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Autore: vuotichepesano    29/12/2015    0 recensioni
E tu risponderesti con una delle tue battute per poi chiedermi "E tu?" e come sempre mi metterei nei casini da sola, perchè non dovrei neanche risponderti, ma prenderti le mani, appoggiarmi sulle tue gambe, baciarti il collo e guardarti negli occhi senza avere paura e invece non lo faccio, perchè ho paura, ho paura anche di questo: che tu te ne vada, che tu abbia paura a tua volta, di me.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' la vigilia di natale, adesso sei a casa tua.
Non dovrei, ma ti immagino in maniche corte come sempre, seduto sul divano concentrato sullo schermo del tuo cellulare, con la faccia annoiata e un po' assonnata, che forse è semplicemente una conseguenza.
Ti immagino vicino ad una di quelle finestre grandi tipiche delle case inglesi, che piacciono tanto a me, che fa intravedere il giardino, ormai buio perchè sono le 21.26 e come sempre io sono qui a cercarti con risultati deludenti, dovrei smetterla.
Una delle cose che mi hai detto è che non devo dimenticare che non sarò mai sola, questo è quello che ha appena cantato Matthew nella canzone in ripetizione che ho da venti minuti, vorrei che me l'avessi detto o scritto tu da qualche parte.
Probabilmente starai pensando a cosa mettere domani, al fatto che arriveranno tutti i tuoi parenti a casa, i regali, al fatto che dovrai aiutare tua mamma a cucinare perchè sa che a te piace quindi la tavola l'apparecchia tua sorella, mentre tuo padre, come regalo ti fa una telefonata, ma a te basta quello, tu gli hai sempre voluto bene.
Pensa se tipo adesso arrivassi davanti alla tua porta e suonassi il campanello che avete appena fatto sistemare, cosa faresti? Cosa faremmo?
Apriresti sicuramente tu perchè avresti voglia di sgranchirti le gambe e poi sei sempre stato uno curioso, quindi lasceresti il cellulare sul cuscino e cammineresti con la schiena un po' storta come sempre.
Non saprei neanche cosa dirti, è difficile, ma mettiamo che ti dicessi "Hey" e guardandomi in giro e sorridendo imbarazzata aggiungerei che "Sono passata per salutarti e farti gli auguri, avevo voglia di farmi un giro, spero di non disturbare".
Ti immagino rispondere appoggiato alla porta con un "Ma figurati, certo entra, non stavamo facendo niente, hai fatto bene a venire" e nel frattempo mi faresti entrare, mi prenderesti il giubbotto e chiederesti qualcosa di stupido del tipo "Fa freddo fuori?".
Nel frattempo saluterei tua madre e tua sorella, che guardano la tv con il gatto sulle gambe, è un momento bellissimo: c'è l'albero ancora più grosso di quello dell'anno scorso, acceso, la luce soffusa che arriva dalla cucina e c'è profumo di dolci, forse quelli che hai fatto tu.
Finiremmo per parlare un po' e poi mi proporresti qualcosa come "Che ne dici se ci facessimo un giro? So che fa freddo, ho intenzione di prendere la macchina" e accetterei con piacere anche perchè non sono venuta qui solo per salutare la tua famiglia ma perchè volevo salutare te, e volevo te, quindi sì, cioè, andiamocene subito, scappiamo.
Ti vestiresti velocemente, prenderesti la sciarpa, il telefono, le chiavi, il portafoglio e andremmo in macchina, io guarderei tra i cd nuovi e metterei quello di Ron Wood, ci vedo cantarlo e commentare ogni singola canzone mentre osserviamo la città, illuminata dalle decorazioni natalizie e dalla gente che nonostante il freddo, continua a rimanere in giro.
E poi?
Fuori farebbe freddo ma non potremmo neanche continuare a girare per le solite strade, mi immagino parcheggiati in un posto isolato, però bello, non so ad esempio uno di quei posteggi da film dove si vede un pezzo di città, ecco.
Fumerei ma so che a te darebbe fastidio e quindi resisterei, resisto a tentazioni peggiori.
Ti chiederei qualcosa tipico da me del tipo "Come ti senti?" o "Cosa vorresti fare in questo momento se potessi fare qualsiasi cosa?" e avrei un sacco paura, tantissima, della tua risposta. Per questo solitamente non chiedo mai niente.
E tu risponderesti con una delle tue battute per poi chiedermi "E tu?" e come sempre mi metterei nei casini da sola, perchè non dovrei neanche risponderti, ma prenderti le mani, appoggiarmi sulle tue gambe, baciarti il collo e guardarti negli occhi senza avere paura e invece non lo faccio, perchè ho paura, ho paura anche di questo: che tu te ne vada, che tu abbia paura a tua volta, di me.
Sinceramente neanche a pensarci, non so cosa risponderei, forse che vorrei urlare o stare in silenzio, ascoltare la musica o sentirti parlare, sdraiarmi o uscire dalla macchina e iniziare a ballare, non lo saprei nemmeno io.
Divento irrequieta quando so cosa vorrei fare ma so di non poterlo fare, mi riempo la testa con altro, che comunque non è mai abbastanza.
Non riesco neanche ad ascoltare la musica, perchè mi da fastidio pure l'aria che respiro.
E quindi che faresti tu?
Mi baceresti?
Mi porteresti a casa?
Mi prenderesti le mani?
Probabilmente, come tuo solito, non faresti niente.
E non è nemmeno colpa tua che io pretenda sempre troppo dalle persone da cui non dovrei pretendere niente e quindi fa niente, lo supero.
Ti farei annusare i miei capelli dicendoti "Ti piace? Ho cambiato shampoo" che alla fine è solo una scusa, è giusto per sfiorarti le dita.
Sai qual è il problema? Che purtroppo non riesco a scegliere altre dita, non riesco a vedere del buono in altri occhi, non riesco a leggere poesie nelle parole degli altri, il problema è che non riesco a cambiare.
E non riesco perchè non voglio, perchè come mi hai sempre detto, tutto quello che volevo l'ho sempre ottenuto, quindi il problema siamo noi. 
Noi due che non ci guardiamo mai abbastanza, non rischiamo mai.
Non facciamo altro che nasconderci, per poi tornare a casa e stare in silenzio davanti ad un telefono quando potremmo stare in silenzio insieme.
Mi dispiace dirtelo, ma sono innamorata di te, anche a distanza di anni, che dovrebbe sembrarmi una cosa stupida, la trovo la cosa stupida più vera che io abbia mai detto.
E per questo, mi dispiace.
Perchè non è colpa tua, ma nemmeno mia.
E quindi per adesso, resto qui, ad aspettare che questa volta sarai tu a passare a salutare sperando di non disturbare.
Questa volta non usciamo in macchina, questa volta ci amiamo.

 
  
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