30/12/2015
0 recensioniCONNOR IN PERTH
È passato meno di un mese da quando l’ho visto l’ultima volta e non vedo l’ora di rivederlo. Mi ha invitato a passare il Capodanno con lui quando eravamo in Svezia e subito gli ho detto di sì. I miei hanno capito, gli va bene che parta poco dopo Natale per raggiungerlo. Non chiedono perché io segua lui più di quanto lui non segua me, sanno che è una cosa che mi piace fare.
A loro piace molto Troye, l’hanno ospitato quando col Blue Neighbourhood Tour è passato da Minneapolis e gli sarebbe piaciuto se fosse rimasto ancora un po’.
La sua famiglia invece è ormai abituata ad avermi a casa, sono andato così tante volte a casa sua che Tyde chiama la camera di Troye con l’appellativo di “vostra camera”. All’inizio questa cosa mi creava imbarazzo, non avevo chiesto io di dormire con lui, aveva deciso tutto Troye, ma era strano immaginare che i suoi potrebbero pensare che io faccia sesso con loro figlio. Poi però conoscendoli meglio avevo capito che a loro quello non importava granché perché avevano fiducia in Troye.
Ora sto andando in aeroporto per prendere l’aereo per Sidney. Passerò le prossime quindici ore in aereo ma per lui ne vale sempre la pena. Appena entro nell’aeroporto qualche ragazza si avvicina a me per fare delle foto e io rivolgo loro qualche parola per far capire che mi fa piacere vederle e, una volta salutate tutte vado al gate per fare il check in e aspettare che il mio volo venga chiamato. In aereo le ore sembrano non passare mai in più il sonno sta prendendo il sopravvento così decido di dargliela vinta. Quando mi sveglio stiamo già volando sull’Australia e gli altoparlanti annunciano che atterreremo a Sidney fra mezz’ora. Una volta atterrato andrò a recuperare la valigia e poi cercherò un posto dove mangiare prima di prendere l’aereo che mi porterà a Perth.
Proprio mentre penso queste cose sento le ruote dell’aereo toccare terra, poi la frenata e la voce dell’hostess che annuncia l’arrivo. Quando scendo dall’aereo però il cibo non è più il mio primo pensiero. Mentre vado a recuperare la valigia digito il numero di Troye sull’iPhone e avvio la chiamata, nell’aereo avevo già cambiato la sim americana con quella australiana. Dopo neanche uno squillo sento la sua voce dall’altra parte della cornetta e sul mio viso compare un sorriso.
È passato meno di un mese da quando l’ho visto l’ultima volta e non vedo l’ora di rivederlo. Mi ha invitato a passare il Capodanno con lui quando eravamo in Svezia e subito gli ho detto di sì. I miei hanno capito, gli va bene che parta poco dopo Natale per raggiungerlo. Non chiedono perché io segua lui più di quanto lui non segua me, sanno che è una cosa che mi piace fare.
A loro piace molto Troye, l’hanno ospitato quando col Blue Neighbourhood Tour è passato da Minneapolis e gli sarebbe piaciuto se fosse rimasto ancora un po’.
La sua famiglia invece è ormai abituata ad avermi a casa, sono andato così tante volte a casa sua che Tyde chiama la camera di Troye con l’appellativo di “vostra camera”. All’inizio questa cosa mi creava imbarazzo, non avevo chiesto io di dormire con lui, aveva deciso tutto Troye, ma era strano immaginare che i suoi potrebbero pensare che io faccia sesso con loro figlio. Poi però conoscendoli meglio avevo capito che a loro quello non importava granché perché avevano fiducia in Troye.
