamente, non proferiva parola), i quattro fantasmini si guardavano attorno sempre più incuriositi… gli impolverati mobili ottocenteschi sembravano coperti da un sottile strato di neve, ovunque si volgeva lo sguardo potevano scorgere ragnatele o tappezzeria strappata… si meravigliarono che quel posto non sorbisse alcun effetto, agli occhi dei due amici, i quali ne sembravano anzi affezionati… eppure era tanto lugubre, e loro due erano così piccini…
«Mikko? Perché non dici niente…?» Cominciò a chiedere Dappo, leggermente preoccupato. In tutta risposta, Mikko aumentò il passo… «…Mikko…?» E l’altro aumentò ancora… Andarono avanti per un po’, finché Dappo non decise che era meglio stare zitti…
Mikko li condusse per meandri dimenticati e scale infinite, fino a trovarsi in uno strano luogo sottoterra.
«Mikko, dove ci hai portati…? Che posto è mai questo?» Chiese Dappo, questa volta veramente intimorito. «Queste sono le segrete… ho trovato una cosa veramente strana…» rispose lui. Nella sua voce spezzata si poteva scorgere un misto di eccitabilità e paura…
mentre proseguivano, Dappo si guardava attorno, atterrito da uno spettacolo per nulla rassicurante. Si trovava in mezzo a due file di quelle che si potevano definire gabbie, tutte celle deserte e chiuse da fuori con lucchetti arrugginiti; l’odore stantio di un posto umido come quello faceva arricciare il naso a tutti, tranne, stranamente, a Mikko. Intanto i quattro fantasmini si sentivano abbastanza intimoriti, osservando la desolazione che emanava quel postaccio… nelle celle erano appese catene arrugginite, alcune cadute a terra, edera tutto completamente vuoto… e, a mano a mano che proseguivano, il buio calava la sua mano sul sentiero percorso in precedenza.
Si accorsero subito che l’unica direzione in cui potevano andare era… avanti.
 
Camminavano ormai da un sacco di tempo, e Dappo e gi quattro fantasmini non riuscivano a vedere niente del percorso fatto… intanto le celle erano sparite, potevano solo camminare avanti in quello stretto corridoio… fino a che non raggiunsero una porta.
«Ecco… da qui in poi non potete più tirarvi indietro.» Fece a quel punto Mikko… e si voltò.
Il suo volto fece impaurire gli altri: era come se fosse contorto dalla fatica, e in più un pesante velo di tristezza invadeva i suoi dolci lineamenti, facendolo apparire triste e sconvolto. E la zampetta si affrettava a spingere la porta…
«MIKKO! NON APRIRE!!!» Troppo tardi, Dappo, si pensò. La porta si spalancò con un forte tonfo, e una folata di vento trascinò a forza i due spiritelli e i quattro fantasmini in quel buco oscuro e tenebroso.
 
OOOK!! Per chiunque segua questo racconto (anche se non è iscritto) chiedo umilmente perdono per non essere riuscita a pubblicare il capitolo ieri ^^’
Mi perdonate anche se è un po’ corto, vero?
Beeene… alla prossima!!
   
 
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