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Autore: Flabila_    29/12/2015    0 recensioni
Mentre ero in viaggio verso Verona, ho pensato di scrivere una favola.
Guardando fuori dal finestrino ho visto vari paesaggi tutti ghiacciati, ed è apparsa nella mia mente l'immagine di un pupazzo di neve.
Questa favola parla, appunto, di un pupazzo di neve che vuole viaggiare verso l'Africa, questo è il suo sogno più grande.
Purtroppo le circostanze sembrano a lui sfavorevoli e, a ciò, si aggiunge il parere deludente della sua amica carotina.
Il pupazzo di neve riuscirà a realizzare il suo sogno?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta un pupazzo di neve che desiderava viaggiare per il mondo.
Il suo sogno più grande era quello di andare in Africa.
Un giorno andó a far visita la sua amica, Pina la carotina, lei fabbricava tante carote per i pupazzi di neve. Qualcuno doveva pur pensare ai loro nasi! 
<< Guarda chi si rivede! >> disse la carotina, << sei qui per un naso? >>.
<< Buongiorno Pina la carotina, in realtà no >> disse il pupazzo di neve << sono venuto semplicemente a trovarti, devo dirti una cosa! >>.
<< Sentiamo allora! Accomodati! >> disse Pina << posso offrirti qualcosa? >>.
<< Si, un ice cup, grazie >> rispose il pupazzo di neve.
La carotina preparó quello che il suo amico desiderava e appoggió la tazzina sul tavolo  di grandine.
<< Ottimo! >> esclamó il pupazzo di neve << volevo dirti che domani partiró per un lungo viaggio >>.
<< Ah sì? Dove vai di bello? >> domandó Pina.
<< In Africa >> rispose con aria soddisfatta il pupazzo di neve.
<< Sei sempre un birbantello, mi prendi sempre in giro! >> disse la carotina, poi rise di gusto.
<< Pina, sul serio non scherzo >>.
Pina era perplessa, non sapeva cosa dire, corrugó la sua fronte e disse << Come pensi di andarci? Ti scioglierai! >>.
<< Ho fatto un piano >> rispose il pupazzo di neve sorridendo << porteró con me un freezer, dei cubetti di ghiaccio, tre ventilatori, e tanti ice cap che preparerai tu! >>.
<< Non potrai mai farcela, ti scioglierai ugualmente! >> disse la carotina timidamente.
<< Per favore aiutami >> imploró il pupazzo di neve.
<< E va bene, ma sappi che ti ho avvertito, non ci riuscirai>>
I due restarono in silenzio per un pó, dopo qualche minuto Pina disse: << quanti ice cup ti servono? >>.
<< Un centinaio, passeró domani mattina a prenderli >>.
<< Va bene, a domani >> concluse carotina.
I due si salutarono, il pupazzo di neve era felicissimo.
La sera preparó tutto l'occorrente: borsa frigo, cubetti di ghiaccio, freezer, ventilatori, ombrellone e crema solare.
Prima di andare a dormire chiamó carotina per sapere a che punto fosse la preparazione dei suoi ice cup:
<< Tutto bene, ne ho fatti già cinquanta! >>.
<< Sei un mito! >> e poi mise giù la cornetta.
Il pupazzo di neve andò a dormire.
La sveglia suonò alle 5:00 e il pupazzo di neve prima di prendere il treno passó sotto casa di carotina, aveva messo tutti gli ice cup su un carretto, scrisse un biglietto di ringraziamento e partì.
Prese il treno giusto in tempo, era preoccupato, pensava a ciò che carotina gli aveva detto "ti scioglierai"...
A distoglierlo da questo pensiero fu il capotreno che passó con il carrello degli spuntini, prese dei biscottini gelidi alla vaniglia. Li mangió e si addormentó.
Il viaggio fu molto lungo, duro circa due giorni.
Finalmente il treno si fermò, c'era un sole splendente, il pupazzo di neve prese la sua enorme valigia e il carretto e andò verso la spiaggia.
<< Oh finalmente! >> esclamó, era felice, finalmente il suo sogno si era realizzato.
Arrivato in spiaggia sistemó l'ombrellone, la tovaglia, il freezer, e tre ventilatori intorno a lui, si spalmó la crema solare, voleva entrare nel mare, c'era tanta gente! 
Prima di entrare nel mare prese tutti i cento ice cup e li gettó nel mare, così l'acqua diventó fredda, entró nel mare, infiló le pinne e nuotó circa per un'ora.
<< Attenzione, attenzione! >> gridó una medusa, << ti stai sciogliendo! >>.
Il pupazzo di neve sentì un gran caldo, scappó subito sulla spiaggia sotto l'ombrellone ma, erano le 12:00, il sole era alto nel cielo, faceva un gran caldo, il prossimo treno era alle 12:30, ci voleva ancora mezz'ora, non sapeva come fare!
<< Oh no! >> esclamó esausto il pupazzo di neve.
Racimoló tutte le sue cose, andò al bar per bere una granita ma, il sole era troppo forte, così prese i tre ventilatori e li attaccó all'ombrellone e corse fino alla stazione in fretta e furia. 
Erano le 12:25, stava per sciogliersi, stava per perdere la speranza, i ventilatori non erano abbastanza veloci.
Pianse, e mentre piangeva scendevano lacrime di ghiaccio, si fece una montagna attorno a lui tutta di ghiaccio, così si raffreddò.
Il pupazzo di neve era felice, quando aveva quasi perso la speranza l'ha ritrovata.
Il treno arrivó, salì e dopo due giorni arrivó a casa.
Prima di rientrare andò da carotina.
<< Sei vivooo! Pensavo di averti perso per sempre! >>.
I due si abbracciarono, << è stata dura ma ce l'ho fatta, ho realizzato il mio sogno! >>.
Anche quando le circostanze non sono favorevoli, o qualcuno sembra scoraggiarti, non mollare mai, cerca sempre uno spiraglio di luce nel buio, una soluzione, non lasciare la speranza e realizza il tuo sogno! 
   
 
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