Ora sto andando in aeroporto per prendere l’aereo per Sidney. Passerò le prossime quindici ore in aereo ma per lui ne vale sempre la pena. Appena entro nell’aeroporto qualche ragazza si avvicina a me per fare delle foto e io rivolgo loro qualche parola per far capire che mi fa piacere vederle e, una volta salutate tutte vado al gate per fare il check in e aspettare che il mio volo venga chiamato. In aereo le ore sembrano non passare mai in più il sonno sta prendendo il sopravvento così decido di dargliela vinta. Quando mi sveglio stiamo già volando sull’Australia e gli altoparlanti annunciano che atterreremo a Sidney fra mezz’ora. Una volta atterrato andrò a recuperare la valigia e poi cercherò un posto dove mangiare prima di prendere l’aereo che mi porterà a Perth.
Proprio mentre penso queste cose sento le ruote dell’aereo toccare terra, poi la frenata e la voce dell’hostess che annuncia l’arrivo. Quando scendo dall’aereo però il cibo non è più il mio primo pensiero. Mentre vado a recuperare la valigia digito il numero di Troye sull’iPhone e avvio la chiamata, nell’aereo avevo già cambiato la sim americana con quella australiana. Dopo neanche uno squillo sento la sua voce dall’altra parte della cornetta e sul mio viso compare un sorriso.
- Con! Stavo aspettando la tua chiamata.
- Troye! Non vedo l’ora di essere a Perth. Sono appena atterrato a Sidney, proprio ora sto andando a recuperare la valigia.
- Hai mangiato qualcosa durante il volo?
- Sì ma ora ho di nuovo fame, come sempre.
Di risposta a quella frase ricevo una risata che sarebbe stata capace di rendere felice l’intera Australia.
- Piccolo mi terresti compagnia mentre pranzo?
- Certo amore.
Cosa ho fatto per meritarmi un fidanzato così?
Con lui l’attesa sembra quasi inesistente tanto che mi sembrano minuti e non ore quelle che distanziano i due voli.
Con lui l’attesa sembra quasi inesistente tanto che mi sembrano minuti e non ore quelle che distanziano i due voli.
- Troye che ore sono?
- Le due meno un quarto.
- Mi sa proprio che tra poco dovrò chiudere la chiamata, il volo è alle due.
- Va bene, tanto tra sei ore potrò stringerti tra le mie braccia.
- Non vedo l’ora...aspetta...ma a che ora ti sei svegliato stamattina per stare al telefono con me?
Sono rimasto sei ore e mezza in aeroporto quindi secondo i miei calcoli si è svegliato alle quattro e mezza.
- Alle quattro e poi ho aspettato la tua chiamata.
- Tu sei pazzo!
Dicendolo faccio una risata dolce alla quale si unisce anche lui, sa che non è un rimprovero e che questi gesti mi fanno piacere.
- Ti amo Con!
- Ti amo anche io piccolo!
- Ci vediamo tra poco...
- A presto.
Chiudendo così la chiamata mi avvio al gate e salgo su quel volo con nelle orecchie solo il suo “ti amo” e nel cuore solo la voglia di rivederlo il prima possibile.
“...STA PR ATTERRARE NELL’AEROPORTO DI PERTH, ORA LOCALE 15:55...”
Con quelle parole il cuore inizia a battermi fortissimo impaziente di congiungersi con la sua perfetta metà.
Appena l’aereo si ferma e le porte si aprono corro giù senza pensare ad altro che a lui e quando all’uscita lo vedo lì ad aspettarmi provo un misto di tutte le emozioni possibili. Corro ad abbracciarlo e lui mi stringe così forte che i miei piedi si sollevano da terra, ci baciamo come se fosse il nostro ultimo bacio e poi ci stringiamo ancora più forte.
Dopo si susseguono un flusso di parole, di racconti che, anche sentendoci tutti i giorni, abbiamo da dirci. Prendiamo la valigia, mi accompagna a casa sua dove mi accolgono con l’allegria che contraddistingue i Mellet. Andiamo in camera sua e una marea di ricordi mi assalgono: il mio coming out con lui, il nostro primo bacio, le notti d’amore silenziose per paura di svegliare i suoi, gli abbracci, i nostri segreti più profondi confidati tra quelle mura. Troye sembra accorgersi di quello che provo perché mi abbraccia da dietro lasciandomi un delicato bacio sul collo.
