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Autore: Yasu_chan    30/12/2015    1 recensioni
Mi trovavo li', non sapevo come, lo vedevo, mi ha dato una divisa, un posto dove dormire e mi ha detto: " Hai deciso di diventare esorcista ed andare contro natura, fammi vedere quello che sai fare"
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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                            Prologo
 
Quel momento della giornata in cui stai per andare a dormire, quello dove sei soddisfatta di ciò che hai fatto nelle ore prima, quello quando saluti i tuoi genitori perchè vuoi staccare la spina e non sentire più niente, quell' istante in cui entrerai nel tuo mondo dove nessuno può scalfirti o farti soffrire.
Perchè lo sai, che stai solo sognando.
Perchè lo sai, che ti sveglierai.
Perchè lo sai, che niente di tutto quello che immagini è vero.
Perchè lo sai, che finirà...
Ma il problema è proprio questo, e se questo sogno non finisse mai?
Cosa può accadere?
Beh, questo ancora, non so dirvelo, anche perchè non sono sicura di quello che vedo davanti ai miei occhi.
Ma sono stata indiscreta, non mi sono presentata.
Mi chiamo Hikari Yasuo Akoshi Iori.
Abbastanza lungo direte, la verità è che i miei genitori volevano scegliere un solo nome, ma alla nascita, quando mia madre mi ha vista, dopo il mio(come lo chiama lei) primo bagnetto, ha deciso di chiamarmi cosi'.
Una volta le ho chiesto il motivo, le ho chiesto perchè tutti questi nomi, la sua risposta è stata:
 
"Hikari, come luce, come la speranza che mi hai dato appena ti ho presa fra le mie braccia."
"Yasuo, bambina determinata, perchè nonostante i problemi durante la gravidanza, sia io che te siamo state determinate."
"Akoshi Iori, come poesia rossa,poesia, il modo in cui mi sono innamorata di tuo padre, rosso, come il colore della passione e dell'amore, un colore da contemplare e temere allo stesso tempo."
Ma mi sono dilungata troppo.
Come dicevo, ho 16 anni e mi ritengo un pò diversa dalle altre, beh, non che il mio "vizio" sia una cosa brutta, ma è diverso rispetto alle mie coetane, adoro la musica inglese e le sigle giapponesi, amo guardare gli anime, mi piace leggere e sono pizza-dipendente.
Na' mangiona, va.
Ho i capelli castani, ereditati da mia nonna italiana, (perché parliamone, non è che il Giappone sia proprio pieno di queste persone bionde o castane, o con arcobaleni al posto dei capelli, ma dettagli.)
ho gli occhi ambra con pagliuzze verdi, castane e blu-rosse, occhi che ho sempre odiato perché con i miei lineamenti europei e non giapponesi mi prendevano sempre come una ragazza tumblr o come si scrive.
Ma era sempre con gli stessi occhi che ora vedevo, che ora capivo.
Beh, un uomo distinto come lui non si poteva confondere, aveva dei pantaloncini bianchi molto...vaporosi? Un foular a pois e una giacca bianca, in tutto questo non mancavano le calzamaglie a righe, il mantello, l' immancabile cilindro, i guanti e il suo ombrello..
Beh, era un bellissimo sogno, di sicuro, infondo anche troppo dettagliato, insomma, quanta mente geniale avevo per ricordare a memoria tutti i particolari di Mephisto? Cavolo!
Il problema era solo uno, non era un sogno, ma questo ancora non lo sapevo.
Mi trovavo li', non sapevo come, lo vedevo, mi ha dato una divisa, un posto dove dormire e mi ha detto: " hai deciso di diventare un esorcista ed andare contro natura, fammi vedere quello che sai fare."
E un altro piccolo particolare, perché dovrei diventare esorcista? Per andare contro natura per giunta? Contro cosa? La pigrizia? mi sembra molto dura la cosa, parlando da amici va.
Mi aveva accompagnato in un dormitorio abbandonato.
"Ci sono solo altri due ragazzi in questo edificio, tu dormirai nella camera accanto, per restare sempre monitorata. Frequenterai sia il corso normale che quello per esorcisti, ti va bene?"
"Ma, si, facciamolo, tanto sto dormendo e mia madre mi sveglierà molto presto, quindi".
Ho sentito solo una risata e un: “ne sei sicura?” a bassa voce, prima di incamminarmi verso l'edificio che avevo davanti a me.
Era un po’ abbandonato a se stesso, abbastanza <>, non proprio un gran che per l’ accademia True Cross, l’ ho sempre pensato, ma in fondo, se qui doveva starci Rin Okumura, non era poi cosi’ sbagliato come posto.
Ero appena entrata e già avevo sentito urla, evviva!
Wii.
Mamma svegliami ora, o mai più.
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Beh, sarebbe stato un lungo mai più, ma questo, non lo potevo sapere, infondo, sono solo ricordi i miei, perché adesso sono tranquillamente accoccolata sotto le coperte, con un computer in mano, e il mio demone “preferito” steso vicino a me.
Qui inizia la mia storia, sono passati ben due anni da quel non-risveglio, vi racconterò, seppur brevemente la mia vita alla True Cross e il mio piccolo segreto.
 
 
 
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Premetto il fatto che questa sia la mia prima storia in questo sito.
Sto cercando di fare un narratore onniscente, infatti, spero, abbiate notato il modo di parlare.
Il narratore è lei stessa, che racconta i suoi primi due anni in questa scuola.
Spero che vi piaccia, Ohayò minna!
 
   
 
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