“...STA PR ATTERRARE NELL’AEROPORTO DI PERTH, ORA LOCALE 15:55...”
Con quelle parole il cuore inizia a battermi fortissimo impaziente di congiungersi con la sua perfetta metà.
Appena l’aereo si ferma e le porte si aprono corro giù senza pensare ad altro che a lui e quando all’uscita lo vedo lì ad aspettarmi provo un misto di tutte le emozioni possibili. Corro ad abbracciarlo e lui mi stringe così forte che i miei piedi si sollevano da terra, ci baciamo come se fosse il nostro ultimo bacio e poi ci stringiamo ancora più forte.
Dopo si susseguono un flusso di parole, di racconti che, anche sentendoci tutti i giorni, abbiamo da dirci. Prendiamo la valigia, mi accompagna a casa sua dove mi accolgono con l’allegria che contraddistingue i Mellet. Andiamo in camera sua e una marea di ricordi mi assalgono: il mio coming out con lui, il nostro primo bacio, le notti d’amore silenziose per paura di svegliare i suoi, gli abbracci, i nostri segreti più profondi confidati tra quelle mura. Troye sembra accorgersi di quello che provo perché mi abbraccia da dietro lasciandomi un delicato bacio sul collo.
- Creeremo ancora altri bellissimi ricordi qui dentro, è il nostro rifugio.
- Sai...vorrei ne avessimo uno tutto nostro.
- Vorrei tanto trasferirmi a Los Angeles con te ma devo risolvere ancora tante cose qua: la casa discografica, il tour...
- Lo so lo so
- Poi dovremmo dire ai fan che stiamo insieme anche se...
- Anche se?
- Dai è piuttosto palese: vieni in tour mondiale con me, vieni qui per Capodanno, ci scambiamo i vestiti...praticamente stiamo sempre insieme.
- Effettivamente hahaha
- Dai sistemati che mamma ha preparato la merenda.
- Ma è quasi ora di cena.
- Non mi dire che non hai fame..
- Ok faccio subito però tu resta qui!
- E chi si muove.
- Mi sei mancato così tanto Troye
- Non sapevo che due settimane potessero durare così tanto.
- Neanche io..ho finito comunque. Andiamo.
Così andiamo in cucina dove sua madre ha preparato la merenda per tutti. Tyde, Steele e Sage iniziano a scherzare con me facendomi sentire subito a casa, non avrei potuto desiderare delle vacanze migliori.
Quando finiamo la cena io e Troye andiamo in camera sua e lo vedo frugare nella mia valigia.
Quando finiamo la cena io e Troye andiamo in camera sua e lo vedo frugare nella mia valigia.
- Che stai facendo?
- Stasera andiamo a fare una cenetta sulla spiaggia, sto controllando che tu abbia i vestiti giusti.
- Hai un’espressione così soddisfatta che vorrei farti una foto hahaha
- Hahaha..ecco tieni, questa camicia e questi pantaloni possono andare bene.
- Hai gusto piccolo!
- Ed è una novità?
- Però scommetto che mi preferisci così.
E dicendo questo mi tolgo la maglia.
- Non ora piccolo Con Con, non mi tentare. Dobbiamo cambiarci per andare a cena.
- Sicuroo?? - lo abbraccio soffiandogli un po’ sul collo - abbiamo ancora tempo!
- Ehm...c-credo proprio che dovremmo andare a farci una doccia.
- Hai proprio ragione sai!
Si può dire tutto sulle storie d’amore: che manca la compagnia, la voce, il sorriso, i baci e gli abbracci dell’altra persona ma sarebbe da ipocriti dire che il sesso non manca. Il sesso, se fatto tra due persone che già si amano, unisce due corpi di due persone le cui anime sono già unite. Il sesso non è solo passione, è anche e prima di tutto amore.
Andiamo nel bagno che usano solo lui e i suoi fratelli, sappiamo che nessuno verrà a disturbarci perché Sage, Tyde e Steele sono usciti. Chiudiamo la porta del bagno e iniziamo a baciarci sempre con più passione, io sono già senza maglia, tolgo la sua per rendere le cose equilibrate. Inizio a baciargli il collo, il petto e scendo sempre di più fino ad arrivare al bordo dei suoi pantaloni, lo guardo e leggo già il piacere nei suoi occhi, gli sbottono i pantaloni e li abbasso insieme alle mutande. Quello che mi trovo davanti è il suo membro già eccitato e mi viene subito spontaneo iniziare a leccarlo per poi infilarlo completamente in bocca. Mentre gli procuro piacere sento i muscoli delle cosce contrarsi e i suoi ansimi trattenuti il più possibile. Poi però mi blocca, mi fa alzare, mi spoglia e, mentre mi bacia appassionatamente, mi masturba con una mano. Io, mentre la sua mano è ancora sul mio membro, mi avvicino alla doccia e apro il rubinetto. Troye si stacca un po’ da me solo per camminare più agilmente verso il getto d’acqua. Lì tutto diventa più confuso, iniziamo a spalmarci il bagnoschiuma addosso e a lavarci a vicenda; l’unica cosa che capisco è che Troye ad un certo punto mi prende per i fianchi, mi gira e inizia a penetrarmi con le dita. Le prime volte che l’ha fatto mi ha fatto male per un po’, ora quasi non avevo bisogno di quella preparazione prima della penetrazione vera e propria che comunque non si fa attendere molto provocandomi una scarica di piacere in tutto il corpo. Troye se ne accorge e comincia a masturbarmi mentre aumenta sempre più la velocità delle spinte. Dopo poco arrivo al limite e vengo nella sua mano, lui da altre due spinte poi esce da me, che mi rigiro e lo masturbo fino a farlo venire.
Quando usciamo dal bagno in accappatoio, stanchi ma sorridenti e ci troviamo davanti Steele diventiamo entrambi rossi.
Andiamo nel bagno che usano solo lui e i suoi fratelli, sappiamo che nessuno verrà a disturbarci perché Sage, Tyde e Steele sono usciti. Chiudiamo la porta del bagno e iniziamo a baciarci sempre con più passione, io sono già senza maglia, tolgo la sua per rendere le cose equilibrate. Inizio a baciargli il collo, il petto e scendo sempre di più fino ad arrivare al bordo dei suoi pantaloni, lo guardo e leggo già il piacere nei suoi occhi, gli sbottono i pantaloni e li abbasso insieme alle mutande. Quello che mi trovo davanti è il suo membro già eccitato e mi viene subito spontaneo iniziare a leccarlo per poi infilarlo completamente in bocca. Mentre gli procuro piacere sento i muscoli delle cosce contrarsi e i suoi ansimi trattenuti il più possibile. Poi però mi blocca, mi fa alzare, mi spoglia e, mentre mi bacia appassionatamente, mi masturba con una mano. Io, mentre la sua mano è ancora sul mio membro, mi avvicino alla doccia e apro il rubinetto. Troye si stacca un po’ da me solo per camminare più agilmente verso il getto d’acqua. Lì tutto diventa più confuso, iniziamo a spalmarci il bagnoschiuma addosso e a lavarci a vicenda; l’unica cosa che capisco è che Troye ad un certo punto mi prende per i fianchi, mi gira e inizia a penetrarmi con le dita. Le prime volte che l’ha fatto mi ha fatto male per un po’, ora quasi non avevo bisogno di quella preparazione prima della penetrazione vera e propria che comunque non si fa attendere molto provocandomi una scarica di piacere in tutto il corpo. Troye se ne accorge e comincia a masturbarmi mentre aumenta sempre più la velocità delle spinte. Dopo poco arrivo al limite e vengo nella sua mano, lui da altre due spinte poi esce da me, che mi rigiro e lo masturbo fino a farlo venire.
Quando usciamo dal bagno in accappatoio, stanchi ma sorridenti e ci troviamo davanti Steele diventiamo entrambi rossi.
- Tranquilli ragazzi, sono appena arrivato.
- Ehm... - non riusciamo a parlare dall’imbarazzo.
- Ragazzi pensate sia un’ idiota?! Non mi scandalizzo mica per voi che fate sesso. Solo, la prossima volta, magari evitate la doccia che uso anche io hahaha!
- Scusa...
- Non scusarti Connor, divertitevi stasera. Ci vediamo domani!
- A domani.
Dopo quel momento di imbarazzo ci andiamo a vestire e quando siamo pronti Troye prende un fazzoletto di stoffa e mi benda. Dopo qualche minuto di cammino ci troviamo su una spiaggia e lo so solo perché sento le scarpe che affondano un po’ nella sabbia. Quando mi sbenda mi trovo davanti alla cosa più dolce che qualcuno abbia mai fatto per me: un tavolino sulla spiaggia apparecchiato per due e con una candela al centro. Mi fa sedere al mio posto e pochi minuti dopo vedo arrivare Sage e Tyde in gilet e papillon che vengono a portarci la nostra cena. Quella cena si rivela poi essere una delle serate più belle della mia vita, stranamente molto romantica dato che Troye non ama l’eccessivamente romantico ma tutto ha un motivo.
- Con devo dirti una cosa.
- Dimmi piccolo.
- Credo manchi davvero poco al mio trasloco a Los Angeles.
- Davvero??
- Sì, non vedevo l’ora di dirtelo, ho organizzato tutto questo anche perché questo sia più ufficiale. Voglio davvero venire a vivere con te, voglio che tutto il mondo sappia che stiamo insieme. Tu te la senti?
- Sono pronto se tu sei pronto.
- Davvero??
- Sì...ci ho pensato molto durante il viaggio. Ti amo troppo per tenera ancora la cosa nascosta se tu non vuoi. Non mi hai mai forzato ma si vede da come ti comporti che vuoi che la nostra relazione sia più libera. Hai parlato del tuo fidanzato nel tuo album, in alcune interviste e non voglio che tu pensi che io non sia fiero di stare con te. Nell’ultimo anno mi hai reso felice come non lo ero mai stato, voglio che tutti sappiano quanto sono orgoglioso di essere il tuo “beautiful boyfriend”.
- Non hai idea di quanto queste parole mi rendano felice.
- Lo si legge sul tuo volto, è bello vedere quanto sia diventato facile leggere il tuo volto.
- Siamo proprio una bella squadra.
- Che ne dici che tipo di video facciamo per il nostro “Coming Out di coppia”?
- Credo che potremmo fare un semplice video in cui parliamo, facciamo i saluti di entrambi all’inizio e alla fine del video così diventa un video di entrambi. Nessuna pubblicità, niente di editato. Un semplice e sincero video in cui parliamo di noi. Avevo anche pensato che sarebbe stato carino pubblicarlo su entrambi i nostri canali così che appartenga ad entrambi e che lo vedano più persone.
- Penso sia una bellissima idea.
- Domani possiamo girarlo così da pubblicarlo come primo video dell’anno.
- Perfetto.
Una volta finita la cena e rientrati a casa, stanchi da morire dopo quella giornata intensissima, ci togliamo i vestiti e ci addormentiamo quasi immediatamente uno tra le braccia dell’altro.
Ciao ragazzi, questa è la prima storia che scrivo in questa sezione.
Questa storia avrà come arco temporale la permanenza di Connor, cercherò di pubblicare tutti i giorni.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
JJ_11
Ciao ragazzi, questa è la prima storia che scrivo in questa sezione.
Questa storia avrà come arco temporale la permanenza di Connor, cercherò di pubblicare tutti i giorni.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
JJ_11